Pagina 2 di 11 PrimaPrima 1234 ... UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 106

Discussione: Edilizia scolastica

  1. #11
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Inagibile un plesso del Liceo Fermi di Cosenza, il problema arriva in Senato


    A chiedere alla Senatrice Loredana De Petris di Sinistra Italiana un’interrogazione parlamentare per la chiusura del plesso del Liceo Scientifico Fermi di Cosenza è stata la Flc Cgil.
    Il problema ha sollevato grosse polemiche su tutto il territorio della regione Calabria, in quanto una delle scuole più importanti della provincia cosentina si è vista chiudere a pochi giorni dall’inizio delle lezioni, per inagibilità già riscontrata nella primavera 2017, un plesso scolastico.
    Ecco l’interrogazione presentata il 26 settembre in Senato da DE PETRIS, PETRAGLIA, BAROZZINO, BOCCHINO, CERVELLINI, DE CRISTOFARO, MINEO - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che a quanto risulta agli interroganti: il liceo scientifico "E. Fermi " di Cosenza rappresenta una delle istituzioni scolastiche storiche della città, con circa 1.100 alunni, ubicato nel centro della città e costruito negli anni '60;
    in oltre un cinquantennio non sono state mai avviate opere di ristrutturazione in termini di adeguamenti alle norme sismiche o di stabilità in generale, ma solo opere di restyling, che non hanno di fatto modificato l'insieme dello stabile;
    è di questi giorni un diffuso allarme tra lavoratori, studenti e famiglie, che vivono direttamente l'istituzione scolastica, e nella cittadinanza tutta. Infatti, a seguito di due perizie, gli esperti incaricati dalla Provincia avrebbero dichiarato la non agibilità dei locali dell'istituto e la non tenuta statica conforme alle normative vigenti;
    una tegola pesante abbattutasi sulla scuola, che potrebbe persino risultare fatale;
    il primo sopralluogo a rilevare forti criticità risale a marzo 2017. Un secondo sopralluogo è stato effettuato nella seconda metà del mese di luglio e avrebbe confermato la precedente perizia;
    nessun elemento di pericolo è mai emerso in questi anni, nonostante l'edificio fosse popolato da centinaia di studenti, fosse stato colpito da copiose nevicate e si trovi in un territorio che ha subito diversi eventi sismici, non tragici, ma importanti;
    nessuna notizia è trapelata per mesi, preferendo mantenere un profilo sommesso di diffusione del problema, nonostante la continua presenza all'interno dell'edificio di moltissimi alunni ed operatori scolastici. Tutto ciò si è verificato, senza che la comunità scolastica venisse a conoscenza degli esisti delle perizie,
    si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non intendano accertare le ragioni per cui, pur essendo l'edificio così gravemente inagibile, tanto da poter crollare da un momento all'altro, la Provincia non sia intervenuta immediatamente, già dopo il primo sopralluogo di marzo, intimando lo sgombero del plesso, ma abbia atteso l'8 settembre (a soli 4 giorni dall'inizio dell'anno scolastico) per emanare il decreto che inibisce l'utilizzo del plesso;
    se non intendano verificare le ragioni per cui, pur essendo stati svolti importanti lavori di ristrutturazione dell'edificio solo pochissimi anni addietro con un ingente spesa, non siano stati, altresì, effettuati i controlli richiesti dalle norme nazionali in termini di tenuta degli edifici scolastici;
    se non intendano intervenire, al fine di interrompere provvisoriamente i lavori di abbattimento dell'edificio, essendo la cittadinanza fortemente preoccupata dalla possibilità che tale area sia appetibile alle mire della speculazione edilizia, sacrificando un edificio agli interessi di costruttori locali, nonché al fine di svolgere una propria perizia in grado di stabilire se l'edificio possa essere ripristinato a norma con soli lavori di ristrutturazione.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #12
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Scuole: senza manutenzione una su 4 Solo il 27% adeguato sismicamente

    Nonostante la «vera svolta» dichiarata dal ministro Valeria Fedeli (nove miliardi, tra soldi già spesi e altri impegnati per il futuro), l’elenco delle magagne è ancora lunghissimo. Riassunto puntualmente, come ogni anno, da Cittadinanzattiva, associazione nazionale dei consumatori.
    Quanto è sicura, accessibile, «sana» la scuola dei vostri figli? Nonostante la «vera svolta» dichiarata dal ministro Valeria Fedeli (nove miliardi, tra soldi già spesi e altri impegnati per il futuro), l’elenco delle magagne è ancora lunghissimo. Riassunto puntualmente, come ogni anno, da Cittadinanzattiva, associazione nazionale dei consumatori.

    Il rapporto

    Nel XV Rapporto sulla sicurezza delle scuole presentato oggi a Roma, si legge che più della metà degli edifici scolastici italiani si trova in una zona sismica (54%), ma solo sul 27% degli istituti è stata verificata la vulnerabilità sismica (obbligatoria dal 2013). Una scuola su quattro (23%) ha una manutenzione inadeguata e solo il 3% è in ottimo stato. Circa un quarto di aule, bagni, palestre e corridoi presenta distacchi di intonaco, mentre segni di fatiscenza, come muffe e infiltrazioni, si riscontrano nel 37% delle palestre, nel 30% delle aule, nel 28% dei corridoi, nel 24% dei bagni. Gli impianti elettrici sono completamente a norma in meno di un’aula su quattro. Ventotto scuole su cento sono senza palestra. Il cortile c’è nell’88% delle scuole monitorate, ma quasi in un caso su tre (30%) è usato come parcheggio da personale e famiglie; in un caso su quattro, invece, presenta ingombri o rifiuti (23%) o aree verdi degradate (24%). Metà dei bagni (47%) è privo di carta igienica; nel 64% manca il sapone e nel 77% qualsiasi tipo di asciugamano. Una scuola su cinque (19%) risulta priva di bagni per disabili. Assenti anche le porte anti panico.

    Più vandalismo

    Aumentano anche gli atti di vandalismo, per lo più a opera di soggetti esterni: a subirli è stato il 28% degli istituti. Una scuola su 5 (19%) ha invece registrato episodi di bullismo. D’altronde, dicono gli esperti, persiste la cattiva abitudine di lasciare i cancelli aperti (45%) durante l’orario scolastico. E per finire, nell’11% delle scuole non è stato trovato alcun cartello che segnalasse il divieto di fumo.
    L’indagine

    L’analisi di Cittadinanzattiva fa il punto su sicurezza, qualità e accessibilità delle scuole italiane raccogliendo informazioni su 75 edifici scolastici di 10 regioni e aggiungendo i dati ricavati, per la prima volta, tramite l’istanza di accesso civico inviata dalla onlus in 2.821 Comuni e Province, relativi a 4.401 edifici scolastici di 18 regioni. Un lavoro finalizzato ad ottenere un quadro più aggiornato rispetto alla sicurezza strutturale e sismica degli istituti scolastici e dare informazioni dettagliate sulle certificazioni e gli investimenti degli Enti locali.

    Gli interventi

    «Molto è stato fatto dal 2015 ad oggi sull’edilizia scolastica da parte del governo, ma non si può ancora parlare di un’inversione di tendenza», afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. D’altronde, dice l’indagine, l’87% dei dirigenti o dei responsabili del servizio di protezione e prevenzione ha chiesto interventi manutentivi all’ente proprietario, ma in un caso su cinque non sono stati effettuati. Oppure sono stati portati a termine con qualche ritardo (43%). Una scuola su quattro ha chiesto interventi strutturali, mai effettuati (74%) o effettuati con ritardo (21%).
    Occorrono dieci anni

    La conclusione della onlus? «Occorre proseguire per almeno un decennio in questo titanico impegno, offrendo certezze a Comuni e Province circa la continuità nell’erogazione dei fondi – , afferma Bizzarri -. Occorre lavorare molto sulle amministrazioni pubbliche, affinché rendano davvero accessibili e trasparenti dati di interesse pubblico come quello sulla sicurezza delle scuole; sui tanti (80%) che non hanno risposto, è necessario fare un lavoro culturale e di formazione perché considerino i cittadini una risorsa e non un intralcio.




    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  3. #13
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Scuole che perdono pezzi, Anp: mancano fondi e prevenzione. Fedeli: il Governo ha fatto tanto



    Il cedimento di una parte del solaio del liceo Virgilio, nel centro di Roma, ha creato diverse reazioni. Per Anp mancano fondi e prevenzione. Replica la ministra Valeria Fedeli: l’impegno sul fronte dell’edilizia è costante.
    Ogni volta che c’è un cedimento, anche lieve, in una struttura scolastica si torna a parlare di mancanza di sicurezza dei nostri istituti.
    Stavolta, il cedimento ha riguardato una parte del solaio del liceo Virgilio, nel centro di Roma. Immediata è stata reazione dei presidi.
    ANP: UNA SCUOLA SU TRE NECESSITA DI INTERVENTI
    Secondo Mario Rusconi, presidente Anp del Lazio, “gli edifici scolastici italiani necessitano sia di interventi di manutenzione ordinaria, che di manutenzione straordinaria. Ad esempio nel Lazio una scuola su tre ha bisogno di interventi strutturali, e quindi di manutenzione straordinaria costosa e protratta nel tempo”.
    Rusconi non ha dubbi: siccome molti edifici, come il liceo Virgilio romano, sono datati, “la stragrande maggioranza delle scuole ha poi bisogno di manutenzione ordinaria, meno costosa della precedente, ma particolarmente impegnativa perché prevede controlli sistematici, a cadenza settimanali, ad esempio su infissi, porte, bagni, infiltrazioni d’acqua e intonaci”.
    “Purtroppo tutto questo è lasciato abbandonato all’episodicità e, soltanto dopo fatti importanti come quelli del Liceo Virgilio di quest’oggi si pensa ad intervenire. Manca la prevenzione”.
    RUSCONI (ANP): FONDI RIDOTTI RISPETTO ALLE ESIGENZE
    Il rappresentante Anp non le manda a dire: “ciò che maggiormente mi scandalizza è il fatto che la politica parli sempre di scuola e di sicurezza degli edifici ma al redde rationem nelle varie leggi di stabilità, che si susseguono negli anni, i fondi per gli interventi di manutenzione vengano sempre ridotti rispetto alle necessità. Faccio quindi un appello a tutti i partiti politici che in campagna elettorale oltre ai temi o alle leggi che colpiscono maggiormente l’opinione pubblica, abbiano il coraggio di affrontare argomenti altrettanto importanti come quello della sicurezza degli edifici scolastici”.
    Rusconi ricorda che “l’Anp insieme al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed in particolare con il suo presidente Ing. Sessa, ha avviato per il momento a Roma, un progetto sperimentale particolarmente significativo, che coinvolge gli studenti degli istituti tecnici per geometri e dei licei scientifici, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro”.
    MIUR: PRESTO UN FONDO PER I SOLAI DELLE SCUOLE
    Anche il Miur ritiene che vi sia necessità di fondi ad hoc. Tanto è vero che la ministra Valeria Fedeli, nella stessa giornata fa sapere che “il Ministero sta lavorando alla creazione di un Fondo per gli interventi di emergenza sui solai delle scuole”.
    “Il Fondo – spiega Fedeli – consentirà di intervenire nei casi di emergenze connesse alla manutenzione dei solai, come quello del Virgilio. Abbiamo già risorse interne che metteremo subito a disposizione e poi lavoreremo per rendere questo intervento strutturale. Portando avanti quell’impegno serio e importante che il governo sta dimostrando sul tema dell’edilizia scolastica, che riguarda il benessere e la sicurezza delle nostre studentesse e dei nostri studenti”.
    “Come Ministero – ricorda Fedeli – abbiamo finanziato, con 40 milioni, oltre 7.000 ispezioni sui solai, oltre 6.000 sono state già realizzate. Quest’estate abbiamo sbloccato altri 7 milioni di euro per le ispezioni, per un ulteriore scorrimento delle graduatorie degli interventi richiesti. L’impegno sul fronte dell’edilizia è costante. E va evidenziato come in questi anni ci sia stata una vera e propria svolta, con 9 miliardi stanziati e una governance per la gestione e la spesa dei fondi completamente rivista, con l’attivazione, dopo venti anni di attesa, dell’Osservatorio per l’edilizia scolastica e dell’Anagrafe con i dati relativi a tutte le scuole”.
    LA MINISTRA FEDELI: GLI ENTI LOCALI NON SI SOTTRAGGANO
    Poi, però, tiene a dire Fedeli, anche i Comuni e le Province, che gestiscono direttamente le scuole, devono prendersi le loro responsabilità: “L’impegno del governo è importante e costante. Occorre che tutti facciano la propria parte. Anche gli enti locali, che, come proprietari degli immobili, sono centrali nell’individuazione delle priorità e nel finanziamento ulteriore degli interventi”.
    Con riferimento al caso del liceo Virgilio di Roma, secondo quanto risulta dai dati dell’Anagrafe ministeriale dell’edilizia scolastica, sempre il Miur fa sapere che “la Città metropolitana di Roma non ha fatto richieste al Miur per il finanziamento di interventi strutturali di manutenzione in questa scuola. Il Virgilio risulta invece destinatario di 42.000 euro per l’adeguamento alla normativa antincendio, finanziati attraverso lo sblocco del patto di stabilità”.
    “La Città Metropolitana ha fatto poi domanda per le indagini diagnostiche sui solai, ricevendo 277.000 euro per 32 interventi già finanziati, ma il Virgilio non è indicato come prioritario fra quelle richieste. La Città metropolitana di Roma ha infatti candidato 57 scuole e il Virgilio è la cinquantaduesima in graduatoria”, concludono dal ministero dell’Istruzione.



    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  4. #14
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Come prevenire gli incendi di natura elettrica a scuola




    Gli incendi in ambito scolastico non sono molto frequenti, ma allo stesso tempo possono avere conseguenze gravi per le difficoltà di evacuazione di un alto numero di utenti. Come possiamo prevenirli?
    Ogni anno Italia si verificano, in media, tra i 30.000 e i 50.000 incendi all’interno di edifici civili. In base a uno studio condotto su 500 “incendi di grande rilevanza” accaduti in dieci anni (CNVVF – Laboratorio di Elettrotecnica del Centro Studi ed Esperienze – decennio 1990-1999) le percentuali di quelli innescati da fenomeni termici associati all’energia elettrica, distinte per attività, sono:
    locali commerciali e scuole: 14%
    locali di pubblico spettacolo: 14%
    strutture alberghiere: 18%
    case di riposo: 34%.
    L’innesco di un incendio e la sua propagazione in strutture “sensibili” come un edificio scolastico, può comportare un rischio indotto non indifferente, principalmente causato dalla massiccia presenza di alunni e personale scolastico in spazi contigui.
    Alcune tra le principali misure di prevenzione incendi, finalizzate alla riduzione della probabilità di accadimento di un incendio, possono essere individuate in:
    Realizzazione di impianti elettrici a regola d’arte (Norme CEI)
    Collegamento elettrico a terra di impianti, strutture, serbatoi etc.
    Installazione di impianti parafulmine
    Ventilazione dei locali
    Utilizzazione di materiali incombustibili
    Segnaletica di Sicurezza, riferita in particolare ai rischi presenti nell’ambiente di lavoro
    Sicuramente grande rilevanza assumono anche le misure di tipo comportamentale, proprio a causa della particolare concentrazione di utenti e la tipologia di attività svolte in un Istituto Scolastico. Tra queste si ricordano:
    Sfilare la spina senza tirare il filo conduttore e sempre a mani asciutte
    Interrompere sempre l’afflusso di corrente prima di intervenire su un circuito elettrico
    Evitare di innescare spine doppie in successione
    Non eseguire mai interventi improvvisati su impianti elettrici, conduttore, prese, spine, ecc.



    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  5. #15
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Più certificati sicurezza edifici scolastici. Inquinamento elettromagnetico a scuola: aumento reti cablate, diminuiscono WiFi




    L’annuale indagine di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica di quest’anno è dedicata specificatamente alla sicurezza degli edifici e si basa sui dati presenti nel database dell’Anagrafe Scolastica che, benchè deficitari, danno una idea chiara della problematica, e su un questionario inviato ai Comuni capoluoghi di Provincia.
    La maggior parte degli edifici scolastici risulta costruita prima del 1976 e benchè si trovino in zone ad elevato rischio sismico, ben pochi rispettano la normative antisismica in vigore.
    I risultati del questionario inviato da Legambiente ai Comuni capoluoghi di Provincia evidenziano come le certificazioni degli edifici siano in crescita, come ad esempio il certificato di prevenzione incendi che complessivamente negli ultimi due anni lievita di quasi dodici punti percentuali, anche se, con il 47,4%, rimane ancora la certificazione più carente. Gli edifici con certificato di agibilità sono il 61,2%, quelli con collaudo statico il 54,4%.
    La manutenzione riveste un’ importanza fondamentale nel mantenimento dei requisiti di sicurezza di ogni edificio, ma soltanto il 48,9% degli edifici scolastici ha goduto di interventi di manutenzione straordinaria nell’ultimo anno, ed il bisogno è sempre in crescita. Bassissimo è il dato che riguarda la classificazione energetica degli edifici, con solo lo 0,3% in classe A (alta efficenza) mentre il 49,3% si trova in classe G (bassa efficenza).
    L’accesso ai fondi dell’edilizia scolastica rapppresenta una fonte di finanziamento importante per le amministrazioni per intervenire sugli edifici. Fra i fondi nazionali maggiormente utilizzati vi sono quelli relativi alle indagini diagnostiche, i Mutui BEI, Scuolesicure.
    Un nuovo dato viene inserito quest’anno nella valutazione, il rischio ambientale indoor e outdoor. Oltre ad amianto e radon è stata aggiunta la verifica della presenza di muffa, umidità, concentrazione di CO2, formaldeide , VOC, ecc. Tuttavia tale monitoraggio è risultato compiuto solo sullo 0,2% degli edifici scolastici. Una mancanza di sensibilità verso queste forme di inquinamento indoor che talvolta possono favorire lo sviluppo di allergie.
    Rispetto all’inquinamento elettromagnetico i monitoraggi da Basse Frequenze e da Alte Frequenze, risultano entrambi quasi pari allo zero, ma diminuiscono sia gli edifici in prossimità di elettrodotti (3,1%) che di antenne cellulari (14,9%), mentre aumentano quelli nelle vicinanze di emittenti radio televisive (1,5%). In crescita le scuole con reti cablate (11,9%), in calo quelle connesse con wi-fi (37,9%).


    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  6. #16
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Amianto a scuola, quando rappresenta un rischio?


    Nelle scuole e negli edifici pubblici di tutta Italia sono ancora presenti manufatti in amianto, sebbene il suo uso sia stato vietato nel lontano 1992. Ma cosa possiamo fare per difenderci dai rischi della sua presenza a pochi metri dalle aule?
    Se l’amianto è compatto e non danneggiato, non esistono particolari rischi per la salute.
    Le fibre sono fortemente legate in una matrice stabile e solida per cui difficilmente si liberano.
    Se l’amianto è invece friabile, esiste il pericolo di inalarne fibre. Il materiale contenente amianto può essere facilmente sbriciolato o ridotto in polvere con una semplice pressione manuale.
    In tal caso le fibre di amianto sono libere e sono talmente sottili da rimanere in sospensione nell’aria anche a lungo e risultare facilmente inalabili.
    Nel documento “Amianto nelle scuole” il Dipartimento Igiene del Lavoro indica come il dirigente scolastico debba mettere in campo tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza di studenti e lavoratori, ed in particolare:
    – informazione: comunicazione agli studenti,al personale scolastico e alle imprese appaltatrici della presenza e della localizzazione dei manufatti in amianto
    – formazione degli studenti e del personale scolastico sui rischi derivanti dall’esposizione all’amianto, indicando in particolar modo le corrette procedure comportamentali
    – verifiche periodiche: valutazione periodiche delle condizioni dell’amianto presente negli ambienti scolastici tramite ispezioni visive e monitoraggi ambientali effettuati da laboratori qualificati
    – interventi per prevenire il danneggiamento dei manufatti
    Inoltre occore che il Dirigente Scolastico richieda all’Ente proprietario dell’immobile la verifica ed il monitoraggio del rischio amianto nonché l’eliminazione dello stesso tramite bonifica.
    Per la bonifica di strutture inquinate dalla presenza di eternit (nome commerciale dell’amianto) sono al momento possibili tre soluzioni:
    L’incapsulamento
    Il confinamento
    La rimozione e lo smaltimento in discarica
    Questi procedimenti sono disciplinati dalle leggi in vigore in materia di bonifica e la scelta di uno o dell’altro metodo dipende da diversi fattori, prima di tutto lo stato di conservazione del manufatto e le risorse economiche dell’Ente proprietario dell’edificio (ovvero Comuni o Province in caso di edifici pubblici).



    Orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  7. #17
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Giornata Nazionale per la sicurezza nelle scuole: iscrizioni entro il 6 novembre


    Anche quest’anno Cittadinanzattiva, in occasione della Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole che si celebra il 22 novembre, ha predisposto per le scuole di ogni ordine e grado un kit didattico gratuito.
    Per ricevere il kit è sufficiente iscrivere il proprio istituto alla giornata per la sicurezza di Cittadinanzattiva compilando il form presente sul sito dell’associazione al seguente link: http://www.cittadinanzattiva.it/form...le-scuole.html
    Il kit di quest’anno contiene: poster sui piani di emergenza a scuola e nel comune e depliant per docenti e genitori sui piani di emergenza a scuola e nel comune.
    Le iscrizioni resteranno aperte fino al 6 novembre.
    Saranno soddisfatte le richieste che perverranno entro e non oltre il 6 novembre 2017 fino ad esaurimento del materiale.
    Le scuole che lo desiderano, potranno scaricare il materiale direttamente dal sito www.cittadinanzattiva.it, sezione scuola, a partire dal 16 Novembre 2017.


    tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  8. #18
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Sicurezza a scuola, da Enea l’app su rischio sismico e consumi energetici


    Una nuova app per concepita per supportare i tecnici e i responsabili delle diagnosi energetiche nei rilievi energetici e strutturali delle scuole. Si chiama Safe School 4.0 ed è il nuovo strumento per smartphone e tablet sviluppato da Enea per fornire una prima valutazione degli interventi per l’efficientamento energetico e strutturale degli edifici scolastici.
    Come funziona
    L’applicativo mette anche a confronto i consumi reali dell’immobile con il fabbisogno energetico di riferimento per gli edifici , assegnando a ogni fabbricato una classe di merito sia per i consumi da riscaldamento che per quelli elettrici.
    Inoltre, spiega Enea, l’app permette di programmare in modo più efficiente ed economico gli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione energetica degli edifici scolastici. Una volta inserite le informazioni nelle apposite sezioni, si può ottenere un report dei rilievi completo di foto, il livello della classe di merito energetica e degli interventi per ottimizzarne la prestazione, il livello della vulnerabilità strutturale e delle azioni per migliorare la sicurezza dell’edificio e, infine, un file contenente tutte le informazioni inserite dal tecnico.
    In base ai dati forniti, per individuare le aree in cui le scuole richiedono i maggiori interventi, Enea realizzerà una piattaforma informatica di pianificazione strategica per un unico progetto di recupero degli edifici esistenti, che preveda anche il miglioramento strutturale delle costruzioni in base alle diverse criticità territoriali, ambientali e climatiche.


    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  9. #19
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Edilizia scolastica, sbloccati 2,7 miliardi

    In arrivo nuove risorse per circa 2,7 miliardi destinate all’edilizia scolastica. La luce verde si accende oggi – nella giornata nazionale dedicata alla sicurezza nelle scuole – con la firma della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli a due misure attuative.
    La prima è il decreto Miur che sblocca oltre un miliardo di euro – esattamente 1,058 miliardi – nell’arco del triennio 2017-2019 (di cui 291 milioni per l’annualità 2017). Il Dm che la ministra firmerà, e invierà alla Corte dei Conti per la registrazione, distribuisce alle Regioni le risorse riservate alle scuole a valere sul maxi-fondo da 46 miliardi in capo alla presidenza del Consiglio (istituito dalla legge di Bilancio 2016, articolo 1, comma 140). I soldi serviranno in massima parte per finanziare interventi mirati alla sicurezza antisismica delle strutture. Se tutto fila liscio, le risorse saranno nella disponibilità delle regioni entro la fine di quest’anno. Il riparto vede al primo posto la Campania (con quasi 149 milioni di euro), seguita dall’Emilia Romagna (con 94,4 milioni) e dalla Calabria (con 87,5 milioni). All’ultimo posto il Molise, con 17 milioni di euro.
    L’altra notizia è la firma – sempre oggi – del protocollo d’intesa tra la ministra dell’Istruzione e il vicepresidente della Banca europea per gli investimenti Dario Scannapieco per attivare un nuovo maxi-prestito da destinare a interventi di edilizia scolastica. La cifra indicata nel protocollo è di 1,3 miliardi, ma le risorse erogate dalla Bei saranno di più perché si sommano ad altri 310 milioni circa previsti dal precedente accordo Bei ma non ancora “tirati” dagli enti locali. In tutto, le risorse Bei salgono dunque a 1,7 miliardi.
    Il protocollo andrà poi a Palazzo Chigi per essere firmato anche dal premier Paolo Gentiloni. Il nuovo mutuo Bei viene pagato dallo Stato con 150 milioni all’anno per dieci anni. La Bei anticipa l’intero importo, mettendolo a disposizione degli enti locali (attraverso Cassa depositi e prestiti) a fronte della presentazione dei progetti e (dopo l’apertura del cantiere) del certificato di avanzamento lavori.
    Il protocollo Bei anticipa il Dm Economia-Infrastrutture-Istruzione sulla programmazione nazionale di edilizia scolastica 2018-2010. Lo schema di decreto dovrebbe ricevere il parere nella conferenza unificata di domani pomeriggio (dopo una riunione tecnica nella mattinata con le Province, che avevano chiesto al governo più fondi per le scuole da loro gestite) e poi andare in firma ai ministri.
    Le novità non finiscono qui. La ministra Fedeli annuncerà oggi nuovi concorsi di idee per selezionare i progetti di “scuole innovative” in sette città di Veneto, Piemonte, Calabria, Puglia e Lombardia. Il 6 novembre scorso si è chiuso il concorso lanciato dal Miur nel maggio 2016 per selezionare 50 “scuole innovative” da realizzare in varie città d’Italia con i fondi messi a disposizione dall’Inail (in conto investimenti). Tutti i progetti sono ora esposti in una mostra che si apre oggi a Roma.
    Sarà inoltre annunciato anche il nome del Comune dove sarà realizzata la “scuola modello” disegnata dai ragazzi delle scuole superiori coordinati dall’architetto Mario Cucinella. Il comune sarà sorteggiato tra gli 11 comuni colpiti dal sisma (in rappresentanza delle quattro regioni colpite dal terremoto del Centro Italia) che si sono candidati a ospitare la struttura.
    Infine, domani, sempre a Roma, Inarcassa (con Fondazione Inarcassa) e Miur annunciano il lancio di un fondo di rotazione che metterà a disposizione degli enti locali un milione di euro per anticipare i costi della progettazione di nuovi interventi. «Una iniziativa concreta per gli enti locali e per la sicurezza nelle scuole», sottolinea il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro. A fare da apripista sarà il comune di Barletta.


    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  10. #20
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Nasce il fondo Miur-Fondazione Inarcassa per i Comuni

    Nasce #fondAzioneScuola, il fondo di rotazione e garanzia per la concessione agli enti locali di prestiti per progetti mirati alla sicurezza degli edifici scolastici. L’iniziativa è stata presentata ieri a Roma ed è il frutto di un’intesa firmata dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ed Egidio Comodo, presidente della Fondazione Inarcassa. L’obiettivo è quello di anticipare, senza interessi, i costi delle progettazioni che gli enti locali si impegnano ad affidare a professionisti iscritti a Inarcassa e in regola con gli adempimenti previdenziali.
    Il fondo
    L’accesso al fondo – che ha una disponibilità di due milioni – sarà possibile dalle ore 12:00 del 4 dicembre prossimo e fino alla mezzanotte del 14 gennaio 2018. Ciascun comune potrà ricevere fino a 50mila euro di finanziamento. Il finanziamento potrà coprire le spese di progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) di: nuovi fabbricati destinati all’edilizia scolastica, ampliamento e/o la ristrutturazione (di edifici o impianti), efficientamento energetico, adeguamento e miglioramento sismico degli immobili.
    Una nota spiega che «la congruità dei costi di progettazione e la correttezza della procedura di affidamento» saranno valutati da una commissione di Fondazione Inarcassa. Il finanziamento delle iniziative seguirà il criterio cronologico di presentazione delle domande, ma anche quello territoriale, assicurando finanziamenti ad almeno due progetti per regione.
    Fedeli: su edilizia scolastica investimento senza precedenti
    «Sull’edilizia scolastica negli ultimi anni è stato fatto un investimento – che è prima di tutto un investimento culturale, non solo di risorse – senza precedenti» ha sottolineato la ministra Fedeli. E il presidente di Fondazione Inarcassa, Comodo, ha spiegato che il fondo «ha l’obiettivo di sbloccare l’iter procedurale propedeutico all’ottenimento del finanziamento dell’opera da realizzare. In tal senso, questo fondo svolge un’azione sussidiaria in favore degli enti locali».


    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



Pagina 2 di 11 PrimaPrima 1234 ... UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 utenti e 1 ospiti)

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •