Ok.
A giudicare da quel che citi si può concludere di tutto di più.
Ad es., per immediata associazione d'idee, si potrebbe pensare che questo virus sia stato propagato per far fuori un po' di variopinta umanità, magari per riportare gli scarrafoni a due zampe sotto la cifra dei 500 milioni, giudicata -evidentemente- sostenibile dall'ecosistema.Eppure, che cavolo, fosse dipeso da me (se avessi voluto programmare una sacrosanta decimazione), avrei messo in giro qualcosa di più efficace di un virussicchio che ne fa fuori appena appena due su cento.
Cacchio, se io potessi scegliere e avessi i mezzi per farlo, avvelenerei gli acquedotti delle più popolose metropoli del mondo, o magari diffonderei una variante della peste bubbonica, o ancora contaminerei l'aria con gas inodori e letali.
Il difetto che trovo in molte delle teorie complottiste è quello di lasciare le cose a metà.
Ad es., non capisco proprio perché dopo essersi sbattuti tanto per diffondere in tutto il mondo filmati tarocchi sull'allunaggio, gli amici dello Zio Sam non abbiano tentato di mettere in scena lo sbarco su Marte o su Venere.
E neanche capisco perché dopo le Torri gemelle (dato il successo speculativo dell'impresa) non siano crollate altre costruzioni-simbolo del way of life all'occidentale: qualcuno ci avrebbe sicuramente lucrato, e il paravento del terrorismo islamico sarebbe stato più forte che mai.
Allo stesso modo, non mi risulta per nulla chiaro perché i Cinesi avrebbero dovuto spendere fior di soldi per produrre un'arma di distruzione di massa che vale la millesima parte del cancro; o perché i nemici dei Cinesi avrebbero dovuto produrre l'evasione di questa simpatica bestiola chimica dai laboratori militari, provocando si un danno all'economia dei rivali ma anche indirettamente alle loro attività finanziarie, con milioni di dollari bruciati ogni giorno nelle Borse di tutto il mondo.
Poi, siamo là, si può dire di tutto senza il timore di essere smentiti.
Potrei pensare che la Peste del 1348 è stata diffusa dagli extraterrestri in missione ecologia sul nostro pianeta oppure, magari, dai gioachimiti dominatori di arti alchemiche in vena di rinascite escatologiche. Evidentemente non si potrebbero addurre prove contro tali ipotesi;e dunque se nessuno potesse inequivocabilmente dimostrare che ho torto potrei dire di aver quasi ragione.
O magari, se parlassi al telefono con il mio prozio australiano, mai visto in vita mia, mi passerebbe per la testa che egli abbia una doppia o tripla vita, che appartenga a segretissime sette conosciute solo ai discendenti dei Savi di Sion, che sappia benissimo di parlarmi da un continente inventato di sana pianta dai terratondisti.
La Storia, come la Scienza, è lenta nelle sue confutazioni come nelle sue conferme.
Ha bisogno di tempo e pazienza, non va d'accordo coi twit, coi like, con il sia pur umanissimo bisogno di verità immediate e di capri espiatori.
Staremo a vedere.
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