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Discussione: Arriva la carta dei consumi culturali per i Prof

  1. #21
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    Compra tranquilla materiale informatico, importante che hai la fattura a nome tuo e la consegni (meglio se entro giugno, perchè Renzi fà presto a dire il 31 Agosto e poi lascia alle scuole il controllo a settembre, quando in quei giorni c'è tanto altro da fare ai pochissimi impiegati rimasti ultrasessantenni) al tuo DSGA che per il primo anno è incaricato con il revisore al controllo delle fatture.
    Solo quello che rendiconti poi ti sarà riaccreditato (fino a 500 E.) sulla carta l'anno prossimo...............


  2. #22
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    Bonus 500 euro. Rifiutarli si può rispendendoli al mittente. Lettera

    lettera inviata da Claudia Farini - A fronte di tutte le comunicazioni provenienti da canali d’informazione generici o specializzati in problematiche relative al mondo della scuola, ho deciso di andare alla fonte.
    Ieri, 22 ottobre 2015, sentendomi “violata” nella mia dignità e nella privacy del mio conto corrente bancario, mi sono recata nella mia filiale di banca e ho chiesto semplicemente al Direttore se era ammissibile che qualcuno versasse soldi ul mio conto corrente a mia insaputa e senza mia autorizzazione.
    Al deciso “NO” del Direttore, la mia reazione è stata immediata e molto semplice da attuare: mandare indietro al mittente quel bonus di 500 euro per il quale nessuno mi ha dato comunicazione né sui tempi di accredito, né sulle modalità in cui potrei spenderlo.
    Sulle ulteriori e numerose motivazioni per cui ho compiuto questo gesto, potrei scrivere fiumi d’inchiostro e forse alle mie, si aggiungerebbero motivazioni di altri colleghi. Ne espliciterò solo una: sono stata precaria per 15 anni e proprio attraverso il mio percorso lungo e difficile ho scelto ogni anno di formarmi.
    Ho fatto il conto delle mie spese di aggiornamento : 7.683 euro tra tablet, computer, ma anche Master di II livello in didattica dell’italiano L2, seconda laurea magistrale in Italianistica, certificazioni linguistiche, tanto da non aver più punti da vantare in quanto ho raggiunto il massimo consentito.
    Quei 500 euro, i precari non li hanno avuti, e io, fino a due mesi fa, ero ancora come loro, tra di loro. E non voglio dimenticarmelo.
    In questa sede, tuttavia, al di là e al di sopra delle motivazioni che spingono ognuno di noi ad abbracciare una propria lotta personale, quello che mi premeva comunicare è che rifiutare i 500 euro si può, in modo talmente semplice da risultare banale.
    Chissà, magari ha più forza un gesto nuovo come questo che farsi trattenere 5 giorni di sciopero dalla busta paga.
    *Docente di francese
    Scuola Superiore
    Bologna

    Orizzontescuola
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  3. #23
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    Bonus 500 euro: anche i collegi possono dire la loro su cosa si può acquistare


    Gli interrogativi sul “bonus” di 500 euro per le attività di autoformazione aumentano di giorno in giorno.
    A questo punto, in attesa che il Miur fornisca i chiarimenti promessi (attesi dalle scuole e dai docenti), non sarebbe male se i collegi dei docenti incominciassero almeno ad assumere le decisioni che competono loro.
    Proviamo a fare qualche esempio e a leggere con attenzione il testo della legge.
    Un insegnante di musica può acquistare uno strumento musicale utilizzando il bonus ?
    A nostro parere la risposta è positiva, dal momento che per un docente di musica una chitarra è uno strumento di lavoro, esattamente come una dizionario lo è per un docente di lingua italiana o straniera.
    Analogamente per i docente di chimica o di fisica si potrebbe giustificare l’acquisto di strumenti di laboratorio per poter predisporre anche a casa esperimenti o dimostrazioni.
    In effetti il comma 121 dell’articolo 1 della legge 107 propone una lunga lista di possibili acquisti ma prevede anche la possibilità che il bonus venga speso “per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole”.
    Per evitare che – a fine anno – alcune spese venga “contestate” dalla propria segeteria o dallo stesso dirigente scolastico potrebbe essere utile che le scuole inseriscano nel proprio Pof un paragrafo dedicato proprio alle spese riconosciute.
    Basterebbe una frase del tipo: “L’istituzione scolastica riconosce le attività di auto-aggiornamento dei docenti coerenti con gli obiettivi del presente piano e garantendone anche il riconoscimento ai fini dell’uso del bonus previsto dalla legge 107. In particolare l’istituzione ritiene che l’elenco già previsto dal comma 121 sia integrato come segue: ecc… ”
    E’ vero che tale formula non è risolutiva ma bisogna anche ricordare che il Pof è un documento flessibie modificabile anche in corso d’anno.


    Tecnica della scuola
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  4. #24
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    Tutti sti interrogativi a me paiono na' strun.......ata di chi si vuol far leggere, alimentato dai tanti indecisi e senza carattere,
    faccio un esempio, io insegnante di informatica compro un gioco per PC e lo motivo, per scopo di studio e di riproporlo come
    programmazione in classe, per me l'acquisto è altamente motivato, certo che se lo compra il prof. di educazione fisica NO.
    Detto questo, non può esserci una lista di questo si e questo no, ma che chiarimenti aspettano ????


  5. #25
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    Bonus 500 euro. Pino Turi (UIL): Miur indichi come restituirlo per destinarlo al personale educativo


    Pino Turi, segretario generale della UIL Scuola, invia al Miur una richiesta e una protesta sul bonus di 500 euro.
    La richiesta riguarda le procedure formali per procedere alla restituzione del bonus di 500 euro accreditato per quest'anno in luogo della carta elettronica per l'aggiornamento dei docenti, secondo quanto stabilito dalla Legge n. 107/2015 commi 121-125.
    La richiesta - spiega il sindacalista - non è motivata dalla protesta sul provvedimento che, riconoscendo la particolarità della funzione docente, è invece particolarmente apprezzabile, bensì dalla circostanza che sia stata accreditata anche al sottoscritto che, svolgendo attività sindacale a tempo pieno, non può produrre gli effetti positivi, in termini di ricaduta positiva sugli alunni.
    Ne avevamo parlato in Bonus 500 euro. Pino Turi (UIL): lo restituirò perchè sia destinato agli educatori, esclusi dall'assegnazione
    La protesta, invece riguarda l'esclusione del personale Educativo, inquadrato a pieno titolo nell'area docenti, ai sensi dell'art. 25 del CCNL.
    Tale considerazione - scrive il sindacalista - ha indotto il sottoscritto ed i componenti della Segreteria nazionale della UIL Scuola a restituire la somma ricevuta, chiedendo che sia destinata, insieme con le eventuali ulteriori economie, al personale educativo che, svolgendo la funzione docente, ne è stato ingiustamente ed inopinatamente escluso.
    In realtà l'Andeisp, l'Associazione Nazionale Docenti Educatori Istruzione Statale Pubblica, non aveva gradito il gesto del segretario generale, chiedendo piuttosto un ricorso al TAR per la tutela dei diritti del personale educativo. Bonus 500 euro. ANDEISP a UIL: per tutelarci serve ricorso al TAR.


    Orizzontescuola
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  6. #26
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    Bonus 500 euro anche per neoimmessi fase C: la tempistica


    Anche i neoimmessi in ruolo fase C riceveranno il bonus di 500 euro utile per la formazione e l'autoaggiornamento. La tempistica possibile.
    La nota ministeriale del 15 ottobre 2015 individua tra i destinatari del bonus anche i docenti assunti dopo il 1° settembre 2015, e dunque neoimmessi in ruolo in fase B e C.
    In particolare l'elenco degli aventi diritto sarà trasmesso dal Miur al MEF, che erogherà il bonus entro 20 giorni da tale operazione.
    Il Miur conoscerà già il 20 novembre l'elenco di coloro che avranno accettato il ruolo in fase C, quindi da lì a qualche giorno potrebbe già inviare questo elenco. Prima di Natale il bonus potrebbe già essere accreditato.
    Il bonus può essere utilizzato per le seguenti finalità
    acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste
    acquisto di hardware e software,
    iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Miur, di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale,
    rappresentazioni teatrali e cinematografiche
    ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
    iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui all'art. 1 comma 124 della legge n. 107 del 2015.
    Per l'a.s. 2015/16 il bonus sarà accreditato con cedolino unico ma non costituirà nè retribuzione accessoria nè reddito imponibile.
    I docenti dovranno presentare alla scuola di appartenenza, entro il 31 agosto 2016, la rendicontazione comprovante l'utilizzo della somma.
    Come avvenuto per i neoimmessi in fase B, è verosimile pensare che il bonus sarà destinato esclusivamente a coloro che assumeranno servizio nella sede destinata per il ruolo e non a coloro che prorogheranno la presa di servizio in virtù della supplenza al 30 giugno, anche se il Miur non ha mai chiarito tale distinzione.


    Orizzontescuola
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  7. #27
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    Bonus 500 euro, nella “lista nera” pennette Usb, canoni e viaggi culturali


    Con le Faq ministeriali su come spendere i 500 euro delle Carta del docente, emessi già busta paga, arriva pure l’elenco di ciò che non si può acquistare.
    Per quanto riguarda il versante tecnologico, da Viale Trastevere è a giunto il pollice verso per toner, stampanti, pennette Usb, videocamere, pagamento del canone Rai o per la Pay Tv. E nemmeno i costi di connessione per la linea Adsl, perché non hanno nulla a che fare con il “software destinato alle specifiche esigenze formative di un docente”.
    Niente da fare neppure per gli ambiti smartphone, che molti docenti avrebbero invece preferito acquistare per poterne usufruire anche in chiave professionale grazie alle tanti funzioni e all’alta versatilità che ormai detengono questi strumenti. Il motivo, a detta del Miur, è semplice: sono tutti dispositivi che “hanno come principale finalità le comunicazioni elettroniche” e non quella formativa.
    Nella lista “nera” figurano pure i corso di studio, che seppure svolti presso gli enti formativi accreditati dal Miur, non vengono rimborsati perché non riguardanti specificamente la formazione o il profilo professionale relativo al proprio insegnamento. Un docente di italiano, per intenderci, non potrà frequentare un corso di Matematica avanzata.
    Naturalmente, non saranno considerati rimborsabili dai revisori dei conti nemmeno tutti i corsi attinenti alla propria disciplina non compresi nella lista degli enti che hanno avuto il via libera da parte del dicastero di Viale Trastevere. Stesso discorso per coloro che intendono approfondire una lingua non italiana: saranno costretti a rivolgersi agli “Enti certificatori delle competenze in lingua straniera”.
    Doccia fredda per i docenti che sognavano di utilizzare la card annuale, quest’anno trasformata in bonus, per l’acquisto di titoli di viaggio per la partecipazione a eventi o per viaggi culturali: il ministero dell’Istruzione ha detto che non sono rimborsabili biglietti di treni, aerei o navi sia pure per partecipare a eventi culturali.
    Come non si possono realizzare spese dirette per seguire quelle sperimentazioni didattiche autonome che non rientrano nell’organizzazione delle “attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”.
    Diniego sicuro, infine, laddove a fine anno il docente di ruolo presenti alla propria segreterie ricevute relative a un corso di formazione organizzato nelle scuole che non sia coerente “con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”.

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  8. #28
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    phablet?
    ciao beva

  9. #29
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    FAQ:Carta del docente/bonus a.s.2015-2016---> QUI


  10. #30
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