Un metodo biometrico «italiano» adattabile ai dispositivi già in commercio.

Due ricercatori, Mauro Conti dell’Università di Padova e Bruno Crispo dell’Università di Trento, hanno brevettato un metodo biometrico che permette di sbloccare gli smartphone senza digitare il codice.
Il modo in cui ognuno risponde al telefono, cioè il movimento del braccio eseguito per prenderlo e portarlo all'orecchio, è sufficientemente caratterizzante da poter essere usato per identificare la persona stessa e su quest'osservazione si basa la tecnologia, che può essere implementata con i sensori già presenti negli smartphone attualmente in commercio.
Spiegano gli inventori: «I primi esperimenti in laboratorio hanno dato risultati molto soddisfacenti con un tasso di falsi riconoscimenti di solo il 2,5%. Questo dimostra come il nuovo metodo sia superiore in affidabilità rispetto ad altre biometrie che si basano ad esempio sul riconoscimento della cavità dell’orecchio».



La Stampa