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Discussione: Michael Schumacher cade sugli sci: è in coma

  1. #31
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    'Michael 50', una mostra per i 50 anni di Schumacher


    Il Museo Ferrari dedica una speciale esibizione a Michael Schumacher: i battenti apriranno il 3 gennaio 2019 in occasione del suo 50° compleanno. Un tributo speciale, nato in collaborazione con la Fondazione Keep Fighting, per riviverne il mito

    Un omaggio al Campione per il suo 50° compleanno: il Museo Ferrari dedica una mostra speciale a Michael Schumacher, con i battenti che apriranno nel giorno del suo 50° compleanno, il 3 gennaio 2019. Una celebrazione e un segno di gratitudine che Maranello vuole tributare al suo pilota più vincente di sempre. Schumacher, infatti, in undici stagioni alla Ferrari, dal 1996 al 2006, ha conquistato cinque mondiali piloti consecutivi, dal 2000 al 2004, contribuendo a portare sei titoli Costruttori alla Scuderia.
    un mito — Nelle sale del Museo si ripercorreranno le stagioni memorabili che il sette volte Campione del Mondo ha fatto vivere al popolo ferrarista, creando un mito oggi più grande che mai nel cuore di tutti i tifosi. La mostra permetterà anche di scoprire il fondamentale contributo che Michael ha dato allo sviluppo di straordinarie vetture GT nei suoi anni a Maranello, come pilota e anche come consulente. La mostra “Michael 50” è in collaborazione con la Fondazione Keep Fighting.



    Gasport
    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #32
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    Michael Schumacher trasportato in ospedale a Parigi per una cura con cellule staminali


    Il tedesco è arrivato al George Pompidou, nell'unità cardiologica, accompagnato da una dozzina di persone, pare per una trasfusione di cellule staminali

    L'arrivo—
    Michael Schumacher è arrivato oggi a Parigi dove è stato trasportato all'ospedale europeo Georges Pompidou, nell'unità cardiologica, per una cura al momento "top secret". Il tedesco, arrivato con un camion ambulanza, era accompagnato da un corteo di una dozzina di persone, fra medici e assistenti. Presente anche il professor Saillant. Lo si apprende da Le Parisien. Schumacher è arrivato con un camion ambulanza giallo e blu, registrato a Ginevra, in Svizzera. Alle 15.40 la barella è arrivata al primo piano dell'ospedale europeo Georges Pompidou, all'interno dell'Unità di monitoraggio continuo del Dipartimento di Chirurgia Cardiovascolare, con una copertura blu scuro per oscurare completamente il corpo e il viso per ragioni di privacy. A contorno c'è un importante dispositivo di sicurezza e una decina di persone.
    Cellule staminali—
    Alla base del trattamento, praticato dal professor Philippe Menasché, dovrebbe esserci la trasfusione di cellule staminali nell'organismo per ottenere un'azione "anti-infiammatoria sistemica". Menasché, celebre chirurgo cardiaco, è infatti un pioniere della terapia cellulare nella cura dell'insufficienza cardiaca, nonché membro del consiglio d'amministrazione dell'Istituto del cervello e del midollo spinale. In ospedale con Schumacher è stato visto oggi anche il famoso chirurgo ortopedico Gerard Saillant, amico personale del pilota. Il trattamento dovrebbe iniziare martedì mattina e Schumacher potrebbe lasciare l'ospedale mercoledì.
    Altre volte a Parigi—
    Fonti giornalistiche francesi assicurano che Schumacher sarebbe stato portato almeno altre due volte negli ultimi tempi a Parigi, l'ultima la scorsa primavera. Secondo quanto si apprende, Schumacher sarebbe dovuto tornare a Parigi per degli esami a luglio, ma l' appuntamento fu rinviato per un problema di salute imprevisto e la data fu spostata a inizio settembre.
    Fitto riserbo—
    Il mistero attorno alle condizioni di salute del 7 volte iridato, vittima di una caduta sugli sci a Meribel il 29 dicembre 2013 è sempre fitto, come il riserbo imposto dalla famiglia e il suo entourage. Ogni arrivo di Schumacher avviene come fosse un capo di stato: spostamenti discreti a volte in elicottero, registrazione sotto falso nome e un team medico fidatissimo a seguirlo.
    la vicenda—
    Michael Schumacher è stato vittima di un incidente sugli sci il 29 dicembre 2013, quando colpì con la testa una roccia durante una discesa. Immediatamente portato all'ospedale di Grenoble, con una "grave lesione alla testa", fu immediatamente operato, ma le sue condizioni rimasero critiche. Dopo due interventi chirurgici, quattro settimane di coma artificiale e diversi mesi in rianimazione, Schumacher lasciò nel giugno 2014 l'ospedale di Grenoble per quello di Vaud a Losanna, per poi tornare nella sua casa svizzera a Gland, sulle rive del Lago di Ginevra. La sua villa sontuosa è stata trasformata in un centro di cura ad alta tecnologia, ma pure in una fortezza, con la moglie Corinna pronta a foraggiare le cure più avanzate, ma pure il riserbo totale sullo stato di salute. A quasi 6 anni dall'incidente si sa quasi nulla del reale stato di salute di Schumacher: molti tentativi di speculazione su presunti progressi o miglioramenti della sue salute sono stati puntualmente smentiti dalla famiglia e il suo staff, che mantengono un cordone di riserbo totale. .


    Gasport
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  3. #33
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    Todt assicura: “Schumacher sta combattendo. E segue la crescita di Mick”


    Le parole dell’ex team manager della Ferrari

    La Formula 1 potrebbe avere presto un nuovo Schumacher tra i partecipanti. Dopo l’epopea con i fratelli Michael e Ralf, potrebbe toccare a Mick. Il figlio del grande Michael, sette volte campione del mondo, sembra vicino all’approdo in F1 con la Haas. Una bella soddisfazione anche dopo le grandi difficoltà a cui è andata incontro la famiglia dell’ex stella della Ferrari dopo l’incidente sugli sci nel 2013.
    TIFOSO SPECIALE
    Il presidente della FIA Jean Todt conosce bene Michael Schumacher, con cui ha vinto cinque Mondiali in Ferrari. L’ex team manager della Rossa ha parlato della situazione del campione tedesco ai microfoni di RTL France: “Ovviamente sta seguendo molto suo figlio. Mick probabilmente correrà in Formula 1 il prossimo anno, il che sarà una grande sfida. Saremmo lieti di avere un nuovo Schumacher al più alto livello delle corse automobilistiche. Come sta Michael? Questa è una domanda su cui sarò estremamente riservato. Vedo Michael molto spesso, una o due volte al mese. La mia risposta è sempre la stessa: combatte”.



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  4. #34
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    Jean Todt , parole di speranza su Schumacher: "Migliorerà sicuramente”


    L’ex team principal della Ferrari è tornato a parlare del pilota tedesco, auspicandone la guarigione. "Ci saranno delle conseguenze ma ce la farà, insieme alla sua famiglia"

    “Michael migliorerà lentamente e sicuramente”. Le parole sono di Jean Todt, ex team principal della Rossa e una delle persone da sempre più vicine al campione tedesco. Uno spiraglio di speranza per i tantissimi tifosi di Schumi che dall’incidente del 29 dicembre 2013 ne seguono gli sviluppi della degenza. I membri della famiglia del tedesco hanno sempre rivelato poche informazioni sulle condizioni di Michael, per cui ora questa dichiarazione di Todt sembra presagire un lieto fine a questa triste storia.
    famiglia
    “Certo, ci sono state delle conseguenze ma con Michael c’è sempre la sua famiglia”, ha detto il francese alla Bild. Già recentemente questi aveva sottolineato il ruolo fondamentale che sta svolgendo la moglie di Michael, Corinna, da anni ormai al suo capezzale nelle villa di Ginevra dove il campione viene accudito. “Ho trascorso molto tempo con Corinna da dopo l’incidente: è una gran donna e manda avanti la famiglia. Non ha avuto scelta, perché le è capitato all’improvviso e non se lo aspettava e lo fa molto bene. C’è fiducia reciproca”, ha concluso Jean Todt.
    il documentario
    Dopo anni in cui su Michael Schumacher è calato, giustamente, il riserbo dopo l’incidente di Méribel, si è tornato a parlare del 7 volte campione del mondo di Formula 1 anche per l’imminente uscita di un documentario su di lui incentrato e realizzato da Netflix. La data dell’uscita è il 15 settembre; il docufilm è attesissimo in quanto promette di regalare ai fan dell’ex pilota Ferrari, e agli sportivi tutti, video inediti del campione, interviste alle persone a lui vicine, un omaggio insomma necessario per un pilota leggendario.


    Gazzetta
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  5. #35
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    Corinna Schumacher: “Michael manca a tutta la famiglia”


    "Michael ci ha sempre protetti, ora stiamo proteggendo Michael", ha detto la moglie del 7 volte iridato

    Il prossimo 15 settembre uscirà su Netflix il docufilm su Michael Schumacher, dove verrà ripercorsa la carriera del sette volte campione del mondo. La vita del Kaiser è purtroppo cambiata dal 29 dicembre 2013, quando l’incidente sulle nevi di Meribel lo ha costretto a un lungo percorso di riabilitazione che continua ancora oggi. Tra le testimonianze presente in “Schumacher”, figura anche quella della moglie Corinna che ha sottolineato come la vita della loro famiglia sia cambiata ma nonostante questo continuano questa battaglia accanto al Kaiser.
    “Certo che Michael mi manca ogni giorno – ha dichiarato Corinna nel docufilm, citata da RaceFans – Ma non sono solo io a sentire la sua mancanza: i bambini, la famiglia, suo padre, tutti quelli che lo circondano. Michael manca a tutti, ma Michael è qui. Diverso, ma lui è qui e questo ci dà forza. Siamo insieme. Viviamo insieme a casa, facciamo terapia. Facciamo tutto il possibile per rendere Michael migliore e per assicurarci che sia a suo agio e per fargli semplicemente sentire la nostra famiglia, il nostro legame. E qualunque cosa accada, farò tutto il possibile. Lo faremo tutti”.
    Corinna ha poi aggiunto: “Stiamo cercando di andare avanti come una famiglia nel modo in cui a Michael piaceva. Andiamo avanti con le nostre vite. ‘Il privato è privato’ diceva sempre. È molto importante per me che possa continuare a godersi la sua vita privata il più possibile, Michael ci ha sempre protetto, ora stiamo proteggendo Michael”.


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