22/02/12, 06:21

CALCIO/Lazio: Lotito-Reja, c’eravamo tanto amati. Alta tensione a Formello




ROMA - Alta tensione Lotito-Reja, c’è stato un confronto a muso duro ieri a Formello (allenamento ritardato di circa 45’). Il tecnico al momento resta sulla panchina della Lazio ma è sotto esame contro Atletico Madrid e Fiorentina, non verranno perdonati altri crolli. Il presidente biancoceleste ieri è piombato nel centro sportivo alle 14, ha incontrato l’allenatore insieme al diesse Tare. I toni sono stati accesi, i rapporti tra le parti non sono più quelli di una volta, ci sono incomprensioni per via del mercato e dei terremoti conseguenti, per via delle scelte tecniche scaturite dall’emergenza assenze. Lotito e Reja hanno parlato per oltre trenta minuti e dopo l’incontro il patron biancoceleste ha incontrato Rocchi e Brocchi, due leader del gruppo. Successivamente ha riunito tutti i giocatori nello spogliatoio. Per la terza volta dopo Cesena e Genova è stato chiesto alla squadra se c’è ancora unione di intenti con l’allenatore, se c’è ancora fiducia nel suo lavoro. Una situazione strana: perché chiedere al gruppo conferme? Forse sono le certezze di Lotito a vacillare? Dà la sensazione di pensare ad un cambiamento. I calciatori hanno comunque risposto positivamente.

GLI SCENARI - Reja, a meno di clamorosi colpi di scena, oggi partirà con destinazione Madrid, domani sera la Lazio affronterà l’Atletico nel match di ritorno valido per i sedicesimi di finale. Lotito aspetta risposte dal campo, se arriveranno si andrà avanti, ma il divorzio a giugno è più che certo. A settembre fu Reja ad aprire la crisi dopo la sconfitta col Genoa e le contestazioni dei tifosi, stavolta i risvolti della vicenda sono diversi, i dubbi sul continuare insieme o meno sembra averli la società. Nella serata di ieri circolavano indiscrezioni legate alla possibilità che il tecnico rassegnasse le dimissioni dopo l’incontro avuto con Lotito, non sono arrivate conferme. Il club è in silenzio, se dovessero registrarsi altre brutte cadute nulla sarebbe da escludere, né un passo indietro di Reja, né una presa di posizione forte dei dirigenti. Il vertice di ieri è servito comunque per chiarire una volta per tutte le posizioni: a Lotito non sono andate giù certe uscite dell’ allenatore, certe critiche, le frecciate lanciate a poche ore dalla conclusione del mercato. Si è riparlato delle trattative impostate e poi fallite, dei problemi che sono scaturiti. La società ha poi chiesto conto dei risultati deludenti e della figuraccia di Palermo, pretende una reazione immediata. Lotito ha sempre difeso e protetto Reja, gli ha fatto notare l’atteggiamento che il club ha avuto nei suoi confronti. Il chiarimento era necessario e forse è arrivato tardi.
LA SQUADRA - Il presidente alla squadra ha chiesto una reazione immediata e il terzo posto: è l’obiettivo stagionale. «Siete professionisti di livello, pretendo massima concentrazione e coesione. E che gli infortuni non siano un alibi, non devono essercene di nessun tipo», è la sintesi del discorso fatto dal numero uno biancoceleste (ha anche seguito l’allenamento a bordo campo). E’ stata una giornata convulsa, si è registrato anche l’attacco del quotidiano spagnolo “Marca”: «Il problema è che gli ultras della squadra romana sono tra i più temuti d’Italia e molti di loro accorreranno in massa a Madrid. Di ideologia molto vicina all’estrema destra, abbracciando anche certi simboli del fascismo, la loro presenza preoccupa», è stato scritto nell’edizione del giorno. I laziali non cadranno nelle provocazioni.
Daniele Rindone
Rassegna stampa a cura di Cittaceleste tratta da il Corriere dello Sport