Non vorrei fare il saputello. Un navigatore è composto da tre elementi: il ricevitore del segnale GPS, le mappe ed il software. Se il ricevitore del segnale GPS è scarso, tutto l'insieme ne risentirà; quando si andava di saponetta (2000-2006...) c'erano i Royaltek che erano eccellenti ma si trovavano tante schifezze in giro da metter paura ma i più davano la colpa al navigatore a priori quando invece non era. Quindi un buon ricevitore GPS è essenziale ed oggi, sui nostri smartphone, sono quasi tutti eccellenti. Poi, l'altro elemento, sono le mappe: a me risulta(va) che i produttori di mappe fossero solo due, TeleAtlas, normalmente utilizzate per la navigazione auto, e NavTeq, normalmente utilizzate anche per le versioni Truck. Ora c'è Here ma la storia non cambia. Ogni produttore di navigatori, in base al range commerciale da occupare, elabora più o meno queste mappe per adattarle alle singole versioni ma la base è sempre quella, e quello che in quelle mappe non c'è, nessun software può inventarselo. Poi c'è il software che deve elaborare il segnale GPS ricevuto ed abbinarlo alle mappe gestendo tutte le varie impostazioni possibili.
Morale della favola: se il produttore delle mappe per le versioni Truck non ha memorizzato che sulla costa marchigiana ci sono 50 sottopassi ferroviari sotto i 2.50 mt, ma ne ha memorizzati solo 5, per i restanti 45 non ci sarà mai un navigatore che potrà gestirli. Io ho risolto come ho già scritto, con i Poi personali ma questo ha, egualmente, due difetti: non so mai se l'archivio è completo e non mi evita di imboccare il punto critico ma me lo segnala sia come icona, sia con un messaggio appropriato. Non è tanto ma qualcosa è, meglio di nulla.
Giovanni
Segnalibri