Decoder per digitale terrestre
Il Digitale Terrestre entra in funzione, avete già pensato al decoder? Ci dobbiamo adeguare all’avvento del DDT e pensare al decoder. Informazioni utili per l’acquisto.
Abbiamo tutti sentito parlare dell’avvento del Digitale Terrestre per le trasmissioni televisive, ora sempre di più. Non volendo andare troppo nel tecnicismo, ne abbiamo già parlato in passato, diciamo che la Televisione Digitale Terrestre (DDT) ha un diverso modo o tecnologia di trasmissione. Per essere chiari è la stessa differenza che c’è tra un orologio a lancette (analogico) e un orologio a cristalli liquidi (digitale), quindi una rappresentazione diversa della stessa tipologia di informazione.
Ma cosa succede a casa vostra?
Che per accedere al Digitale Terrestre bisogna o acquistare un televisore con integrato il dispositivo per la codifica del segnale oppure affiancare al vostro televisore esistente un decoder che vi permette di poter vedere il nuovo segnale televisivo.
La stessa cosa accade per tutti quei dispositivi che ora ricevono il segnale analogico (ancora qualche vecchio funzionante vhs oppure i masterizzatori di dvd, o le schede TV che utilizzate nei pc).
Questa cosa si può evitare?
No, a seguito del decreto legge dell’Aprile 2009, il 31 Dicembre 2012 sarà il termine ultimo in cui verranno spente definitivamente le comunicazioni tv analogiche. Se non volete investire soldi nell’acquisto di un nuovo televisore ma vi volete già attrezzare all’acquisto di un decoder, risparmiando qualche soldino, andiamo a vedere quali sono le condizioni e caratteristiche base di cui abbiamo bisogno.
Un’ultima definizione, se sentite parlare di “zapper”, si fa riferimento ai decoder che permettono di vedere solo i canali in chiaro, quelli non a pagamento.
Esiste un’associazione, il DGTVi, che in collaborazione con i produttori dei decoder (o set top box) certifica la compatibilità agli standard necessari (stessa cosa avviene per i televisori) e le caratteristiche tecnico-qualitative per un corretto funzionamento. Questa sarà sicuramente un’importante garanzia fornita al consumatore.
Se un decoder ha il “bollino blu”, indica un decoder certificato che permette di vedere i programmi in chiaro, quelli a pagamento e i servizi interattivi.
Quindi una prima analisi può essere quella di verificare se il decoder ha o no il bollino blu, però tutto questo è in divenire e non tutti per tempi tecnici hanno aderito a quest’associazione, quindi ecco le caratteristiche tecniche necessarie per un decoder che vi dia comunque delle garanzie di qualità e funzionamento corretto.
Il sistema LCN o Logical Channel Number che consente di assegnare automaticamente a ogni canale ricevuto una posizione predefinita all'interno della lista canali; Banda VHF corretta (per l’Italia sono stati riservate le frequenze dai 174 ai 230 MHz in slot di 7 Mhz spaziati); l’EPG o Electronic Program Guide che è la guida ai programmi televisivi integrata che permette quindi visibilità sulla programmazione dei canali.
Se non volete solo uno “zapper”, la differenza la fa il lettore o i lettori di card (specifici o universali). Le card disponibili al momento non sono tantissime, quelle più note sono Mediaset Premium, la7 Carta Più e a volte potete trovare le card incluse nell’offerta col decoder.
Poi da verificare il numero di prese SCART (quella cui si collega il televisore e altri dispositivi, quindi una o più) disponibili, una porta seriale RS232 per poter aggiornare il software (firmware), la presenza di una connessione HDMI (High-Definition Multimedia Interface) nuovo standard digitale di comunicazione multimediale.
Un’ultima cosa, non trascurabile, se siete amanti dell’estetica potete poi anche valutare questa non indifferente caratteristica. I prezzi partono da 30€ a salire sino a 100€, se il prezzo sale oltre è perché oltre al decoder è incluso il ricevitore satellitare o un supporto di memorizzazione dei programmi (hard disk) o altre caratteristiche che esulano dal semplice decoder.
Con queste informazioni potrete fare un acquisto più consapevole.
sara
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