“Traccie", l'errore sul sito del MIUR scatena il web

[casaufficio]

La regola del plurale delle parole che finiscono in “cia” e “gia”, appunto come traccia, vengono insegnate nelle prime classi elementari.Altro
Come possiamo pretendere che i nostri studenti impegnati da domani con la maturità 2017 sappiano l’italiano se è addirittura il Ministero dell’Istruzione a cadere in un errore da matita blu? Ha scatenato l’ironia del web il sito del MIUR, sul quale è apparso un clamoroso “Traccie” nel titolo.
Il Ministero, infatti, si è portato avanti e sul suo portale ha già preparato la pagina dove appariranno le tracce della maturità 2017. Pagina vuota, dove non c’è ovviamente ancora nulla, tranne l’errore. Sì, perché tra la “c” e la “e” di tracce si è infilata, malandrina, una “i” di troppo. E gli studenti, andati sul sito sperando in qualche dritta per l’esame, si sono fatti una bella risata.
E il Miur? Si è scusato immediatamente, correggendo l’errore. “Abbiamo visto il refuso sul sito degli esami di Stato e siamo subito intervenuti. Si tratta di un errore di battitura, che naturalmente non doveva esserci” la nota pubblicata dal Ministero cui fa capo la Fedeli. Scuse, ma colpe date immediatamente ad altri, in particolare alla società di informatica che gestisce gli aggiornamenti della pagina web.
Un errore, però, che resta e che è imbarazzante. Anche perché la regola del plurale delle parole che finiscono in “cia” e “gia”, appunto come traccia, viene insegnata nelle prime classi elementari. Un errore che, oltretutto, arriva pochi giorni dopo la gaffe storica di chi è a capo del decastero, cioè il Ministro Fedeli. Nel suo intervento del 27 maggio al Premio Cherasco Storia, riportato proprio sul sito del Miur oggi sotto accusa, il ministro della Pubblica Istruzione scrive che “nel 1796, Napoleone impose a Vittorio Emanuele III l’armistizio con cui decretò la capitolazione Sabauda”. Peccato che Vittorio Emanuele III nacque nel 1869 e salì al trono nel 1900, cioè ben 104 anni dopo l’armistizio. Che, ovviamente, firmò un Vittorio e che era anche III, ma che era Vittorio Amedeo III.

Fonte: https://it.notizie.yahoo.com/traccie...073525397.html

[quinol]

Mi ricorda la storia del "Radiolibro" di molti anni fa

La nota finale era :
" per gli argomenti trattati e per la complessità delle tabelle incluse, l'edizione è stata riveduta e corretta dal nostro editore più volte al fine di evitare refusi di stompa " !!!!!