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Discussione: Test Invalsi due volte all'anno

  1. #301
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    Invalsi: la Dad ha aumentato le difficoltà d’apprendimento



    La didattica a distanza del periodo pandemico ha creato grandi difficoltà di apprendimento, specie per gli alunni della scuola primaria. Ad evidenziarlo è l’Invalsi, che ha condotto una ricerca sulla condizione di partenza della scuola italiana all’arrivo della pandemia. Emerge che per più di 6 bambini su 10 le lezioni da remoto sono state una prova proibitiva poiché solo il 36% era in condizioni accettabili per affrontarle. Dato che sale al 48% alle medie e al 66% alle superiori. Il resto potrebbe essere stato danneggiato dalla Dad, preoccupazione che aveva esternato il premier Draghi alle Camere.
    Nello studio, un doppio questionario per studenti e docenti. Ai primi si è chiesto se disponevano di un collegamento internet da casa, di un device e di un luogo tranquillo dove studiare. Agli insegnanti di italiano e matematica se erano già avvezzi alla didattica digitale. Solo il 41% di questi ultimi, alle medie, lo era.
    Secondo l’Invalsi aumentano dunque le diseguaglianze, ad esempio per gli istituti tecnico-professionali, addirittura ben 15 punti di differenza tra un liceale e uno studente di un professionale per quanto riguarda l’indicatore di “accettabilità”.
    Secondo l’Unicef evidenzia poi ‘Il Sole 24 ore’ c’è il dato di uno studente su 2 che ha ricevuto una quantità minore di didattica rispetto a prima della pandemia.



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  2. #302
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    Prove Invalsi: confermate solo nelle classi terminali e ampliato il periodo di somministrazione



    Ci sono novità per quanto concerne le prove Invalsi 2021: innanzitutto, non saranno previste nel secondo anno della scuola primaria e nel secondo anno della scuola secondaria di II grado.
    Restano invece confermate per la quinta primaria, la terza secondaria di I grado e la quinta secondaria di II grado. Con alcune variazioni per quanto riguarda la finestra temporale.
    Classe terza media
    Le prove, per le classi non campione, si svolgeranno dal 7 aprile al 31 maggio (prima era il 30 aprile).
    Classe quinta superiore
    Le prove, per le classi non campione, si svolgeranno dal 1° marzo al 30 aprile (prima era il 31 marzo).
    Modalità di svolgimento
    La modalità di svolgimento cambia per i diversi cicli d’istruzione. Nella scuola primaria le Prove INVALSI avvengono simultaneamente nello stesso giorno per ogni materia e alla stessa ora con la tradizionale modalità carta e penna.
    La scuola secondaria di primo e di secondo grado, invece, utilizza la modalità CBT e svolge le prove all’interno di un periodo di somministrazione fissato a livello nazionale. Questa finestra temporale può essere gestita autonomamente da ciascuna scuola, in funzione del numero degli allievi e del numero di computer disponibili.
    Alle classi campione – cioè le classi scelte come rappresentative del sistema scolastico italiano e i cui risultati confluiranno nel Rapporto INVALSI – le Prove sono somministrate in giorni definiti a livello nazionale.



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  3. #303
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    Invalsi, partono le prove per i 490mila maturandi


    Partiti e poi bloccati nel 2020 a causa della pandemia, tornano quest’anno i test in italiano, matematica, inglese. Si svolgeranno al pc. Non sono però requisito per la maturità
    Partiti, e poi bloccati, lo scorso anno a causa dell’aggravarsi della pandemia, tornano quest’anno le prove Invalsi. Parliamo dei test in italiano, matematica e inglese (lettura e ascolto), che da lunedì, 1° marzo, si svolgeranno (negli istituti aperti) per i ragazzi di quinta superiore. Parliamo di circa 490mila studenti, che il prossimo 16 giugno saranno impegnati nella maturità (solo orale). La macchina è pronta, assicura la presidente Invalsi, Anna Maria Ajello, da sempre sostenitrice delle prove, anche per capire gli effetti che le lezioni on line che durano da oltre un anno hanno prodotto sui processi di apprendimento degli alunni. Il tema molto caro all’attuale governo Draghi. Ma procediamo con ordine.
    Calendario “flessibile”
    Il coronavirus e le sue varianti preoccupano, e non a caso l’esecutivo sta valutando nuove restrizioni nelle zone più in difficoltà (le rosse) con la chiusura di tutti gli istituti e l’immediato passaggio alla didattica a distanza. Tutto questo, oltre ovviamente alle quarantene in caso di positivi a scuola, è ben chiaro all’Invalsi che infatti ha predispsto un calendario per far svolgere le prove “molto flessibile”, che si spinge fino a fine maggio per consentire, appunto, a tutti i ragazzi di fare, in sicurezza, i test.
    Prove al pc e in piccolissimi gruppi (per la sicurezza)
    «La finestra per far svolgere le prove è stata allargata – racconta Anna Maria Ajello -. In questo modo le scuole hanno più tempo e potranno convocare i ragazzi in piccolissimi gruppi o spostare le prove ai prossimi mesi in quelle zone in cui le lezioni non sono in presenza. Insomma, il decollo è lunedì, per l’atterraggio vedremo». Le prove, ormai da tempo, si svolgono al pc, durano più o meno un’oretta, le correzioni sono automatiche, e indagano tre discipline “core”, italiano, matematica e inglese.
    L’eventuale recupero dei gap formativi
    L’Invalsi è tornato sotto i riflettori dopo le parole del premier, Mario Draghi, in Parlamento sulla necessità di conoscere i gap formativi dei ragazzi causati dall’abuso di Dad per l’emergenza sanitaria. E uno degli strumenti per testare gli apprendimenti è proprio l’Invalsi. «Dalle informazioni che arriveranno dalle prove – ha aggiunto Ajello – avremo un primo dato importante, senza colpevolizzare nessuno per i tanti eventi contrari che ci hanno colpito in questi mesi. Con queste prove avremmo infatti i primi dati attendibili per poter dire cosa è successo e come e dove dovremo recuperare».
    Le prove Invalsi non saranno requisito di ammissione alla maturità
    Lo svolgimento delle prove Invalsi non sarà però, come lo scorso anno, requisito d’ammissione alla maturità. Questa almeno è l’intenzione, salvo sorprese dell’ultima ora, che dovrebbe essere scritta nero su bianco nell’ordinanza sugli esami di Stato in uscita dal ministero dell’Istruzione. Oltre all’Invalsi anche le ore di scuola-lavoro non costituiranno ostacolo alla maturità, se non sono state fatte tutte. L’ex alternanza comunque farà parte dell’esame, in un momento dell’orale.



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  4. #304
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    Prove Invalsi terza media da aprile, come prepararsi. Esempi di domande


    Ad aprile gli studenti dell’ultimo anno di Scuola secondaria di primo grado iniziano a svolgere le prove Invalsi. Le indicazioni di Invalsi.
    Per aiutare gli studenti a comprendere come funzionano le prove e per farli familiarizzare con la modalità di somministrazione computerizzata l’Istituto mette a disposizione della scuola una serie di documenti divisi per materia, nei quali è possibile trovare alcuni esempi di domande, con spiegazioni su cosa misurano i quesiti e sul livello di competenza al quale corrispondono.
    Oltre a questi documenti destinati agli insegnanti, sul sito invalsi.it sono disponibili diverse simulazioni accessibili con la piattaforma TAO, per dare la possibilità anche agli studenti di cimentarsi in prima persona con una prova in CBT e fare esperienza con una modalità di somministrazione diversa da quella tradizionale carta-matita.
    Prova di Italiano
    La prova di Italiano dura 90 minuti, durante i quali i ragazzi rispondono a diverse domande su diverse tipologie di testo, e verifica l’acquisizione di competenze lessicali e grammaticali. Si divide quindi in tre sezioni: comprensione della lettura, lessico e riflessione sulla lingua.
    Prova di Matematica
    La Prova di Matematica del Grado 8 prevede diverse domande strettamente collegate a un Traguardo di competenza presente nelle Indicazioni nazionali, ai quattro ambiti matematici (spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni, proporzionalità) e alle tre dimensioni (Risolvere problemi, Argomentare e Conoscere), dichiarati nel Quadro di Riferimento della Matematica.
    Prova di Inglese
    La Prova di Inglese prevede la valutazione di due abilità di comprensione della lingua: il reading e il listening. Le abilità di writing e speaking invece non vengono rilevate.
    Le tipologie di quesiti per la Prova di Inglese sono:

    • Multiple Choice Questions
    • Multiple Matching (esempi di metodo per il livello A2: reading; listening + file mp3)
    • Short Answer Questions
    • True/False/Not Given (previste solo per il reading e non per il listening).





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  5. #305
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    Scuola, cancellati causa pandemia i test Invalsi per 500mila studenti del secondo superiore



    La pandemia blocca i test Invalsi per le seconde classi della scuola superiore. E il Cspi (il Consiglio superiore della Pubblica istruzione) spinge perché vengano sospesi anche per tutte le altre classi. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha inviato al Cspi una bozza di ordinanza per il previsto parere, favorevole, espresso l’altroieri 8 aprile. “L’ordinanza – si legge nel documento inviato al ministero dal massimo organo collegiale della scuola italiana – è volta a sospendere lo svolgimento delle prove standardizzate Invalsi nelle classi seconde della scuola secondaria di secondo grado, limitatamente all’anno scolastico 2020/21, in considerazione della grave emergenza sanitaria che interessa l’intero Paese”.
    Nell’esprimere il suo parere, il Cspi ha anche è andato oltre invitando il ministero a “valutare attentamente le condizioni di contesto anche per lo svolgimento delle prove nelle altre classi”. Sono infatti circa 500mila i ragazzi delle superiori che, secondo il calendario stabilito a febbraio, avrebbero dovuto affrontare le prove tra l’11 e il 28 maggio prossimi. In tutto, 2 milioni quelli che dovrebbero sostenere le prove: gli alunni delle seconde e quinte elementari, della terza media e delle seconde e quinte classi di licei, istituti tecnici e professionali.
    Il provvedimento evidenzia le difficoltà che potrebbero incontrare le scuole superiori “se dovessero gestire la simultanea somministrazione delle prove per le classi seconde e quinte, stante la complessa gestione dei distanziamenti e la conseguente riduzione delle postazioni dei laboratori informatici utilizzati per le prove”. È dal primo marzo che nei licei e nelle altre classi della secondaria di secondo grado si svolgono i test per le ultime classi. Alla data del 22 marzo scorso, secondo l’ultimo comunicato diffuso dall’Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico italiano, avevano svolto i test 285mila maturandi, pari al 14,5% delle prove attese.
    Ognuno dei circa 500mila studenti alle prese con la maturità deve infatti sostenere quattro quizzoni: Italiano, Matematica, Inglese-Lettura e Inglese-Ascolto. Avendo immaginato gli ostacoli dell’emergenza sanitaria, l’Invalsi ha avviato le prove per le quinte a marzo e ha recentemente stabilito di dare tempo alle scuole di proseguirle fino alla fine dell’anno scolastico, un impegno che interferirà con le attività propedeutiche della prossima maturità. È il secondo anno consecutivo che i test per misurare le competenze degli alunni italiani rischiano di andare a monte. E senza non sarà possibile verificare gli effetti del Covid-19 sugli alunni.
    Nel 2020, le prove saltarono per tutte le classi. Adesso si profila una fine di anno scolastico che, tra pandemia e tira e molla tra sindaci/governatori e ministero sulla chiusura delle scuole, potrebbe sfociare in un mese di maggio di fuoco: tra il 5 e il 12 maggio sono infatti previste le prove per la scuola elementare. Per le terze medie, i test sono iniziati lo scorso 7 aprile e si dovrebbero concludere il prossimo 21 maggio. Emergenza sanitaria permettendo.


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  6. #306
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    Invalsi, le superiori verso lo stop


    Stop alle prove Invalsi in II superiore. Incassa il favore unanime del Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi) lo schema dell’ordinanza del ministero dell’istruzione sulla «Sospensione delle prove standardizzate per le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado» per l’attuale anno scolastico in considerazione dell’emergenza sanitaria prodotta dalla pandemia da covid-19. Varato durante la seduta in videoconferenza l’8 aprile, il parere del Cspi si spinge più avanti del Mi. Proprio in considerazione delle difficili condizioni legate all’attività didattica in presenza, infatti, «invita l’amministrazione a valutare attentamente le condizioni di contesto anche per lo svolgimento delle prove nelle altre classi». Nelle premesse del provvedimento ministeriale si evidenzia la difficoltà che le scuole superiori incontrerebbero se dovessero gestire la simultanea somministrazione delle prove per le classi II e V, stante la complessa gestione dei distanziamenti e la conseguente riduzione delle postazioni dei laboratori informatici utilizzati per le prove. Questa considerazione «ha motivato», si legge nel parere del Cspi, «la sospensione delle prove nelle classi seconde, in quanto si tratta di studenti per i quali sarà possibile ripetere le prove in momenti successivi, mentre ciò non sarà possibile agli studenti dell’ultimo anno, in uscita dal sistema scolastico». Inoltre, secondo il Parlamentino di viale Trastevere, le ripercussioni della pandemia «rendono molto difficili anche al personale dirigente, docente e amministrativo la gestione degli aspetti organizzativi connessi alla somministrazione delle prove». Tuttavia, i dati che arrivano dall’Invalsi sulle prove nazionali in corso tra i circa 480 mila maturandi 2021 sono confortanti. Il 30 marzo, all’inizio della quinta settimana di somministrazione, erano state svolte 378 mila prove, al ritmo di circa 16 mila prove al giorno. Sospendere le prove Invalsi in II seconda superiore e, come suggerisce il Cspi, anche nelle altre classi, renderebbe difficile valutare in modo standardizzato e confrontabile in tutto il territorio i reali effetti della pandemia sugli apprendimenti degli alunni italiani e programmare i recuperi.


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  7. #307
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    Prove Invalsi, sospese nelle classi seconde delle superiori




    L’8 aprile scorso il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) aveva espresso parere positivo sullo schema di ordinanza del Ministro dell’Istruzione relativo alla “Sospensione delle prove standardizzate per le classi seconde della scuola secondaria di secondo grado”.
    Facendo seguito al prescritto parere, in data 19 aprile il Ministero dell’Istruzione ha emanato l’Ordinanza.
    ORDINANZA N. 132 DEL 19 APRILE 2021
    Il provvedimento ministeriale, tenuto conto della concomitanza delle prove della scuola secondaria di secondo grado (grado 10) con le prove dell’ultimo anno (grado 13) e considerato che le prove dei due gradi dovrebbero essere somministrate attraverso i medesimi laboratori, trattandosi di due gradi scolastici entrambi appartenenti al secondo ciclo d’istruzione, ordina che, limitatamente all’anno scolastico 2020/2021, in considerazione della perdurante, grave emergenza epidemiologica che interessa l’intero Paese, si sospenda lo svolgimento delle prove standardizzate per le classi seconde delle scuperiori.
    L’ordinanza tiene anche conto del fatto che le prove di grado 13 interessano una coorte di studenti in uscita dal sistema scolastico e che quindi non sarebbe possibile ripeterle in futuro.



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  8. #308
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    Prove Invalsi primaria, si svolgeranno a maggio: la guida per i genitori


    Mentre per le classi seconde delle scuole superiori è arrivata la sospensione delle prove Invalsi, al momento per la scuola primaria sembra tutto confermato, e dai primi giorni di maggio i bambini delle classi II e V saranno coinvolti nelle rilevazioni nazionali.
    Rispetto alle scuole secondarie, che svolgono i test al computer, per le scuole primarie le rilevazioni saranno cartacee.
    Prova di Italiano
    La Prova INVALSI di Italiano si articola in due parti: una parte di comprensione della lettura e una di riflessione sulla lingua.
    La prova di comprensione della lettura di seconda e di quinta primaria è costituita da uno o più testi con le relative domande.
    La Prova della classe seconda è in formato cartaceo e dura 45 minuti, più altri 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA. La Prova di lettura, svolta solo nelle classi campione, dura due minuti.
    La Prova della classe quinta è in formato cartaceo e dura 75 minuti, più 10 minuti per rispondere ai quesiti del questionario studente. Sono previsti poi ulteriori 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA.
    La Prova di Matematica
    La Prova di Matematica della scuola primaria misura le conoscenze matematiche e scientifico‐tecnologiche che consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
    La Prova della classe seconda, in formato cartaceo, dura 45 minuti, più altri 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA.
    La Prova della classe quinta, in formato cartaceo, dura 75 minuti, più 10 minuti per rispondere ai quesiti del questionario studente. Sono previsti poi ulteriori 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA.
    La Prova di Inglese
    Nella scuola primaria la Prova di Inglese viene svolta soltanto dalla classe quinta e si compone di due attività distinte: il listening e il reading, cioè l’ascolto e la lettura. Le abilità di writing e speaking invece non vengono rilevate.
    La Prova di reading è in formato cartaceo e dura 30 minuti, più altri 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA.
    La Prova di listening, in formato cartaceo ma con l’aggiunta dell’ascolto di una traccia audio, dura 30 minuti, ma può essere previsto il terzo ascolto per allievi disabili o con DSA.
    La guida per i genitori
    Tra i tanti materiali a disposizione delle scuole, l’Invalsi ha anche realizzato una guida per le famiglie dedicate alle prove della scuola primaria.
    SCARICA LA GUIDA



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  9. #309
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    Prove Invalsi, fino al 31 maggio per terza media e quinta superiore



    L’Invalsi ha aggiornato il calendario delle prove per le classi terze delle scuole secondarie di I grado e quinte delle secondarie di secondo grado.
    Slitta così dal 21 al 31 maggio il termine ultimo per concludere le prove. Ovviamente questo riguarda solo le classi NON campione.
    Ricordiamo che per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, le prove si svolgono al computer (modalità CBT).



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  10. #310
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    «Non basta strappare un 6 Serve un piano Marshall per l’apprendimento»


    «Gli esiti delle prove Invalsi 2021 mostrano dati che era lecito aspettarsi, quali i persistenti divari territoriali tra il Nord e i diversi Sud – sottolinea Anna Maria Ajello, presidente dell’Invalsi, e una delle più autorevoli esperte di valutazione in ambito scolastico -. Il quadro tuttavia è completato dalla crescita, altrettanto preoccupante, della “dispersione implicita” poiché anche quando le prove sono superate, gli esiti si collocano a livelli bassi. Ciò vuol dire scarsissime competenze in quell’area di apprendimento, che talvolta finiscono per essere l’anticamera degli abbandoni successivi. È urgente quindi intervenire, in modo serio e strutturato. Va bene il Piano estate, ma ora serve un “piano Marshall” di recupero degli apprendimenti».
    Professoressa, quindi basta accontentarsi di “infarinature”?
    Esattamente. Le informazioni approssimative sono l’opposto di quello che si intende per competenza, vale a dire un possesso pieno dell’ambito che è stato proposto nell’intervento didattico. Ebbene, la persistenza di acquisizioni di questo tipo che richiamano il 6 “strappato”, l’anno “svangato” vale a dire superato a mala pena “per il rotto della cuffia”, rappresenta un vulnus grave perché è alla base dell’analfabetismo funzionale, e non consente di incrementare la base culturale della popolazione. E non si creda che questo riguardi solo la scuola, perché un analogo fenomeno sono le sequenze dei diciotto all’università collezionati da alcuni studenti. C’è anche un aspetto socio-culturale: tutto ciò è avvertito come non pericoloso. Quale genitore si lamenterebbe infatti se il figlio o la figlia avesse comunque superato un anno?
    Tutto ciò deve allarmare tutti?
    Certo. Soprattutto oggi, dove non possiamo più permetterci una popolazione con scarse competenze scientifiche e faticosa comprensione di testi scritti. Le nostre eccellenze non reggono alla lunga se sono una specie di cattedrale nel deserto.
    La scuola deve cambiare…
    Dobbiamo tornare a promuovere nelle scuole il gusto di imparare. Va bene promuovere l’impegno, ma è la soddisfazione nel sentirsi competente che deve tornare centrale. Nelle aule, e in cattedre. In realtà, bambini e bambine entrano all’infanzia con la voglia e il gusto di riuscire a fare qualcosa, di sentirsi bravi/e, ma con il progredire del loro percorso questo gusto si perde. Ecco, nel ripensamento che la pandemia imporrà in molti ambiti, anche su questi aspetti occorrerà intervenire per tornare a promuovere il “gusto della competenza” (e non della mediocrità).


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