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Discussione: Edilizia scolastica

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  1. #1
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    Sicurezza nelle scuole, il 22 novembre si celebra la Giornata promossa da Cittadinanzattiva


    Si celebrerà il prossimo 22 novembre la Giornata nazionale per la Sicurezza nelle scuole promossa da Cittadinanzattiva.
    Giunta alla sua XVI edizione, anche quest’anno prevede l’invio gratuito, alle scuole aderenti, di materiali didattici dedicati al tema della sicurezza realizzati in collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile.
    Per questa edizione il kit di materiali sarà composto da:

    • un manifesto dedicato al rischio sismico
    • un manifesto dedicato al rischio alluvione
    • un video tutorial per una corretta prova di evacuazione a scuola in caso di rischio sismico.


    I materiali saranno scaricabili direttamente dal sito www.cittadinanzattiva.it, previa iscrizione tramite il form apposito che sarà on line a partire dalla prossima settimana.



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  2. #2
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    Locri: sequestrate due scuole abusive




    Si parla spesso di scuola chiuse per rischio crolli o per lavori di manutenzione complessi e urgenti.
    Talora accade anche che le scuole vengano chiuse per le proibitive condizioni meteo.
    Mancava però il caso di scuole chiuse perchè ospitate in edifici "totalmente abusivi": sta accadendo in queste ore a Locri, dove nella mattinata di venerdì 7 le forse dell'ordine si sono presentate di fronte all'entrata dell'Istituto statale d'Arte "Panetta" e dell'Istituto professionale della città calabrese per mettere i sigilli agli edifici.
    Secondo le prime notizie delle agenzie di stampa e dei siti web locali, i due edifici sono stati posti sotto sequestro preventivo in quanto risulterebbero del tutto "abusivi".
    L'operazione che ha portato alla chiusura delle due scuole è il risultato di una lunga e complessa indagine denominata Euro Scuola, iniziata già due anni fa.
    Nell'ambito dell'operazione sono state arrestate finora non meno di una dozzina di persone e sono stati sottoposti a sequestro, per la successiva confisca, beni e immobili personali per un valore di diversi milioni di euro.
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  3. #3
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    Come prevenire gli incendi di natura elettrica a scuola




    Gli incendi in ambito scolastico non sono molto frequenti, ma allo stesso tempo possono avere conseguenze gravi per le difficoltà di evacuazione di un alto numero di utenti. Come possiamo prevenirli?
    Ogni anno Italia si verificano, in media, tra i 30.000 e i 50.000 incendi all’interno di edifici civili. In base a uno studio condotto su 500 “incendi di grande rilevanza” accaduti in dieci anni (CNVVF – Laboratorio di Elettrotecnica del Centro Studi ed Esperienze – decennio 1990-1999) le percentuali di quelli innescati da fenomeni termici associati all’energia elettrica, distinte per attività, sono:
    locali commerciali e scuole: 14%
    locali di pubblico spettacolo: 14%
    strutture alberghiere: 18%
    case di riposo: 34%.
    L’innesco di un incendio e la sua propagazione in strutture “sensibili” come un edificio scolastico, può comportare un rischio indotto non indifferente, principalmente causato dalla massiccia presenza di alunni e personale scolastico in spazi contigui.
    Alcune tra le principali misure di prevenzione incendi, finalizzate alla riduzione della probabilità di accadimento di un incendio, possono essere individuate in:
    Realizzazione di impianti elettrici a regola d’arte (Norme CEI)
    Collegamento elettrico a terra di impianti, strutture, serbatoi etc.
    Installazione di impianti parafulmine
    Ventilazione dei locali
    Utilizzazione di materiali incombustibili
    Segnaletica di Sicurezza, riferita in particolare ai rischi presenti nell’ambiente di lavoro
    Sicuramente grande rilevanza assumono anche le misure di tipo comportamentale, proprio a causa della particolare concentrazione di utenti e la tipologia di attività svolte in un Istituto Scolastico. Tra queste si ricordano:
    Sfilare la spina senza tirare il filo conduttore e sempre a mani asciutte
    Interrompere sempre l’afflusso di corrente prima di intervenire su un circuito elettrico
    Evitare di innescare spine doppie in successione
    Non eseguire mai interventi improvvisati su impianti elettrici, conduttore, prese, spine, ecc.



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  4. #4
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    “Sequestro per le scuole a rischio terremoto, anche di lieve entità”. La sentenza della Cassazione


    Farà sicuramente discutere la sentenza della Corte di Cassazione che accoglie il ricorso della Procura di Grosseto contro un sindaco che ha ottenuto la riapertura di una scuola a ‘leggero’ rischio sismico, pari allo 0,985 su una scala che soddisfa a ‘1’ il parametro di sicurezza statica.
    Come rivela l’Ansa, i giudici, nella sentenza, hanno stabilito che i terremoti non sono soggetti a “prevedibilità” e dunque i sindaci non devono opporsi al sequestro delle scuole che, anche nelle zone a “basso rischio sismico”, sono a ipotetico rischio crollo seppure per un “minimo scostamento dai parametri” di edificazione emanati nel 2008.

    Il caso
    Così la Suprema Corte ha accolto il ricorso della Procura di Grosseto contro Francesco Limatola, sindaco di Roccastrada, indagato per omissione di atti di ufficio per non aver chiuso il plesso scolastico della frazione di Ribolla “nonostante dal certificato di idoneità statica dell’immobile, redatto il 28 giugno 2013, ne emergesse la non idoneità sismica”.
    Contro il sequestro della scuola primaria e secondaria, frequentata da quasi trecento bambini, e disposta dalla magistratura grossetana, Limatola aveva fatto ricorso e il tribunale del riesame lo scorso 26 aprile lo aveva accolto togliendo i sigilli.
    Ad avviso del riesame, era insussistente “un pericolo concreto ed attuale di crollo ragionevolmente derivante dal protratto utilizzo del bene secondo destinazione d’uso, avuto riguardo all’attività scolastica svolta ininterrottamente dalla fine degli anni sessanta”.
    Contro il sindaco di Roccastrada, la Procura di Grosseto ha protestato in Cassazione sostenendo che la scuola deve essere chiusa perché il pericolo per la incolumità pubblica “nella non prevedibilità dei terremoti, doveva intendersi insito nella violazione della normativa di settore, indipendentemente dall’esistenza di un pericolo in concreto”.
    Scuola di nuovo posta sotto sequestro?
    Dando ragione alla Procura, la Suprema Corte sottolinea che “nel carattere non prevedibile dei terremoti, la regola tecnica di edificazione è ispirata alla finalità di contenimento del rischio di verificazione dell’evento”.
    Pertanto, “la inosservanza della regola tecnica di edificazione proporzionata al rischio sismico di zona, anche ove quest’ultimo si attesti su percentuali basse di verificabilità, integra pur sempre la violazione di una norma di aggravamento del pericolo e come tale va indagata e rileva ai fini dell’applicabilità del sequestro preventivo”.
    Ora il tribunale del riesame deve rimeditare il via libera al dissequestro.


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  5. #5
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    Per riparare le scuole? Nessun problema, c’è il “Bingo”



    Come si risolve l’antico e penoso problema di recuperare soldi per la manutenzione e le riparazioni delle scuole? Ma col Bingo, avrà risposto qualcuno; ed ecco allora, in Cile, il ministro dell’istruzione, invece di sbracciarsi a cercare fondi tra le pieghe del bilancio dello Stato, mette in opera un bel Bingo, tutto d’azzardo, per finanziare lo stato penoso delle scuole della sua Nazione.
    Troppe richieste di soldi
    Stanco infatti delle continue richieste di intervento per la realizzazione di riparazioni nelle scuole pubbliche del Cile, il ministro dell’Istruzione, Gerardo Varela, ha lanciato l’idea: cari prof e cari dirigenti, organizzatevi con dei Bingo; così potete raccogliere denaro e procedere con i vostri fondi alla copertura di ogni vostra esigenza.
    Troppe scuole disastrate
    Ad una cerimonia per il decimo anniversario dell’ ente privato ‘Enseña Chile’, Varela ha colto di sorpresa l’uditorio osservando fra l’altro che “tutti i giorni ricevo reclami di persone che sollecitano il ministero ad intervenire per riparare il tetto di un liceo o un’aula di una scuola che deve aggiustare il pavimento”.
    In mezzo alla notizia
    Spunta il Bingo
    “Io mi chiedo – ha aggiunto – ‘ma perché non si organizzano un Bingo?’. Perché da Santiago io devo andare a riparare il tetto di un liceo? Questi sono i problemi dell’assistenzialismo, e così la gente non si fa carico dei suoi problemi ed esige che glieli risolvano altri”
    Sembra tuttavia che le dichiarazioni del ministro, diffuse attraverso i social network, avrebbero suscitato immediate critiche.
    Come la tombola o come la fiera del dolce
    L’idea tuttavia, a mali estremi, sembra di quelle da non gettare: invece di organizzare la “fiera delle torte” o la “giornata di beneficenza” per la raccolta fondi da impiegare nelle scuole, un bel bingo, che è in fondo come la tombola, taglia la testa a ogni altra iniziativa.


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  6. #6
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    Giornata per le scuole sicure, oltre 500 eventi in tutta Italia


    Si celebra oggi la Giornata Nazionale per la Sicurezza nelle Scuole. Saranno oltre 500 gli eventi in tutta Italia per riflettere sul tema anche in memoria di chi ha perso la vita, in passato, a causa di incidenti avvenuti in ambito scolastico.
    Gli appuntamenti
    In occasione della Giornata,il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, firmerà al Miur il protocollo d’intesa tra il suo ministero, il Mef, la Bei, Banca Europea per gli investimenti, la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa e Cdp-Cassa Depositi e Prestiti per dare attuazione agli interventi della Programmazione triennale nazionale 2018-2020 in materia di edilizia scolastica. Il documento, fanno sapere dal ministero, definirà anche il ruolo di ciascuna istituzione firmataria. Subito dopo, il ministro Bussetti insedierà la riunione dell’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica, nel corso della quale verranno illustrate le modifiche e le semplificazioni normative introdotte dal Governo con appositi provvedimenti e con l’accordo firmato in Conferenza unificata lo scorso 6 settembre. Si parlerà anche delle principali novità relative all’Anagrafe dell’edilizia scolastica.
    Premi alle scuole
    La seconda parte della mattinata, fa sapere ancora il Miur in una nota, sarà dedicata alla premiazione dei progetti sulla sicurezza nelle scuole vincitrici dell’edizione 2017 del concorso “Giornata della sicurezza” e della caccia al tesoro online “A caccia di sicurezza”. Seguirà il collegamento con #Futura Campobasso e con gli studenti impegnati nella maratona progettuale dedicata ai temi della sicurezza. I lavori si concluderanno con la presentazione di tre idee innovative presentate dalle scuole in materia di sicurezza e prevenzione dei rischi.


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  7. #7
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    Edilizia scolastica, Fedeli: 13.000 interventi finanziati con mutui Bei


    La Ministra Fedeli è intervenuta sul tema dell’edilizia scolastica in seguito ad una specifica interrogazione parlamentare.
    La Fedeli ha ricordato, innanzitutto, che è stato firmato un decreto interministeriale di autorizzazione alla stipula dei mutui per il 2016, finalizzati all’avvio, nel corso della prossima estate, di ulteriori 200 interventi per un importo di 238 milioni di euro.
    Gli interventi finanziati sino ad ora, ha proseguito la Ministra, sono oltre 13.000, tutti sotto monitoraggio del Miur.
    L’investimento maggiore è il Piano dei mutui Bei che, nel 2015, ha permesso l’autorizzazione di 1.215 interventi, il cui costo è pari a 905 milioni. 721 interventi dei 1215 autorizzati sono conclusi, mentre gli altri sono in corso di esecuzione.
    Nel mese di dicembre 2016, ha concluso la Ministra, sono stati autorizzati altri 300 interventi, finanziati con le somme residue del mutuo 2015.



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  8. #8
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    Più certificati sicurezza edifici scolastici. Inquinamento elettromagnetico a scuola: aumento reti cablate, diminuiscono WiFi




    L’annuale indagine di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica di quest’anno è dedicata specificatamente alla sicurezza degli edifici e si basa sui dati presenti nel database dell’Anagrafe Scolastica che, benchè deficitari, danno una idea chiara della problematica, e su un questionario inviato ai Comuni capoluoghi di Provincia.
    La maggior parte degli edifici scolastici risulta costruita prima del 1976 e benchè si trovino in zone ad elevato rischio sismico, ben pochi rispettano la normative antisismica in vigore.
    I risultati del questionario inviato da Legambiente ai Comuni capoluoghi di Provincia evidenziano come le certificazioni degli edifici siano in crescita, come ad esempio il certificato di prevenzione incendi che complessivamente negli ultimi due anni lievita di quasi dodici punti percentuali, anche se, con il 47,4%, rimane ancora la certificazione più carente. Gli edifici con certificato di agibilità sono il 61,2%, quelli con collaudo statico il 54,4%.
    La manutenzione riveste un’ importanza fondamentale nel mantenimento dei requisiti di sicurezza di ogni edificio, ma soltanto il 48,9% degli edifici scolastici ha goduto di interventi di manutenzione straordinaria nell’ultimo anno, ed il bisogno è sempre in crescita. Bassissimo è il dato che riguarda la classificazione energetica degli edifici, con solo lo 0,3% in classe A (alta efficenza) mentre il 49,3% si trova in classe G (bassa efficenza).
    L’accesso ai fondi dell’edilizia scolastica rapppresenta una fonte di finanziamento importante per le amministrazioni per intervenire sugli edifici. Fra i fondi nazionali maggiormente utilizzati vi sono quelli relativi alle indagini diagnostiche, i Mutui BEI, Scuolesicure.
    Un nuovo dato viene inserito quest’anno nella valutazione, il rischio ambientale indoor e outdoor. Oltre ad amianto e radon è stata aggiunta la verifica della presenza di muffa, umidità, concentrazione di CO2, formaldeide , VOC, ecc. Tuttavia tale monitoraggio è risultato compiuto solo sullo 0,2% degli edifici scolastici. Una mancanza di sensibilità verso queste forme di inquinamento indoor che talvolta possono favorire lo sviluppo di allergie.
    Rispetto all’inquinamento elettromagnetico i monitoraggi da Basse Frequenze e da Alte Frequenze, risultano entrambi quasi pari allo zero, ma diminuiscono sia gli edifici in prossimità di elettrodotti (3,1%) che di antenne cellulari (14,9%), mentre aumentano quelli nelle vicinanze di emittenti radio televisive (1,5%). In crescita le scuole con reti cablate (11,9%), in calo quelle connesse con wi-fi (37,9%).


    Orizzontescuola
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  9. #9
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    Migliaia di scuole a rischio chiusura, non sono a norma contro gli incendi


    L’allarme dell’associazione dirigenti scolastici: “La metà degli edifici, che ospita 8 milioni di alunni, non ha il certificato di prevenzione”. Dal primo gennaio l’obbligo di adeguarsi alla legge
    Migliaia di edifici scolastici sono a rischio chiusura per carenze nei requisiti antincendio. A lanciare l’allarme è l’Andis (l’Associazione nazionale dirigenti scolastici), che qualche giorno fa ha inviato una preoccupata lettera alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. Secondo il presidente dell’Andis, Paolino Marotta, oltre metà dei plessi in cui svolgono le lezioni quasi 8 milioni di alunni italiani è sprovvisto di Certificazione prevenzione incendi e, per questa ragione, potrebbe essere chiusa “al pur minimo sopralluogo degli enti di vigilanza”.
    La questione riguarda i 42mila edifici che ospitano le scuole in tutto il territorio nazionale. E diventa urgente perché nella legge di Bilancio, approvata a dicembre, non è stata prevista “la proroga dei termini per la messa a norma antincendio degli edifici scolastici”, esponendo i dirigenti scolastici e gli enti locali proprietari degli immobili (i Comuni, per le scuole dell’infanzia, primarie e medie, e le province per gli istituti superiori) alle sanzioni previste dalla legge.
    Secondo Marotta, che cita l’ultimo dato fornito da Legambiente, i plessi sforniti di tale visto ammonterebbero al 52,6 per cento del totale. Un dato coerente con quello fornito dalla Struttura di missione sull’edilizia scolastica presso la presidenza del Consiglio dei ministri, che nell’aprile del 2016 parlava di un 54 per cento di edifici senza Cpi, cioè il Certificato prevenzione incendi.
    L’auspicio di Marotta e dei suoi colleghi è che la ministra Fedeli intervenga “presso il Dipartimento dei Vigili del fuoco perché venga emanato un decreto ad hoc, che consenta agli enti proprietari di procedere al progressivo adeguamento alla norma degli edifici scolastici, magari con programmazioni triennali in analogia a quanto già avviene per le strutture sanitarie”.
    Dopo l’enorme somma che gli ultimi due governi Renzi e Gentiloni hanno destinato al miglioramento delle condizioni di sicurezza delle scuole italiane (oltre 10 miliardi di euro stanziati di cui 5,2 già assegnati agli enti locali) è incomprensibile che ci siano ancora così tanti plessi senza i requisiti antincendio, una situazione che potrebbe determinarne la chiusura.
    La legge di riferimento, “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, risale al 1992. Il decreto del ministero degli Interni in questione dava cinque anni di tempo ai proprietari degli immobili scolastici per adeguarsi alle prescrizioni necessarie o per rendere sicure le eventuali procedure di evacuazione in caso di incendio. In seguito la scadenza, per le difficoltà degli enti locali, dovute anche alla carenza di fondi, è stata spostata in avanti di oltre vent’anni.
    La preoccupazione di Marotta e dei dirigenti scolastici è che presto la Cassazione possa pronunciarsi come ha fatto lo scorso primo Gennaio, quando ha sancito il principio che le scuole non in regola con le norme antisismiche (anche con una minima inadeguatezza al Rischio sismico) vanno chiuse immediatamente. E il sindaco non può opporsi.


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  10. #10
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    Bussetti annuncia: tempi più corti e meno burocrazia per la messa in sicurezza delle scuole



    Procedimenti sprint per la gestione dei fondi per l’edilizia scolastica. Con l’obiettivo di mettere in sicurezza gli istituti. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, nel question time di ieri al Senato, ricordando che «il nostro patrimonio edilizio scolastico è particolarmente vetusto. Si pensi – ha spiegato – che il 62% delle scuole è stato costruito prima del 1976 e che circa il 58% degli edifici scolastici non è a norma sotto il profilo della normativa antincendio e circa il 53% sotto il profilo dell’agibilità».
    I tempi troppo lunghi
    Bussetti ha ricordato che il «tempo medio dei procedimenti attraverso i quali le risorse stanziate nel bilancio dello Stato per finanziare interventi di ristrutturazione ed adeguamento sismico delle scuole pervengono agli enti locali, proprietari degli edifici scolastici, è di circa un anno e mezzo». A cui va aggiungo «quello necessario all’ente per fare le gare di appalto ed eseguire gli interventi. Sono dati molto preoccupanti, soprattutto in considerazione della notevole entità delle risorse, anche di fonte europea, sinora stanziate e non spese. Si tratta di una situazione che non è accettabile, visto che siamo tutti convinti che la sicurezza dei nostri studenti e di tutto il personale scolastico costituisce una priorità assoluta».
    Le contromisure
    Il ministro annuncia la promozione, d’intesa con il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, della «costituzione di un Tavolo tecnico tra Stato, regioni ed enti locali che sta lavorando perché si arrivi, entro il prossimo agosto, al perfezionamento in Conferenza unificata di un Accordo quadro finalizzato a ridurre gli adempimenti burocratici e tagliare i tempi necessari per l’assegnazione delle risorse agli enti locali proprietari degli edifici scolastici».


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