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Discussione: GP Gran Bretagna: gli orari delle dirette tv e il programma con la qualifica sprint

  1. #1
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    Predefinito GP Gran Bretagna: gli orari delle dirette tv e il programma con la qualifica sprint

    A Silverstone cambia il format del weekend con la prima gara di qualifica, al sabato (ore 17.30), per definire la griglia di partenza del GP, alle 16 di domenica. Diretta su Sky F1, differita di GP e sprint qualifying su TV8

    La F.1 viaggia verso Silverstone, sede del GP di Gran Bretagna, decima prova del mondiale 2021 . Il week end del 18 luglio sarà storico per la Formula 1, visto che debutterà la sprint qualifying, la gara di qualifica del sabato pomeriggio che definirà la griglia di partenza del GP, con assegnazione anche di punti ai primi tre (3,2,1, a scalare).
    variabile nella sfida Max-Lewis
    Una variabile in più per accrescere lo spettacolo, che sarà riproposta in questa stagione nel GP d'Italia a Monza e in quello del Brasile (se si potrà disputare) e che potrebbe avere una collocazione più stabile in futuro. Una novità del format che arricchisce la sfida fra Max Verstappen, leader del mondiale con la Red Bull con 32 punti di vantaggio sull'idolo di casa, Lewis Hamilton, un po' in affanno con una Mercedes che pare avere la testa proiettata maggiormente al 2022.
    nuovo format
    Il programma del week end cambia di conseguenza. Al venerdì si terranno le Libere1, della durata di un’ora, con due set di gomme per ogni team con mescola di libera scelta, e la qualifica diciamo classica, con Q1, Q2 e Q3 e cinque set di gomme a disposizione, in cui sarà definita la griglia di partenza della sprint qualifying. Sabato, poi le Libere2, con un solo set di gomme a scelta libera e la gara sprint di 100 km, due i set di pneumatici a disposizione, che scatterà alle 17.30 italiane. Domenica il classico GP con i due treni di gomme che restano: il via alle 16 italiane.
    in diretta su Sky
    Il week end del GP di Gran Bretagna sarà trasmesso interamente in diretta da Sky F1 e in differita, ma solo per la sprint qualifying e il GP, da TV8. Sotto la programmazione completa.
    GP Gran Bretagna F1, orari dirette tv su Sky F1
    Venerdi 16
    Ore 15.30: Libere1
    Ore 19: Qualifiche
    sabato 17
    Ore 13: Libere2
    Ore 17.30: Sprint Qualifying
    domenica 18
    Ore 16: Gara

    In differita su TV8
    sabato 17:
    Ore 20.15: Sprint Qualifying
    domenica 18:
    Ore 19: Gara


    Gasport
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  2. #2
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    GP Gran Bretagna, le zone DRS a Silverstone


    Debutta la "Sprint Race" nella giornata di sabato

    La FIA ha confermati i punti dove sarà possibile sfruttare il sistema DRS nel Gran Premio di Gran Bretagna, decimo appuntamento del mondiale 2021 di Formula 1.
    Dopo la doppia vittoria di forza conquistata da Max Verstappen nei Gran Premi di Stiria e Austria, squadre e piloti torneranno a darsi battaglia sul sempre spettacolare e tecnico tracciato inglese, quest’anno confermato con la capienza del pubblico al 100% (si tratta del secondo appuntamento dopo quello austriaco).
    La commissione gara, per il fine settimana, ha scelto di attivare due zone DRS, le quali saranno posizionate sull’Hangar Straight (da curva 14 a curva 15) e sul Wellington Straight (rettilineo che porta dalla 6 alla 7). Le zone, ovviamente, avranno due punti di attivazioni diversi: il primo sarà piazzato prima di curva 3, mentre il secondo subito dopo la 10 (la prima “piega” delle Becketts).
    Il programma del week-end, ricordiamo, cambia totalmente formato rispetto allo “standard”: la prima sessione del libere è programmata alle ore 15.30, mentre la prima qualifica si svolgerà lo stesso pomeriggio alle 17.30. Sabato mattina alle 13.00 i piloti avranno la possibilità di girare per un’ulteriore sessione di libere prima della “Sprint Race” delle 17.00. Domenica, alle 16.00, la partenza vera e propria del GP. In caso di pioggia, il format del fine settimana sarà riportato a quello classico con tre sessioni, qualifiche e gara alla domenica.


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  3. #3
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    Ferrari celebra i 70 anni dalla sua prima vittoria in Formula 1 con un evento a Silverstone


    Ferrari porterà un pista un logo speciale e l'hashtag #grazieAzzurri per la conquista di Euro 2020

    Ferrari pronta per un appuntamento speciale come quello di Silverstone
    Domenica prossima, prima del via del Gran Premio di Gran Bretagna – gara storica, da sempre nel calendario iridato – la Scuderia Ferrari ricorderà in maniera speciale i 70 anni dalla prima delle sue 238 vittorie in Formula 1, arrivata il 14 luglio 1951 a Silverstone per merito dell’argentino José Froilàn Gonzàlez su una 375 F1.
    Charles come “El Cabezon”. Un esemplare di questa leggendaria vettura è in partenza per l’Inghilterra dal reparto Classiche di Maranello, dove negli ultimi mesi è stato oggetto di un restauro completo. La 375 F1 farà dunque nuovamente ascoltare a Silverstone il ruggito del suo motore dodici cilindri guidata per alcuni giri da Charles Leclerc, che vanta due vittorie in Formula 1 con la Scuderia proprio come “El Cabezon”, per usare il soprannome con il quale Gonzàlez era conosciuto nell’ambiente.
    Evoluzione nel solco della tradizione. Da allora tantissime cose sono cambiate: soprattutto la forma delle vetture, ma anche – e per fortuna – gli standard di sicurezza e il disegno stesso del circuito di Silverstone, ora più guidato rispetto a 70 anni fa. La Formula 1 dopotutto è uno sport in perenne evoluzione, nel quale la ricerca tecnologica viene spinta sempre al limite e la cura per i dettagli è spasmodica. È anche vero però che alle fondamenta di questa disciplina ci sono valori, tradizioni e collaborazioni che durano nel tempo. Non a caso, nel 1951, proprio come ora, i carburanti e i lubrificanti della Scuderia erano Shell, le gomme Pirelli e i cuscinetti SKF.
    Logo speciale. I 70 anni dal primo successo in Formula 1 della Ferrari saranno ricordati dal team anche sulle SF21 di Charles Leclerc e Carlos Sainz in pista a Silverstone. Sull’halo di entrambe le vetture comparirà infatti un logo celebrativo. Infine, in onore della recente vittoria a Euro2020 della Nazionale italiana di calcio, conquistata a 53 anni di distanza dall’ultimo successo del 1968, su entrambe le SF21 questo weekend comparirà l’hashtag #grazieAzzurri.


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  4. #4
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    Ferrari, novità “Sprint Qualifying” per il week-end di Silverstone


    Tutto pronto in casa Ferrari per il Gran Premio di Gran Bretagna

    Ferrari, grande attesa per la "Sprint Qualifying" di sabato pomeriggio
    Innovazione e tradizione si incontrano per il decimo appuntamento della stagione, il Gran Premio di Gran Bretagna. Si gareggia infatti a Silverstone, uno dei santuari della Formula 1, la pista che ha tenuto a battesimo la gara inaugurale del campionato del mondo, il 13 maggio del 1950. È però proprio qui che questo weekend si sperimenterà per la prima volta il nuovo formato della Sprint Qualifying, voluto per arricchire il menù del fine settimana e provare a regalare agli appassionati ancora più spettacolo.
    Il weekend. Piloti e squadre sono dunque attesi da un programma differente dal solito. Al posto delle due ore di prove libere del venerdì ce ne sarà una sola, alle 14.30 locali (15.30 CET), seguita alle 18 (19 CET) dalle qualifiche che definiranno la griglia di partenza della Sprint Qualifying. Sabato alle 12 (13 CET) si scenderà in pista per la seconda ora di libere, mentre alle 16.30 (17.30 CET) prenderà il via la corsa da 100 km – senza cambio gomme obbligatorio e con scelta libera di mescola – il cui risultato assegnerà la pole position e le altre posizioni dello schieramento per il via del Gran Premio, fissato per le ore 15 di domenica (16 CET) con 52 giri da percorrere pari a 306,198 km. Ai primi tre classificati saranno anche assegnati punti. Questo format è previsto per due ulteriori appuntamenti in questa stagione: un altro dei classici del calendario, il Gran Premio d’Italia a Monza, e la gara di Interlagos, in Brasile.
    Gomme. Un’altra novità della gara di Silverstone riguarda la Pirelli: il fornitore unico di pneumatici porterà infatti le gomme di nuova costruzione testate nelle prove libere della scorsa gara in Austria. Le mescole sono invariate – in Gran Bretagna sono a disposizione dei team la C1, la C2 e la C3 – ma la struttura della carcassa è ora più rigida sul posteriore.
    Circuito storico. L’impianto di Silverstone è uno dei fiori all’occhiello del motorsport britannico: ricavato dalle strade perimetrali di un aeroporto militare, negli ultimi trent’anni il circuito è cambiato parecchio senza però perdere la sua natura, caratterizzata da alcune tra le curve da alta velocità più amate dai piloti. Oggi misura 5.891 metri e dal punto di vista aerodinamico è diventato un tracciato da medio carico sul quale occorre trazione per i tratti misti e velocità sui rettilinei e nei curvoni. Il motore viaggia a pieno carico per oltre il 70% del tempo sul giro, mentre le zone DRS sono due: nel rettilineo tra le curve 5 e 6 e sull’Hangar Straight, subito dopo la famosissima sequenza di cambi di direzione imposta dalle curve Maggots, Becketts e Chapel.

    Ferrari Stats

    GP disputati 1.017
    Stagioni in F1 72
    Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
    Vittorie 238 (23,40%)
    Pole position 230 (22,61%)
    Giri più veloci 254 (24,97%)
    Podi totali 774 (25,37%)

    Ferrari Stats GP di Gran Bretagna

    GP disputati 67
    Debutto 1951 (J.F. González 1°; L. Villoresi 3°; A. Ascari rit.; P. Whitehead 9°)
    Vittorie 17 (25,37%)
    Pole position 15 (22,39%)
    Giri più veloci 21 (31,34%)
    Podi totali 57 (33,33%)



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    Mercedes, Wolff: “Speriamo che Silverstone sia più adatto alla W12”


    Il team principal Mercedes conferma la presenza di aggiornamenti sulla monoposto

    Toto Wolff ha parlato dell’imminente fine settimana del GP di Gran Bretagna, quello che a conti fatti è la vera gara di casa per la Mercedes, che ha le sue factory a Brackley e Brixworth. Il team anglo-tedesco porterà in pista sviluppi per la W12, con l’obiettivo di ricucire il gap sulla Red Bull. Wolff spera inoltre che la tipologia di tracciato, con le sue curve in appoggio e guidate, possa esaltare le caratteristiche delle Frecce nere.
    “Ci dirigiamo a Silverstone per un fine settimana con un pieno di 140.000 fan sugli spalti di F1 e nel bel mezzo di un campionato molto combattuto, con il circuito a soli dieci minuti da casa nostra a Brackley e a 45 minuti da Brixworth, sarà una grande spinta correre davanti a così tanti entusiasti sostenitori – le parole del team principal e comproprietario del team Mercedes – Il primo weekend con il nuovo format di qualifiche sprint rappresenta una nuova sfida. Con una sola sessione di prove libere e il setup delle vetture fatto prima delle qualifiche del venerdì. Dobbiamo farci trovare pronti. Hamilton è già una leggenda, e sarà emozionante vederlo correre su un rettilineo al quale hanno dato il suo nome, è un grande onore. Bottas viene da due ottimi fine settimana in Austria, ha conquistati due podi e vive un buon momento di fiducia”.
    “La nostra speranza è che il circuito si Silverstone, veloce e guidato, si adatti meglio alla nostra monoposto rispetto a quello di Spielberg – ha poi dichiarato Wolff parlando della monoposto – Porteremo anche alcuni aggiornamenti sull’auto e non vediamo l’ora di vedere se funzioneranno. Sappiamo che dobbiamo dare a Lewis e Valtteri una monoposto in grado di farli esprimere al meglio e tutti a Brackley e Brixworth lavorano con questo obiettivo”.



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    Aston Martin, livrea speciale per il GP di casa a Silverstone


    Colorazione speciale per Vettel e Stroll a Silverstone

    Aston Martin scenderà in pista con la "Union Jack" aerografata in vettura
    Livrea speciale per Sebastian Vettel e Lance Stroll nel prossimo Gran Premio di Gran Bretagna, decimo appuntamento del mondiale 2021 di Formula 1.
    Per festeggiare la gara di casa sul tracciato di Silverstone, la scuderia inglese ha deciso di aerografare la “The Union Jack” nella zona laterale del cockpit, tributando di fatto le origini del marchio Aston Martin. Una combinazione cromatica interessante che la squadra utilizzerà fin dalle prime libere di domani mattina.
    Nella gara di casa, ricordiamo, la scuderia capitana da Lawrence Stroll cercherà di sfruttare al massimo le caratteristiche della AMR21, con l’obiettivo di garantirsi punti importanti per il campionato.
    Appuntamento a domani, ore 15.30, per la diretta delle prime libere dal circuito di Silverstone. I piloti avranno a disposizione un’ora per preparare la sessione di qualifica che stabilirà l’ordine di partenza della “Sprint Qualifying” che andrà in scena sabato pomeriggio alle ore 17.00.


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    Sprint Qualifying: come funziona e quali sono le novità regolamentari


    Durante il weekend del Gran Premio di Gran Bretagna farà il debuto un nuovo format

    Durante il prossimo fine settimana, la Formula 1 farà tappa a Silverstone per il Gran Premio di Gran Bretagna, dove prenderà luogo il decimo appuntamento del mondiale 2021. Uno dei temi principali del weekend sarà indubbiamente la lotta tra Max Verstappen e Lewis Hamilton, così come quella tra Red Bull e Mercedes, con la squadra di Brackley che negli ultimi appuntamenti ha subito la concorrenza della rivale di Milton Keynes. La speranza è che le caratteristiche della pista, più favorevoli alla W12 rispetto a quelle riscontrate in Austria, unite agli aggiornamenti che Mercedes dovrebbe introdurre in terra inglese, possano riportare la situazione a favore del team diretto da Toto Wolff, per quanto la Red Bull di certo non rimarrà a guardare, data la crescita costante durante il corso del campionato.
    A tenere banco, però, non sarà solamente la sfida per il titolo mondiale, ma anche l’introduzione della “Sprint Qualifying”, che farà il suo debutto proprio durante il fine settimana del Gran Premio di Gran Bretagna. Un nuovo format voluto dalla Formula 1 per vivacizzare i weekend di gara nella speranza che ciò possa offrire maggiore spettacolo in pista, sia per gli spettatori da casa per il pubblico presente in loco. Solo il tempo decreterà il successo o il fallimento di questa iniziativa, ma si tratta di un passo importante nella storia di questo sport, motivo per il quale è interessante comprendere quali saranno le novità che questo format porterà con sé.
    Cos’è la sprint qualifying e come funziona?
    La sprint qualifying è una gara di cento chilometri che non prevede soste obbligatorie, da disputare il sabato pomeriggio. La griglia di partenza della sprint qualifying sarà determinata in base ai risultati delle qualifiche, le quali verranno anticipate al venerdì pomeriggio dopo una singola sessione di prove libere. La classifica finale della corsa del sabato pomeriggio andrà a sua volta a stabilire quale sarà l’ordine della griglia per il classico appuntamento della domenica, con la gara da trecento chilometri.
    La scelta degli pneumatici per la sprint qualifying sarà completamente libera e non vi sarà l’obbligo di sfruttare due mescole differenti, anche se al termine della corsa, che consisterà nel completamente di diciassette passaggi sul tracciato di Silverstone, ogni pilota dovrà restituire il set con cui avrà completato il maggior numero di giri. In caso di pioggia, i piloti dovranno restituire un set di gomme full wet o intermedie (a seconda delle condizioni) e Pirelli fornirà loro un treno extra di pneumatici intermedi.
    Non vi sarà una vera e propria cerimonia di premiazione in grande stile con il podio, ma la Formula 1 ha comunque voluto aggiungere al programma un giro d’onore per i primi tre classificati, che si terrà nei 30 minuti successivi al termine della corsa, a seguito del quale riceveranno una corona d’alloro come riconoscimento. Ai primi tre classificati verranno anche assegnati anche dei punti valevoli sia per la classifica piloti che per quella costruttori: tre al vincitore, due al secondo e uno a colui che salirà sul gradino più basso del podio, mentre coloro che concluderanno la corsa dal quarto posto in giù non potranno godere di alcun punto aggiuntivo.
    L’allocazione delle gomme
    Rispetto ai tredici set previsti per gli altri Gran Premi, per i tre appuntamenti che nel corso di questa stagione ospiteranno la sprint qualifying, l’allocazione di pneumatici prevede un treno in meno di gomme a disposizione di ogni singolo pilota, portando il totale a dodici. Questi saranno suddivisi in sei treni a mescola soft, quattro di medie e due di hard. Le coperture da bagnato, invece, corrisponderanno in un totale di quattro set di gomme intermedie e tre di full wet.
    In entrambe le sessioni di prove libere, la scelta in merito ai compound utilizzati sarà libera, mentre durante le qualifiche si potranno sfruttare solamente pneumatici a banda rossa, fino ad un totale di cinque treni: uno dei set a banda rossa potrà essere adoperato esclusivamente in Q3 e dovrà poi essere restituito al termine della sessione, anche per chi non ha partecipato all’ultima manche. Per quanto riguarda la sprint qualifying, ciascun pilota potrà scegliere liberamente gli pneumatici da utilizzare restituendo a Pirelli il set che avrà effettuato il maggior numero di giri al termine della corsa. Infine, per il Gran Premio vero e proprio, cadrà il vincolo di prendere il via della gara con le coperture utilizzate per superare il Q2, dando così ai team e ai piloti la possibilità di decidere autonomamente le gomme da utilizzare (tra quelle rimaste a disposizione) e la strategia da adottare, fermo restando che rimarrà comunque obbligatorio effettuare una sosta per rispettare la regola che prevedere l’impiego di due mescole differenti durante l’arco dei trecento chilometri. Inoltre, ciascun concorrente dovrà mantenere a disposizione due set mandatory indicati da Pirelli in vista della corsa, ovvero un treno di pneumatici medi e uno di coperture dure.
    In caso di pioggia durante le sessioni del venerdì, ad ogni pilota verrà fornito un set di coperture intermedie aggiuntivo, che dovrà tuttavia essere restituito prima dell’inizio della sprint qualifying. Se dovesse piovere anche durante la gara del sabato, verrà fornito un ulteriore treno di pneumatici intermedi.
    Come cambia il weekend di gara
    L’introduzione della sprint qualifying ha spinto la Formula 1 e i team a rivedere il programma dell’intero weekend, con un impatto importante sia sugli aspetti sportivi che quelli tecnici.
    Innanzitutto, al venerdì vi sarà una singola sessione di prove libere della durata di un’ora, la quale si disputerà nel primo pomeriggio (dalle 15:30 italiane). Dato il poco tempo a disposizione delle squadre prima delle qualifiche e dell’imposizione del parco chiuso, sarà fondamentale il lavoro svolto in fabbrica pre-evento, con la preparazione al simulatore e ai banchi dinamici del set-up di base su cui fare affidamento nel corso del fine settimana, il quale verrà affinato durante la FP1 cercando di rapportarlo ai nuovi dati acquisiti in merito alle condizioni dell’asfalto e quelle atmosferiche. Proprio per questo, sarà fondamentale riuscire a sfruttare il poco tempo a disposizione nel miglior modo possibile per valutare tra le diverse alternative: in caso le modifiche e/o eventuali aggiornamenti non fornissero riscontri positivi, vi sarà comunque la possibilità di tornare sull’assetto base creato sfruttando i dati accumulati nei Gran Premi precedenti. Nella prima sessione di libere, ogni pilota dovrà utilizzare obbligatoriamente due set di pneumatici a scelta libera, ma dovrà restituirne uno a Pirelli dopo l’esposizione della bandiera a scacchi. Da questo punto di vista, sarà interessante seguire il ragionamento portato a termine dalle squadre sulle simulazioni di qualifica, dato il numero ridotto di treni di gomme soft a disposizione: nelle prove ufficiali se ne potranno utilizzare fino ad un massimo di cinque, il che significa che potenzialmente quel set in più potrebbe essere sfruttato nelle altre sessioni, come nelle prove libere oppure nella sprint qualifying se, dalle prime indicazioni, potrebbe rivelarsi sufficiente per completare senza problemi i diciassette giri previsti, soprattutto tenendo a mente che la partenza potrebbe rivelarsi l’opportunità più ghiotta per recuperare qualche posizione. Questa sarà l’ultima sessione prima dell’entrata in vigore il parco chiuso, che scatterà con l’inizio delle qualifiche andando a limitare gli interventi dei team sulle vetture, anche se ci saranno delle deroghe speciali rispetto a quanto avviene tradizionalmente.
    Le qualifiche si disputeranno il venerdì a partire dalla diciannove, un orario pensato appositamente per permettere a tutti di godere dello spettacolo della lotta sul giro secco. Il format delle prove ufficiali rimarrà il medesimo di quelle tradizionali, con le tre manche che porteranno dieci piloti a giocarsi la pole position in Q3. La differenza più importante riguarderà gli pneumatici: sarà obbligatorio impiegare esclusivamente gomme soft, fino ad un massimo di 5 set, dei quali uno riservato alla Q3 andrà restituito. Inoltre, i piloti non saranno più obbligati a prendere il via al Gran Premio di domenica o della sprint qualifying con il set di coperture con cui avevano superato il Q2.
    Il sabato mattina si disputerà la seconda ed ultima sessione di prove libere da sessanta minuti dove, presumibilmente, i team si concentreranno esclusivamente sui long run per valutare l’andamento e il degrado degli pneumatici in vista delle sprint qualifying e del Gran Premio vero e proprio, sfruttando i set di gomma media. Ragionevolmente, quindi, durante questa sessione spiccherà l’utilizzo della mescola a banda gialla, alternato a quello della copertura più dura a disposizione delle squadre, anche se non è totalmente da escludere che qualche squadra possa effettuare un long run sulla soft per comprendere se sia possibile o meno sfruttarla durante la sprint qualifying, in modo da optare per un approccio più aggressivo nel corso dei primi giri, sempre che sia rimasto qualche set in più a disposizione. Non è difficile immaginarsi che quel tempo che nelle seconde libere dei weekend di gara “tradizionali” sarebbe stato dedicato alle simulazioni di qualifica, in questa occasione possa essere impiegato al fine di effettuare un confronto su più strategie di gara. Al termine della sessione, il regolamento prevede che venga restituito il treno di gomme con il maggior numero di giri completati in FP2.
    La vera novità sarà quella del tardo pomeriggio del sabato, quando poco prima dell’ora di cena, si spegneranno i semafori che daranno il via alla sprint qualifying, la corsa da cento chilometri in cui non saranno previste soste ai box e limiti sul consumo di carburante. Le procedure di partenza rimarranno le medesime della gara da trecento chilometri, anche per quanto riguarda l’uscita dalla pit lane per raggiungere la griglia. Considerando che il numero di giri a disposizione dei piloti sarà ridotto rispetto ad un evento tradizionale, la strategia più efficace sarà quella di tentare di guadagnare qualche posizione in partenza, cercando tuttavia di limitare i rischi, in quanto un incidente potrebbe compromettere in maniera importante il risultato dell’interno weekend, facendo scivolare i concorrenti lungo lo schieramento in vista della corsa di domenica.
    I risultati della sprint qualifying, infatti, andranno a determinare l’ordine sulla griglia di partenza per il vero evento del weekend, ovvero la gara da trecento chilometri, la quale manterrà il giorno e l’orario degli ultimi anni, ovvero alle 15 di domenica ora italiana. Rispetto a quanto avviene tradizionalmente, tuttavia, la scelta degli pneumatici sarà libera e questo farà sì che i piloti che uscivano in Q2 non avranno più quel vantaggio competitivo di poter scegliere una mescola più dura rispetto agli avversari che entravano in Q3, diversificando così la strategia. A meno di particolari sorprese, è facile immaginarsi che i team si allineeranno sotto l’aspetto tattico e ciò, probabilmente, andrà ad appiattire la corsa, soprattutto in caso di gara ad una singola sosta, così come si è visto nelle ultime stagioni.
    Cosa succede in caso di interruzione della sprint qualifying
    Per quanto si tratti di un caso limite considerando che la sprint qualifying dovrebbe durante circa trenta minuti, ufficialmente la durata massima dell’evento senza interruzioni è di un’ora. Nel caso il numero di giri previsti non venisse completato prima dello scoccare dell’ora di gara, al leader della corsa verrà esposta la bandiera a scacchi. In caso di interruzione, come per l’esposizione di una bandiera rossa, la durata massima dell’intera sessione sarà allungata ad un’ora e mezza. Durante il periodo di congelamento della corsa, i meccanici potranno intervenire sulle vetture come durante una classica gara da trecento chilometri, riparando danni, sostituendo gomme ed altre operazioni simili, ma non potranno intervenire sui condotti di raffreddamento dei freni. Se i piloti non saranno in grado di completare quantomeno il 75% della distanza prevista, ai primi tre classificati (che saranno stabiliti in base al penultimo giro prima dell’interruzione) verrà assegnato solamente metà del punteggio: al primo classificato andrà quindi un punto e mezzo, al secondo uno e al terzo mezzo punto.
    Se, invece, la gara dovesse iniziare dietro la Safety Car, così come avviene normalmente, ogni passaggio completato alle spalle della vettura di sicurezza sarà tolto dal totale che avrebbe dovuto essere completato secondo il programma ufficiale. Lo stesso discorso vale nel caso si presentasse la necessità di effettuare due o più giri di formazione.
    Parc Fermé
    Il parco chiuso entrerà in vigore nel momento in cui le vetture lasceranno la pit lane per la sessione di qualifiche del venerdì: da quel momento in poi, non sarà più possibile modificare l’assetto della macchina. I sigilli sulle vetture saranno tolti tre ore prima dell’inizio della FP2 del sabato per garantire ai piloti l’opportunità di scendere in pista, ma le monoposto rimarranno comunque in condizioni parc fermé fino all’inizio della gara da trecento chilometri. Ogni modifica in termini di componenti (non permessa dal regolamento) e di set-up verrà sanzionata con la partenza dalla pit lane a seconda di quando è stata completata l’infrazione: se il team ha commesso l’errore prima della sprint qualifying, allora il pilota sarà costretto a prendere il via dai box durante la sprint qualifying stessa, mentre se ciò è avvenuto successivamente alla gara del sabato, in quel caso il portacolori della squadra colpevole sconterà tale penalità durante la corsa prevista domenica.
    Rispetto a quanto avviene in un weekend di gara tradizionale, sostanzialmente cambia il momento in cui il parc fermé entra in vigore: se in tutti gli altri fine settimana il parco chiuso scatta con l’inizio delle qualifiche del sabato, con il nuovo format quel momento sarà anticipato al venerdì, limitando le possibilità di intervento dei team a livello di set-up. Per far fronte al fatto che l’introduzione anticipata del parc fermé vada ad impattare in maniera importante anche sulla possibilità di sostituire alcuni elementi chiave in termini di sicurezza e di affidabilità, la FIA ha concesso alle squadre l’opportunità di effettuare delle modifiche apposite senza finire in penalità, tra le quali figurano: sostituire i dischi e le pastiglie dei freni, il sistema di scarico del motore, i filtri dell’olio e dell’aria e le candele di accensione. Per gli elementi sottoposti ad usura elevata, come ad esempio la frizione, vi sarà l’opportunità di avvicendare due unità a patto che ne venga dimostrato il degrado ai delegati della FIA.
    Una deroga speciale per gli appuntamenti in cui è prevista la sprint qualifying riguarda la chance di poter utilizzare specifiche diverse. Generalmente, dal momento in cui veniva imposto il parco chiuso, ogni cambio di specifica di qualsiasi elemento presente sulla vettura sarebbe stato sanzionato con la partenza dalla pit lane: se, ad esempio, dopo la qualifica fosse stata montata una ala anteriore diversa rispetto a quella usata durante le prove ufficiali, sarebbe scattata la penalità. Nei weekend in cui si disputerà la sprint qualifying, invece, ciò non accadrà, in quanto le squadre potranno smontare degli elementi della vettura sostituendoli anche con specifiche differenti, a patto che quest’ultime siano già state usate precedentemente o in una sessione di qualifiche o in una gara di un altro appuntamento. Naturalmente, tuttavia, ciò sarà permesso solamente in caso si evidenzi la reale necessità di procedere all’avvicendamento del pezzo, come in caso di incidente, altrimenti non si potrà usufruire di tale opportunità.
    Penalità
    Al fine di evitare che qualche squadra decida di sostituire volontariamente il cambio o alcuni componenti della Power Unit al venerdì per scontare la penalità sulla griglia di partenza della sprint qualifying, la Federazione è intervenuta stilando una regola apposita, limitando così possibili vantaggi. Le sanzioni di natura tecnica, come per le sostituzioni elencante in precedenza, non verranno applicate sulla griglia di partenza della sprint qualifying, bensì su quella della gara vera e propria. Allo stesso modo, anche le penalità di dieci posizioni rimediate per aver raggiunto il limite delle tre reprimende stagionali sarà applicata sulla griglia di partenza della corsa da trecento chilometri.
    Per quanto riguarda le sanzioni inflitte durante la sprint qualifying, quelle da cinque e dieci secondi verranno scontate nel momento di una eventuale sosta ai box: in caso ciò non avvenisse, in quanto durante la gara del sabato non sono previsti pit-stop obbligatori, i cinque o dieci secondi di penalità verranno sommati al tempo complessivo impiegato per completare la sprint qualifying. Al contrario, i drive-through e gli stop&go di dieci secondi dovranno essere risolti entro tre giri dal momento della comunicazione da parte della Federazione al team.
    Le penalità di cinque e dieci secondi, così come i drive-through e gli stop&go assegnati negli ultimi tre giri o dopo la conclusione della sprint qualifying, saranno aggiunte al tempo finale. Se, invece, un pilota non fosse in grado di scontare la penalità durante la sprint qualifying a causa di un ritiro, questa potrebbe trasformata in una sanzione che prevede l’arretramento sulla griglia per la gara della domenica, ma tale decisione sarà a discrezione dei commissari. Naturalmente, al termine della corsa del sabato, i delegati tecnici controlleranno ogni monoposto per assicurarne la conformità rispetto al regolamento tecnico.


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    F1 2022, quanto è simile alla realtà il modello del 2022 presentato a Silverstone?


    Sullo storico circuito inglese è stato mostrato un esemplare a grandezza naturale delle monoposto che debutteranno nel campionato F1 del 2022. Semplificazione aerodinamica per una cornice destinata a essere molto più complessa. La nostra analisi

    A Silverstone oggi è stato presentato un modello in scala naturale che prefigura le monoposto del prossimo anno. Come abbiamo già spiegato in un precedente articolo, le differenze principali tra le future F1 e quelle attuali si racchiudono essenzialmente in una semplificazione del concetto aerodinamico, con il ritorno all’effetto suolo e un ridimensionamento della funzione delle ali a livello di carico verticale generato.

    Pneumatici maggiorati
    In parallelo i pneumatici saranno montati su cerchi da diciotto pollici, comportando una radicale riduzione dell’altezza del fianco, implicando una incrementata funzione ammortizzante espressa dalle sospensioni. Questi, i principi generali, ma l’impressione visiva diretta del modello presentato nel paddock di Silverstone ha permesso un ulteriore approfondimento di dettaglio, o meglio un’analisi se quanto ciò che è stato mostrato possa davvero corrispondere alle vetture che vedremo il prossimo anno.

    Passo più corto
    Il dato essenziale che inizialmente emerge riguarda le proporzioni della vettura che, sostanzialmente a causa di una riduzione di 20cm della lunghezza massima del passo, paiono palesemente differenti, rendendo i pneumatici più prominenti rispetto alle monoposto di quest’anno. Ciò detto, osservando lo sviluppo dell’ala anteriore, risalta quanto ad esempio la profilatura delle sue estremità (paratie) rappresenti un chiaro abbozzo sotto il profilo aerodinamico. I profili laterali ad esse connessi ne son un chiaro esempio.
    Incognita sospensioni
    Ancora più lampante la provvisorietà dello schema sospensivo, osservando l’avantreno è forte l’impressione che possa essere adottata anche una soluzione a tirante (pull rod) in alternativa a quella a puntone (push rod) mostrata, con rigidezza progressiva, che si sposerebbe forse meglio con l’adozione dei pneumatici 2022 con profilo ribassato. I volumi massimi delle fiancate, saranno quelli mostrati da modello, ma non quelli minimi. In pratica il loro disegno è destinato ad essere meno scontato, Molti principi aerodinamici tra cui l’effetto Coanda, da cui la progettazione attuale non può prescindere, che consente al flusso d’aria di restare aderente al profilo della carrozzeria, paiono totalmente e incredibilmente assenti ne l modello presentato.

    Libertà progettuale
    E’ inoltre opportuno ricordare tra gli elementi che manterranno un’elevata libertà progettuale, la zona della presa dinamica, ed il cofano motore. Nel modello presentato a Silverstone il volume del cofano, o meglio la sua sezione frontale, è estremamente sovradimensionata, rispetto alle effettive necessità progettuali. Passando al fondo, il suo profilo laterale, risulta estremamente scolastico privo di soluzioni (credibili e possibili con il nuovo regolamento) in grado di incrementarne l’efficienza.

    Una bozza da cui partire
    Per concludere, la semplificazione aerodinamica, che è perseguita con le nuove regole, non deve essere confusa con l’abbozzo o la banalità aerodinamica, vera caratteristica dominante del modello presentato a Silverstone. Non vi è, infatti, alcun dubbio, che rappresenti solo la cornice, di un quadro molto più raffinato e definito nei dettagli: le vere monoposto 2022.


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    GP Gran Bretagna: vince Hamilton ma che Leclerc!


    Straordinario secondo posto per il monegasco davanti a Bottas

    Lewis Hamilton trionfa nel Gran Premio Gran Bretagna ma il vincitore morale di oggi è sicuramente Charles Leclerc che ha finalmente ha riportato la Ferrari in prima posizione per gran parte della gara, salvo poi essere sorpassato dall’inglese a due passaggi dal termine.
    Hamilton ha ricevuto una penalità di dieci secondi (scontata durante il pit-stop) per una manovra aggressiva ai danni di Max Verstappen che è andato a sbattere contro le barriere, al primo giro. Il pilota olandese è stato trasportato all’ospedale per ulteriori controlli ma sembra essere ok, solo tramortito per il grande impatto (51G). La gara è stata sospesa con bandiera rossa per permettere ai commissari di sistemare la barriera.
    Terza posizione per Valtteri Bottas che ha ricevuto il team order da Mercedes.
    Le McLaren di Lando Norris e Daniel Ricciardo hanno tagliato il traguardo in quarta e quinta posizione, precedendo l’altra Ferrari di Carlos Sainz.
    Buona settima piazza per l’Alpine di Fernando Alonso davanti all’Aston Martin di Lance Stroll con Esteban Ocon e l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda a chiudere la Top 10.


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    Red Bull, Christian Horner nero: “Quanto accaduto getta benzina sul fuoco nella lotta al titolo”


    "Quello di Lewis è stato un grande errore di valutazione" ha aggiunto il team principal

    Gara totalmente negativa per il team di Christian Horner, che lascia Silverstone con zero punti all’attivo e con la Mercedes che recupera terreno nel campionato costruttori. Il team di Toto Wolff si porta a quattro punti di distacco dalla Red Bull, orfana di Max Verstappen sin dal primo giro: l’olandese resta vittima di un contatto proprio con Lewis Hamilton, che lo porta ad impattare rovinosamente contro le barriere. L’incidente distrugge la sua RB16B e Verstappen viene prima portato al centro medico, poi all’ospedale più vicino. Nonostante l’impatto a 51G il pilota sta bene. Gara complicata anche per Sergio Perez, partito dalla pit-lane: il messicano si fa strada tra il trenino di vetture davanti a lui fino alla zona punti, ma alla fine il team decide di sacrificare lui e la classifica costruttori, richiamandolo ai box per montare un set fresco e agguantare il giro veloce. Perez non riceve, ovviamente, il punto addizionale, poiché sedicesimo alla bandiera a scacchi, ma l’intento della Red Bull era sicuramente quello di togliere almeno quel punto al vincitore della gara, Lewis Hamilton, che recupera ben venticinque punti sul leader Verstappen.
    “E’ davvero difficile terminare il weekend in questo modo, e devo ovviamente dire che siamo tutti grati del fatto che Max sia riuscito ad uscire da solo dalla vettura, nonostante sia stato comunque trasportato in ospedale per degli esami precauzionali – ha detto Horner – ho rivisto i video diverse volte e ancora non posso fare a meno di pensare che quella manovra all’interno della Copse, una delle curve più veloci del campionato, sia un stato un errore di valutazione ed un grande rischio da parte di Lewis per entrambi. Non era davvero accanto a Max, come si può vedere dal punto di contatto, con la anteriore sinistra di Lewis che tocca la posteriore destra di Max. La mossa era assurda e lo dimostrano i 51G di impatto. Siamo in contatto con Max e Jos – il padre dell’olandese – ci aggiornerà“.
    “Per quanto riguarda Checo, non è stato un pomeriggio facile, è partito dalla pit-lane cercando di guadagnare posizioni, ma si è trovato in un trenino di DRS che ha causato degrado alle sue gomme. Abbiamo optato per un ultimo pit-stop alla fine in modo da assicurargli il giro veloce. Abbiamo ora solo un piccolo vantaggio in entrambi i campionati e potete star certi che, dopo aver riflettuto a dovere su quanto accaduto, questo weekend non sarà altro che ulteriore benzina sul fuoco per la lotta al campionato“.


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