06/02/12, 06:41

CALCIO/Lazio: Lazio a pezzi e non per caso








GENOVA - La Lazio è quasi finita. Finita perché Reja fa fatica a mettere insieme undici giocatori. Non ci sono riserve e ogni infortunio, come può capitare giocando ogni tre giorni e sui campi pesanti, trasforma le assenze in emergenza. Ci sono anche le forti responsabilità della società, che pure in materia aveva accumulato esperienze scottanti in passato quando si era cimentata in Europa League (con Ballardini) e in Champions (con Rossi). L’organico ha retto sino a Natale, il mancato recupero di Brocchi e l’infortunio di Cana (datato 7 gennaio) avrebbero dovuto suggerire un altro tipo di intervento sul mercato. E invece la campagna di indebolimento è proseguita con le cessioni di Cisse e Sculli, tanto discusso eppure prezioso, come ha dimostrato anche ieri a Marassi. Fosse rimasto alla Lazio, ieri difficilmente Garrido si sarebbe ritrovato nel blocco dei titolari e Reja avrebbe scelto Lulic per sostituire dal primo minuto Radu.




DIFESA - L’incubo dei terzini tormenta la Lazio già dalla passata stagione e se ne torna a parlare ogni volta in cui il jolly romeno oppure Konko non sono disponibili. Radu soffre per un’infiammazione alla parte posteriore del ginocchio destro. Per risolvere il problema, dovrebbe fermarsi a lungo, ma non è possibile e allora si cerca di gestirlo, alternando gli sforzi alle pause per il recupero. Giovedì Reja sarà costretto a chiedergli gli straordinari e quasi certamente lo riporterà al ruolo di difensore centrale. Dias è infortunato, Diakitè è stato espulso e verrà fermato dal giudice sportivo, anche Stankevicius s’è fermato. Il lituano è in dubbio. Restano Biava e Radu, che probabilmente formeranno il tandem in mezzo alla difesa. Reja non potrà far riposare Konko, che ha finito la partita di Marassi in evidente affanno atletico e dovrà scegliere ancora una volta chi mettere a sinistra. Difficile possa concedere ancora fiducia a Garrido, rispolverato ieri dopo otto mesi di latitanza dalle partite ufficiali. Si potrebbe aprire un ballottaggio tra Zauri e Scaloni con l’ex capitano biancoceleste in leggero vantaggio.

ATTACCO - Uomini contati anche a centrocampo. Reja spera di poter recuperare almeno Hernanes, dolorante alla caviglia destra. Il Profeta conta di esserci, ma andranno valutate le sue condizioni in queste ore. Candreva è l’unico cambio disponibile. Giocheranno ancora Ledesma, Gonzalez, Lulic e Matuzalem, ieri alla seconda partita di fila per novanta minuti. Reja spera che il brasiliano conservi la salute, avrebbe bisogno di tirare il fiato, ma non ci sono alternative. Brocchi e Cana non sono disponibili. L’unica soluzione diventerebbe un altro cambio di modulo: passando al 4-3-2-1 e con la coppia formata da Hernanes e Candreva dietro a Klose, il tecnico friulano avrebbe la possibilità di risparmiare uno tra Ledesma e Matuzalem. Ovviamente in attacco toccherà ancora al centravanti tedesco e Dio solo sa cosa diventerebbe la Lazio se Miroslav fosse costretto a fermarsi. Sculli, Cisse e anche Ceccarelli (l’ex bomber della Primavera) sono stati ceduti. Rocchi, Kozak e il nuovo acquisto Alfaro sono infortunati. Sta trovando spazio Antonio Rozzi, centravanti baby di Bollini. Nove mesi fa giocava ancora negli Allievi. Oggi Reja aspetta buone notizie dagli esami clinici di Kozak: il ceco già da domani dovrebbe tornare ad allenarsi con il gruppo, ma avrà bisogno almeno di una settimana di lavoro per tornare a giocare. Per la partita d’andata con l’Atletico Madrid dovrebbe fare in tempo a trovare un posto in panchina.

Fabrizio Patania

Rassegna stampa a cura di Cittaceleste tratta da il Corriere dello Sport