Il controllo è stato effettuato dal garante irlandese, dove il sito ha la sede legale per l'Europa
LASTAMPA.IT Il social network più diffuso al mondo supera l’esame delle autorità irlandesi, ma viene rimandato a settembre su alcuni punti, che saranno messi a punto entro sei mesi. Presto, quindi, fa sapere la Bbc, i maniaci della privacy vedranno un Facebook sostanzialmente più sicuro.
L’audit irlandese, cioè una procedura di controllo sui processi utilizzata in molte aziende, è di particolare importanza perché è proprio in Irlanda la sede europea del sito più cliccato al mondo, quindi il controllo effettuato dall’organo di garanzia di Dublino ricade anche sugli utenti italiani ed europei. L’unica differenza sta negli apparati legislativi, anche se la comunità europea ha stabilito una serie di norme sulla privacy che i paesi si sono impegnati a replicare, il controllo è stato effettuato ovviamente a partire dall’apparato legislativo irlandese, quindi è possibile che un controllo analogo effettuato dalle autorità di un altro paese europeo abbia risultati leggermente diversi.
Le novità riguarderanno principalmente forme di avviso e protezione per i dati, con condizioni più chiare che forniranno agli utenti maggiori possibilità di sapere come vengono utilizzati dal sito e da altri utenti i contenuti immagazzinati. Le autorità irlandesi hanno dato a Mark Zuckerberg e al suo staff sei mesi di tempo per apportare le modifiche necessarie.
Il commissario per la privacy irlandese Billy Hawkes, che ha coordinato questo primo controllo, effettuerà una revisione dei progressi a partire dal prossimo luglio.
«Era un impegno difficile, sia per il mio ufficio, sia per Facebook Irlanda. – ha commentato Hawkes – L’audit ha però trovato un approccio positivo e molto impegno da parte del sito a rispettare il diritto alla privacy dei suoi utenti. Apprezziamo gli sforzi fatti per la sicurezza».
Positiva anche la replica dei vertici di Facebook: «Siamo lieti che il rapporto dimostra come Facebook aderisce ai principi europei di protezione dei dati ed è conforme al diritto irlandese. Naturalmente l’audit mette in evidenza alcune aree in cui possiamo migliorare».
I punti dove sono state trovate le pecche riguardano una maggiore chiarezza dei termini di privacy all’atto dell’iscrizione, l’utilizzo di informazioni a fini pubblicitari, la possibilità degli utenti di poter visionare le informazioni archiviate.
Ed è proprio qui la novità sostanziale più gettonata dagli utenti di tutto il mondo: a partire dall’apertura del social network fino ad oggi per avere un quadro chiaro delle informazioni immagazzinate bisognava farne domanda al gruppo gestionale del database che prontamente inviava un cd a casa. Ora la procedura sarà snellita e gli utenti potranno visionare direttamente sul web un registro accurato di tutte le proprie attività. L'aggiornamento arriva alla luce delle oltre 40mila richieste che sono arrivate a Facebook negli ultimi mesi.
Altra novità riguarda la pubblicità: l’ente di controllo irlandese tiene a precisare che le norme che permettono di utilizzare informazioni personali a fini pubblicitari sono specificate nel contratto di registrazione, quindi non viene commesso alcun abuso, ma vengono chiesti maggiori strumenti che permettano agli utenti di sapere in modo chiaro dove vengono utilizzati i propri dati, e da chi, nel caso di tag e condivisioni.
La richiesta di controllo arriva anche alla luce di una denuncia di alcuni internauti austriaci che avevano lamentato che Facebook creasse una serie di “profili ombra” a partire da dati reali, per far lievitare il numero di utenti registrati a fini pubblicitari.
Una pratica che l’audit ha smentito. «L’audit ha evidenziato non stavamo facendo questo tipo di profilazione ombra, - ha detto Richard Allen, direttore delle politiche pubbliche di Facebook in Europa. – ma allo stesso tempo è giusto che le persone sollevino preoccupazioni e che arrivino le nostre risposte».
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