Profum0: "L'apertura delle università italiane agli studenti stranieri è una priorità"

Il Miur e l’Università di Cambridge hanno siglato un nuovo accordo per i test di ammissione ai corsi in lingua inglese degli Atenei italiani. In base ad esso - spiega il Miur - la University of Cambridge Esol Examinations (Cambridge Esol) fornirà le prove di ammissione sia per gli studenti italiani, sia per quelli stranieri che intendono iscriversi a questi corsi nelle università italiane.
Le prove di ammissione saranno disponibili in un’ampia gamma di argomenti, tra cui medicina, ingegneria, architettura, economia, scienza di base, scienze umanistiche. Alcuni di essi partiranno già da settembre 2012. Grazie anche alla vasta rete di centri autorizzati Cambridge ESOL, sarà possibile avere a disposizione numerose sessioni di esame durante l’anno.
In Italia - sottolinea il Miur - sono già oltre 100 i corsi tenuti in inglese e l’obiettivo dell’accordo è proprio quello di potenziare quest’offerta formativa.
«Un progetto come questo - ha dichiarato il ministro Profumo - è un vantaggio per tutti. L'apertura delle università italiane agli studenti stranieri è infatti una priorità fondamentale e l'iniziativa aiuterà i laureati stranieri a familiarizzare con la cultura italiana, abituando al contempo gli studenti italiani ad un ambiente più internazionale. Anche questa iniziativa può essere dunque un volano per la nostra economia».

«I test - ha poi spiegato Nick Beer, direttore della Cambridge Esol in Italia - valuteranno la conoscenza dello studente nell’ argomento prescelto, oltre a quella generale necessaria per l'ammissione agli studi universitari. Quest’accordo permette lo sviluppo di un`offerta molto importante per quegli studenti stranieri che desiderano un percorso affidabile ed internazionale per studiare in Italia».
L’accordo - sottolinea il Miur - consolida e porta avanti una lunga collaborazione già esistente tra Cambridge Esol e il ministero per elevare il livello di insegnamento e apprendimento della lingua inglese nelle scuole italiane attraverso un programma di valutazione che include ance certificati linguistici riconosciuti a livello internazionale come, ad esempio il PET, il First Certificate (FCE) , il CAE e il Proficiency (CPE).


La Stampa