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Discussione: Orari TV MotoGP Mugello 2019 – Diretta qualifiche e gara Sky e TV8 in chiaro

  1. #1
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    Predefinito Orari TV MotoGP Mugello 2019 – Diretta qualifiche e gara Sky e TV8 in chiaro

    Orari diretta TV MotoGP, prove, qualifiche e gara Gran Premio Mugello 2019 trasmesse in diretta su Sky e su TV8 in chiaro – Questo fine settimana il Gran Premio d’Italia sarà disputato sul celebre tracciato fiorentino, e qui Andrea Dovizioso deve puntare a vincere per non lasciar scappare Marc Marquez in campionato. La lotta alla vittoria vedrà coinvolti molti piloti, ecco gli orari per non perdervi nulla!
    Orari TV MotoGP Mugello 2019 – Diretta qualifiche e gara Sky e TV8 in chiaro

    Programmazione Sky

    Giovedì 30 Maggio
    Ore 14:15 Paddock Pass
    Ore 17:00 Conferenza Stampa Piloti
    Ore 18:00 Paddock Live Show
    Ore 18:30 Talent Time

    Venerdì 31 Maggio
    Ore 08:55 Prove Libere 1 Moto3
    Ore 09:50 Prove Libere 1 MotoGP
    Ore 10:50 Prove Libere 1 Moto2
    Ore 11:50 Paddock Live
    Ore 13:00 Paddock Live
    Ore 13:05 Prove Libere 2 Moto3
    Ore 14:00 Prove Libere 2 MotoGP
    Ore 15:00 Prove Libere 2 Moto2
    Ore 16:00 Paddock Live
    Ore 18:00 Paddock Live Show
    Ore 18:30 Talent Time

    Sabato 1° Giugno
    Ore 08:55 Prove Libere 3 Moto3
    Ore 09:50 Prove Libere 3 MotoGP
    Ore 10:50 Prove Libere 3 Moto2
    Ore 11:50 Paddock Live
    Ore 12:00 The Test 2018
    Ore 12:15 Paddock Live
    Ore 12:30 Qualifiche Moto 3
    Ore 13:30 Prove Libere 4 MotoGP
    Ore 14:10 Qualifiche MotoGP
    Ore 15:00 Qualifiche Moto2
    Ore 16:00 Paddock Live
    Ore 17:30 Conferenza Stampa Qualifiche
    Ore 18:00 Paddock Live Show
    Ore 18:30 Talent Time

    Domenica 2 Giugno
    Ore 08:30 Paddock Live
    Ore 08:40 Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP
    Ore 10:30 Paddock Live
    Ore 11:00 Gara Moto3
    Ore 12:00 Paddock Live
    Ore 12:20 Gara Moto2
    Ore 13:15 Paddock Live Gara
    Ore 13:30 Grid
    Ore 14:00 Gara MotoGP
    Ore 15:00 Zona Rossa
    Ore 15:45 Paddock Live
    Ore 19:00 Race Anatomy MotoGP

    Programmazione TV8 in diretta e in chiaro

    Sabato 1° GIUGNO
    11:30 Studio MotoGP
    12:35 Qualifiche Moto3
    13:15 Studio MotoGP
    14.10 Qualifiche MotoGP
    14:50 Studio MotoGP
    15:05 Qualifiche Moto2
    15:50 Studio MotoGP

    Domenica 2 GIUGNO
    10:00 Studio MotoGP
    11:00 Gara Moto3
    12:00 Studio MotoGP
    12:20 Gara Moto2
    13:15 Studio MotoGP
    14:00 Gara MotoGP
    15.10 Studio MotoGP



    Insella
    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #2
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    Mugello, Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo attesi al riscatto: ora o mai più!



    Il GP d’Italia sarà una gara fondamentale di questo 2019, specialmente per due piloti: Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo

    Questa domenica andrà in scena sul Circuito del Mugello il Gran Premio d’Italia, primo dei due appuntamenti tricolori del Motomondiale (l’altro, ovviamente, è il GP di San Marino sul tracciato romagnolo di Misano): il round toscano, terza gara della lunga fase tutta europea del Campionato, si preannuncia essere un momento cruciale di questo Mondiale 2019, che al momento vede Marc Marquez in testa alla classifica iridata inseguito a una manciata di punti dal nostro Andrea Dovizioso.
    DOVI, ALL’ARREMBAGGIO!—
    Proprio il Dovi, che su questa pista ha trionfato in sella alla Ducati nel 2017, è atteso come uno dei grandi protagonisti di quello a tutti gli effetti è il suo Gran Premio di casa: la gara del Mugello sarà quest’anno particolarmente importante per Andrea, che è chiamato a una prova di forza dopo un poker di gare corse un po’ sulla difensiva. Trionfatore in Qatar nel round inaugurale, il forlivese non è infatti riuscito ad essere pienamente incisivo nelle gare successive che, sebbene gli abbiano permesso di portare a casa punti importantissimi in ottica Campionato, non lo hanno visto in grado di tenere il passo di un Marc Marquez in grande spolvero: negli ultimi quattro Gran Premi lo spagnolo ha messo in mostra un dominio quasi totale, interrotto solo dalla rovinosa caduta di Austin che lo ha privato di una vittoria ormai nelle sue mani. Di fronte a un #93 in splendida forma, insomma, Desmodovi deve tirare fuori gli artigli e arrivare al Mugello con il pugnale tra i denti, per recuperare lo svantaggio dalla vetta ma soprattutto per lanciare un chiaro messaggio al Campione del Mondo in carica: la corsa al titolo è aritmeticamente ancora apertissima, ovviamente, ma per il binomio Dovizioso-Ducati è indispensabile in questa fase non perdere terreno e ricominciare ad assediare Marquez senza alcuna tregua. Magari proprio con una vittoria nella gara di casa…
    LORENZO, NE VA DI UNA CARRIERA?—
    Il round di Scarperia sarà fondamentale anche per un altro pilota, che però si trova in una situazione decisamente più spinosa rispetto a Dovizioso: parliamo, ovviamente, di Jorge Lorenzo. Il maiorchino, che attualmente occupa un disastroso 14° posto in classifica generale, è reduce da un inizio di stagione semplicemente sconcertante per fuoriclasse del suo calibro: l’incubo dell’adattamento a una nuova moto, già vissuto ai tempi dell’esordio in Ducati, sembra ripetersi anche in sella alla Honda ufficiale, moto che Jorge pare proprio non riuscire a pilotare nel modo giusto. L’amore con la RC213V factory, che il compagno di squadra Marquez si è letteralmente cucito addosso in anni e anni di trionfi, sembra proprio non riuscire a sbocciare, e se le cose dovessero proseguire in questo modo andrebbe aprendosi sempre più la prospettiva di una separazione con HRC a fine stagione. Un’eventualità, questa, che sebbene ora appaia quantomeno possibile, non era certo nei piani né di Lorenzo né dell’Ala Dorata.
    MUGELLO, IL MOMENTO DELLA SVOLTA?—
    In questo senso la gara italiana può essere – e anzi, deve essere – un punto di svolta nella relazione tra Jorge e il prototipo di Tokyo: il Mugello è certamente una pista amica per Lorenzo, visto che su questa pista lo spagnolo ha trionfato per ben 6 volte (di cui addirittura 5 nella Top Class, un dato che lo vede sul podio dei più grandi vincitori sul tracciato toscano dietro a Valentino Rossi e Mick Doohan). L’anno scorso, proprio con il successo nel Gran Premio d’Italia, il Porfuera era riuscito a interrompere il lungo digiuno che durava dal 2016, portando finalmente la Desmosedici n°99 al successo: quella gara fu un vero e proprio turning point nelle prestazioni dell’accoppiata Lorenzo-Ducati, anche se poi il finale di stagione fu funestato da una sfortunatissima serie di infortuni e imprevisti che ne arrestarono lo slancio. Proprio il precedente del 2018 e il tradizionale feeling che il maiorchino ha con questo tracciato fanno del Mugello la pista giusta per dare una sferzata a questo pessimo inizio 2019 e iniziare a risalire la china: Jorge ce la può fare, ma c’è bisogno di un segnale forte. Subito.


    Gasport
    "L'esperienza è maestra di vita"



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    I piloti: “Addolcite quel dosso sul rettilineo del Mugello”


    L’anno scorso Pirro rischiò la vita in una rovinosa caduta, e anche Marquez si infortunò. Ora lo stesso Marc, Rossi e Dovizioso chiedono provvedimenti. E intanto quasi tutti danno il Liverpool favorito nella finale chi Champions di sabato

    Nel 2013 Marc Marquez si ferì al mento dopo una paurosa caduta, nel 2018 toccò al terzo pilota Michele Pirro cadere rovinosamente a terra dopo essere stato catapultato dalla sua Ducati. Sotto accusa è sempre la `gobbetta´, il leggerissimo dosso in fondo al rettilineo che ad altissima velocità può provocare un pericoloso anche se quasi impercettibile alleggerimento della moto. «Ne parleremo in commissione sicurezza», hanno dichiarato Andrea Dovizioso, Marc Marquez e Valentino Rossi che però ha aggiunto: «Sarebbe utile addolcire il dosso - ha spiegato il Dottore - ma non so se sarà possibile farlo. Questa è l’unica pista che non ha mai subito nessuna modifica dal giorno della sua nascita e anche questo è il suo fascino».
    Plebiscito per il Liverpool —
    Sarà il Liverpool, secondo i campioni del motomondiale, la squadra vincitrice della finale di Champions League di sabato sera a Madrid. Ai piloti presenti nella sala stampa del Mugello per presentare il Gran premio d’Italia è stato dato un tabellone sul quale ognuno avrebbe dovuto scrivere il punteggio finale della sfida tra i Reds e il Tottenham. Il risultato è stato quasi un plebiscito per la squadra allenata da Juergen Klopp: 3-0 per Jack Miller, 2-1 per Valentino Rossi, 3-1 da Marc Marquez, 2-1 da Andrea Dovizioso e Lorenzo Baldassarri. Fuori dal coro solo Danilo Petrucci che vedrebbe trionfare il Tottenham per 1-0.


    Gasport
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    Petrucci, che trionfo al Mugello! Battuti Marquez e Dovizioso. Rossi fuori


    Il ternano della Ducati bravissimo ad attaccare all’ultimo giro: magica prima vittoria in MotoGP. Valentino scivola nella ghiaia

    Le Frecce Tricolori si sono ammirate anche al Mugello. Non la Pattuglia Acrobatica vista a Roma per le celebrazioni del 2 Giugno, ma le Ducati che piazzano due Desmosedici sul podio del Mugello, con la vittoria di Danilo Petrucci, la prima in carriera, e il terzo posto di Andrea Dovizioso, al 300° GP in carriera. Nel mezzo Marc Marquez, in un sandwich che ha regalato emozioni pazzesche per tutta la gara. Conclusa con Alex Rins 4° a 5 decimi a chiudere un poker di piloti che hanno lottato con il coltello fra i denti per tutti i 41 minuti della corsa.
    Il commento di Giusto Ferronato, in studio con Antonino Morici, sul Gp del Mugello che incoronato Danilo Petrucci e la Ducati
    Petrucci, un sorpasso da paura. Valentino Rossi: momento nerissimo
    Moto2, trionfa Alex Marquez. Marini ottimo 2°, Baldassarri regge in vetta
    Moto2, vince A. Marquez
    In Moto3 trionfa Arbolino
    Fratelli d’Italia—
    I Fratelli d’Italia sono dunque i due della Ducati, che a tratti sono stati anche fratelli-coltelli, nel senso che non si sono risparmiati a lottare fra loro senza tattiche. La Ducati lucida la sua cavalleria, sforna prima una sorta di gioco di squadra, almeno nell’accerchiamento a Marquez, a lungo isolato in mezzo a tre Desmosedici, poi anche lo scontro diretto fra i due. Alla fine ha la meglio Petrux, davvero caparbio nell’ultimo giro con cui infila, sia Marquez, sia Dovi, quasi agganciati dopo una staccata pazzesca alla San Donato e regge di motore, nervi e carattere fino al traguardo, che taglia con soli 43 millesimi di vantaggio su Marquez. Il motorone Honda stavolta si è inchinato e il gioco delle scie sfruttato da Marc per la pole non è bastato. Nel mondiale Marc allunga sul Dovi, salendo da +8 a +12, ma soprattutto ribadisce di avere una moto con cui può fare la differenza, ma sulla pista di casa Ducati la Desmosedici ha avuto le meglio, esaltando le tribune del Mugello orfano troppo presto di Rossi.
    Rossi male—
    Valentino non riesce a invertire il trend negativo delle qualifiche: un dritto alla Materassi in co-produzione con Mir lo fa scivolare a fondo gruppo, e poi nella sabbia dell’Arrabbiata 2 dove finisce mestamente la sua gara dopo una manciata di giri. (In)degno epilogo di un week end da dimenticare per il re di un Mugello che aveva anche buoni tempi, ma che è stato zavorrato da una qualifica terribile. Ottimo 5° posto di Nakagami, arrivato a 6”5 con la Honda Lcr davanti a Viñales e Pirro, 7° da wild card Ducati; solo 10° Quartararo, da cui ci si aspettava una gara migliore dopo le scintille delle qualifiche.
    La gara—
    Al via scelgono la doppia media Dovizioso, Petrucci, Vinales, Bagnaia, Lorenzo, mentre Rins, Rossi e Quartararo optano per hard-media e Marquez per una doppia hard. Lo scatto buono è di Marquez, che si avvia con la Ducati di Dovizioso dietro, mentre le Yamaha Petronas falliscono lo start scivolando al 9° posto con Quartararo e al 10° con Morbidelli. Marc non scappa, Rins duella in scia a Dovizioso con le altre Ducati, mentre Rossi esce di scena e davanti le Ducati fanno show portandosi davanti con Petrucci e Dovizioso a condurre nell’ordine e Miller a fare a spallate con Marquez. A 10 giri dalla fine Marc svernicia Dovi sul dritto, poi ci prova con Petrucci, ma il suo assalto fallisce. Fra le cadute di Bagnaia, Morbidelli e Miller, e tanti attacchi fre le Ducati e Marquez, si arriva all’ultimo giro. Da cardiopalma. Marquez passa all’esterno, ma Dovi regge e Petrucci si infila all’interno: è il mattone su cui costruisce il suo primo successo in carriera, puntellato da traiettorie da favola fino alla linea del tragurdo. Applausi meritatissimi, il Mugello consacra un pilota serio che meritava questa gioia.


    Gazzetta
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    Mugello, Marquez battuto ma non sconfitto


    Per Dovizioso e la Ducati la strada è in salita ma c’è speranza grazie anche al successo di Petrucci

    La diga del Bilancino, piccolo lago artificiale vicino al Mugello, ha retto, ma fino a un certo punto. Ha contenuto l’impeto di Marquez, che si è dovuto “accontentare” del secondo posto, frenando così dopo tre successi di fila la sua cavalcata iridata. La frenata è stata imposta dalla Ducati di Petrucci, che con il suo perentorio successo, maturato con quella entrata decisa all’inizio dell’ultimo giro, si è regalato il primo successo in carriera e rintuzzato l’assalto del Marcziano. Che perde, anzi non vince, ma in qualche modo trionfa lo stesso.
    Petrucci, che trionfo al Mugello! Battuti Marquez e Dovizioso. Rossi fuori
    gloria—
    Nel weekend disastroso di Rossi, che perde la bussola in prova e gara con una Yamaha chiamata a essere più reattiva già dalla libere, ci sono tante sfaccettature da evidenziare. C’è la gloria di Petrucci, finalmente salito a quel piano di nobiltà che la sua storia di pilota veloce, serio e dal basso profilo meritava da tempo; la misura di Dovizioso, che si complimenta con il compagno, “adottato” a casa sua per crescere insieme nel solco dell’armonia e amicizia, ma perde dei punti da Marquez e ne sottolinea il rammarico; la forza della Ducati, che sfrutta la pista di casa per piazzare un acuto di cui aveva bisogno nella lotta contro Marquez e che non poteva mancare.
    mestiere e furbizia—
    Lo spagnolo, però, seppur battuto, non è affatto sconfitto. Ha iniziato il weekend in sordina, anche con un’influenza che si sapeva non avrebbe creato problemi, ha usato mestiere e furbizia in qualifica, evidenziando l’ingenuità strategica della Ducati e poi in gara ha fatto il massimo, centrando il suo obiettivo: stare davanti a Dovizioso, il vero rivale. Missione compiuta, con il margine che sale da 8 a 12 punti, la forza di una Honda che ha trovato quei cavalli che le servivano per limitare, e disarmare, la Ducati, e un concetto ribadito con perentorietà: se non cade quando va male Marquez è secondo e se perde avviene sul filo del rasoio. Erano 23 i millesimi in Qatar, sono stati 43 al Mugello: per sconfiggerlo devi dare fondo a un repertorio di energie, fisiche, tecniche e mentali da logorare. Ecco perché Dovizioso chiede di più alla Ducati, la velocità a centro curva, e sente che quello che ha a disposizione ancora non basta per puntare all’alloro. Per Dovi la strada è in salita, ma c’è una speranza: la prima vittoria è un viatico che apre le porte a una consapevolezza differente e un Petrucci che rompe il ghiaccio con il successo potrebbe essere un alleato credibile per il forlivese. Anche se questo Marquez esce dal Mugello con certezze maggiori e una sicurezza inattaccabile: anche se si difende, è sempre in attacco. La diga ha retto, ma per i rivali sarà dura arginarlo.

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