04/03/12, 18:30

ROMA-LAZIO 1-2/Reja: 'Secondo posto? Ci sono tanti punti a disposizione. Oggi grandi. Complimenti a Garrido e Scaloni, simbolo di un gruppo fantastico'




Aveva ragione Totti:”L’uomo derby sarà Reja..” Lo disse all’andata e Reja gli rispose con i fatti. Con lo stesso risultato, “l’uomo derby Reja”, fa bottino pieno. 2-1 all’andata, 1-2 al ritorno. Un sogno che continua. Dalle dimissioni, al secondo derby consecutivo che vale il terzo posto solitario. Un terzo posto che lascia intravedere l’Europa che conta. Ai microfoni di Sky,raggiante, il tecnico goriziano, commenta così la partita dei suoi uomini..
Abbiamo visto le immagini della sua esultanza liberatoria. Secondo derby di fila, Lazio al terzo posto e pensare che lei si era dimesso. Ogni tanto vi fa bene questa “autoflagellazione”?
C’è stato uno scambio di opinioni tra me e la dirigenza poi ci siamo chiariti..
Se l’aspettava la Lazio terza in classifica?
Questo è il nostro obiettivo e la nostra massima ambizione. Stiamo facendo quello che ci si aspettava. Manca ancora molto, mi auguro che la Lazio possa recuperare dal punto di vista fisico e tenere alta la concentrazione. Adesso che non siamo più impegnati in Europa la nostra concentrazione andrà tutta al campionato.
È stata la vittoria della maturità. Si aspettava qualcosa di diverso dopo l’espulsione di Stekelenburg?
No, noi avevamo preparato la gara in questo modo. Avevamo un equilibrio tattico mentre eravamo in superiorità numerica e non potevo cambiare questo equilibrio. Abbiamo avuto due o tre palle per chiudere la partita ma le abbiamo fallite. Oggi in fase difensiva siamo stati abbastanza sicuri, pur concedendo un po’ troppo spazio alla Roma. Abbiamo vinto e questo è ciò che conta.
Dall’uomo che voleva dare le dimissioni, all’uomo che vince due derby..
Ci sono state situazioni di cui abbiamo già parlato. Ma il capitolo è chiuso.
Come ha vissuto il periodo in cui il nome di Zola ricorreva costantemente per la panchina che occupa?
Io non ho nessun tipo di problema. Sono di una serenità e con una fermezza che non mi scalfisce più niente. Gianfranco è un amico, l’ho sentito. Giustamente il presidente l’ha contattato perché se io fossi andato via, qualcun altro doveva arrivare al mio posto. I contatti sono normalissimi. E sarei felice se in futuro, un futuro lontanissimo, magari tra 10 anni, venisse lui ad allenare la Lazio.
La Lazio è a tre punti dalla Juvntus. Parliamo di terzo posto ma bisogna guardare altrove, la classifica dice questo..
Questo è un gruppo straordinario. Più in difficoltà siamo, più combattiamo. Oggi per esempio Scaloni e Garrido hanno fatto un’ottima partita e questo è importante. Io sono orgoglioso di guidare questa compagine. I risultati non vengono mai per caso, ci sono delle componenti straordinarie nello spogliatoio.
Reja sarebbe d’accordo nell’eliminare la regola dell’espulsione del portiere su fatti come quelli di oggi?
Si perché penalizza ulteriormente la squadra. Secondo me, basterebbe dare il rigore e l’ammonizione.
Ramona Marconi
Cittaceleste.it
AGGIORNAMENTO ORE 19:00
A -3 dalla Juve e-6 dal Milan. Si può ambire a qualcosa in più del terzo posto?
Ogni gara dobbiamo cercare di vincerla. Noi siamo sempre e spesso in emergenza non abbiamo ricambi, i titolari sono fuori, ma ogni volta che pesco tra le riserve fanno grandi partite. Garrido e Scaloni grande prestazione. Gli faccio i complimenti. Dobbiamo guardare avanti. A me piace andare a fari spenti abbiamo squadre come Inter, Napoli e Udinese, anche se oggi ha pareggiato, che hanno caratura importante. Mi auguro di continuare con questo score. Mancano 12 partite e ci sono tanti punti a disposizione per noi e per gli altri. Complimenti ai ragazzi non è facile vincere due derby. Abbiamo una rosa veramente forte non ottieni risultati se non hai giocatori con qualità non solo morali e fisiche, ma anche forti dal punto di vista caratteriale”.
Perché non l’avete chiusa?
Mi sono arrabbiato. Nel secondo tempo dovevamo chiudere la gara. Abbiamo avuto la fortuna di andare in vantaggio e loro sono rimasti in dieci. Dovevamo chiudere la gara. Invece ci siamo rintanati e abbiamo sofferto oltremisura. Abbiamo avuto tre opportunità e non le abbiamo sfruttate, questo rimprovero ai ragazzi non si può soffrire così. La Roma ha dimostrato qualità e voglia. La Roma ha giocato ha messo intensità, ma noi abbiamo mantenuto l’assetto tattico che avevo preparato. Se noi diamo campo alla Roma ti mette in difficoltà. Vincere il derby è motivo di soddisfazione. Un’emozione intensa. Sono qui da due anni e so cosa vuol dire vincere il derby. Ora starò in pace. La gente e il pubblico laziale mi ha dimostrato grande affetto, anche con le contestazioni c’è chi mi dimostrava stima. Giocatori, tecnico, tifosi e società abbiamo fatto un bel gruppo. Le critiche mi fanno bene danno stimoli non solo a me ma anche alla squadra. I risultati vengono anche perché questa gente ci sta portando in paradiso. Speriamo di centrare l’obiettivo Champions sarebbe bello. Io l’ho detto che volevo migliorare il risultato della passata stagione”.
A chi lo dedica il derby, visto che ha raggiunto Eriksson?
Non ho dediche particolari da fare. Le persone che mi sono vicine, a mia moglie che soffre più di me tutte le vicende che ha vissuto a Roma, le offese. Ha mandato giù ed ora vede le gare, tranquillamente. Motivo di soddisfazioni per i ragazzi che meritano questa gioia. Il derby ci dà sicurezza ma ora non montiamoci la testa”.
Mauri?
Conoscete le caratteristiche anche se oggi è andato un po’ in affanno. Assetto tattico di oggi lo abbiamo preparato bene. Ci vorrà tempo perché entri in forma. Ha fatto due gare 90 minuti non posso pretendere brillantezza, ma le partite gli servono per ritrovarla”.
Due derby vinti e terzo posto solo. 12 Gare alla fine Reja si toglie soddisfazioni. Se dovesse finire oggi la stagione potrebbero far cambiare qualcosa nella sua mente?
“Il presidente mi ha rinnovato la fiducia di fronte ai ragazzi di esser allenatori di oggi e del futuro. Chiudiamo la questione. Ci siamo chiarirti e ci siamo accordati per proseguire il rapporto anche in futuro”.
Contro Ranieri quattro derby persi, con Luis Enrique due vinti. Cosa la mette a suo agio dell’allenatore spagnolo?
Quella di prima era una squadra che aveva mestiere e si conosceva, questa ha grandi doti tecniche, è una squadra giovane. Quando questi giocatori capiranno cosa significa giocare a Roma, se arriverà la maturazione vedrete che arriveranno lontano. Poi ci sono Totti e De Rossi che faranno maturare la squadra. Ha mezzi e qualità importanti. Questo sistema di gioco se riesce a imporre la propria linea ti mette in difficoltà. L’avevamo preparata perché sapevamo che poteva concederti qualcosa. Questa maturità dovrà arrivare se gioca come altre gare che ho visto è una squadra che può mettere in difficoltà chiunque”.
La squadra è con lei. Ha avuto una scossa?
"Da quando sono arrivato nell’anno della difficoltà con i giocatori ho sempre avuto un rapporto aperto e schietto in due anni e mezzo c’è stato un crescendo. Abbiamo anche ottenuto risultati importanti. Con qualcuno c’è più feeling, con altri meno perché giocano meno, ma quest’anno giocato tutti. E’ un gruppo speciale. Le frecce sono pronte a partire, ma se non hai uno scudo forte può esser pericoloso”.
Ecco nel dettaglio i voti di Roma-Lazio:
Marchetti 7
Scaloni 8
Biava 7
Dias 7
Garrido 7,5
Ledesma 7,5
Matuzalem 7,5
Gonzalez 7
Hernanes 8
Mauri 8
Klose 7,5
Diakitè s.v.
Alfaro 7
Reja 8
Stefano Benedetti
Nathanya Di Porto - Mirko Borghesi
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