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Discussione: Arriva la carta dei consumi culturali per i Prof

  1. #141
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    Carta del docente: da oggi martedì 21 settembre sarà riattivata



    Da oggi, martedì 21 settembre, alle ore 12:00 sarà riattivata la Cartadeldocente. A dichiararlo, fonti ufficiali.
    Dopo la chiusura dell’anno scolastico, lo scorso 31 agosto, sono state svolte le abituali operazioni di allineamento dei dati, recupero dei voucher non spesi e non dovuti.
    Inoltre, verranno aggiornate le anagrafiche per inserire i docenti nuovi.
    Cosa si può acquistare con il bonus carta docente 500 euro
    I 500 euro per i docenti si possono spendere in diversi modi:

    • libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
    • personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, e-book reader, tablet, strumenti di robotica educativa;
    • software;
    • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
    • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
    • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
    • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
    • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.


    Cosa non si può acquistare con la carta docente 500 euro
    Altri dispositivi elettronici che hanno come principale finalità le comunicazioni elettroniche, come ad esempio gli smartphone, non sono da considerarsi prevalentemente funzionali ai fini promossi dalla Carta del Docente.
    Non vi rientrano le componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB, videocamere, fotocamere e videoproiettori (questi ultimi oggetti potrebbero essere ricompresi per la Dad)
    Non è possibile neanche acquistare abbonamenti per la linea di trasmissione dati ADSL, in quanto l’ADSL è una tecnologia di trasmissione dati utilizzata per l’accesso alla rete Internet. Non è quindi un software destinato alle specifiche esigenze formative di un docente. Non vi rientrano neppure il pagamento del canone RAI o la Pay tv.



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  2. #142
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    Carta del docente, la petizione dei precari: “Stessi diritti dei docenti di ruolo”


    Dal 21 settembre è stata riattivata la funzione Carta del docente, con il caricamento dei 500 euro che i docenti a tempo indeterminato potranno utilizzare nell’a.s. 2021/22 per l’aggiornamento professionale.
    La Carta è riservata esclusivamente al personale a tempo indeterminato, essendo esclusi dunque i supplenti.
    I docenti precari tuttavia, contestano già da diverso tempo questa differenziazione e hanno lanciato, poche settimane fa, su Change.org, una petizione che ha raggiunto più di 11.300 firme.
    “I precari hanno diritto alla carta docente come quelli di ruolo, poiché svolgono lo stesso lavoro”, si legge nella pagina della petizione.
    Cosa si può acquistare con il bonus carta docente 500 euro
    I 500 euro per i docenti si possono spendere in diversi modi:

    • libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
    • personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, e-book reader, tablet, strumenti di robotica educativa;
    • software;
    • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
    • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
    • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
    • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
    • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.




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  3. #143
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    Carta del docente, la petizione dei precari è arrivata a 13 mila firme



    Dal 21 settembre è stata riattivata la funzione Carta del docente, con il caricamento dei 500 euro che i docenti a tempo indeterminato potranno utilizzare nell’a.s. 2021/22 per l’aggiornamento professionale.
    La Carta è riservata esclusivamente al personale a tempo indeterminato, essendo esclusi dunque i supplenti.
    I docenti precari tuttavia, contestano già da diverso tempo questa differenziazione e hanno lanciato, poche settimane fa, su Change.org, una petizione che ha raggiunto più di 13.000 firme.
    “I precari hanno diritto alla carta docente come quelli di ruolo, poiché svolgono lo stesso lavoro”, si legge nella pagina della petizione.
    Cosa si può acquistare con il bonus carta docente 500 euro
    I 500 euro per i docenti si possono spendere in diversi modi:

    • libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
    • personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, e-book reader, tablet, strumenti di robotica educativa;
    • software;
    • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
    • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
    • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
    • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
    • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.





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  4. #144
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    Card docente 500 euro cancellata, il Governo ci ripensa e stralcia prima di subito la norma nella Legge di Bilancio


    Non ci sarà alcuna cancellazione della Carta del docente da 500 euro annui: l’agenzia Ansa ha appreso da fonti di Governo, al termine del Consiglio dei ministri del 28 ottobre, che la norma nella bozza della Legge di Bilancio entrata in Cdm con cui si sarebbe cambiata la connotazione della Card annuale dal prossimo 1° settembre, “è stata stralciata”.
    Il passo indietro era prevedibile
    La decisione presa dal Governo Draghi non sorprende: immediatamente dopo la diffusione del poco decifrabile articolo 102 della bozza della Legge di Bilancio, La Tecnica della Scuola ha definito il testo “ampiamente provvisorio”, in particolare proprio l’articolo 102 (Valorizzazione della professionalità dei docenti) è stato da noi considerato come “il più complesso da decifrare”, con la previsione che sarebbe stato “anche quello più discusso quando la legge arriverà in Parlamento”.
    Detto e fatto, perché la discussione è durata davvero poco: solo qualche ora. Perché il coro crescente di proteste tra i diretti interessati, circa 650mila insegnanti di ruolo, e le lamentele provenienti da diversi parlamentari anche dei partiti di Governo, hanno costretto lo stesso esecutivo Draghi a rivedere la posizione iniziale.
    Il favore dei partiti
    Anche perché, francamente, la cancellazione dei commi 121, 122 e 123 dell’articolo 1 della Legge 107/2015 non poteva avvenire in questo modo: Pd e Italia Viva avevano a suo tempo investito tantissimo in quel provvedimento, che avrebbe consentito e tutto il corpo docente di ruolo di aggiornarsi, (come poi è stato in vario modo), e accedere a strumentazioni tecnologiche utili alla professione.
    Il M5s non ha mai messo in dubbio l’utilità della card. E anche altri partiti, pure dell’opposizione, non si sono mai espressi contro la carta del docente. Semmai, in molti hanno chiesto l’estensione pure ai supplenti annuali. Una richiesta ancora più sacrosanta se pensiamo a cosa è accaduto nell’ultimo anno e mezzo con i tanti precari costretti a fare la DaD a proprie spese.
    Ancora di più perché, almeno nei confronti “in chiaro”, nessun accenno è stato mai fatto alla cancellazione del bonus annuale. Qualche sindacato, a dire il vero, ha auspicato che venisse inglobato nello stipendio: un passaggio che, però, per il personale avrebbe significato la perdita di un 30-40% del budget, per via degli oneri fiscali e previdenziali.
    Stessi soldi, ma anche con i precari e il merito?
    Ma non c’è solo la possibilità di ritrovarsi a gestire 300 euro anziché 500 euro dietro al forte diniego all’articolo 102 della bozza della Legge di Bilancio: nello stesso articolo, infatti, era previsto l’allargamento della carta anche al personale a tempo determinato, senza però fare cenno alcuno a finanziamenti aggiuntivi. Con conseguente inevitabile riduzione ulteriore della somma annuale da destinare ad ogni docente.
    E il riferimento, sempre nell’articolo 102, all’assegnazione dei fondi anche sulla base della “dedizione nell’insegnamento”, ha fatto pensare a più di qualcuno che parte dell’assegnazione della somma (altro taglio!), non sarebbe stata automatica, ma legata al merito.
    L’accostamento con gli aumenti di stipendio
    A rendere ancora più difficile l’approvazione del provvedimento, stralciato in tempo record, è stato anche l’infelice accostamento della somma con l’aumento stipendiale, in vista del rinnovo del contratto e della scarsità di risorse a disposizione.
    “Stanno facendo il gioco delle tre carte, per poi poter dire che i docenti hanno avuto aumenti a tre cifre”, ci ha detto uno dei tanti parlamentari sorpresi e irritati. Poi lo stesso ha aggiunto convinto: “non si possono far spacciare gli aumenti di stipendio con i soldi già dei docenti”. Forse, non aveva tutti i torti.


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  5. #145
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    Denunciati 20 prof: bonus istruzione per tutto, tranne che per cultura


    La famosa carta del docente, istituita dal ministero dell’Istruzione nel 2016, per acquistare tutto, tranne cultura. Lo si sospettava da tempo e infine venne la prova che, con quel “tesoretto” di 500 euro l’anno, invece di compare libri, biglietti per cinema e teatri o anche per mostre e musei, nonché hardware e software per il lavoro, alcuni prof hanno acquistato cellulari di ultima generazione ma anche vari elettrodomestici: dal frullatore alla lavatrice.
    E pensare che nel 1996 se si voleva passare di gradone stipendiale era obbligatorio frequentare un corso di aggiornamento dalla durata di almeno 30 ore, così come era previsto dall’accordo siglato tra sindacati e ministero. E dunque in mancanza, altro che acquistare libri, andare al teatro o al cinema. Era in discussione perfino la spesa, visti gli stipendi sempre miserabili dei prof.
    Si passa dunque da un eccesso all’altro, mentre i finanzieri del comando provinciale di Roma stanano 20 furbetti del bonus tra Artena, Segni, Lariano, Gorga e Colleferro, che utilizzano l’agevolazione concessa con disinvolta spregiudicatezza, reiterando l’abuso.
    In tutto la somma spesa, secondo la Guardia di finanza, ammonterebbe a circa 45 mila euro.
    Singolare, ma che depone in modo assai negativo nei confronti dei cosiddetti intellettuali, la giustificazione dei prof: “Non sapevo che non potevo acquistare quelle cose”, mentre sono scattate le sanzioni, da 500 a 1.500 euro, al titolare del negozio.
    Ai docenti invece aspetterebbe la revoca del beneficio e l’avvio della procedura di recupero, nella speranza che i finanzieri non scoprano, ma pare che il fenomeno sia diffuso, altri furbetti.


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    Carta docente anche per comprare prodotti dell’editoria audiovisiva: la proposta della Commissione Istruzione e Cultura



    Nel parere che la settima commissione Istruzione e Cultura del Senato ha elaborato in merito alla legge di bilancio, si legge fra le osservazioni formulate dai parlamentari una richiesta specifica che riguarda la carta del docente.
    Infatti, fra le osservazioni la commissione evidenzia come bisogna “estendere la categoria dei beni acquistabili con la carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, cosiddetta Card docente, introdotta con la legge n. 107 del 2015 (articolo 1, commi 121-123) anche ai prodotti dell’editoria audiovisiva“.
    Si tratta solo di una proposta, precisiamolo, che va ad aggiungersi al dibattito relativo al bonus 500 euro per i docenti.
    Ricordiamo che nella prima stesura della manovra 2022, era prevista la cancellazione della carta del docente per incrementare il fondo della valorizzazione professionale dei docenti. Poi, prima dell’ok del Consiglio dei Ministri, la misura fu cancellata.
    Cosa si può acquistare con la carta docente
    La carta del docente 500 euro può essere utilizzata, attualmente, per l’acquisto di:

    • libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
    • hardware e software;
    • iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
    • iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero
    • a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
    • titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
    • titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
    • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015(Buona Scuola).






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