Pagina 21 di 21 PrimaPrima ... 11192021
Risultati da 201 a 207 di 207

Discussione: L’alternanza scuola-lavoro conquista un istituto superiore su due

  1. #201
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    La copertura assicurativa degli studenti impegnati nell’Alternanza Scuola lavoro (PCTO)




    Le istituzioni scolastiche, attuanti i “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” ai sensi della L. n. 145/2018 art. 1 commi 784-787, sono tenute a realizzare le condizioni affinchè i propri studenti possano vivere la metodologia didattica anche presso le realtà istituzionali, produttive e socio-operative (enti, aziende, associazioni) che si rendono disponibili, seppur tali esperienze sul campo non costituiscano rapporto di lavoro.
    Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2019 per quanto concerne l’Alternanza Scuola Lavoro – oggi ridenominata PCTO – ha stabilito che deve essere progettata così come segue già a partire dall’a.s. 2018/2019:
    • non inferiore a 210 ore nel triennio terminale degli istituti professionali;
    • non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno degli istituti tecnici;
    • non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.
    Gli studenti fra i 15 e i 18 anni, sulla base di apposite Convenzioni tra la scuola di appartenenza (promotore) e gli operatori esterni (strutture ospitanti), sono accolti in ambiente di lavoro al fine di poter praticare momenti di apprendimento in “situazione” che vanno a integrarsi con le fasi di applicazione teorica in aula.
    La Legge n. 107/2015, inserendo nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa degli istituti scolastici di secondo grado i PCTO e disponendone lo svolgimento sia nel monte ore annuale delle lezioni che alla sospensione delle attività didattiche e/o anche all’estero, ha reso fondamentale il principio della copertura assicurativa degli studenti di fronte a possibili accadimenti di infortuni e/o lesioni nelle attività programmate di alternanza scuola lavoro.
    Con riferimento a quanto sancito per via legislativa e tenuto conto del D.P.R. n. 1124/1965 artt. 1 e 4 sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, l’Inail ha emanato la circolare n. 44/2016 “Studenti impegnati in attività di alternanza scuola lavoro. Legge 13 luglio 2015, n.107, commi 33-43. Criteri per la trattazione dei casi di infortunio. Aspetti contributivi” con la quale chiarisce che gli studenti delle scuole statali sono assicurati obbligatoriamente presso l’Istituto medesimo contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali se impegnati in attività interne quali:
    ◦ esperienze tecnico-scientifiche;
    ◦ esercitazioni pratiche e di lavoro;
    ◦ scienze motorie e sportive nella scuola secondaria;
    ◦ alfabetizzazione informatica e apprendimento di lingue straniere con l’ausilio di laboratori nella scuola primaria e secondaria;
    ◦ viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo.
    Nella circolare sopra riportata, si porta a conoscenza che la copertura assicurativa per conto dello Stato esclude l’eventuale infortunio nel percorso di andata e ritorno dalla propria abitazione alla sede della scuola di appartenenza.
    Per quanto riguarda i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, si riporta che nei momenti di apprendimento in contesto esterno (stabilimento, cantiere, luogo pubblico), seppur il D.Lgs. n. 77/2005 affermi che non vi si instauri rapporto di lavoro, l’attività progettata è assimilata a quella dei lavoratori e, perciò, esposti agli stessi rischi incombenti sui soggetti dipendenti dell’impresa ospitante.
    Agli studenti, difatti, si applicano le disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi dell’art.2, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 81/2008 e deve essere effettuata la formazione specifica come da art. 37 del Testo Unico appena richiamato.
    Gli infortuni indennizzabili, quindi, riguardano le fasi programmate in azienda tanto quanto lo spostamento degli studenti tra la scuola e lo spazio fisico in cui si svolgono i P.C.T.O.. Non è soggetto a tutela assicurativa l’infortunio dall’abitazione all’ambiente di lavoro. L’Inail, a questo proposito, nella stessa circolare riporta determinati indicatori di indennizzo:
    ◦ per le prestazioni economiche, il danno biologico per le menomazioni dell’integrità psicofisica pari o superiori al 6% e la rendita per menomazioni di grado superiore al 16%; l’assegno per l’assistenza personale continuativa; l’integrazione della rendita; il rimborso spese per farmaci e il rimborso viaggio e soggiorno per le cure termali e i soggiorni climatici;
    ◦ per le prestazioni sanitarie, le prime cure ambulatoriali e gli accertamenti medico-legali;
    ◦ per le prestazioni protesiche, la fornitura di protesi, ortesi e ausili;
    ◦ prestazioni riabilitative.
    L’indennità per inabilità temporanea assoluta è prevista esclusivamente per gli studenti lavoratori e il Dirigente scolastico è tenuto alla denuncia di infortunio sul lavoro e/o di malattia professionale non appena avvertito a studenti impegnati nei PCTO o dal soggetto ospitante.
    In conclusione, possiamo aggiungere che per la responsabilità civile verso terzi, va coperta con opportuna assicurazione di cui è onere delle istituzioni scolastiche coinvolte.
    (Fonti: D.P.R. n. 1124/1965; D.Lgs. n. 77/2005; D.Lgs. n. 81/2008; L. n. 105/2015 art. 1 commi 33-43; Circ. Inail n. 44/2016; D.I. n. 195/2017; L. n. 145/2018 art. 1 commi 784-787).


    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #202
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Alternanza scuola lavoro, studenti andranno negli uffici a spiegare il digitale




    Paola Pisano, neoministra dell’Innovazione, ha le idee chiare. L’alternanza scuola lavoro potrebbe avviarsi ad una rivoluzione.
    In una intervista a Repubblica il Ministro afferma che si occuperà “di coordinare l’innovazione in tutti i ministeri. Per esempio al ministro Fioramonti proporrò di usare le 200 ore di alternanza scuola lavoro degli studenti mandandoli negli uffici pubblici a spiegare il digitale”.
    Ciò presuppone che gli studenti siano più aggiornati sul digitale rispetto ai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, o che comunque vi sia uno scambio in materia.
    Vedremo se l’idea sarà accolta dal Ministro Fioramonti e come eventualmente declinata.



    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  3. #203
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Scuola-lavoro, la vice ministra Ascani: «Auspico innalzamento delle ore almeno nei tecnici e professionali»


    «Il mio auspicio è che si torni a innalzare il monte ore per i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro). Perché se è vero che l’avvio è stato un pò problematico, soprattutto per i licei, è vero anche che oggi le scuole sono molto più mature. E soprattutto abbiamo bisogno di percorsi più corposi per gli istituti tecnici e professionali, che ci chiedono un’alleanza tra scuola e lavoro di cui hanno bisogno per offrire ai ragazzi il diritto di mettersi alla prova con le competenze che acquisiscono a scuola».
    Parla la vice ministra
    A parlare è la vice ministra del Miur, Anna Ascani, nel giorno d’apertura di Job&Orienta, salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro fino a sabato 30 alla Fiera di Verona. «Dal giorno zero del mio mandato – ha proseguito Ascani – mi sono impegnata a far sì che questi nuovi percorsi funzionassero, e che le informazioni arrivassero nelle scuole in modo chiaro. Le nuove linee guida consegnate agli istituti servono proprio a questo: innanzitutto a chiarire che non si tratta di snaturare la scuola o di chiedere alle imprese di fare scuola. Si tratta di dare ai ragazzi la possibilità di comunicare con il mondo esterno, di aprirsi a ciò che è fuori dall’aula. E, al tempo stesso, di dare la possibilità alle imprese di conoscere quello che si fa a scuola».



    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  4. #204
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Una marcia in più dall’alternanza scuola-lavoro


    L’alternanza scuola-lavoro (oggi ri-nominata percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), nonostante il taglio a ore e fondi, rappresenta per gli studenti dell’ultimo triennio delle superiori una importante modalità di apprendimento, e dal prossimo giugno torna, assieme all’Invalsi, requisito di ammissione alla maturità.
    Del resto, basta vedere le esperienze “on the job” in giro per l’Italia, confermate o nate ex novo quest’anno, per rendersene conto.
    In Lombardia, ad esempio, all’istituto tecnico Marconi di Dalmine (Bg) è in piedi un progetto dedicato all’«Identità digitale» che si sta sviluppando con Aruba S.p.a. «L’iniziativa, che si sviluppa fino al 2020/2021 con la modalità del project work, è incentrata su due aspetti – racconta il preside, Maurizio Chiappa -. Il primo, orientativo, sui profili professionali del contesto Ict. Il secondo, formativo a carattere tecnico trasversale, sui temi dell’identità digitale, intesa come insieme di tecnologie e prassi operative che abilitino comunicazioni digitali “certificate autentiche” in merito all’identità degli attori coinvolti ed alla “non ripudiabilità” dei contenuti di tali comunicazioni».
    Dalla Lombardia al Piemonte il passo è breve. Siamo all’istituto tecnico Vallauri di Fossano (Cuneo); e anche qui il legame con le aziende è molto stretto: «Ho firmato convenzioni con più di 400 imprese che ospitano in scuola-lavoro circa 500 studenti l’anno – sottolinea il preside, Paolo Cortese -. Cosa fanno in concreto i ragazzi? Gli studenti dell’indirizzo meccanico, ad esempio, si orientano in percorsi legati alla robotica. Fanno esperienze on the job di valore anche gli alunni dell’informatico, dell’elettrotecnico e dell’indirizzo economico. Con Confindustria Cuneo ho sottoscritto un protocollo per offrire ai miei diplomati un percorso in azienda, che ha l’obiettivo, tra l’altro, di farli notare in vista di una possibile assunzione. Aderiamo al Progetto dei talenti Neodiplomati: tre mesi in aziende estere, Spagna, Germania, Inghilterra, solo per citare alcuni paesi. Quasi il 100% degli studenti è occupato a 12 mesi dal titolo».
    Anche in Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia e Calabria non mancano casi di best practice di alternanza, con scuole che si sono legate al mondo imprenditoriale e propongono agli studenti esperienze di prim’ordine di scuola-lavoro.
    A ingegnarsi sono anche i licei. Nel Lazio, a Roma, il liceo Gullace Talotta è coinvolto in percorso di alternanza «in co-progettazione con l’unità di Storia della medicina dell’università La Sapienza – evidenzia la preside, Alessandra Silvestri -. Il percorso si chiama «Ptco e Medical Humanities», e punta a orientare gli studenti su alcuni ambiti professionali attraverso seminari e laboratori. Un esempio? L’editoria scientifica, con un’esperienza di formazione all’interno della redazione della rivista Medicina nei Secoli».


    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  5. #205
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Gli imprenditori in coro: il governo ci ripensi sul taglio a ore e fondi alla scuola-lavoro


    «L’industria è in evoluzione, affronta sfide epocali. Per questo c’è bisogno che gli studenti entrino nelle nostre fabbriche. Il taglio a ore e fondi alla scuola-lavoro è stato un grave errore, chiediamo al governo di ripensarci».
    Il monito al governo
    L’appello è del vice presidente di Federmeccanica, e capo di Mevis, Federico Visentin; ed è stato lanciato ieri alla Luiss di Roma alla XXVIesima edizione dell’Orientagiovani di Confindustria, alla presenza del vice presidente, Gianni Brugnoli.
    Dalla meccanica alla chimica il passo è breve. Ma anche qui il tema mismatch «è molto sentito», conferma Aram Manoukian, presidente e ad di Lechler Spa, e membro del consiglio direttivo di Federchimica, con delega all’Education: «Noi ricerchiamo, tra l’altro, periti, diplomati Its e nelle discipline universitarie Stem – spiega -. Spesso facciamo fatica a trovarli. A genitori, ragazzi e loro docenti dico: venite a conoscerci, siamo un settore sicuro e all’avanguardia».
    L’aggiornamento continuo delle competenze
    Il “peso” di competenze non in linea con quelle richieste dalle imprese è sintetizzato così da Angela Picozzi, co-founder di Castor Srl: «Per formare un prototipista, ad esempio, impieghiamo 4 anni – racconta -. Scuola e lavoro devono parlarsi di più». «Oggi infatti la differenza sta proprio nella capacità di affrontare le complessità – chiosa Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana -. Alcuni studiosi parlano di Fusion Skill, ovvero il mix di hard skills e soft skills. I giovani devono sapere che dovranno costantemente acquisire competenze nuove, e le potranno imparare solo lavorando, mettendosi in gioco».


    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  6. #206
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Storie di Alternanza, torna il concorso che premia le migliori esperienza PCTO




    L’Alternanza scuola-lavoro, rinominata con la Legge 145 del 2018 PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), è come noto uno strumento pensato per avvicinare i giovani al mondo del lavoro già prima del conseguimento del diploma.
    Molte sono state le polemiche che, nel tempo, hanno coinvolto l’Alternanza, soprattutto in ragione dello sfruttamento poco chiaro da parte delle aziende ospitanti dello strumento, che in alcuni casi ha sollevato dubbi sulla sua effettiva efficacia, a maggior ragione quando le competenze trasmesse agli studenti si sono allontanate dalle tematiche dei vari corsi di studio superiore. Tuttavia, a conti fatti, nella maggioranza dei casi sembra che lo strumento funzioni.
    A dirlo sono i dati raccolti da AlmaDiploma nella XVII indagine sul profilo dei diplomati 2019, in particolare se si prendono in considerazione quegli studenti che nell’ultimo anno scolastico hanno svolto nel quadro dell’Alternanza un percorso di stage (il 96,6% tra i diplomati dei professionali, il 94,3% tra quelli dei tecnici e il 63,9% tra quelli dei licei). L’indagine evidenzia infatti che la maggioranza di questi studenti ha dichiarato che nel quadro dello stage svolto “i compiti sono stati assegnati in modo chiaro (89,1%), l’attività è stata organizzata efficacemente (84,6%) ed è risultata utile per la formazione (78,2%)”.
    Nell’ottica di valorizzare l’Alternanza, anche quest’anno Unioncamere e le Camere di commercio italiane hanno organizzato il concorso “Storie di Alternanza”, competizione in cui viene chiesto alle classi coinvolte in PCTO di raccontare tramite un racconto video la propria esperienza, evidenziando le competenze apprese e il ruolo svolto dai tutor.
    Il concorso, a cui per la sessione del I semestre 2020 è possibile partecipare fino al 20 aprile 2020, si svolge in due fasi, una locale e una nazionale, e mette in palio vari riconoscimenti tra cui un montepremi di 10.000 euro da suddividere tra i tre video-racconti che si posizioneranno in cima alla classifica nazionale. Per quest’anno, si prevede inoltre anche l’assegnazione straordinaria di uno stage extracurriculare retribuito nel settore della meccatronica


    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  7. #207
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    L’alternanza scuola lavoro (PCTO) e il nuovo PEI per gli studenti con disabilità: primo approccio al mondo del lavoro


    La prospettiva di testare quelle che sono le attitudini e capacità degli studenti del secondo ciclo di istruzione, è data dai percorsi dell’alternanza scuola lavoro, un modo per proiettarsi nel futuro prossimo ove si dovrà acquisire un ruolo sociale.
    Istituzione dell’alternanza scuola lavoro
    E’ la legge 107/2015 a rendere obbligatoria per gli studenti delle scuole secondarie, l’alternanza scuola lavoro, anche se la riforma Moratti art. 4 L 53/2003, aveva già dato la possibilità di organizzare i percorsi di formazione “sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di convenzioni con imprese o con le rispettive associazioni di rappresentanza o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con enti pubblici e privati ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro”.
    Con la di Legge di Bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018 n. 145), i percorsi in alternanza scuola-lavoro sono ridenominati PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e, a partire dall’anno scolastico 2018/19, sono attuati per una durata complessiva:

    • non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;
    • non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici;
    • non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.


    Il Ministero dell’istruzione con il Decreto del 4 settembre 2019 n. 774, ha pubblicato le Linee guida relative ai PCTO, il cui fine è quello di guidare gli studenti che attraverso percorsi esperienziali, avranno la possibilità di interagire con nuove figure lavorative e valutare i loro interessi, abilità e competenze.
    Secondo la normativa (Legge 107/2015) l’alternanza scuola lavoro è obbligatoria per gli studenti del triennio del liceo e degli istituti professionali, quindi, anche per tutti gli studenti con disabilità.
    I PCTO e gli studenti con disabilità
    Il fine dei percorsi dell’alternanza scuola lavoro, è quello di fare in modo che i giovani tra i 15 e i 18 anni, possano acquisire, al di là delle conoscenze di base, delle competenze che potranno poi utilizzare nel mercato del lavoro
    Per gli alunni con disabilità si terrà conto del tipo di deficit, della condizione psicofisica e del PEI.
    I riferimenti normativi indicano quanto segue:
    D.L.77 del 2005 (“Definizione delle norme generali relative all’alternanza scuola-lavoro, a norma dell’articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53”), art. 4 comma 5: “I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono dimensionati, per i soggetti disabili, in modo da promuoverne l’autonomia anche ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro.”
    DLgs 66/2017, art. 7 Comma 2: Il PEI [..] definisce gli strumenti per l’effettivo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, assicurando la partecipazione dei soggetti coinvolti nel progetto di inclusione.
    Gli studenti con disabilità che hanno una programmazione equipollente alla classe (obiettivi “minimi” o personalizzati), perseguiranno nei percorsi di alternanza gli stessi obiettivi della classe, favorendo insieme all’acquisizione delle competenze, l’autonomia. Per coloro che hanno una programmazione differenziata gli obiettivi dei PCTO si baseranno sull’acquisizione di competenze che permettano agli studenti di muoversi in piena autonomia nell’ambito familiare ma anche nel contesto sociale.
    Nuovo PEI e i PCTO
    Nelle Linee guida – Modalità di assegnazione delle misure di sostegno e modello di PEI, diffuse in seguito al Decreto interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020, si evince la strutturazione del nuovo PEI, e la sezione 8 .2 è dedicata ai Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, a partire dalla classe terza della Scuola Secondaria di secondo grado.
    In questa parte, viene sottolineata l’importanza che ha per gli studenti, il passaggio dalla scuola alla vita lavorativa adulta e il cui processo non va trascurato. In riferimento agli obiettivi del PCTO si condividono per gli studenti e studentesse con disabilità gli stessi elencati nel documento “I Piani Individuali di Transizione – Sostenere il Passaggio dalla Scuola al Lavoro” del 2006 a cura dell’European Agency for Development in Special Needs Education:

    1. Accrescere le chances del ragazzo di ottenere un lavoro adeguato;
    2. Collegare gli interessi, i desideri, le motivazioni, le competenze, le capacità, le attitudini e le abilità del ragazzo con i requisiti prescritti dalla professione, dal mondo del lavoro, dall’ambiente lavorativo e dalle aziende;
    3. Accrescere l’autonomia, la motivazione, l’autopercezione e la sicurezza del ragazzo;
    4. Creare una situazione vincente per il ragazzo e i suoi colleghi.


    Tipologia di percorso
    I percorsi previsti sono tre: aziendale, scolastico, altro. L’alternanza scuola lavoro può essere differente a seconda se si tratta di licei o istituti professionali. Saranno infatti le discipline studiate ad originare percorsi differenti, ad esempio un istituto tecnico sicuramente prediligerà un’azienda del settore, così come farà un liceo scientifico o classico.
    L’esperienza in azienda, è considerata più idonea per raggiungere gli obiettivi di crescita, alla base dei percorsi dell’alternanza, anche se in alcuni casi si potrebbero riscontrare delle difficoltà dovute ad esempio alla mancata presenza di una ditta veramente idonea o per particolari esigenze o difficoltà personali. Ricordiamo che può essere equiparata a un’azienda anche una struttura lavorativa protetta o assistita, destinata solo a persone con disabilità.
    Nel caso di una esperienza di tipo scolastico, si realizzerà un ambiente di lavoro che dal punto di vista organizzativo (regole, orari, persone di riferimento…) e per le attività svolte (laboratori e altri spazi utilizzati) sia il più vicino possibile a quello aziendale, creando una discontinuità tra queste esperienze e le abituali attività scolastiche. Può essere opportuno organizzare l’attività in collaborazione con scuole vicine attraverso degli scambi, in modo da cambiare ambiente e persone di riferimento, proponendo attività diverse rispetto all’ordinaria routine scolastica.
    La terza opzione (altra tipologia di percorso, quindi né in azienda né a scuola) va prevista in casi eccezionali, ad esempio in presenza di un progetto di istruzione domiciliare.
    Impegno orario
    Nell’organizzare l’orario dello studente con disabilità nel luogo del lavoro o della struttura ospitante, bisognerà tener conto delle sue capacità ad adattarsi al nuovo ambiente e ai relativi ritmi lavorativi, cosi come anche il suo modo di relazionarsi con le persone adulte che lavorano all’interno della struttura ospitante.
    Tutor interno e tutor esterno
    Particolare rilievo ha l’individuazione del tutor interno, nominato dal Dirigente scolastico che dovrà seguire lo studente con disabilità e che può essere identificato nel docente di sostegno o nell’assistente educatore, e quella del tutor esterno, aziendale o della struttura ospitante.
    Compito del docente specializzato o dell’assistente educatore è quello di informare il tutor esterno sulle caratteristiche psicofisiche dello studente e delle sue determinanti nel rapportarsi con gli altri.
    Di norma è il tutor esterno che alla fine del percorso, produce un report di valutazione e monitoraggio dei livelli di competenza raggiunti dallo studente con disabilità. I report del tutor aziendale saranno acquisiti dal Consiglio di classe per la valutazione dell’intero percorso di alternanza dello studente con disabilità.
    Questi dati infine, saranno introdotti nel PEI, nella seconda parte del riquadro 8.4:

    • OBIETTIVI DI COMPETENZA DEL PROGETTO FORMATIVO
    • TIPOLOGIA DEL CONTESTO CON L’INDICAZIONE DELLE BARRIERE E DEI FACILITATORI
    • nello specifico contesto ove si realizza il percorso
    • TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ (es: incontro con esperti, visite aziendali, impresa formativa simulata, project work in e con l’impresa, tirocini, progetti di imprenditorialità ecc.) e MODALITÀ/FASI di svolgimento delle attività previste
    • MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
    • COINVOLGIMENTO DELLA RETE DI COLLABORAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI per la prosecuzione del percorso di studi o per l’inserimento nel mondo del lavoro
    • Osservazioni dello Studente o della Studentessa





    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



Pagina 21 di 21 PrimaPrima ... 11192021

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 utenti e 1 ospiti)

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •