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Discussione: Organico funzionale di istituto. Sì, però

  1. #1
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    Predefinito Organico funzionale di istituto. Sì, però

    Organico funzionale triennale di istituto e organico di rete. Come si dice a poker: vedo!
    Non ci esercitiamo in ipotesi o in pregiudiziali, prima di vedere il testo della norma inserita, a quanto sembra, nel decreto legge sulle semplificazioni non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
    Se davvero si andrà, anche in forma graduale, all’organico funzionale di istituto, stabilizzandolo per un triennio con effetti sulla continuità didattica e sulla conferma del personale precario, ben venga questa scelta, soprattutto se non sarà virtuale, ma concreta e consistente in termini di organico aggiuntivo, accompagnato da un organico di rete.
    Però, prima di passare a bloccare per un triennio le risorse di organico intorno a ciascuna istituzione scolastica autonoma, occorre stabilizzare il sistema, senza sconti o rinvii, fissando gli assetti delle istituzioni scolastiche che dovranno uscire dai nuovi piani di dimensionamento.
    Soltanto nei territori che dal prossimo anno scolastico saranno in regola con i nuovi piani di dimensionamento si potrà procedere alla costituzione dell’organico funzionale. Ma non solo. Sussiste tuttora uno squilibrio nella distribuzione degli organici del personale docente tra le diverse aree geografiche del Paese.
    Procedere, comunque, all’assegnazione di organico aggiuntivo, prima di recuperare risorse di posti da assegnare, in compensazione, a chi ne avrebbe diritto, finirebbe per consolidare situazioni sperequate vincolando lo squilibrio per molto tempo ancora.
    Serve una preliminare azione coraggiosa nella politica degli organici da parte del ministro Profum0.


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  2. #2
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    Organico funzionale: i sindacati chiedono un incontro al ministro


    Tutti i sindacati della scuola più rappresentativi (Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda) hanno inviato al ministro Profumo una lettera per sollecitare un incontro urgente sull’attuazione del decreto Semplificazioni che prevede all'articolo 50 che siano adottate, entro 60 giorni dall'emanazione del decreto stesso, linee guida inerenti l'attuazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, organici funzionali su base triennale, costituzione di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, budget e ulteriori misure correlate.
    Nella lettera congiunta i sindacati sottolineano “l'urgenza e l'importanza di raggiungere la definizione più ampiamente condivisa dei criteri e degli orientamenti adottabili su materie aventi chiara ricaduta sulla organizzazione del lavoro del personale, sugli organici e sul funzionamento delle scuole già a partire dall’anno scolastico 2012-2013”.
    Il tema più delicato è quello dell’organico funzionale, che a determinate condizioni (ed è su queste, probabilmente, che i sindacati vogliono confrontarsi col ministro) potrebbe essere realizzato a costi molto contenuti ma con grandi vantaggi sul piano della migliore organizzazione del servizio da parte delle scuole.


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  3. #3
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    Organico funzionale utile e a costo zero



    La rigidità con cui vengono fatti gli organici dei docenti delle scuole è la causa principale del fatto che l’organizzazione di una giornata scolastica media sia veramente complessa.
    Per comprendere quanto dico, bisognerebbe vivere sul campo, l’organizzazione di una giornata tipo di una scuola con più di mille alunni. Con l’operazione dimensionamenti e accorpamenti (legge 15 luglio 2011, n. 111), le scuole con più di mille alunni sono diventate la regola e non più l’eccezione, ne esistono alcune sovradimensionate, che arrivano a superare anche i duemila alunni. Scuole così grandi e disarticolate in più plessi, hanno forti difficoltà organizzative di gestione ordinaria.
    I collegi dei docenti sono diventati macchine pantagrueliche di almeno cento docenti, affidati a dirigenti che fanno fatica a gestirli e coordinarli. L’aumento di alunni per classe attuato dalla legge 133/2008, al fine di portare il rapporto docenti/alunni a livelli europei, ha ridotto il numero di classi , determinando l’impossibilità da parte del dirigente di nominare due collaboratori di cui uno con esonero , infatti per avere l’esonero completo dal servizio di un collaboratore del dirigente, bisognerebbe avere almeno 55 classi. Infatti il comma 6 della legge 111/2011 abroga il comma 4 dell'art. 459 del Testo Unico sulle leggi in materia di istruzione (D.Lgs. n. 297/1994).
    La conseguenza è che i limiti minimi per la concessione di esoneri e semiesoneri sono ora soltanto quelli previsti dai commi 2 e 3 dell'art. 459 e cioè, rispettivamente: 80 classi per l'esonero nelle scuole primarie. Non è previsto il semiesonero; 55 classi per l'esonero nelle scuole secondarie e negli istituti comprensivi; in tali istituzioni è possibile un semiesonero con almeno 40 classi. Nelle condizioni appena descritte , ogni giornata scolastica tra docenti assenti per malattia, per richiesta dei tre giorni della legge 104/92, permesso di studio (150 ore), congedo parentale ed altro, è molto difficile garantire un servizio regolare, anche perché i docenti con ore a disposizione sono veramente pochi e pochi sono anche coloro che concedono ore eccedenti.
    Ogni anno scolastico per garantire la copertura delle classi tra supplenze brevi, meno brevi ed occasionali, si spende una cifra che si aggira sui 300 milioni di euro. Questi fondi potrebbero servire per avviare l’ attuazione dell’organico funzionale, con una quota di docenti maggiorata almeno del 5% che avrebbe una doppia utilità, quella di dare al dirigente la possibilità immediata di organizzare la giornata scolastica e di rendere quindi il servizio di qualità, risparmiando risorse sul funzionamento della scuola. Questo visto i grandi risparmi che sono stati fatti sul comporto scuola potrebbe essere fatto, previo accordo del Miur con i sindacati, a costo zero e già a partire dal prossimo anno scolastico.


    Tecnica della scuola
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  4. #4
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    Organici scuole secondarie II grado ai nastri di partenza

    Il Miur facendo seguito alla nota prot. n. 2320 del 29 marzo 2012 trasmette le tabelle contenenti i quadri orari e le opzioni relative alle classi prime, seconde e terze dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali interessate dal riordino dal 1° settembre 2012
    In esse sono pure indicate la attuali classi di concorso opportunamente integrate e modificate con le discipline e gli ambiti disciplinari dei nuovi ordinamenti degli istituti di secondo grado. Le medesime tabelle vengono ora ritrasmesse, in sostituzione dell’allegato bozza del 29 marzo 2012, con limitate variazioni e correzioni resesi necessarie per adeguarli alle effettive esigenze.
    Si ricorda che le tabelle relative alle attuali classi di concorso su cui confluiscono hanno efficacia limitata all’anno scolastico in attesa del regolamento di revisione delle nuove classi di concorso.
    Come già fatto presente nella citata nota n. 2320/2012, qualora non vi siano docenti da “salvaguardare”, il dirigente scolastico, d’intesa con l’Ufficio scolastico territoriale, e sulla base del parere del collegio dei docenti, provvederà ad attribuire la classe di concorso in coerenza con il POF, assicurando una equilibrata distribuzione dei posti alla classi di concorso al fine di venire incontro alle aspettative dei docenti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento, evitando di assegnare tutte le ore ad una classe di concorso a discapito di altre (a titolo di esempio: 51/A e 52/A – 47/A e48/A ecc…).


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