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Discussione: Michael Schumacher cade sugli sci: è in coma

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    Predefinito Michael Schumacher cade sugli sci: è in coma

    L'ex pilota F1 è in ospedale a Grenoble in condizioni critiche dopo un grave trauma cranico

    Dalla preoccupazione alla paura. Le condizioni di Michael Schumacher, vittima di un incidente sugli sci mentre si trovava con la famiglia a Meribel, in Francia, si sono fatte sempre più gravi col passare delle ore. Il sette volte campione del mondo di F1 si è ferito alla testa ed è stato trasportato in ospedale a Grenoble con l'elicottero, dove è stato operato d'urgenza. Si parla di "condizioni critiche" e di "coma". Oggi alle 11 il bollettino medico.
    11:00 L'EQUIPE MEDICA SULLE CONDIZIONI DI SCHUMI
    "Schumi è in condizioni critiche, è stato operato solo una volta. Monitoriamo la situazione di ora in ora. Si trova in coma farmacologico, è presto per trarre dei giudizi sul decorso post-operatorio. Al suo arrivo aveva lesioni cerebrali, non possiamo dire se permanenti. C'è stato anche un edema cerebrale, ora è in rianimazione. Senza casco, non sarebbe arrivato vivo. Per il momento non sono previsti altri interventi. In questo momento l'obiettivo è ossigenare il più possibile il cervello e recuperare l'attività cerebrale. L'impatto con la roccia è avvenuto con la parte destra della testa. Non verrà trasferito in altre strutture mediche".
    10:32 IL CASCO SI E' ROTTO AL MOMENTO DELL'URTO
    Michael Schumacher ha picchiato il capo contro una roccia e l'urto è stato così violento da rompere il casco. E' la prima ricostruzione dell'incidente avvenuto ieri verso le 11, al pluricampione di Formula 1 mentre sciava fuoripista a Meribel, in Alta Savoia. Nonostante sia conosciuto come un ottimo sciatore, Schumacher ha perso il controllo nella neve fresca cadendo per alcuni metri. Dopo l'urto è stato trasportato in elicottero prima a Moutier e poi a Grenoble, dove è arrivato verso le 17
    09:54 TODT E BRAWN IN VISITA A SCHUMI
    Oltre ai familiari anche Jean Todt, patron della Federazione autonomistica internazionale e Ross Brawn, direttore della scuderia Mercedes, sono giunti durante la notte all'ospedale di Grenoble dove è ricoverato in gravi condizioni il campione di Formula 1 Michael Schumacher, caduto ieri sugli sci in Alta Savoia.
    09:42 BILD: "SCHUMI OPERATO ANCORA NELLA NOTTE"
    Secondo il quotidiano tedesco Bild, nella notte ci sarebbe stata una seconda operazione per l'ex pilota di F1. Ma non ci sono notizie ufficiali solo voci.
    Il comunicato diffuso dal centro ospedaliero universitario di Grenoble recita che Schumacher "è arrivato a Grenoble alle 12.40, in seguito a un incidente sugli sci avvenuto in tarda mattinata. Presentava un grave trauma cranico ed è arrivato in ospedale in coma. Si è reso necessario un immediato intervento neurochirurgico e la situazione resta critica". Con Schumi sono presenti la moglie Corinna e i figli, oltre al suo medico di fiducia, il professor Gerard Saillant, proveniente da Parigi, che operò il ferrarista dopo l'incidente di Silverstone nel 1999.
    LA RICOSTRUZIONE DELL'INCIDENTE

    L'incidente sarebbe avvenuto intorno alle 11 della mattina: "Sciava fuori pista a Meribel, indossando un casco, quando è caduto sbattendo contro roccia. I soccorsi sono arrivati subito e con un elicottero Schumacher è stato trasportato all'ospedale di Moutiers. Era sconvolto, un po' scosso, ma cosciente. Michael ha riportato una ferita alla testa - ha spiegato il suo staff, cercando evidentemente di smorzare le preoccupazioni - . E' stato soccorso e ha ricevuto cure mediche dal professor Gerard Saillant all'ospedale di Grenoble, dove è stato trasferito. Quando è caduto non era solo e indossava un caschetto. Nell'incidente non sono rimaste coinvolte altre persone". Sembra che Schumi stesse sciando in fuoripista insieme al figlio Mick.


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    Kehm: La velocità non è la causa dell’incidente di Schumacher


    La portavoce di Michael Schumacher, Sabine Kehm, in un’intervista con i media ha dichiarato che Domenica l’ex pilota di Formula 1 non è caduto a causa dell’ alta velocità.
    Nelle prime ricostruzioni, tra cui anche quella fatta dal “Time”, si è ipotizzata la velocità come causa dell’incidente che ha portato il tedesco a colpire una roccia. Per la Kehm è stata una catena di eventi sfortunati perché Michael poco prima aveva aiutato un membro del gruppo a rialzarsi dopo una caduta.
    Il gruppo composto anche da Schumacher stava sciando su due piste, una rossa e una blu quando un membro del gruppo è caduto. Michael dopo aver aiutato il membro ad alzarsi, è ripartito. Purtroppo Schumacher è incappato in una zona tra due piste battute non ben evidenziata.
    “Partiva da fermo, non poteva essere lanciato a tutta velocità” ha spiegato la Kehm.
    “Michael è il gruppo sciava su piste normali. Sono andati tra la pista rossa e la blu. Ha aiutato un amico che era caduto ed è andato nella neve profonda, ha colpito una roccia, si è catapultato in aria ed è atterrato a testa in giù.”



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    La velocità non è importante per stabilire le cause dell’incidente di Schumacher


    Le autorità francesi che stanno investigando sull’incidente occorso a Michael Schumacher sugli sci hanno dichiarato in una conferenza stampa che la velocità non è un fattore che ha coinciso nell’accaduto.

    Questa mattina nella conferenza stampa organizzata con i media il procuratore di Albertville ha dichiarato che le indagini non sono concentrate sulla velocità perchè non è un fattore importante per lo schianto.
    “Stiamo studiando il filmato con le persone più qualificate ed esperte” ha dichiarato Patrick Quincy. “Se necessario, saremo in grado di dire la velocità, ma la velocità non è un aspetto importante per noi, e non lo sarà per le decisione che probabilmente prenderemo alla fine delle indagini.”
    Uno degli investigatori, Stephane Bozon, ha dichiarato che serve fare un accurata indagine sul video fornito dalla famiglia Schumacher.
    “Guardando le prove, era un ottimo sciatore” ha dichiarato Bozon. “E’ andato fuori pista e quando l’ha fatto non sembrava che stesse riducendo la velocità. Ma non possiamo ancora dire nulla sulla velocità. Tuttavia, è una velocità per un ottimo sciatore su un terreno abbastanza difficile e lui in curva stava per ridurre un po’ della sua velocità.”
    Quincy ha aggiunto di non aver ricevuto nessun video da altre persone, in particolare il Video di quel turista tedesco che stava riprendendo la fidanzata e tanto pubblicizzato da un nto giornale tedesco.
    Sull’incidente Quincy ha aggiunto:
    Ha raggiunto un incrocio tra un rosso e una pista blu. Ha seguito la pista rossa ed è andato fuori pista. Evidentemente è un ottimo sciatore, ma uno dei suoi sci ha colpito una roccia che sporgeva fuori dalla pista. La roccia che ha colpito è a otto metri dalla pista. La sua posizione, dopo la caduta, era a nove metri dalla pista.”


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  4. #4
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    Michael Schumacher potrebbe uscire dal coma nei prossimi giorni



    Voci dalla Germania: le condizioni dell'ex pilota sembrano in miglioramento

    Michael Schumacher potrebbe uscire dal coma farmacologico nei prossimi giorni. La notizia, che circola insistentemente in Germania, è stata ripresa anche dall'edizione online di 'Marca'. L'ex pilota tedesco è ricoverato a Grenoble dal 29 dicembre scorso, dopo la caduta sugli sci avvenuta a Meribel. Le ultime notizie provenienti da fonte ospedaliere parlano di "condizioni critiche ma stabili". Adesso, però, sembra crescere l'ottimismo.
    Sulla vicenda di Schumacher ormai da qualche giorno vige il massimo riserbo, così come chiesto dalla famiglia. In attesa di comunicazioni ufficiali, la 'Bild' ha interpellato il professor Heinz Peter Mocke della clinica di Amburgo: "Prima si esce dal coma indotto, prima si recuperano le funzioni vitali come ad esempio quella respiratoria". La possibilità di uscire dal coma, ovviamente, è indice che le condizioni di Schumacher sono in via di miglioramento.

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    Formula 1 - Massa corre col nome di Schumi sul casco

    La dedica del brasiliano all'ex-compagno di squadra, ancora ricoverato in coma indotto a Grenoble dopo l'incidente di fine anno sulla neve

    Michael Schumacher resta sempre ricoverato nell’ospedale di Grenoble dopo il grave incidente sofferto alla testa il 29 dicembre: dopo qualche giorno di silenzio seguente alla richiesta della moglie Corinna di maggiore privacy, la portavoce dell’ex-ferrarista, Sabine Kehm, ha dichiarato che le condizioni restano “stabili”.
    Ancora non c’è una data precisa per tentare le operazioni di risveglio (ed è anche difficile prevedere in quali condizioni Michael potrà riprendere conoscenza), ma i messaggi di tifosi e amici continuano ad arrivare con grande affetto. L’ultimo è stato Felipe Massa, compagno di squadra di Schumacher nel 2006, la sua ultima in Ferrari dopo la pausa di 4 anni prima del ritorno in F1 con la Mercedes.

    “Caro Michael, mio grande amico, hai fatto tanto per la mia carriera e prego per te ogni giorno – il messaggio del brasiliano, ora al volante della Williams -. Ho corso nella mia gara di kart con il tuo nome sulla visiera del mio casco, ma ora ti voglio vedere forte più che mai, così come sei sempre stato! Ti abbraccio forte”.


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    Schumacher: avviato il processo di risveglio


    La manager conferma: "Sedativi in diminuzione da pochi giorni"

    "I sedativi somministrati a Michael sono da pochi giorni in diminuzione al fine di iniziare un processo di risveglio che potrebbe durare a lungo".
    Lo comunica Sabine Kehm, manager di Michael Schumacher, ricoverato in coma all'ospedale di Grenoble dopo un grave incidente sugli sci.
    "Inizialmente è stato convenuto tra le parti interessate di non comunicare quest'informazione medica se non quando il processo di risveglio sarà completato, al fine di proteggere la famiglia. Pertanto non daremo alcuna informazione sulle tappe intermediarie" prosegue la nota della manager, che ribadisce: "La famiglia di Michael Schumacher chiede nuovamente che venga rispettata la sua intimità e il segreto medico e di non disturbare i sanitari nel loro lavoro".
    Intanto il quotidiano francese L'Equipe, che ieri aveva anticipato il processo di risveglio di Michael Schumacher, scrive oggi che l'ex pilota "sbatte le palpebre".
    Sempre secondo il quotidiano francese L'Equipe Schumacher non sarebbe più in pericolo di vita.
    L'Equipe cita fonti dell'ospedale di Grenoble dove l'ex pilota di Formula 1 è stato ricoverato dopo l'incidente di sci. Per gli specialisti intervistati da L'Equipe, "l'apertura degli occhi è un classico segnale di risveglio" dal coma.

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    Schumacher, la famiglia "crede nella guarigione"



    Ha parlato da Grenoble la portavoce dell'ex pilota di Formula 1

    Nonostante la recente preoccupazione sulle condizioni di Michael Schumacher - afflitto secondo la 'Bild' da un'infezione polmonare che ha peggiorato il suo quadro clinico - la famiglia "continua a credere molto decisamente" nella sua guarigione. Lo ha detto la portavoce dell'ex campione di F1, Sabine Kehm, all'ospedale di Grenoble, dove Schumi è ricoverato ormai dal 29 dicembre scorso dopo la caduta sugli sci a Meribel.
    "La famiglia di Schumi - si legge nella nota della Kehm - vuole sinceramente ringraziare tutti per i continui messaggi che arrivano da ogni parte del mondo. Gli auguri aiutano la famiglia e, siamo convinti, anche Michael, ancora alle prese con il processo di risveglio dal coma. Siamo consapevoli che questa fase possa durare per molto tempo. La famiglia ripone piena fiducia nell'equipe medica, negli infermieri, nei paramedici. L'importante non è la rapidità del procedimento, ma che esso vada avanti in modo continuo e controllato".


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    Chiusa l’inchiesta sull’incidente di Schumacher. Norme di sicurezza rispettate


    L’incidente di Michael Schumacher sulle piste da sci di Meribel si chiude con un nulla di fatto. L’impianto sciistico ha rispettato le norme di sicurezza. Questo quanto emerso dalle indagini svolte dagli inquirenti dopo l’incidente occorso al pilota tedesco.

    Nella giornata di ieri l’indagine è stata definitivamente chiusa e dopo aver analizzato tutti gli aspetti e un filmato fornito dalla famiglia, gli inquirenti sono giunti alla conclusione che i gestori dell’impianto non sono responsabili per quanto accaduto al pilota tedesco.
    Il procuratore Patrick Quincy ha dichiarato che “non ci sono state violazioni delle norme di sicurezza da parte di nessuno. L’incidente è avvenuto in una zona di fuori pista. I marcatori e la segnaletica presenti presso la stazione sciistica di Meribel sono conformi alle vigenti leggi francesi.”
    Il procuratore ha inoltre aggiunto che le rocce che hanno provocato la caduta di Schumacher di trovano a 10,4 metri tra loro e a 4,5 metri dalle piste autorizzate.
    Molto importante il Video fornito dalla famiglia Schumacher e girato con la telecamera fissata sul casco dello sfortunato pilota tedesco. Esso ha rivelato che Michael procedeva a velocità moderata prima dell’impatto con le rocce.
    Schumacher continua ad essere ricoverato a Grenoble dal 29 Dicembre, giorno dell’incidente e da alcune settimane ha iniziato un lento processo di risveglio che però è stato rallentato da un’infezione polmonare, ora superata.


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    Kehm: Il risveglio di Schumacher prosegue


    Dopo le indiscrezioni riportate dal magazine tedesco Focus la manager di Michael Schumacher Sabine Kehm è tornata a parlare dichiarando che la fase di risveglio, essendo lunga, potrebbe portare a false interpretazioni.

    “Questa fase può richiedere molto tempo e questo, con nostro rammarico, può portare a interpretazioni errate” ha spiegato la Kehm.
    Secondo il magazine la fase di risveglio sarebbe stata interrotta e a questo punto la smentita della Kehm si è resa necessaria per tranquillizzare tutti i fan del pilota tedesco.


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    Schumacher: Hartstein, prepararsi al peggio

    "Disattenzioni nei soccorsi hanno aggravato la situazione"

    Preziosi minuti sprecati a causa "di una serie di disattenzioni". Un inutile volo in elicottero al più vicino pronto soccorso prima del trasporto all'ospedale di Grenoble. Un coma lungo tre mesi dal quale non si sa quando, né se mai, si sveglierà. "Bisogna prepararsi al peggio", come suggerisce un bollettino medico stazionario nella sua criticità che di giorno in giorno indebolisce ogni speranza.
    E' questo il contenuto dell'intervista-denuncia che Gary Hartstein, capo-medico della Formula 1 dal 2005 al 2012, ha rilasciato al tabloid britannico Sun. Parole che suonano come una pesantissima accusa a chi ha prestato soccorso a Schumacher sulle nevi di Meribel lo scorso 29 dicembre. Da allora il sette volte iridato non si è più svegliato: se le sue condizioni apparivano già critiche dopo l'incidente, il quadro clinico si è drammaticamente aggravato a causa "Di una serie di disattenzioni", prima tra tutte l'inutile passaggio all'ospedale di Moutiers.
    "Non si trasporta un paziente con un sospetto trauma cranico in una struttura che non dispone di un reparto di neurochirurgia", ha denunciato Hartstein, oggi a capo del pronto soccorso dell'ospedale universitario di Liegi, che ha citato "fonti solitamente impeccabili" per le sue rivelazioni.
    Hartstein, 58 anni, ha conosciuto e lavorato con Schumacher durante i suoi sette anni al seguito delle gare di Formula uno, ma è rimasto comunque sorpreso dall'affetto che ancora oggi i tifosi manifestano al pilota tedesco. "Ho visto con i miei occhi interi circuiti pieni di magliette e cappellini rossi, tutti per Michael. Ho sempre saputo che era adorato ovunque, ma sono esterrefatto dalla profondità e dalla persistenza dell'amore dei suoi tifosi. Penso però che bisogna cominciare a prepararsi al peggio, la mancanza di aggiornamenti da parte del suo entourage ci sta dando la possibilita' di cominciare a distaccarci da lui".
    Secondo Hartstein, che basa le sue dichiarazioni sui rari bollettini medici emessi dall'ospedale francese e da qualche confidenza racconta tra colleghi, Schumi ha perso molti chili, almeno un terzo del suo peso corporeo, e presto potrebbe essere trasferito in un centro specializzato di terapia intensiva.
    Indiscrezioni che finora non hanno trovato conferma tra l'entourage del tedesco. La settimana scorsa la sua portavoce aveva rivelato che è in corso una fase di graduale risveglio dal coma, non specificando però la tempistica: "Durerà il tempo necessario".
    Uno spiraglio di ottimismo che non convince la stampa tedesca secondo cui lo staff medico avrebbe già informato la moglie Corinna che Michael è destinato a restare in stato vegetativo permanente per il resto dei suoi giorni, a meno che non succeda un miracolo. Una tragica prospettiva condivisa dallo stesso Hartstein.


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