“Image Space Incorporated ha rilasciato l'eseguibile che consente di accedere alla prima versione beta di rFactor 2.”
Come promesso nelle scorse settimane, Isi ha ultimato i lavori sulla versione beta di rFactor 2. Rendendo disponibile l'eseguibile, di fatto, rilascia in via definitiva questa prima versione dell'atteso simulatore di guida per PC. Potete scaricare il client di gioco direttamente dai server di HW Files seguendo questo indirizzo.
L'installer consente di accedere alle tre componenti principali della beta, ovvero Single Player, Online Race e Developer. In quest'ultimo caso viene lanciato un eseguibile "sandbox" che consente di modificare alcuni elementi del gioco mentre il software è in esecuzione. Chiaramente questa componente è rivolta ai modder, confermando la natura fortemente votata alla personalizzazione di rFactor.
L'installazione della beta di rFactor 2 comprende diverse fasi: bisogna infatti aggiornare il gioco scaricando i pacchetti RFMOD attraverso il tab "update" deli client precedentemente scaricato. Per tutte le informazioni sull'installazione vi rimandiamo alla guida sul sito ufficiale.
La beta di rFactor 2 non è gratuita. Servono € 29,99 per l'accesso per un anno al gioco e € 64,99 se si vuole un abbonamento a vita. "Se ritenete che non sia corretto pagare per un gioco in beta, vi incoraggiamo ad aspettare il rilascio della versione completa di rFactor 2", scrive Gjon Camaj, direttore del progetto rFactor, sul forum ufficiale. "Se non vi sentite a vostro agio per qualsiasi tipo di motivo aspettate di vedere come le cose si evolvono nel tempo. Vogliamo migliorare rFactor2 in maniera sensibile con nuove caratteristiche e nuovi contenuti".
La beta comprende le nuove condizioni di meteo variabilie e, quindi, la pioggia. I tracciati sono dinamicamente sottoposti alle transizioni tra condizione di asciutto e di bagnato. Ci sono altri elementi dinamici sui tracciati, come la gestione della traiettoria più "gommata". Non manca ovviamente il nuovo modello di gestione dei pneumatici, così come il nuovo motore fisico e di simulazione delle collisioni. C'è anche l'HDR, con ulteriori effetti in post-processing da introdurre con i prossimi aggiornamenti.
Chiaramente la versione adesso disponibile non è completa ed è sottoposta a bug e malfunzionamenti di vario tipo. Isi, in particolare, segnala alcuni ritardi nel caricamento delle piste, soprattutto per la prima volta in cui la pista viene lanciata. Ciò dipende dal fatto che il software costruisce in questa occasione il database delle collisioni per quella pista e compila gli shader necessari. Se si cambiano i dettagli grafici si può verificare qualche ulteriore rallentamento: ad esempio abilitare o disabilitare l'HDR comporta la ricompilazione degli shader.
Isi raccomanda il livello giallo per quanto riguarda l'aggressività dell'intelligenza artificiale. È il livello, infatti, su cui è tarato tutto il gioco, ma è comunque sempre possibile andare oltre o sotto la linea gialla per avere un'IA ancora più aggressiva o più docile. Viene anche segnalato che la macchina non è facile da controllare nei primi giri: il modello di guida è infatti differente rispetto al gioco precedente per via dell'introduzione del nuovo modello di gestione pneumatici. Bisogna quindi inizialmente scaldare le gomme prima di spingere l'auto al massimo, in caso contrario i pneumatici potranno risultare scivolosi. Servono tra i 4 e i 6 giri per raggiungere la temperatura di esercizio ottimale. Quando la pista riporta la dicitura "green", inoltre, vorrà dire che non è sufficientemente "gommata", e questo evidenzia ulteriormente la perdita di prestazioni in caso di gomme fredde. Bisogna, inoltre, considerare che le modifiche all'assetto potranno non avere un impatto sulla guidabilità del mezzo se le gomme non sono riscaldate nella maniera opportuna.
Infine, Isi avverte che i tracciati storici non hanno ancora una divisione chiara tra la pit-lane e la pista e che quindi non è stato possibile utilizzare il codice generico per la gestione dei pits top. In questi casi per forzare la sosta ai box occorre premere il tasto "Request Pit" (S di default). "Sappiamo che queste auto antiche non disponevano di radio, ma al momento è la migliore soluzione che abbiamo trovato", puntualizza Isi.




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