Entro l'autunno il colosso di Mountain View proporra una doppia ricerca: per parole chiave o una ricerca semantica. Un tentativo di ragionare come fa il cervello umano
NEW YORK - Presto Google cambierà faccia. Nel senso che quando saremo dinanzia al motore di ricerca più popolare del pianeta potremo scegliere se fare una ricerca per "parole chiave" o affidarci alla ricerca semantica, quella che praticamente ci consentirà di fare vere e proprie domande. Il motore di ricerca diventa così più potente: il cervellone di Mountain View prova a ragionare come un cervello umano e non una macchina. Allora, quando digiteremo "Jaguar" capirà al volo - o dovrebbe - se stiamo cercando un'automobile oppure - se stiamo facendo la ricerca in inglese - un giaguaro. Il passo è così lungo che il nuovo look non sarà probabilmente pronto prima dell'autunno.
Google per la verità già adesso propone alcune ricerche semantiche: se cerchiamo "30 rock" capisce che stiamo cercando il telefim e quindi ci presenta non solo le puntate più famose ma in fondo alla schermata anche gli attori. Ma a regime la ricerca sarà ancora più potente: dice il Wall Street Journal che Google incanalerà la potenza di Metaweb Technologies, il super database che contiene 12 milioni di voci, il quadruplo di Wikipedia. Ecco, il modello sarà proprio enciclopedico. Quando porremo una domanda non avremo soltanto un elenco di siti dove trovare la risposta ma la risposta stessa.
L'obiettivo è non solo consolidare il primato nelle ricerche - il sito controlla già il 66 per cento del mercato - ma anche spingere
il visitatore a fermarsi di più sulla pagina. Il nemico non è solo Microsoft che con Bing sta erodendo quote di mercato: è soprattutto Facebook mangiatutto che per centinaia di milioni di utenti è diventa la pagina d'accesso al web. E più tempo speso, si sa, vuol dire più pubblicità: che costituisce il fulcro dei 37 miliardi di dollari di ricavi annuali.



Repubblica