"Torino è la prima grande città italiana, anzi europea, a sperimentare il passaggio dall'analogico al digitale terrestre Una città all'avanguardia, che dopo 55 anni torna ad essere la capitale della televisione."

Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset, nonché presidente di Dgtvi l'associazione nazionale per lo sviluppo della tv digitale terrestre che riunisce- tra gli altri - Rai, Mediaset e Telecom Italia, gioca la carta dell'orgoglio cittadino per dribblare le polemiche sui disagi segnalati in questi giorni da migliaia di utenti.

Anche perché, secondo Dgtvi, grossi problemi non ci sono stati: «La procedura di conversione del segnale - dichiara Ambrogetti - si è sviluppata esattamente secondo le previsioni. I disagi erano assolutamente prevedibili. Le telefonate al cali center del ministero delle comunicazioni sono state circa 15 mila, francamente meno di quanto ci aspettassimo. E oggi sono drasticamente diminuite, segno che la situazione si è normalizzata».

I disagi, secondo Ambrogetti, sono dovuti principalmente alla scarsa dimestichezza di molti utenti con la nuova tecnologia: «È stato necessario risintonizzare due nuove frequenze digitali che, inserendosi ex novo, hanno spostato tutte le altre. La stragrande maggioranza dei decoder e dei televisori di ultima generazione -prosegue il presidente Dgtvi -aggiorna automaticamente le frequenze. Ma per alcune categorie di decoder abasso prezzo, l'operazione deve essere effettuata manualmente. Da qui l'origine dell'assenza di segnale».

II timore, adesso, è che il caos si moltiplichi a fine settembre, quando tutti i televisori del Piemonte occidentale cesseranno di ricevere il segnale analogico: «Sarà un passaggio complesso - ancora Ambrogetti - e non escludiamo problemi. Ma le operazioni di questi giorni servono proprio per aggiustare il tiro, quello di questi giorni è un percorso di avvicinamento. Attendiamo i primi di giugno per capire la reale diffusione dei decoder e affrontare così la fase operativa. In ogni caso, chi oggi riceve bene Rai2 e Rete4 non avrà problemi. Se così non fosse, è consigliabile una verifica dell' antenna prima di ottobre».

A giudicare dai forum online, le difficoltà di sintonia toccano soprattutto la Rai, assai meno Mediaset: «È impossibile che siano differenze di ricezione», taglia corto Ambrogetti. Nulla da rimproverare nemmeno sulla campagna informativa: «In base ai nostri dati - conclude -15 giorni prima dello switch-off il 94 per cento delle famiglie di Torino e il 91 per cento di Cuneo era a conoscenza del passaggio di Rai2 e Rete4 al digitale».

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