23/02/12, 06:46

CALCIO/Lazio: Ora Lotito recluta ex laziali. Ecco i nomi per la panchina

Alla prima che mi fai ti licenzio e te ne vai . (Che schifo)




MADRID - Lotito ha chiesto a Reja di rispettare il contratto e bisognerà attendere 24-48 ore per capire quanto ancora potrà durare il tecnico friulano, apparso ieri sera al Vicente Calderon tesissimo e vicino all’addio. Ha dovuto accettare di guidare la Lazio, virtualmente eliminata, nel ritorno di Europa League con l’Atletico Madrid: ballano dei soldi, l’ipotesi di una vertenza, le spinte di squadra e tifosi che gli chiederanno di restare, come formalmente ha fatto anche la società Biancoceleste ieri, perché non ancora sicura di trovare una soluzione convincente al suo posto. Lotito stava pensando da qualche settimana all’allenatore per la prossima stagione. Nelle ultime ore, dopo il tracollo di Palermo, ha cominciato a riflettere sull’opportunità di anticipare i tempi, con tutte le difficoltà del caso, perché la rosa inevitabilmente si restringe. Ci sono alcune idee, però, che lo affascinano per l’immediato e per il futuro. Una clamorosa: Mauro Tassotti, romano di San Basilio, vice “storico” del Milan e oggi ancora al fianco di Allegri dopo essere stato per anni il delfino di Ancelotti. Non è mai riuscito a diventare il tecnico dei rossoneri dopo una carriera trentennale a Milanello. Nato e cresciuto alla Lazio, viene considerato un ottimo allenatore e in chiave derby ritroverebbe Luis Enrique con cui, dopo la gomitata ai Mondiali del ‘94, recentemente ha fatto la pace. Il regolamento gli consentirebbe di accettare un’eventuale proposta della Lazio. In base all’articolo 38 delle Noif, cambiando incarico (da vice a primo allenatore) potrebbe cambiare club nel corso della stagione. Candidatura forte, anche se Lotito non è ancora entrato in azione. Ci sono dei rapporti con il Milan da salvare, bisogna prima capire la disponibilità di Tassotti a lasciare i rossoneri, interrompendo un rapporto secolare. Idea percorribile? Forse sì.

DOPPIA D - Lotito dovrebbe aspettare fine campionato per prendere Mihajlovic, ma nell’attesa e ancora sulla base dell’articolo 38 oggi potrebbe dirottare su Marcolin, il vice e “tattico” di Sinisa, l’estate scorsa in concorrenza con Montella per la panchina del Catania. Appare chiaro come il presidente stia pensando ad ex laziali. Dietro a Tassotti, ci sono altre due candidature forti. Una porta a Roberto Di Matteo, collaboratore di Vilas Boas al Chelsea, amatissimo dai tifosi. Guadagna una montagna di sterline a Londra e potrebbe sostituire proprio Vilas Boas in caso di esonero. L’altro nome, più sorprendente, è quello del tedesco Thomas Doll. Ha giocato nella Lazio di Calleri, ha portato l’Amburgo in Champions e ha lavorato in Turchia nelle ultime due stagioni: dopo una breve esperienza in Arabia Saudita, ora è a spasso.
DE CANIO - A proposito di lazialità, ieri sono circolati anche altri tre nomi. C’è chi ha ipotizzato una chiamata a Sven Goran Eriksson, il tecnico dell’ultimo scudetto, disponibile a tornare a Roma, oppure è stato fatto il nome di Pierluigi Casiraghi, fermo da quando ha lasciato l’Under 21 dell’Italia. Ma una candidatura che può fare breccia nei pensieri di Lotito porta anche al nome di Bruno Giordano, che era stato vicinissimo alla panchina della Lazio nel gennaio 2008, quando stava per sostituire Rossi. Qualche chances se la può giocare di sicuro Gigi De Canio, fermo dalla scorsa stagione dopo aver condotto il Lecce alla salvezza. Lotito ci aveva pensato anche nel giugno scorso prima della conferma di Reja, lo conosce, potrebbe contattarlo. L’altro nome di tecnico senza un passato laziale, ma da tenere in considerazione è quello di Walter Zenga (così come quello di Del Neri, tra l’altro grande amico di Reja). Tenendo in considerazione un altro aspetto, legato alle possibili soluzioni interne: pur avendo a disposizione Giovanni Lopez, il vice di Reja, e Angelo Crialesi, altro componente dello staff, ieri la società aveva già deciso di dirottare a Madrid il tecnico della Primavera, Alberto Bollini.
f.p.
Rassegna stampa a cura di Cittaceleste tratta da il Corriere dello Sport