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Discussione: I migliori testi della nostra vita - Canzoni e Video

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  1. #1
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    FRANCESCO DE GREGORI


    GENERALE



    (1978)




    Generale, dietro la collina
    ci sta la notte crucca e assassina,
    e in mezzo al prato c'è una contadina,
    curva sul tramonto sembra una bambina,
    di cinquant'anni e di cinque figli,
    venuti al mondo come conigli,
    partiti al mondo come soldati
    e non ancora tornati.

    Generale, dietro la stazione
    lo vedi il treno che portava al sole,
    non fa più fermate neanche per pisciare,
    si va dritti a casa senza più pensare,
    che la guerra è bella anche se fa male,
    che torneremo ancora a cantare
    e a farci fare l'amore, l'amore delle infermiere.

    Generale, la guerra è finita,
    il nemico è scappato, è vinto, è battuto,
    dietro la collina non c'è più nessuno,
    solo aghi di pino e silenzio e funghi
    buoni da mangiare, buoni da seccare,
    da farci il sugo quando è Natale,
    quando i bambini piangono
    e a dormire non ci vogliono andare.

    Generale, queste cinque stelle,
    queste cinque lacrime sulla mia pelle
    che senso hanno dentro al rumore di questo treno,
    che è mezzo vuoto e mezzo pieno
    e va veloce verso il ritorno,
    tra due minuti è quasi giorno,
    è quasi casa, è quasi amore.

  2. #2
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    ROBERTO VECCHIONI


    LUCI A S.SIRO


    (1980)



    Hanno ragione, hanno ragione
    mi han detto:"E' vecchio tutto quello che lei fa,
    parli di donne da buon costume,
    di questo han voglia se non l'ha capito già"
    E che gli dico:"Guardi non posso, io quando ho
    amato
    ho amato dentro gli occhi suoi,
    magari anche fra le sue braccia
    ma ho sempre pianto per la sua felicità"
    Luci a San Siro di quella sera
    che c'è di strano siamo stati tutti là,
    ricordi il gioco dentro la nebbia?
    Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.
    Ma stai barando, tu stai gridando,
    così non vale, è troppo facile così
    trovarti amarti giocare il tempo
    sull'erba morta con il freddo che fa qui

    Ma il tempo emigra mi han messo in mezzo
    non son capace più di dire un solo no
    Ti vedo e a volte ti vorrei dire
    ma questa gente intorno a noi che cosa fa?
    Fa la mia vita, fa la tua vita
    tanto doveva prima o poi finire lì
    ridevi e forse avevi un fiore
    ti ho capita, non mi hai capito mai

    Scrivi vecchioni, scrivi canzoni
    che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
    tanto che importa a chi le ascolta
    se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?
    Fatti pagare, fatti valere
    più abbassi il capo più ti dicono di si
    e se hai le mani sporche che importa

    tienile chiuse e nessuno lo saprà

    Milano mia portami via, fa tanto freddo,
    ho schifo e non ne posso più,
    facciamo un cambio prenditi pure
    quel po' di soldi quel po' di celebrità
    ma dammi indietro la mia seicento,
    i miei vent'anni e una ragazza che tu sai
    Milano scusa stavo scherzando,
    luci a San Siro non ne accenderanno più.

  3. #3
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    VASCO ROSSI



    ALBACHIARA



    (1979)




    Respiri piano per non far rumore
    ti addormenti di sera
    ti risvegli con il sole
    sei chiara come un'alba
    sei fresca come l'aria.
    Diventi rossa se qualcuno ti guarda
    e sei fantastica quando sei assorta
    nei tuoi problemi
    nei tuoi pensieri.
    Ti vesti svogliatamente
    non metti mai niente
    che possa attirare attenzione
    un particolare
    solo per farti guardare.
    E con la faccia pulita
    cammini per strada mangiando una
    mela coi libri di scuola
    ti piace studiare
    non te ne devi vergognare

    E quando guardi con quegli occhi grandi
    forse un po' troppo sinceri, sinceri
    si vede quello che pensi,
    quello che sogni....

    Qualche volta fai pensieri strani
    con una mano, una mano, ti sfiori,
    tu sola dentro la stanza
    e tutto il mondo fuori.

  4. #4
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    Questo Piccolo Grande Amore

    C.Baglioni [1972]


    quella sua maglietta fina
    tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto
    e quell'aria da bambina
    che non glielo detto mai ma io ci andavo matto
    e chiare sere d'estate
    il mare i giochi e le fate
    e la paura e la voglia
    di essere nudi
    un bacio a labbra salate
    il fuoco quattro risate
    e far l'amore giù al faro...
    ti amo davvero ti amo lo giuro...ti amo ti amo
    davvero!
    e lei
    lei mi guardava con sospetto
    poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto
    ed io
    io non ho mai capito niente
    visto che ora mai non me lo levo dalla mente
    che lei lei era
    un piccolo grande amore
    solo un piccolo grande amore
    niente più di questo niente più!
    mi manca da morire
    quel suo piccolo grande amore
    adesso che saprei cosa dire
    adesso che saprei cosa fare
    adesso che voglio
    un piccolo grande amore
    quella camminata strana
    pure in mezzo a chissacchè l'avrei riconosciuta
    mi diceva "sei una frana"
    ma io questa cosa qui mica l'ho mai creduta
    e lunghe corse affannate
    incontro a stelle cadute
    e mani sempre più ansiose
    di cose proibite
    e le canzoni stonate
    urlate al cielo lassù
    "chi arriva prima a quel muro..."
    non sono sicuro se ti amo davvero
    non sono...non sono sicuro...
    e lei
    tutto ad un tratto non parlava
    ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva
    ed io
    io non lo so quant'è che ha pianto
    solamente adesso me ne sto rendendo conto
    che lei lei era
    un piccolo grande amore
    solo un piccolo grande amore
    niente più di questo niente più
    mi manca da morire
    quel suo piccolo grande amore
    adesso che saprei cosa dire
    adesso che che saprei cosa fare
    adesso che voglio
    un piccolo grande amore...

  5. #5
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    A Te

    Jovanotti [2008]


    A te che sei l’unica al mondo
    L’unica ragione per arrivare fino in fondo
    Ad ogni mio respiro
    Quando ti guardo
    Dopo un giorno pieno di parole
    Senza che tu mi dica niente
    Tutto si fa chiaro
    A te che mi hai trovato
    All’ angolo coi pugni chiusi
    Con le mie spalle contro il muro
    Pronto a difendermi
    Con gli occhi bassi
    Stavo in fila
    Con i disillusi
    Tu mi hai raccolto come un gatto
    E mi hai portato con te
    A te io canto una canzone
    Perché non ho altro
    Niente di meglio da offrirti
    Di tutto quello che ho
    Prendi il mio tempo
    E la magia
    Che con un solo salto
    Ci fa volare dentro all’aria
    Come bollicine
    A te che sei
    Semplicemente sei
    Sostanza dei giorni miei
    Sostanza dei giorni miei
    A te che sei il mio grande amore
    Ed il mio amore grande
    A te che hai preso la mia vita
    E ne hai fatto molto di più
    A te che hai dato senso al tempo
    Senza misurarlo
    A te che sei il mio amore grande
    Ed il mio grande amore
    A te che io
    Ti ho visto piangere nella mia mano
    Fragile che potevo ucciderti
    Stringendoti un po’
    E poi ti ho visto
    Con la forza di un aeroplano
    Prendere in mano la tua vita
    E trascinarla in salvo
    A te che mi hai insegnato i sogni
    E l’arte dell’avventura
    A te che credi nel coraggio
    E anche nella paura
    A te che sei la miglior cosa
    Che mi sia successa
    A te che cambi tutti i giorni
    E resti sempre la stessa
    A te che sei
    Semplicemente sei
    Sostanza dei giorni miei
    Sostanza dei sogni miei
    A te che sei
    Essenzialmente sei
    Sostanza dei sogni miei
    Sostanza dei giorni miei
    A te che non ti piaci mai
    E sei una meraviglia
    Le forze della natura si concentrano in te
    Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
    Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
    A te che sei l’unica amica
    Che io posso avere
    L’unico amore che vorrei
    Se io non ti avessi con me
    a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
    a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
    a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
    a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
    a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
    a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
    e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...


  6. #6
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    ANTONELLO VENDITTI


    SARA


    (1978)



    Sara, svegliati è primavera.
    Sara, sono le sette e tu devi andare a scuola,
    Sara, prendi tutti i libri e accendi il motorino
    e poi attenta, ricordati che aspetti un bambino.
    Sara, se avessi i soldi ti porterei ogni giorno al mare,
    Sara, se avessi tempo ti porterei ogni giorno a far l'amore,
    ma Sara, mi devo laureare, e forse un giorno ti sposerò,
    magari in chiesa, dove tua madre sta aspettando per poter piangere un po'
    Sara, tu va dritta non ti devi vergognare,
    le tue amiche dai retta a me lasciale tutte parlare,
    Sara, è stato solo amore, se nel banco no c'entri più,
    tu sei bella, anche sei vestiti non ti stanno più.
    Sara, mentre dormivi l'ho sentito respirare,
    Sara, mentre dormivi ti batteva forte il cuore,
    Sara, tu non sei più sola, il tuo amore gli basterà,
    il tuo bambino, se ci credi nascerà
    Sara, Sara, Sara ....

  7. #7
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    FRANCESCO DE GREGORI



    RIMMEL


    (1975)




    E qualcosa rimane, fra le pagine chiare,
    fra le pagine scure,
    e cancello il tuo nome dalla mia facciata
    e confondo i miei alibi e le tue ragioni,
    i miei alibi e le tue ragioni.
    Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente
    ma lo zingaro è un trucco.
    Ma un futuro invadente, fossi stato un pò più giovane,
    l'avrei distrutto con la fantasia,
    l'avrei stracciato con la fantasia.


    Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
    e la mia faccia sovrapporla
    a quella di chissà chi altro.
    I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
    li puoi nascondere o giocare come vuoi
    o farli rimanere buoni amici come noi.


    Santa voglia di vivere e dolce Venere di Rimmel.
    Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi
    se per caso avevi ancora quella foto
    in cui tu sorridevi e non guardavi.
    Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia
    e sulla tua persona e quando io,
    senza capire, ho detto sì.
    Hai detto "E' tutto quel che hai di me".
    È tutto quel che ho di te.


    Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
    e la mia faccia sovrapporla
    a quella di chissà chi altro.
    I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
    li puoi nascondere o giocare come vuoi
    o farli rimanere buoni amici come noi.


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