In sintesi, per rilanciare scuola e università in Italia ''serve un progetto complessivo, con policy definite che ci consentano di elevare la qualità dei nostri interventi. Sulla scuola il tema fondamentale è quello dell'autonomia responsabile, con grande attenzione al sistema dell'edilizia, e in primis il problema della sicurezza, e poi l'avviamento di nuove scuole come nuovo modello di scuola''.
Così dunque il titolare dell'Istruzione, università e ricerca, a margine di un incontro al Politecnico di Milano.
''La scuola dovrà diventare il centro civico dei nostri quartieri e delle nostre città - spiega - Nell'ultima riunione del Cipe sull'edilizia scolastica sono stati deliberati 550 milioni, con una quota importante sulla sicurezza e una sulle nuove scuole. Stiamo lavorando con Inps e Inail perché l'investimento possa diventare più importante''.
Quanto all'università, la grande attenzione va alla ricerca e al processo di valutazione. ''La grande sfida è l'Europa - continua Profum0 - Nel 2014 partirà Horizon 2020 e i fondi per la coesione, e credo che dobbiamo utilizzare questi 2 anni come palestra sul piano nazionale per essere più bravi e competitivi in Europa. Non possiamo perdere più 500 milioni di euro per fondi in ricerca, rispetto a quelli che investiamo per la ricerca in Europa''.
Profum0 ha inoltre elogiato il modello del Politecnico, ''una grande scuola che ha avviato da oltre un decennio un processo di internazionalizzazione di grande qualità, con grande capacità di attuazione. Ci sono tutte le condizioni perché questo venga rafforzato'', e anche parlato dell'intenzione di ''far avere a tutti gli studenti che terminano il percorso pre-universitario, nella scuola media superiore, una competenza certificata della conoscenza della lingua inglese''.


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