Alla base di un ottimale sfruttamento delle componenti acustiche e visive, i componenti dell'impianto home theatre, e in particolare i diffusori audio, devono essere posizionati secondo particolari regole. Naturalmente, a seconda dell'ambiente che si ha a disposizione, vi possono essere delle varianti ma alcuni concetti fondamentali vanno rispettati.

Il posizionamento dei diffusori è certamente la procedura più delicata sia per questioni di spazio sia per il problema del cablaggio, non sempre risolvibile in modo semplice. Comunque i concetti fondamentali per ottenere buoni risultati sono i seguenti:

  • Frontali (2): i diffusori frontali sono due (destro e sinistro) e sono posti di fronte allo spettatore rivolti verso di esso, a fianco del televisore. Ne esistono da pavimento o dotati di piedistalli. Ricoprono un ruolo fondamentale: riproducono sottofondi musicali e in generale la colonna sonora del film.
  • Centrale anteriore: può essere posizionato sotto o sopra il televisore, preferibilmente all'altezza delle orecchie dello spettatore. Il ruolo che ricopre è quello di riprodurre i dialoghi del film.
  • Sorround (2): sono i diffusori posteriori (destro e sinistro) e si posizionano dietro allo spettatore, alla distanza di un almeno un metro e con un'angolazione di 45 gradi. Sono dedicati agli effetti speciali sonori presenti nel film e alla riproduzione dei rumori di tutte le sequenze di azione. In accoppiata con i frontali permettono l'emulazione della spazialità di un effetto, come per esempio il volo di un'astronave.
  • Subwoofer: è un diffusore dedicato alla riproduzione delle frequenze minori di 50 Hz, le più profonde e coinvolgenti per lo spettatore, per questo è detto anche LFE (Low Frequency Effects). Grazie alle caratteristiche diffusive delle basse frequenze, il subwoofer non ha un posizionamento privilegiato e può trovare posto anche al lato della stanza. Di norma si posiziona dietro il divano o vicino al televisore. Esistono due tipologie di subwoofer: attivi, dotati di un proprio amplificatore, e i più economici passivi.



  • Può essere a connessione ottica,wifi o via cavo,si può valutare il suo rendimendo ponendolo in controfase



  • Centrale posteriore: è il settimo diffusore introdotto con l'avvento dei due nuovi formati multicanale, il DTS ES e il Dolby Digital EX, che coprono il buco acustico lasciato esattamente dietro lo spettatore.









IL CABLAGGIO
La regola generica è che più è grande la distanza del diffusore dall'amplificatore, più grande dovrà essere la sezione del cavo. E' consigliabile curare attentamente i collegamenti ed affidarsi a cavetteria certificata, magari spendendo qualche euro in più: sono soldi spesi bene! Quindi verificare l'effettiva qualità dei cavi in dotazione ai componenti e nel caso sostituirli con quelli a contatti dorati. Esistono poi soluzioni innovative. La prima è quella del wireless: alcuni impianti permettono un collegamento radio di alcuni dei diffusori (tipicamente quelli posteriori) che permette una buona qualità e limita il numero di cavi sul pavimento. Altra soluzione davvero ottima è quella dei cavi piatti di ultima generazione; essi sono in grado di trasportare il segnale audio in modo impeccabile, e una volta fissati al muro, con una mano di pittura sono praticamente invisibili.


Un impianto home theatre è composto da più apparecchi connessi tra loro, con compiti ben precisi; per questo si usa il termina "catena" che indica la concatenazione di più componenti in un preciso ordine.

SORGENTE AUDIO/VIDEO
Naturalmente in testa alla catena stanno le sorgenti in grado di riprodurre i contributi audio/video sul nostro impianto. Come sempre la qualità di ogni componente della catena deve essere proporzionata, in modo da non avere effetti "imbuto" o sovradimensionamenti inutili.

Le sorgenti di un impianto possono essere molte e di differente tipologia. E' possibile collegare lettori DVD, vcr, sintonizzatore satellitare o tv digitale terrestre, stereo, laserdisc, ecc... e in generale ogni tipo di sorgente audio/video di cui disponiamo.
Una cosa molto importante da valutare nella sorgente (sia per l'acquisto della sorgente stessa che per l'acquisto dell'amplificatore) è la dotazione di attacchi. E' consigliabile che vi siano uscite ed entrate di varie tipologie al fine di consentire collegamenti più qualitativi e senza conflitti. Di norma per ogni sorgente vi sono più possibilità di connessione, ad esempio quella ottica per l'audio o quelle component per il video. La scelta di quale utilizzare dipende dalla disponibilità delle sorgenti e dell'amplificatore, oltre che dalla qualità desiderata.
Per i lettori DVD in particolare è importante che vi sia la possibilità di uscire col segnale audio DTS e/o Dolby Digital, necessari per ottenere, grazie all'amplificatore, l'audio multicanale. Alcuni lettori possiedono un decodificatore/amplificatore già integrato ma in genere si preferisce acquistare un amplificatore separato, come vedremo più sotto.










AMPLIFICATORE
La presenza dell'amplificatore è determinante e rappresenta il fulcro di tutto l'impianto. I compiti dell'amplificatore sono parecchi, vediamo di elencarli brevemente:
Se il segnale estratto dalle sorgenti è digitale, per poterlo amplificare e spedire ai diffusori deve essere convertito in analogico. L'amplificatore è dunque un necessario convertitore del segnale audio.
Il decoder all'interno dell'amplificatore è impiegato per decodificare il segnale audio multicanale che arriva dalle sorgenti e distribuirlo in modo corretto a ciascun diffusori. Naturalmente occorrerà una decodifica adeguata al segnale audio impiegato dalla sorgente (Dolby Surround, DTS, Dolby Digital AC3, ecc...)
L'amplificatore spesso può applicare effetti DSP (Digital Sound Processing), ovvero vari effetti audio che ricreano, su una traccia sonora, particolari e suggestive ambientazioni (echi, riverberi, ecc...) che aumentano la spettacolarità del suono. Sono filtri aggiuntivi, quindi è possibile modificare "in diretta" l'audio della sorgente, creando appunto gli effetti ambientali.
E' in grado di gestire e regolare i ritardi tra i diffusori, e quindi permettere un corretto ascolto anche in ambienti non perfettamente simmetrici. Inoltre permette interventi di equalizzazione sui segnali in entrata e permette un notevole controllo della potenza in uscita.
Spesso, ma non sempre, l'amplificatore gestisce anche i segnali video con alcune funzioni che consentono di migliorare la visione, filtrare i difetti e scalare il quadro video.




SCHERMO O TELEVISORE
Oltre alla componente audio, i sistemi home theatre permettono una resa migliore anche di quella video. Anche in questo caso le varianti sono molteplici e dipendono molto dalla spesa che si vuole affrontare.
TELEVISORE 4/3: il numero indica il rapporto tra larghezza e altezza dello schermo. Il formato 4/3 è quello degli apparecchi televisivi comuni e si tratta del modo più economico, ma certamente meno qualitativo, per guardare un film. E' la soluzione peggiore poiché non vengono sfruttati i vantaggi video del formato DVD, soprattutto per quanto riguarda risoluzione e formato d'immagine. I film in DVD sono quasi tutti presentati nel formato originale widescreen (ampio proprio come al cinema) e sui televisori 4/3 vengono visualizzati con le barre nere sopra e sotto, riducendo ulteriormente la qualità della visione.
TELEVISORE 16/9: Si tratta della scelta dal rapporto qualità/prezzo migliore. Un televisore 16/9 ha lo schermo visibilmente più largo di un 4/3 e questo consente la riproduzione corretta del formato d'immagine dei DVD. Inoltre sfrutta meglio la qualità della risoluzione del video. Naturalmente sono apparecchi che costano di più di un normale 4/3, ma ultimamente i prezzi stanno scendendo.
SCHERMI LCD o AL PLASMA: Sono la grande scommessa per il futuro del delevisore casalingo. Sottili, poiché la loro tecnologia non presuppone la presenza di un tubo catodico, possono raggiungere dimensioni notevoli e possiedono un quadro video completamente sfruttabile.
TV A RETROPROIEZIONE: sistema che si basa sulla proiezione del video tramite lampada ma dall'interno di un involucro dotato di schermo, dalle sembianze di un televisore. In sostanza, la lampada interna proietta il video su un sistema di specchi e lenti che lo deviano e lo allargano sul retro dello schermo, mentre la visione avviene frontalmente come per un TBC. Hanno alcuni svantaggio come la perdita di contrasto in ambienti molto luminosi e una visuale laterale leggermente distorta. Inoltre sono ingombranti quanto una tv con il mobile d'appoggio, dovendo contenere il sistema di proiezione e le lenti.
VIDEOPROIETTORE: per appassionati evoluti vi è anche la possibilità di collegare un proiettore. Il funzionamento è simile a quello di un proiettore cinematografico, che fa uscire un fascio di luce da un obbiettivo e proietta su uno schermo le immagini. Naturalmente funziona con segnali video sia a bassa che alta risoluzione e a seconda del modello ci possono essere dei limiti le dimensioni dello schermo e la qualità d'immagine.