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Discussione: In arrivo “Valorizza II”: dissensi sul metodo

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    Predefinito In arrivo “Valorizza II”: dissensi sul metodo

    E' stato reso noto da fonte sindacale l’esito di due incontri, tenutisi il 16 e 18 gennaio al Miur, per la presentazione dei progetti sperimentali che stanno per essere attivati in materia di valutazione della professionalità dei docenti, delle scuole e dei dirigenti.
    Si tratta del progetto Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole (VSQ), che è ancora in corso e terminerà nell’anno scolastico 2012/2013, e del tanto discusso progetto Valorizza.
    Nato per forte volontà politica del ministro Gelmini, Valorizza è finalizzato appunto alla “valorizzazione del merito e del talento” dei docenti. Lo scorso anno vi hanno aderito 33 scuole e si è concluso con 276 docenti premiati, pari al 30% dei candidati.
    Il 7/12/2011 le due Fondazioni Treellle e Compagnia di San Paolo, incaricate dal Miur di seguire e valutare l’esito della sperimentazione, hanno pubblicato un corposo Rapporto, nel quale si ripercorre la nascita del progetto, lo svolgimento, la fase di “validazione”, e si propongono alcuni correttivi.
    L’aspetto che ha fatto maggiormente discutere è il cosiddetto metodo “reputazionale” che mira ad identificare i docenti “meritevoli” in base all’evidenza che “in tutte le situazioni scolastiche esiste un convincimento diffuso e radicato circa coloro che possono essere considerati i migliori docenti”, apprezzati tanto dai colleghi quanto da studenti e genitori. La “convergenza” delle opinioni positive diventa insomma una garanzia di attendibilità e oggettività.
    Tra gli argomenti critici, quello sostanziale è che premiare il merito non può essere fine a stesso e concludersi con una mensilità in più una tantum, ma deve essere parte di una strategia globale che miri a migliorare la qualità dei sistemi educativi e i risultati degli apprendimenti.
    Da parte dell’Amministrazione è stato evidenziato che la prosecuzione delle sperimentazioni nasce anche dalla necessità di dare risposta alle domande provenienti dalle sedi europee.
    Sì però, nelle famose risposte all’Europa, si parlava di valutazione con riferimento alla legge 26 febbraio 2011 n.10, che delinea il sistema di valutazione a tre gambe. Come si concilia pertanto l’attuale sperimentazione in cui i migliori docenti sono individuati da un Nucleo interno (costituito da due colleghi eletti in seno al collegio più il dirigente scolastico) con la previsione normativa di una valutazione condotta da un soggetto esterno, il “corpo ispettivo, autonomo e indipendente”?
    A causa dei vari e oggettivi punti deboli, Valorizza non gode dell’approvazione da parte dei sindacati. Già l’anno scorso forti critiche erano pervenute da Cgil e Gilda. Quest’anno anche lo Snals ha assunto una posizione di contrarietà, dapprima ponendo la questione pregiudiziale delle risorse e chiedendo di garantire prioritariamente la corresponsione degli scatti di anzianità. Almeno su questo punto, ha ottenuto le rassicurazioni da parte del capo dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, Giovanni Biondi. Ma lo Snals Confsal ha ribadito, nel merito, di non condividere la sperimentazione Valorizza II, e in particolare il controverso criterio della “reputazionalità” utilizzato per valorizzare il merito professionale del docente.
    Il Sindacato ritiene inoltre che tale sperimentazione non possa portare a percorsi condivisibili in sede di futuro Ccnl. “Il problema delle carriere del personale della scuola non può essere legato ad una retribuzione accessoria e deve, invece, avere come riferimento fondamentale lo sviluppo della professionalità legata all’esperienza e, quindi, all’anzianità di servizio su cui si potrebbe operare con eventuali accelerazioni”.


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    Colpo di scena: archiviato Valorizza 2

    Già durante gli incontri precedenti fra Ministero e Sindacati era emerso un crescente dissenso riguardo al controverso “metodo reputazionale” utilizzato per la valutazione e la premialità dei docenti.
    Dell’archiviazione di Valorizza II dà notizia per prima la Cgil, riferendo in merito alla riunione odierna.
    Nei giorni scorsi, fra le voci contrarie, “la più ferma opposizione al progetto”, era stata ribadita dalla Gilda, che ne ha sempre contestato radicalmente la scientificità. Anche lo Snals ha detto di non condividere il criterio della “reputazionalità”, sottolineando che tale sperimentazione non porterebbe a percorsi condivisibili in sede di futuro Ccnl. La Cgil ha evidenziato “l’estrema confusione” sul delicato tema della valutazione di sistema, che necessita al contrario “di minor approssimazione, di risorse e investimenti adeguati e di un dibattito quanto più ampio possibile”.
    Praticamente il capo dipartimento Biondi ha dovuto prendere atto della esplicita indisponibilità della quasi totalità delle organizzazioni sindacali nei confronti di Valorizza II.
    Nato nel 2010 per volontà del ministro Gelmini, il progetto Valorizza aveva il solo punto di forza di mettere in atto un esperimento “snello, veloce, economico e originale” e soprattutto praticabile in tempi brevi, come richiesto dal committente. Fin dall’inizio però, c’era la diffusa consapevolezza dei limiti intriseci di una “valutazione reputazionale di tipo olistico” da parte di un Nucleo interno (due docenti e il dirigente scolastico), non collegata a sviluppi di carriera, e soprattutto senza dimostrabili feedback idonei a migliorare la qualità del sistema educativo e i risultati degli apprendimenti. Con l’archiviazione del progetto, insomma è prevalso il buon senso.
    Maggiori aperture si sono registrate invece sulla seconda sperimentazione proposta dal Miur, che in parte continua il progetto avviato l’anno scorso col nome di VSQ (Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole), e quest’anno prende il nome di Vales (Valutazione e Sviluppo Scuola), con alcuni significativi cambiamenti, fra cui l’introduzione di criteri, strumenti e metodologie per la valutazione dei dirigenti scolastici.
    Secondo i sindacati, le finalità sono maggiormente condivisibili, soprattutto nel diffondere una cultura della valutazione esterna e della rendicontazione finalizzata al miglioramento dei servizi. Pare finita insomma l’era della “premialità selettiva di brunettiana memoria” o del “dare i voti alle scuole”. Inoltre, stimolando il ruolo e la leadership del dirigente, si può ottenere un impiego più efficace delle risorse a disposizione.
    “Vales” sarà indirizzato a circa trecento scuole. Per l’adesione, serve la disponibilità del dirigente e la delibera del collegio dei docenti. Le scuole partecipanti avranno un finanziamento di 10-20mila euro in ragione del maggiore impegno profuso dalla comunità professionale coinvolta nel processo di valutazione.
    Ci saranno comunque altri incontri Miur-Sindacati per cercare di individuare percorsi condivisibili finalizzati alla valorizzazione del personale docente, per definire una pluralità di fattori idonei a concorrere alla valutazione di sistema, e per contrattare l’attribuzione di risorse economiche al personale. Una specifica riunione è prevista per l’area V della dirigenza.


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