.Superveloce, con un nuovo schermo, perfetto per i giochi Tante novità, pochissimo show, nessuna vera rivoluzione
Lastampa.it BRUNO RUFFILLI INVIATO A LONDRA
Quando presentò la prima versione dell’iPad, il 27 gennaio di due anni fa, Steve Jobs lo definì «magico e rivoluzionario». Oggi quella magia e quella rivoluzione fanno parte della vita di 55 milioni di persone, ma ad Apple non basta. È la legge della tecnologia che impone di non fermarsi: così ieri il «ceo» di Apple Tim Cook ha presentato la terza generazione dell’apparecchio, l’arma più affilata di Cupertino per mantenere il primato in un mercato, quello dei tablet, che ha creato dal nulla.

Com'è fatto
La tavoletta è leggermente più spessa e più pesante della versione precedente, una scelta curiosa per un’azienda che ha fatto coincidere il progresso tecnologico con una riduzione di dimensioni e peso. Ma c’è una ragione: lo schermo ad altissima definizione è più spesso di quello attuale e necessita di batterie maggiorate per garantire la stessa autonomia. Per mezzo millimetro e qualche grammo in più, liPad 2012 offre un display a 2048 per 1536 pixel, novità assoluta per un apparecchio commerciale: le tv più evolute si fermano a 1920 per 1080. Lo schermo conserva le dimensioni del vecchio modello, così i pixel, i puntini luminosi che compongono le immagini, sono vicinissimi tra loro: testo e immagini sono nitidissimi, come se fossero stampati. Apple aveva già adottato una tecnologia simile per lo schermo dell’iPhone.

Da vedere e da toccare
Cook ha spiegato che oltre i tre quarti dei ricavi di Apple provengono da apparecchi post-pc: iPhone, iPad, iPod. Anzi, col solo iPad, Cupertino si è piazzata davanti ad Hp, primo produttore mondiale di computer. La novità è che oggi a Cupertino insistono sul tablet come strumento per produrre contenuti, oltre che per consumarli: così arrivano una serie di app fatte apposta per scrivere, montare video, elaborare immagini. Tutto con un tocco, e tutto in HD, che pare essere la nuova frontiera della tecnologia mobile. Sull’ultimo iPad ci sono infatti una fotocamera da 5 megapixel e un processore dedicato per la grafica; la resa con i giochi è eccellente («meglio della Playstation 3 e della Xbox», per il presidente di Epic Games, ospite sul palco dello Yerba Buena Center di San Francisco), ma migliora anche la leggibilità di libri e siti.

La strategia
Al Mobile World Congress di Barcellona, la scorsa settimana, i nuovi tablet erano pochissimi, dopo le novità del 2011. Tutti aspettavano Apple, che ha scelto una strategia in tre tappe: il nuovo iPad senza nome, venduto allo stesso prezzo del modello precedente, l’Apple tv versione 2012, con cui è possibile vedere sul televisore del salotto quello che mostra il display del tablet. E a Cupertino hanno pensato bene di fare dell’iPad2 il modello di attacco per combattere l’avanzata di Android (in Italia è disponibile da 399 euro). Il nuovo iPad debutta il 16 marzo negli Usa e in altri 11 Paesi, da noi arriverà una settimana dopo, ma senza due delle caratteristiche più interessanti: la velocissima connessione Lte (Long Term Evolution) e il sistema di dettatura intelligente. Per la prima bisognerà aspettare le reti cellulari di quarta generazione e l’assegnazione delle frequenze, per il secondo dovrebbe arrivare un aggiornamento software entro l’anno.

Intanto, più che di magia e rivoluzione, nel primo keynote dopo la morte di Jobs si è parlato di numeri e mercati. Il guru della Mela non è mai stato nominato, e la sua assenza si è avvertita: quella di ieri era una buona presentazione, ma non lo spettacolo cui aveva abituato fan e appassionati.