Gli adolescenti pensano che i genitori trascorrano troppe ore su Internet, attratti da Facebook, Twitter, Skype e dal "gusto del proibito".
I figli non sono per niente contenti della passione per Internet di cui danno prova i loro genitori: a svelarlo è un'indagine dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, che ha intervistato 500 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 17 anni.
La maggioranza di questi (il 67%) ha svelato che i genitori passano in media 4 ore al giorno a navigare in Rete quando si trovano a casa, e il 25% ritiene che il tempo trascorso dai genitori sul web sia eccessivo.
I più assidui navigatori sembrano essere i padri: per il 56% degli intervistati sono proprio loro a eccedere nell'uso di Internet, mentre solo il 19% trova che siano le madri a non riuscire a staccarsi dal Web. Il 25% ritiene invece che sia gli uni che le altre siano ormai intrappolati nella Rete.
Sempre secondo l'indagine, i genitori possiedono spesso (nel 48% dei casi) un computer separato da quello "di famiglia": questo consente loro una maggiore libertà nel trascorrere il tempo nel Web.
Non sempre i figli conoscono i siti frequentati da mamma e papà: il 36% ignora quest'informazione; il 33% non ha invece dubbi: i genitori sono utenti appassionati di Facebook, Twitter e Skype. Solo il 15% è preda dei videogiochi online.
Più inquietante la dichiarazione del 51% degli intervistati, secondo i quali madri e padri, per le proprie solitarie sessioni di navigazione, preferiscono sistemarsi in una stanza non accessibile al resto della famiglia.
Del resto, il 16% pensa che sia il "gusto del proibito" ad attirare così tanto i genitori.
Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, è "seriamente preoccupato": finora ci si era concentrati sul rapporto tra i mezzi di comunicazioni di massa e gli adolescenti, mentre ora si scopre che quelli da tenere d'occhio sono gli adulti.
zeus
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