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Discussione: Coronavirus: ANP pubblica documento della Società Italiana di Pediatria

  1. #581
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    Flc Cgil, Governo si assuma responsabilità: renda sicure le scuole, non le chiuda


    Sulle chiusure delle scuole in merito ai contagi, c’è da registrare la posizione della Flc Cgil che, attraverso un comunicato, si esprime così:
    Sull’aumento dei contagi nelle scuole e sulla possibilità di prolungarne la chiusura, ci troviamo davanti a picchi di irresponsabilità politica. Che le condizioni di diffusione del virus sarebbero peggiorate era una possibilità ampiamente prevedibile e che va considerata durante ogni fase di diffusione di questa pandemia. Ad agosto infatti, in occasione della sottoscrizione del protocollo di sicurezza, avevamo ribadito in ogni modo che era necessario garantire il distanziamento nelle classi.
    Avevamo indicato e ottenuto misure precise, nella parte finale del protocollo, per ottenere condizioni prudenziali per la frequenza con l’integrazione dell’organico Covid per assicurare un adeguato distanziamento.
    Avevamo richiesto personale aggiuntivo relativo agli adempimenti amministrativi per sostenere il lavoro di controllo e di comunicazione delle segreterie in relazione a quarantene e contagi e soprattutto, avevamo richiesto il monitoraggio dei casi e la consegna, alle organizzazioni sindacali dei dati caricati puntualmente a sistema dalle istituzioni scolastiche.
    E invece, il governo ha puntato solo sulla vaccinazione del personale, una misura che abbiamo sempre appoggiato, ma che riguarda una fetta limitata dei soggetti presenti a scuola, visto che buona parte degli alunni erano, fino a poco tempo fa, non vaccinabili. Mentre tutti gli impegni assunti e sottoscritti dal ministro Bianchi sono stati disattesi: nessuna misura sul distanziamento, e anzi, si discute ancora sul mantenimento in servizio per il personale ATA assunto a settembre. Nessun dato sui contagi alle organizzazioni sindacali: perfino questo importante atto di trasparenza è mancato!
    Abbiamo sempre considerato prioritaria la didattica in presenza, ma a fronte di efficaci condizioni di sicurezza: per mesi abbiamo chiesto distanziamento e ulteriori misure di prevenzione. Oggi si teme la riapertura delle scuole a gennaio, si paventa la didattica a distanza, eppure nessuno si assume la responsabilità politica di questa situazione. E si continua a far finta di non comprendere che la prevenzione non si può realizzare a costo zero, ma solo investendo in risorse concrete e accogliendo le proposte di chi a scuola vive ogni giorno e ne conosce il funzionamento.
    La FLC CGIL chiede ancora una volta la riapertura del confronto politico con il ministro e l’assunzione di responsabilità da parte di tutto il governo, affinché in queste ultime ore di discussione sulla Legge di Bilancio comprenda la centralità della scuola rispetto al sistema paese e si convinca della necessità di investire risorse in organico per evitare il ricorso alla didattica digitale, strumento indispensabile se, a fronte delle varianti, non si saprà assicurare l’adeguato distanziamento.


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  2. #582
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    Congedi parentali Covid, rilascio della procedura per l’inoltro delle domande da parte dei genitori



    L’INPS ha rilasciato la procedura per le domande di Congedo parentale Covid per i genitori lavoratori dipendenti nle privato con figli affetti da Covid, in quarantena da contatto o con attività didattica o educativa in presenza sospesa o con centri diurni assistenziali chiusi.
    Ricordiamo che l’articolo 9 del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, ha previsto, a partire dal 22 ottobre 2021 (data di entrata in vigore della norma) e fino al 31 dicembre 2021, uno specifico congedo denominato “Congedo parentale SARS CoV-2”, per distinguerlo dall’esistente istituto del congedo parentale disciplinato nel decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (T.U. maternità/paternità).
    Il congedo può essere fruito anche dai genitori lavoratori affidatari o collocatari.
    Per i periodi di astensione fruiti è riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione o del reddito a seconda della categoria lavorativa di appartenenza del genitore richiedente il congedo e i periodi sono coperti da contribuzione figurativa.
    Per i genitori di figli di età compresa tra i 14 e i 16 anni, è previsto il diritto di astenersi dal lavoro senza corresponsione di retribuzione o indennità, né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
    Per presentare la domanda di “Congedo parentale SARS CoV-2” si deve utilizzare la procedura per l’acquisizione delle Domande per Prestazioni a sostegno del reddito – Servizio Maternità selezionando le voci “Congedo Parentale” oppure “Congedo Parentale su Base Oraria”, anche per figli con disabilità in situazione di gravità.
    Sia per il “Congedo parentale SARS CoV-2” a giornata intera sia nel caso di “Congedo parentale SARS CoV-2” con fruizione in modalità oraria, le domande possono avere ad oggetto periodi di fruizione antecedenti la presentazione delle domande stesse, purché ricadenti all’interno dell’arco temporale previsto dalla norma, ossia dall’inizio dell’anno scolastico 2021/2022 e fino al 31 dicembre 2021.
    Tutte le indicazioni sono contenute nel messaggio INPS 4564 del 21 dicembre 2021.
    Con successivo messaggio saranno comunicate le modalità per la presentazione delle domande di “Congedo parentale SARS CoV-2” per genitori lavoratrici e lavoratori autonomi iscritti all’Inps e per quelli iscritti alla Gestione separata.



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  3. #583
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    Covid, l’onda sale: 36mila contagi in 24 ore, Regno Unito a 106mila. Vacanze di Natale provvidenziali, ma per Sileri la scuola è no problem


    La curva del Covid continua a crescere: nell’ultimo giorno in Italia si è superata la soglia dei 36mila contagi, con quasi 150 decessi ed un tasso di positività dei tamponi che raggiunge il 4,7% e torna quindi a sfiorare quel 5% considerato in passato come percentuale simbolo per rappresentare l’allarme Covid. Ci sono quattro regioni che rischiano fortemente di diventare “gialle”: il Piemonte ha già tutti i parametri, ma rischiano anche Lazio, Lombardia e Sicilia. Tra l’altro, va messa in conto la variante Omicron che apre “una fase nuova” della pandemia. Sempre tenendo conto che l’Italia rimane tra i Paesi meno coinvolti: nel Regno Unito si è arrivati a 106mila casi in sole ventiquattr’ore, con provvedimenti sociali sempre più drastici.
    La “stretta” in arrivo
    Anche nella nostra Penisola si comincia a stringere sui provvedimenti, con i tamponi che potrebbero essere imposti anche in ambienti oggi liberi, le mascherine da indossare in tutti i luoghi all’aperto e il Super Green pass sempre più allargato.
    Intanto. è tornata a crescere la pressione sugli ospedali, pure nelle terapie intensive. Ai contagi del Coronavirus, vanno aggiunte altre patologie. “A differenza delle prime ondate, questa volta ci sono anche tanti pazienti non Covid, quindi c’è anche questo problema da gestire”, ha detto il commissario dell’Usl Massimo Uberti che gestisce l’ospedale Parini di Aosta.
    Bianchi e Draghi scongiurano DaD post Befana
    Anche nelle scuole il problema comincia a farsi sentire: in mattinata, il ministro Patrizio Bianchi ha parlato di 10mila classi in quarantena.
    Le vacanze natalizie, scattate sempre in queste ore, diventano quindi provvidenziali. L’aumento dei casi di positività, infatti, con le scuole aperte non potrebbe che allargarsi ulteriormente. Tanto che da più parti già si spinge per procrastinare lo stop forzato di almeno un paio di settimane, riprendendo quindi l’attività didattica dal 7 gennaio nella modalità della Dad. Per poi ripartire in presenza nella terza decade dello stesso mese.
    Lo stesso ministro dell’Istruzione, ma anche il premier, Mario Draghi, dopo i presidi, si sono detti subito contrari.
    Anche secondo il il Vaticano, la chiusura degli istituti scolastici “non si può non sottolineare la gravità di una tale misura, che dovrà in futuro essere considerata solo l’ultima ratio da adottare in casi estremi e solo dopo aver sperimentato altre misure di controllo epidemico quali una diversa sistemazione dei locali, dei mezzi di trasporto e dell’organizzazione dell’intera vita scolastica e dei suoi orari”.
    Sileri tranquillizza sulla Scuola
    Intanto, torna ancora parlare dei possibili sviluppi il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: “Se mai dovessero esserci tantissimi contagi o ospedali sovraccarichi – ha detto a Videolina – la Scuola non è il problema, ma è tutto quanto il resto”.
    “Quando hai aree del Paese che passano dal giallo, all’arancione al rosso il problema è la chiusura. E non la chiusura o il ritardo della scuola ma il blocco in una determinata area”, rassicura ancora Silere, smentendo anche sé stesso visto che solo il giorno prima aveva detto che “decideremo tra una settimana sulla ripresa della scuola: dipenderà dal picco della variante Omicron”.
    A breve le decisioni della cabina di regia
    Mercoledì 23 dicembre, in ogni caso, la cabina di regia dell’emergenza tornerà a riunirsi: il presidente del Consiglio ha fatto intendere che la Scuola non uno dei temi all’ordine del giorno.
    Tuttavia, il problema con il nuovo anno dovrà in un modo o nell’altro essere affrontato. E se la curva dei contagi nel frattempo non dovesse tornare a scendere, l’ipotesi della DaD forzata tornerà sicuramente in auge. Anche perchè nel frattempo la campagna vaccinale tra gli under 11 sarà ancora agli inizi e sul “piatto” bisognerà anche mettere l’alta contagiosità proprio di quella fascia d’età, vaccinata ancora in minima parte, che frequenta la scuola primaria.


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