@spoon

Le teorie complottiste mi trovano diffidente.

Oggi sono stato una ventina di minuti in una classe incasinatissima, in sostituzione di una collega impegnata altrove.

Un ragazzino -collegato il cessulare alle casse di cui l'aula dispone- ci ha fatto ascoltare un audio in cui un presunto militare italiano, mandato in aiuto ai poveri Cinesi non si sa bene quando e da chi, diffida dal prestar fede all'informazione ufficiale.

A suo dire il virus è stato creato in un laboratorio militare, naturalmente segreto; e in Cina i morti sarebbero 70000.

Ho fatto interrompere un attimo l'audio per muovere alcune semplici osservazioni:

1) mi risulta che il nostro paese non abbia inviato militari sul posto, ed anzi stia predisponendo il rientro dei connazionali da Wuang;

2) non si capisce chi debba confidare ad un qualsiasi soldato Ryan indicibili segreti di stato;

3) se il numero dei decessi è davvero così elevato non si capisce come i sia pur potenti mezzi di dissuasione cinesi possano occultare tali stragi;

4) se sto ingenuamente dicendo fesserie, mi aspetto -nel giro di una settimana o dieci giorni al massimo- diecimila morti in Italia, o almeno in tutta Europa, dove una censura ferrea di stampo asiatico non è immaginabile e le cose infine si sanno con notevole agio.

Ho scommesso un caffè, e scommetto con voi che i cinquanta centesimi ingoiati dalla macchinetta non saranno i miei.

@bottoni

El pueblo unido è stato un bellissimo sogno, che ha connotato un'età irripetibile nelle sue utopie, nel suo slancio, nella sua musica, nelle sue visioni lisergiche.

L'età però, purtroppo, mi ha reso cinico; e a vedere le "torme d'imbecilli" sdoganate dai cosiddetti social mi viene l'orticaria; e a sentir parlare di popolo mi viene in mente solo una massa di rincoglioniti, uniti dal culto di Masterchef o degli Amici di Maria o anche del Processo del lunedì.

Al punto in cui siamo e nel paese in cui siamo null'altro mi frulla in testa.

Sarà perché sono troppo stupido; o pessimista all'eccesso; o magari entrambe le cose in egual misura.

Non so decidermi.