Vettel fermo per problemi elettrici






Non è solo un moto di orgoglio quello che spinge Fernando Alonso e la F2012 al comando del quarto e ultimo giorno di test della Formula 1 a Jerez. In Ferrari sono arrivati nuovi pezzi che hanno subito dato buoni frutti: miglior giro della mattinata in 1:18.877. Ovvero +0.720 su Vergne (Toro Rosso), secondo davanti ad Hamilton (McLaren, +0.763). E' invece rimasto fermo ai box Vettel, per un problema elettrico sulla sua Red Bull.
Sarà per l’aria pungente di montagna, sarà per il pacco trovato sotto l’albero, ma quella della Ferrari è sembrata tanto la mattina di Natale. Nel pacco, arrivato in serata da Maranello, c’erano pezzi pregiati che il problema all’impianto idraulico di ieri ha reso necessari: ma pare, non solo quello. Sta di fatto che la Ferrari molto diversa rispetto a ieri – come sussurrato, appunto ieri, nei corridoi rossi – ha fatto mettere il casco di Alonso davanti a tutti con il tempo di 1’18”8, alla quarta uscita e su gomme morbide. Il che è senz’altro un sospiro di sollievo, perché essere lassù nei monitor è sempre rassicurante, ma resta da interpretare.
Hamilton, ad esempio, terzo a un soffio dalla Toro Rosso di Vergne (che, non se ne avrà, ma in ottica mondiale, non conterà molto), Hamilton dicevamo è a quasi 8 decimi da Alonso sì, ma con gomme medie, quindi meno veloci, sappiamo infatti come tra le due mescole ci siano almeno sei decimi. Insomma, sono lì, mentre Vettel ha trascorso la mattina nei box per un problema elettrico che ha bloccato il programma di lavoro, a conferma che l’affidabilità nei test può balbettare anche per i campioni del mondo.
La questione Ferrari resta comunque quella riassunta dal direttore tecnico Pat Fry: "Occorre girare con una certa continuità per arrivare al bilanciamento ottimale, ma per ora sono talmente numerose le differenti configurazioni allo studio, da costringere i piloti a uscite di pochi giri con pacchetti continuamente diversi da analizzare".
La F2012 sembrerebbe anche poco reattiva alle variazioni, il che aumenterebbe le difficoltà di interpretazione. Non è tanto la nuova sospensione anteriore (ricordiamo che la Ferrari è l’unica ad avere lo schema a tirante. ndr) ma l’intera struttura, completamente rivista, e il grande cambiamento del retrotreno dopo l’abolizione degli scarichi soffiati dell’anno scorso. Fattore uguale per tutti, certo, ma più influente sulla rossa, che avverte ora problemi in percorrenza curva dovuti appunto al carico nettamente inferiore dietro. Non a caso Massa parlava di sottosterzo minore rispetto al 2011: "Il muso infatti non tende più a scivolar via perché la coda è meno incollata a terra, ma questo comporta appunto un bilanciamento tutto nuovo da ottimizzare".


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