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Discussione: Coronavirus: ANP pubblica documento della Società Italiana di Pediatria

  1. #521
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    Terza dose anti-Covid sempre prima, Speranza: si farà a 5 mesi dalla seconda, lo dice l’Aifa. Super Green pass? Ore decisive



    Si accorcia sempre più la distanza della vaccinazione tra la seconda e terza dose anti-Covid. Lo ha confermato il ministro della Salute, Roberto Speranza. “La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Vacciniamoci tutti per essere più forti”, ha scritto su facebook il titolare del dicastero della Salute.
    Si tratta di una possibilità che coinvolgerebbe un alto numero di insegnanti, Ata e dirigenti scolastici, oltre un milione, che tra la scorsa primavera e l’inizio dell’estate 2021 hanno terminato il loro ciclo vaccinale.
    Il confronto con le Regioni
    Nella stessa giornata, Speranza aveva partecipato all’incontro tra le Regioni e il Governo sulle nuove misure per fronteggiare la quarta ondata del Covid: per l’esecutivo Draghi erano presenti anche la ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, mentre i presidenti delle Regioni erano presenti in video-collegamento.
    Durante il confronto, le Regioni hanno ribadito la necessità di frenare la circolazione dei non vaccinati nei luoghi dei maggiori assembramenti, dai ristoranti alle fiere, specie in vista del Natale. Mentre i vaccinati, secondo tale proposta, potranno accedere ai ristoranti in zona arancione o rossa.
    Super Green pass, in settimana si decide
    Il Governo starebbe valutando la richiesta di introduzione di quello che è stato già ribattezzato come il “Super Green pass”.
    Con le Regioni che hanno chiesto di essere nuovamente convocate prima del prossimo Consiglio dei ministri, previsto giovedì, per un ultimo passaggio di condivisione con i territori su quanto verrà deciso in un eventuale decreto.
    “Stiamo valutando”
    “Sono ore molto delicate – ha ammesso Speranza, in un videomessaggio al workshop dell’Aiop – in cui stiamo valutando ulteriori scelte da compiersi nell’interesse del Paese dentro questa battaglia ancora aperta contro il virus”.
    Nei prossimi giorni la priorità sarà tenere la curva sotto controllo ed evitare l’esplosione del contagio che stiamo vedendo in tanti altri Paesi europei. Dobbiamo provare a tenere insieme questo sforzo, essenziale e fondamentale, che ci vede impegnati nella campagna di vaccinazione, oggi superiamo l’87% di italiani oltre i 12 anni che hanno fatto la prima dose”.


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  2. #522
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    Decreto Natale, dal super green pass alle nuove misure scuola


    In cosa consisterà il Decreto Natale? Come abbiamo anticipato, in vista dell’aumento dei contagi le regole contro il Covid in Italia si fanno più restrittive. A spingere perché ciò accada sono anche le Regioni, che attraverso i loro presidenti si fanno portavoce della richiesta di frenare la circolazione dei non vaccinati nei luoghi dei maggiori assembramenti, dai ristoranti alle fiere, specie in vista del Natale. In settimana il Governo deciderà nell’ambito dei tavoli tecnici con il Cts e i rappresentanti delle Regioni.
    “Ci incontreremo lunedì o martedì al massimo con il governo: non possiamo chiudere”, annuncia Luca Zaia, governatore del Veneto, a Che tempo che fa. “Non possiamo chiudere, si punterà su questo green pass rafforzato. Immagino andrà a finire così: i vaccinati potranno accedere ai ristoranti in zona arancione o rossa, chi non è vaccinato avrà limitazioni”.
    La domanda è: nelle classi, in quanto luoghi affollati, è immaginabile una restrizione analoga?
    Un super green pass, insomma, sarà quello che ci attende da qui a poche settimane e che verrà normato probabilmente nell’imminente decreto Natale.
    Misure scuola
    Intanto, mentre il personale scolastico si mobilita, attorno al mondo della scuola si profilano alcune ipotesi, dall’obbligo vaccinale come per il personale sanitario, al vaccino per i bambini della scuola primaria, che fa i suoi passi avanti.
    A non essere d’accordo con l’obbligo vaccinale si è espresso sempre Luca Zaia, argomentando. “In generale nessuna campagna vaccinale arriva al 100%. Cosa sarebbe l’obbligo vaccinale? L’accompagnamento coatto alla vaccinazione, l’ammanettamento e l’arresto fino alla vaccinazione? Qualcuno ce lo dica”.
    In ballo, anche la corsia preferenziale per le terze dosi del vaccino anti Covid del personale scolastico, che ad oggi sta procedendo in ordine anagrafico, una scelta che potrebbe mettere a rischio quei docenti più giovani i cui effetti protettivi delle precedenti dosi vaccinali sono comunque scemati, dato che il corpo docente è stato tra i primi ad essere vaccinato, per categoria.
    Quanto alle mascherine pure al banco, che speravamo potessero essere abbassate nell’ipotesi di un ridimensionamento dei contagi nelle classi, o quanto all’ipotesi che alla scuola primaria (ovvero in classi di esenti dal vaccino) si possa fare a meno del tutto della mascherina, una deroga prevista dal Dl 111 convertito in legge, ad oggi non si fanno sconti. Finché i contagi continuano a salire, portando in DaD molte scuole, le misure potranno essere solo più stringenti.
    Quando le mascherine, in classi di tutti esenti dal vaccino, potranno essere tolte?
    Ricordiamo quindi che l’idea di modificare le regole sulle mascherine alla scuola primaria è già prevista dal Dl 111 convertito in legge. La deroga all’uso della mascherina sotto i 12 anni, tuttavia, non è immediatamente operativa ma servirà una circolare del Ministero della Salute per renderla tale. Insomma, sarà Gianni Rezza a valutare nei prossimi mesi se il calo dei contagi possa giustificare misure meno restrittive in fatto di contenimento dell’epidemia nelle scuole. Probabilmente non prima della prossima primavera sarà possibile rimettere in campo questa opzione.


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  3. #523
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    Covid scuola, contagi in aumento. Serafini (Snals): era inevitabile senza distanziamento


    “Il Governo ha irresponsabilmente eliminato l’indicazione del distanziamento e ridotto le misure di sicurezza nelle scuole. Inevitabili così nuove chiusure delle scuole e la didattica a distanza,” è un’osservazione della segretaria generale Snals Elvira Serafini.
    Parole di protesta che si sommano a quelle relative al Pnrr che per la scuola, prevedrebbe solo interventi strutturali senza azioni concrete per l’incremento stabile degli organici. Una scelta che rende impossibile – afferma la segretaria Snals – ridurre il sovraffollamento delle classi, causa principale di rischio del contagio.
    Queste le principali ragioni che hanno portato lo Snals-Confsal a interrompere le relazioni sindacali e a proclamare lo stato di mobilitazione del personale della scuola.
    Una mobilitazione alla quale sono quasi tutte le sigle sindacali ad aderire.
    Le richieste dei sindacati
    Le sigle FLC CGIL, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL E GILDA UNAMS polemicamente dichiarano: chiediamo risorse e riceviamo tavoli.
    E al Governo chiedono:

    1. Rinnovo contrattuale
    2. Sia rispetto al comparto della pubblica amministrazione sia rispetto al comparto Scuola, Università e Ricerca, solo la scuola è ancora senza atto di indirizzo all’Aran. Nessun tavolo negoziale è stato avviato, né risorse adeguate sono state inserite nella Legge Finanziaria all’esame del Parlamento.
    3. Organico Covid
    4. L’organico di emergenza utilizzato in pandemia per garantire le misure di sicurezza nelle scuola e per sdoppiare le classi troppo numerose.
    5. Per questo organico sono previste risorse solo per il personale docente, non per il personale Ata.
    6. Classi troppo numerose
    7. Un tema così sensibile, che con il perdurare della situazione di emergenza sanitaria, appare non più rinviabile, che doveva portare ad una riduzione di alunni per classe, non solo nei grandi centri urbani ma su tutto il territorio nazionale avviene a organico invariato, con una distribuzione interna.
    8. Misure a costo zero disattese
    9. Le misure legate a situazioni professionali come quella dei dirigenti amministrativi facenti funzione, o attinenti al lavoro del personale come il blocco della mobilità per legge, invece che regolato per contratto, sono due esempi di misure che possono essere prese a costo zero.
    10. Precariato
    11. Quello legato al personale precario è un obiettivo sul quale nessun confronto è stato aperto. Il Patto per la Scuola sottoscritto ad aprile contiene misure che vanno in tale direzione ma a questo Patto non è mai stato dato seguito.


    Ministro, scenda in piazza!
    Anche i dirigenti si preparano allo sciopero. “Comportamento indegno e vergognoso del Governo nei confronti dei dirigenti. Se per essere ascoltati bisogna disobbedire, scenderemo in piazza”. Così Attilio Fratta, presidente di Dirigentiscuola, il sindacato dei presidi, che interviene sulle mancate risorse da parte dell’esecutivo nella Legge di Bilancio.
    E provocatoriamente chiede al ministro Patrizio Bianchi di unirsi alla protesta: “Per il governo la scuola è l’ultimo problema, – dichiara il presidente di Dirigentiscuola – passato il Covid i riflettori si sono spenti. I dirigenti e la scuola sono considerati l’ultima ruota del carro e il ministro Bianchi dà l’impressione di avere le mani legate. Invitiamo il ministro a unirsi con noi nella protesta e a scendere in piazza, per ridare finalmente dignità alla scuola e alla sua dirigenza”.


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  4. #524
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    Vaccini scuola, in Puglia priorità a docenti e personale. Emiliano: “Insegnanti esempio per tutti”


    Priorità a operatori scolastici, forze dell’ordine, volontari e protezione civile. La Regione Puglia apre una corsia preferenziale per queste categorie, maggiormente a rischio perché a contatto col pubblico e permette loro di recarsi agli hub vaccinali per la somministrazione della terza dose. Da ieri tutti gli over 40 possono procedere alla vaccinazione con la terza dose se sono passati almeno sei mesi dall’ultima inoculazione. La Regione punta all’accelerazione permettendo di presentarsi in uno dei 70 hub anche senza prenotazione (e punta ad aprire altri 50 centri). Le aziende sanitarie in accordo con gli uffici scolastici provinciali, hanno predisposto un cronoprogramma delle somministrazioni al personale docente e non docente. “E’ chiaro che per noi avere la possibilità di ridurre il rischio di contagio nelle scuola, avendo ovviamente la sicurezza di poter fare il vaccino senza danni anche ai nostri bambini, sarà molto importante” ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha visitato a Bari un centro vaccinale. “La scuola in presenza è importantissima e il vaccino ci consente di gestire la scuola in presenza restituendo a noi tutti affetto e relazioni umane” ha aggiunto il governatore.
    Emiliano ha poi ringraziato gli insegnanti per l’ottimo esempio sulle somministrazioni: “Ricominciamo con la nostra energia, con la nostra organizzazione, mettendo insieme il mondo della scuola che ringrazio di cuore, perché come al solito oggi le immagini delle file di insegnanti che si stanno per fare la terza dose sono di insegnamento per tutti, perché hanno questo senso di responsabilità straordinario nei confronti di sé stessi, ma anche dei loro allievi e delle loro famiglie”. La Asl di Bari ha presentato il piano per la somministrazione delle terze dosi, priorità a operatori scolastici, soggetti fragili e medici di base con cinque scuole coinvolte già nella prima giornata.


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  5. #525
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    Assenza da giustificare? Basta la copia attestante la somministrazione della terza dose del Vaccino


    In occasione della campagna vaccinale, implementata in queste ore causa l’abbassamento dell’età e la riduzione della tempistica tra la seconda e la terza dose, rivolta al personale scolastico promossa dal Governo per il contrasto al Coronavirus, specie in questa quarta ondata, il dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, può acquisire la certificazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione rilasciata dall’Hub vaccinale come giustificativo per l’assenza del dipendente che si è sottoposto alla vaccinazione.


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  6. #526
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    Obbligo vaccinale docenti e Ata, ecco cosa accade per chi non si vaccina


    Il governo spinge la campagna sulla terza dose del vaccino anti-Covid per evitare un nuovo aumento dei ricoveri e delle terapie intensive, visto anche il rialzo del numero dei contagi.
    Per chi non si vaccina cosa accade?
    Previsto l’obbligo vaccinale per il personale scolastico e le forze dell’ordine.
    Come sostiene l’articolo 2 comma 3 del decreto super green pass, l’atto di accertamento dell’inadempimento determina l’immediata la sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per il periodo di sospensione, non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati. La sospensione è efficace fino alla comunicazione da parte dell’interessato al datore di lavoro dell’avvio e del successivo completamento del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della dose di richiamo, entro i termini previsti dall’articolo 9, comma 3 del decreto-legge n. 52 del 2021, e comunque non oltre sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto.
    Poi si legge: “Nei casi in cui non risulta l’effettuazione della vaccinazione anti SARS-CoV-2 o la presentazione della richiesta di vaccinazione nelle modalità stabilite nell’ambito della campagna vaccinale in atto, i soggetti di cui al comma 2 invitano, senza indugio, l’interessato a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione dell’invito, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione o il differimento o l’esenzione della stessa ai sensi dell’articolo 4, comma 2, ovvero la presentazione della richiesta di da eseguirsi in un termine non superiore a venti giorni dall’invito, o comunque l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale di cui al comma 1″.
    “In caso di presentazione di documentazione attestante la richiesta di vaccinazione, i soggetti di cui al comma 2 invitano l’interessato a trasmettere immediatamente e comunque non oltre tre giorni dalla somministrazione, la certificazione attestante l’adempimento all’obbligo vaccinale. In caso di mancata presentazione della documentazione di cui al terzo e quarto periodo i soggetti di cui al comma 2 accertano l’inosservanza dell’obbligo vaccinale e ne danno immediata comunicazione scritta all’interessato”.
    DECRETO GREEN PASS [PDF]
    Ecco tutte le misure del decreto Super Green Pass
    1️⃣ Introdotto dal 6 dicembre il green pass “rafforzato”: si ottiene solo con vaccinazione o guarigione; la validità del green pass “rafforzato” scende da 12 a 9 mesi;
    2️⃣ dal 6 dicembre al 15 gennaio valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate;
    3️⃣ il green pass “base” sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per: alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale;
    4️⃣ l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche sarà consentito in zona bianca e gialla solo ai possessori di “green pass rafforzato”,
    5️⃣ ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il “green pass rafforzato”,
    6️⃣ vaccinazione obbligatoria estesa a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15 dicembre;
    7️⃣ richiamo obbligatorio per professioni sanitarie dal 15 dicembre;
    8️⃣ rafforzamento sistema dei controlli: entro 3 giorni dall’entrata in vigore del decreto, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente.
    Norme che non sono cambiate:
    9️⃣ la mascherina resta non obbligatoria all’aperto in zona bianca e obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zone portarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti; restano invariate le tipologie e la durata dei tamponi.


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    Vaccino 5-11 anni. Speranza: le dosi pediatriche in arrivo entro dicembre


    Il ministro della Salute Roberto Speranza, durante la conferenza stampa che ha dato il via al super green pass e all’obbligo vaccinale per il personale della scuola, ha anche ribadito che attendiamo nell’arco di un paio di giorni l’ok dell’Ema e poi dell’Aifa all’uso del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, le cui dosi pediatriche dovrebbero arrivare a fine dicembre, tra la terza e la quarta settimana probabilmente.


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    In Lombardia triplicate le classi in quarantena a distanza di due settimane


    Sono 15.305 alunni e 1.150 operatori posti in isolamento a casa. Dati in aumento sensibile in tutte le classi d’età rispetto al 7 novembre
    di Redazione Scuola
    Sono 902 le classi in quarantena nelle scuole della Lombardia al 21 novembre, con 15.305 alunni e 1.150 operatori posti in isolamento in quanto “contatti di caso” positivo. Sono dati quasi triplicati rispetto all’ultimo monitoraggio del 7 novembre quando le classi in quarantena erano 370, pari a 6.681 alunni. Numeri che rispecchiano l’avanzata della pandemia in corso nel nostro Paese che ha portato il governo a varare il super green pass e introdurre l’obbligo vaccinale per tutto il personale scolastico, dei servizi educativi dell’infanzia e dell’istruzione e formazione regionali
    L’impennata in tutte le fasce d’età
    «La nona e la decima settimana di rilevazione (08-21 novembre) mostrano un andamento dei contagi in crescita importante su tutte la fasce d’età, crescita relativamente più modesta nella fascia d’età 14-18 anni (fascia d’età soggetta a vaccinazione anti CoviD-19)», si legge nel report di monitoraggio della Regione, pubblicato dalla Direzione generale Welfare. In parallelo «la ripresa dei contagi nelle ultime settimane di osservazione ha determinato un aumento degli alunni posti in quarantena in tutti i gradi di scuola con un impatto meno evidente nella scuola secondaria di secondo grado (popolata da alunni in età vaccinabile)».
    Le classi in quarantena
    Nel territorio dell’Ats di Milano (che comprende anche Pavia), le classi in quarantena sono 539, con 9.886 alunni e 813 operatori in isolamento.


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    Obbligo vaccinale, è valido per tutto il personale ATA e non solo per gli amministrativi


    Da poche ore è stato approvato il decreto super Green pass che estende l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale scolastico ma i dubbi non sono pochi. Si è anche creato un equivoco che nasce da un’espressione contenuta nel comunicato stampa del Governo relativo all’approvazione del decreto.
    Infatti, il testo del comunicato stampa reso noto da Palazzo Chigi, riporta che l’obbligo vaccinale viene esteso ad altre categorie, oltre ai sanitari, ovvero “docenti e personale amministrativo della scuola”.
    Da qui le richieste di precisazione da parte di collaboratori scolastici e assistenti tecnici: “significa che l’obbligo vale solo per gli assistenti amministrativi?”
    Non è così. Si tratta di una semplificazione del comunicato stampa del Governo per indicare il personale non docente. Infatti il testo del decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri parla di personale scolastico:
    Dal 15 dicembre 2021, l’obbligo vaccinale di cui all’articolo 3-ter, si applica anche alle seguenti categorie di personale:
    a) al personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore;
    Dunque, per chiarire, l’obbligo vaccinale dal 15 dicembre 2021 è esteso, oltre al personale docente, a tutto il personale Ata.


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  10. #530
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    Vaccini 5-11 anni, arriva l’ok dell’Ema. Entro dicembre le somministrazioni




    Nella giornata di ieri, 25 novembre, è arrivato l’ok da parte dell’Ema (Agenzia europea del farmaco) per la somministrazione del vaccino Pfizer alla fascia d’età 5-11 anni. Dopo il parere positivo dell’Ema, servirà quello dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che in una nota scrive:
    “La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco è stata convocata la prossima settimana, dall’1 al 3 dicembre, con all’ordine del giorno anche la valutazione della pronuncia dell’Ema sulla vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica 5-11 anni”.
    L’approvazione dell’Ema era stata preannunciata dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro e dal coordinatore del Cts Franco Locatelli. I quali hanno chiariscono che per i bambini under 12 non sarà introdotto né l’obbligo di vaccino né quello di green pass, tuttavia raccomandano alle famiglie di provvedere non appena possibile a mettere in sicurezza i propri nuclei familiari con il vaccino anche per i più piccoli, un vaccino sicuro, ribadiscono.
    Il ministro della Salute Roberto Speranza, ha ribadito che sarebbe arrivato l’ok dell’Ema e poi dell’Aifa all’uso del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, le cui dosi pediatriche dovrebbero arrivare a fine dicembre, tra la terza e la quarta settimana probabilmente.
    “Diremo alle famiglie di affidarsi alla scienza e ai pediatri,” ha aggiunto il ministro della Salute, a confermare che verrà fatta una importante campagna vaccinale per ridurre le resistenze che molte famiglie potrebbero manifestare all’uso del vaccino per gli under 12.
    Insomma, nella scuola primaria, dopo le vacanze natalizie, alcuni piccoli alunni potrebbero già essere vaccinati. Di certo, lo saranno tutti i loro insegnanti. La scuola si fa più “coperta” sul fronte vaccinale.
    In ogni caso – è stato chiarito – per gli alunni di scuola primaria non si parlerà né di obbligo vaccinale né di obbligo di green pass.



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