Retecapri, emittente nazionale indipendente che trasmette dall'isola di Capri, prende atto che, nel corso delle varie pianificazioni per il passaggio al digitale terrestre (DTT), gli verrebbe assegnata una sola frequenza (multiplex) mentre a Rai e Mediaset sei, a Telecom Italia Media tre ed a Rete A due. Lo si legge in una nota dell'emittente televisiva. Retecapri aveva gia' contestato duramente quanto stabilito dall'Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) con la delibera del 7 aprile 2009 che avviava il percorso per il definitivo al digitale terrestre.
'In tema di tutela del pluralismo e della libera concorrenza, dunque, (elementi su cui la Commissione Europea ha espressamente richiesto al nostro paese un deciso adeguamento al diritto comunitario), la prospettiva si fa preoccupante', spiegano i vertici dell'emittente.
'In tal contesto Retecapri intende precisare che gia' opera con due multiplex (denominati Alfa e Omega) e pertanto l'assegnazione al minimo dovra' riguardare i due mux. Del resto, gia' in Sardegna sono operative le frequenze per due multiplex in digitale, rispettivamente sui canali 58 e 62. Analoga richiesta per due SFN e' stata avanzata in Val D'Aosta, nel Piemonte orientale e in Trentino Alto Adige. Come rete nazionale, peraltro operante dal 1981, addirittura prima delle reti Mediaset, Retecapri ha diritto a due frequenze SFN per alimentare i suoi due multiplex poiche' e' impensabile che in alcune regioni operi con due multiplex ed in altre con uno.
Sul punto, quindi, Retecapri rende noto che sono in corso le opportune iniziative in tutte le sedi ritenute opportune per l'assegnazione di frequenze come richiesto e secondo le legittime aspettative'.
Aduc TLC