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Discussione: Test Invalsi due volte all'anno

  1. #211
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    Prova Invalsi, cosa cambia: somministrazione e correzione sono attività ordinarie, quindi obbligatorie per i docenti


    Il decreto n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015 e recante norma sulla valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di stato, ha introdotto delle importanti novità riguardo alla Prova Invalsi, che entreranno i vigore nel 2017/18 per il primo ciclo, nel 2018/19 per il secondo.

    Scuola Primaria. La prova Invasi si svolge nelle classi seconde e quinte e riguarda le discipline di Italiano, Matematica e Inglese, in coerenza con le Indicazioni Nazionali per il curricolo.
    Le classi seconde svolgono le prove di Italiano e Matematica.
    Le classi quinte svolgono le prove di Italiano, Matematica e Inglese.
    Scuola secondaria di I grado. La prova Invalsi non fa più parte dell’esame di Stato, ma è svolta nel corso dell’anno, entro il mese di aprile.
    La prova è svolta dalle classi terze e verte sulle discipline di Italiano, Matematica e Inglese, in coerenza con le indicazioni nazionali per il curricolo.
    L’introduzione dell’inglese, nell’ambito della prova, si propone la finalità di certificare, eventualmente in convenzione con enti certificatori accreditati, le abilità di comprensione e uso della lingua inglese in linea con il Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue.
    La prova è computer based.
    La partecipazione alla prova costituisce requisito d’ammissione all’esame di Stato, ma non influisce sul voto finale.
    Il decreto specifica, riguardo alla scuola sia primaria sia secondaria, che tutte le attività relative allo svolgimento delle prove Invalsi sono attività ordinarie di istituto.
    Il nuovo dettato normativo sembra non lasciare dubbi su quelli che sono gli obblighi dei docenti in relazione alla somministrazione e correzione delle prove.
    Nel 2011, il Miur era intervenuto in merito con la nota n. 2992 del 20 aprile, volta a fornire precisazioni in merito alle rilevazioni nazionali.
    Nella nota vengono riportate le norme entro le quali si collocano le rilevazioni, per poi sottolineare che:
    Da quanto finora detto emerge con assoluta chiarezza che l’ordinamento scolastico richiede alle scuole la partecipazione, anzi il concorso istituzionale, alle rilevazioni periodiche e di sistema.”
    Riguardo alla somministrazione e correzione della prova da parte degli insegnanti:
    In linea di coerenza anche il piano annuale delle attività, predisposto dal dirigente scolastico e deliberato dal collegio dei docenti, ai sensi dell’art 28, comma 4, del vigente C.C.N.L non può non contemplare tra gli impegni aggiuntivi dei docenti, anche se a carattere ricorrente, le attività di somministrazione e correzione delle prove INVALSI”.
    Le predette attività di somministrazione e correzione, dunque, rientravano tra gli impegni aggiuntivi dei docenti.
    Le nuove disposizioni dettate dal decreto legislativo n. 62/2017 ridefiniscono la natura delle attività connesse allo svolgimento delle Prove, che sono non più aggiuntive ma ordinarie. Il nuovo dettato normativo non si riferisce soltanto ai docenti ma alla scuola nel suo insieme, riferendosi quindi anche alle attività svolte dalle segreterie.
    Così, infatti, leggiamo agli articoli 4/3 e 7/5:
    Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attivita’ ordinarie d’istituto.”



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  2. #212
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    Come cambiano le prove Invalsi nel primo e secondo ciclo

    L’anno scolastico parte con l’Invalsi protagonista e pronto a rivestire un ruolo determinante per il miglioramento del sistema di istruzione in Italia. Varie le novità introdotte con il Dlgs n. 62/2017, attuativo della legge 107 sul tema della valutazione e degli esami di Stato. Cosa cambierà?
    Test d’inglese nel primo ciclo
    Per la prima volta in Italia, già da quest’anno scolastico, a fianco della prova di italiano e di matematica, nelle classi V della scuola primaria e III della scuola secondaria di primo grado, saranno introdotte, prove sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese, coerenti con il quadro comune di riferimento Europeo per le lingue, eventualmente in convenzione con gli enti certificatori.
    Via le prove Invalsi dall’esame di Stato conclusivo del primo ciclo
    Nell scuola media, i test Invalsi non faranno più parte dell’esame e quindi il voto non farà media. Le prove saranno effettuate in un altro momento dell’anno scolastico, presumibilmente ad aprile, e con la sola funzione di requisito obbligatorio di ammissione all’esame.
    Test invalsi al quinto anno delle superiori
    Dal 2018-2019 i test Invalsi sbarcheranno anche in quinta superiore, in aggiunta alle normali prove somministrate al secondo anno. Tali verifiche si svolgeranno durante l’anno.
    In aggiunta alle prove di italiano e di matematica, sarà introdotto l’accertamento dei livelli di apprendimento nella lingua inglese.
    I risultati saranno indicati, in forma descrittiva, in una specifica sezione del curriculum dello studente allegato al diploma finale.
    Casi particolari
    Per gli alunni risultati assenti alle prove per gravi motivi documentati, valutati dal consiglio di classe, sarà prevista una sessione suppletiva
    Gli studenti con disabilità e DSA non saranno esclusi dall’obbligo di partecipare ai test.
    I candidati privatisti, per essere ammessi all’esame di Stato di primo e secondo ciclo, dovranno partecipare alle prove Invalsi.
    Il coinvolgimento dei docenti
    Nella norma previgente si leggeva «le istituzioni scolastiche partecipano, come attività ordinaria d´istituto, alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti degli studenti». Ora il Dlgs è molto più chiaro – «le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinaria d’istituto». Non ci sono dubbi: i docenti avranno l’obbligo di occuparsi dei test Invalsi. Questo basterà per smorzare le polemiche di questi ultimi anni? E’ anche vero che, grazie alla sperimentazione compiuta in questi anni dall’Invalsi, le prove saranno computer based, modalità che solleverà i docenti da compiti meramente adempitivi.


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  3. #213
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    Invalsi, ecco tutte le date delle prove a.s. 2017-2018


    Anche per quest’anno scolastico sono previste le prove Invalsi che verranno svolte secondo un calendario già predisposto dal Miur.
    I DETTAGLI
    3 maggio 2018: prova d’Inglese (V primaria); 9 maggio 2018: prova di Italiano (II e V primaria) e prova preliminare di lettura (quest’anno, la prova di lettura è svolta solo dalle classi campione della II primaria); 11 maggio 2018: prova di Matematica (II e V primaria).
    Le prove Invalsi 2018 per la terza media e le seconde classi delle scuole superiori si svolgono al computer, interamente on line e in più sessioni organizzate autonomamente dalle scuole.
    PROVE COMPUTER BASED
    Per la scuola secondaria le prove Invalsi 2018 computer based si svolgeranno secondo il seguente calendario: le terzi classi della scuola secondaria di primo grado sostengono le prove di Italiano, Matematica e Inglese in un arco di giorni, indicati dall’Invalsi, tra il 04 aprile 2018 e il 21 aprile 2018; le secondi classi della scuola secondaria di secondo grado sostengono le prove di Italiano e Matematica, comprensive anche del questionario studente, in un arco di giorni, indicati da INVALSI, tra il 07 maggio 2018 e il 19 maggio 2018.
    AIUTO PER STUDENTI E PROFESSORI
    Per aiutare studenti e professori, entro il 31 gennaio 2018 l’Invalsi metterà a disposizione sul proprio sito le simulazioni di Italiano, Matematica e Inglese delle prossime prove Invalsi al fine di illustrare le caratteristiche dei diversi scritti. Questo è previsto per la classe V primaria (prova d’Inglese) e di prove CBT per la classe III della scuola secondaria di primo grado (Italiano, Matematica e Inglese) e per la classe II della scuola secondaria di secondo grado (Italiano, Matematica).


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  4. #214
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    Prove invalsi svolte al computer, cosa dovranno fare le scuole prive di attrezzature adeguate?




    Nella scuola secondaria I grado, a conclusione del primo ciclo di istruzione, le prove scritte d’esame non saranno più quattro (Italiano, Matematica, Inglese, seconda lingua straniera) più le Prove invalsi (una per Italiano e l’altra per Matematica), ma si riducono a tre: una per Italiano, una per Matematica e una per le Lingue straniere.
    Le nuove disposizioni relative alla valutazione e all’Esame del primo ciclo, così come stabilite nel Decreto Legislativo n.62/2017 recante norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato (Decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.112 del 16-05-2017) e rese operative con la firma del DM 741/2017, entrano in vigore nel corrente anno scolastico 2017/18.
    La prova scritta di Lingua straniera diventa, quindi, unica con due sezioni distinte per ciascuna lingua studiata e non vengono inserite le Prove Invalsi che non saranno più prove d’esame.
    Importanti novità riguardano, quindi, le Prove Invalsi che non saranno più prove d’esame, ma non spariscono del tutto, in quanto saranno somministrate nel corso dell’anno scolastico, nel mese di aprile, non incideranno sulla valutazione degli studenti, ma saranno indispensabili per l’ammissione all’esame, come esplicitato nel DM 741/2017 e ribadito nella nota n.1865 del 10/10/2017, dove si chiarisce che tra i requisiti per l’ammissione all’esame vi è il seguente: “aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’INVALSI”
    Le prove scritte relative all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, come chiarisce la succitata nota ministeriale, saranno predisposte dalla commissione, e risultano pertanto tre:
    prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento;
    prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche:
    prova scritta articolata in una sezione per ciascuna delle lingue straniere studiate.
    Le Prove nazionali Invalsi, quindi, pur non essendo più parte integrante dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, rappresentano, come sottolinea il MIUR, un momento distinto del processo valutativo conclusivo del primo ciclo di istruzione.
    Le discipline coinvolte saranno sempre Italiano e Matematica e a queste, da quest’anno, si aggiunge per la prima volta anche Inglese
    Con avviso specifico rivolto ai Dirigenti scolastici l’Invalsi ha comunicato le date di svolgimento delle Prove nazionali, date che abbiamo prontamente segnalato nel nostro articolo, e per le classi terze della scuola secondaria I grado viene stabilito quanto segue:
    “ le classi III della scuola secondaria di primo grado sostengono le prove di Italiano, Matematica e Inglese in un arco di giorni, indicati da INVALSI, tra il 04.04.2018 e il 21.04.2018”
    Le prove Invalsi si svolgono, quindi, entro il mese di aprile e sono somministrate mediante computer (CBT – Computer Based Testing) come stabilito nell’art.7 del Decreto legislativo n.62/2017
    Non è prevista alcuna operazione di correzione e registrazione delle risposte da parte della scuola e il risultato delle prove nazionali verrà restituito dall’Invalsi in forma descrittiva come livello raggiunto e farà parte della certificazione delle competenze del primo ciclo
    Un’altra importante novità riguarda, quindi, la modalità di somministrazione delle Prove nazionali per la scuola secondaria I grado, che non saranno più in forma cartacea, ma saranno tutte al computer, secondo una tempistica ben precisa corrispondente, come indicato dall’Invalsi, all’arco temporale 4 aprile 2018 – 21 aprile 2018.
    Si tratta di una novità che potrebbe creare seri problemi alle scuole non adeguatamente attrezzate dal punto di vista tecnologico e informatico. Il MIUR, infatti, non ha tenuto conto del fatto che malgrado la tanto sbandierata digitalizzazione della scuola italiana con la “Buona Scuola Digitale” e con il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), molte realtà scolastiche non dispongono di un’aula informatica efficiente e di un numero di postazioni PC adeguate per la somministrazione delle Prove Invalsi a tutti gli studenti delle classi terze della scuola, anche se scaglionati in gruppi distinti e più limitati numericamente rispetto al numero complessivo di studenti che dovranno sostenere l’Esame.
    Questo problema è stato solo parzialmente preso in considerazione e si è ritenuto di arrivare ad una soluzione stabilendo che l’arco temporale previsto per la somministrazione delle prove potrà essere variabile in relazione alla dimensione della scuola e del numero di computer collegati alla rete internet in ciascuna istituzione scolastica.
    Se tale disposizione potrà venire incontro ad una parte di scuole, sicuramente non risolverà i problemi di quelle istituzioni scolastiche nelle quali le potenzialità tecnologiche sono seriamente compromesse e decisamente carenti.
    Esistono, infatti, realtà scolastiche prive di connessione internet o con una rete wi-fi del tutto inefficace e inefficiente per l’utilizzo che sarebbe necessario oltre che per registro elettronico e LIM anche per la somministrazione delle Prove Invalsi. Questa situazione potrebbe essere causa di seri problemi per un regolare e sereno svolgimento delle prove nazionali da parte degli studenti.
    In base alla nota ministeriale n.1865 del 10/10/2017 entro il mese di ottobre 2017 l’lnvalsi invierà alle istituzioni scolastiche una nota tecnica in cui saranno fomite tutte le informazioni necessarie per la somministrazione CBT delle prove.
    Entro il mese di gennaio 2018 saranno, inoltre, resi disponibili alcuni esempi di prova di italiano, matematica e inglese, affinché i docenti possano prenderne visione e acquisire tutte le informazioni necessarie per il sereno svolgimento delle prove in modalità CBT.
    La somministrazione Computer Based Testing (CBT) delle prove Invalsi richiede, come sottolinea il MIUR, che le istituzioni scolastiche adottino tempestivamente le opportune soluzioni e modalità organizzative per renderla possibile .
    Non è richiesta, secondo il MIUR, una dotazione di computer (o di tablet) con caratteristiche tecniche particolarmente avanzate né sono necessarie licenze di particolari programmi, salvo la disponibilità di una buona connessione Internet (connessione che, però, ribadiamo, in diverse scuole non c’è o non è efficiente).
    A seconda del numero di computer (o di tablet) disponibili e collegati a Internet, e sulla base delle proprie esigenze organizzative, ciascuna istituzione scolastica potrà prevedere un adeguato numero di sessioni per lo svolgimento delle prove. Ogni sessione potrà coinvolgere una o più classi contemporaneamente o anche parte di una classe in un arco temporale compreso, di norma, tra cinque e quindici giorni, nel periodo dal 4 al 21 aprile.
    In base alle caratteristiche delle singole istituzioni scolastiche (numero di alunni, dotazioni tecniche, ecc.) l’Invalsi comunicherà il periodo di somministrazione delle prove che potrà, comunque,essere modificato dalla scuola stessa.
    L’unica eccezione riguarda le classi campione, che saranno comunicate dall’Invalsi entro il 28/02/2018, classi nelle quali le prove si svolgeranno secondo un calendario prefissato a livello nazionale
    Nelle classi campione lo svolgimento delle prove avverrà, quindi, in un giorno preciso indicato dall’Invalsi e compreso tra il 9/4/18 e il 12/4/18
    Ogni scuola potrà verificare, entro il 9/3/2018, sul sito dell’Invalsi, se è stata individuata come scuola campione
    Per quanto riguarda la prova Invalsi di Inglese, finalizzata ad accertare i livelli di apprendimento riferiti alle abilità di comprensione e uso della lingua, in coerenza con il livello A2 QCER, così come previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, è necessario che le scuole siano dotate della strumentazione adeguata per la loro somministrazione. La prova, infatti, comprendendo anche una sezione dedicata alla comprensione orale, richiede necessariamente che le istituzioni scolastiche adottino le opportune soluzioni e modalità organizzative e che in particolare si dotino degli strumenti di base per l’ascolto dei più diffusi formati di file audio, comprese le audio-cuffie. Per consentire alle istituzioni scolastiche di verificare la funzionalità della strumentazione disponibile l’ Invalsi pubblicherà entro il 30 novembre 2017 sul proprio sito (www.invalsi.it) esempi di file audio.
    Il MIUR prevede, quindi, che le istituzioni scolastiche possano organizzare la somministrazione delle prove in modo flessibile, in quanto, essendo CBT, viene meno il requisito della contemporaneità del loro svolgimento.
    Questa possibilità viene consentita nella consapevolezza che non tutte le scuole risultano avere la medesima dotazione informatica, ma non tiene conto della carenza quasi totale di tecnologie in diverse scuole che avranno, conseguentemente, serie difficoltà nell’organizzazione delle diverse sessioni per lo svolgimento delle prove nell’arco temporale previsto dal MIUR.
    E’ auspicabile, quindi, che nella nota tecnica che l’Invalsi trasmetterà alle istituzioni scolastiche nel corrente mese di ottobre, siano forniti chiarimenti in tal senso a tutela del diritto di tutti gli studenti della scuola secondaria I grado, che devono sostenere l’esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione, di poter svolgere serenamente le prove nazionali che risultano essere, in base alla recente normativa, un requisito indispensabile per l’ammissione all’esame.


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  5. #215
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    Prove Invalsi: tutte le scadenze per l’a.s. 2017/2018


    Nel richiamare la precedente notizia, con la quale si riepilogavano le principali novità riguardanti le prove Invalsi 2018, riportiamo nella tabella seguente le principali scadenze di cui scuole e alunni dovranno tener conto:



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  6. #216
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    Prove Invalsi primo ciclo: una presentazione su novità e modalità di svolgimento



    L’Invalsi ha pubblicato una presentazione delle prove che si svolgeranno nel 2018 nel primo ciclo di istruzione, alla luce delle modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 62 del 13 aprile 2017 (vedi file).
    Il documento evidenzia le novità delle prossime prove, indica tutte le scadenze da ricordare e la scansione temporale con la quel dovranno svolgersi le prove.
    In particolare, la prova di inglese (cartacea) nella V primaria dovrà svolgersi nel seguente modo:
    Ore 7.30: scarico (download) del file audio dall’area riservata della segreteria scolastica
    Ore 8.30: apertura ed etichettatura dei fascicoli secondo le indicazioni del protocollo di somministrazione
    Ore 9.30: Distribuzione a ciascun allievo del fascicolo (booklet) secondo le consuete modalità utilizzate per Italiano e Matematica (elenco studenti, codice SIDI, ecc.)
    Ore 9.45: inizio della prova PARTE 1: COMPRENSIONE DELLA LETTURA (reading), durata 30 min.
    Ore 10.15-10.30: pausa
    Ore 10.30: inizio della prova PARTE 2: COMPRENSIONE DELL’ASCOLTO (listening), durata 30 min.:
    ascolto in audio-cuffia (preferibile) o collettivo del file audio (sound file)
    svolgimento dei 3-4 compiti (task) della prova di ascolto (listening) secondo la tempistica definita dal file audio (sound file).

    Il documento spiega infine come dovrà svolgersi la prova in caso di alunni con disabilità o DSA e alcuni casi particolari.



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  7. #217
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    Prove Invalsi scuole superiori: indicazioni per Italiano e Matematica entro il 5 dicembre

    Le indicazioni relative allo svolgimento delle prove di Italiano e Matematica CBT per la classe seconda della scuola secondaria di secondo grado saranno pubblicate entro il 5 dicembre 2017.
    Lo ha comunicato lo stesso Istituto con avviso del 30 novembre.
    In un arco di giorni indicati da INVALSI, le classi in questione sosterranno le prove di Italiano e Matematica, comprensive anche del questionario studente, dal 7 al 19 maggio 2018.



    Ricordiamo inoltre che:

    • entro il 31 gennaio 2018 l’INVALSI renderà disponibile sul proprio sito esempi di prove prove CBT per la classe II della scuola secondaria di secondo grado (Italiano, Matematica);
    • dal 1° marzo al 27 aprile dovrà avvenire la trasmissione delle informazioni di contesto;
    • entro il 30 marzo l’Invalsi comunicherà le classi campione,




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  8. #218
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    Invalsi: italiani promossi in lettura, tra i più bravi in Ue

    Alunni italiani promossi in lettura: con un punteggio medio di 548, gli scolari di quarta elementare superano «significativamente» la media dei Paesi Ocse (541) e dei Paesi europei (544) nelle prove di apprendimento della lettura (Pirls, Progress in International Reading Literacy Study). I più bravi sono gli alunni del Nord e, in generale, le femmine vantano risultati leggermente migliori dei maschi (+7 punti). Meno brillanti, invece, le performance sul fronte della lettura on line, dove gli italiani si piazzano decimi su 14 paesi. Sono i dati dell’indagine Pirls condotta dall’Invalsi su 3.900 bambini, rappresentativi di 520mila studenti di quarta elementare, nell’ambito di una rilevazione internazionale della Iea che mette a confronto 50 Paesi. Rilevazione che, per la prima volta quest’anno, valuta anche la capacità dei ragazzi di leggere testi informativi sul web, misurata con la prova ePirls.
    Performance in linea con Ue
    Gli alunni del Nord Ovest (con 562 punti ) e Nord Est (557) raggiungono punteggi medi significativamente più alti della media nazionale, mentre al Sud (538) e nel Sud-Isole (525) punteggi significativamente più bassi.
    La perfomance dell’Italia, dice Invalsi,è in linea con quella di diversi Paesi Ue – Germania, Svezia, Paesi Bassi, Portogallo, Ungheria, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca- e inferiore alla Federazione Russa (581 punti) e a Hong Kong e Singapore che, insieme a Irlanda, Finlandia, Polonia e Irlanda del Nord, vantaggi un punteggio superiore a 560 punti.
    Italiani migliorati di 7 punti dal 2001
    Le prestazioni degli studenti italiani sono migliorate dal 2001 al 2016, con un aumento di 7 punti nella scala complessiva di lettura, che – sottolinea Invalsi – è avvenuto contestualmente a un «aumento significativo» della proporzione di studenti immigrati, passati nello stesso periodo di tempo dal 2% al 10%.
    Ambiente familiare e scolastico influenzano i risultati
    Secondo i dati, chi vive in famiglie in cui ci sono almeno 100 libri (8% bambini in Italia) ottiene risultati migliori (595), rispetto a chi a casa ha meno di 25 volumi (6% con 507 punti). Punteggi più alti anche nelle scuole in cui ci sono più famiglie benestanti, in cui i problemi disciplinari o di sicurezza non sono rilevanti (59% degli istituti) e dove l’ambiente è molto sicuro e tranquillo (20%). Sulla performance incide infine anche la lettura personale al di fuori dell’orario scolastico: il risultato è migliore tra chi legge ogni giorno (41% dei bambini, che ottengono un punteggio medio di 554) rispetto a chi legge una o due volte al mese (16%; 517).
    I livelli di rendimento
    La scala di lettura proposta agli studenti è stata suddivisa in quattro livelli di difficoltà delle domande, corrispondenti ad altrettanti livelli di capacità di lettura: livello Avanzato, Alto, Intermedio e Basso. Raggiunge il livello avanzato l’11% degli italiani, valore non lontano dalla percentuale media dei Paesi Ue e Ocse e analoga a quella di Paesi come Germania, Nuova Zelanda e Danimarca.
    La quasi totalità degli studenti italiani (98%), spiega poi Invalsi, riesce a rispondere almeno ai quesiti più semplici di Pirls, percentuale in linea con quella dei Paesi in cima alla classifica, non distante dalla media Ue (97%) è leggermente più alta della media Ocse (96%).
    Più deboli sul web
    Nei test di lettura on line (ePirls), che hanno coinvolto 14 Paesi, l’Italia si piazza al decimoposto con un punteggio di 532, ben superiore a quello di Slovenia, Portogallo, Georgia ed Emirati Arabi Uniti. Ma al di sotto di Singapore (che vanta 588 punti), Norvegia e Irlanda (entrambi 560 punti). A livello internazionale, dice l’indagine, in 11 Paesi su 14 la differenza di rendimento nella lettura on line tra maschi e femmine è «statisticamente significativa» e in favore delle femmine. Mentre in Italia, lo scarto tra femmine e maschi non è significativo. La percentuale di studenti italiani che raggiunge il Livello Avanzato – rispondendo con successo ai quesiti più difficili di ePirls – è del 6%, la metà rispetto alla media degli studenti degli altri Paesi. Mentre, anche in questo caso, alle domande più facili di ePirls riescono a rispondere quasi tutti i ragazzi italiani ( 98%).
    Il confronto tra carta e Web
    Invalsi ha anche messo a confronto i risultati ottenuti dagli studenti alle prove ePirsl (lettura di testi online) con quelli ottenuti alle prove di lettura “tradizionale” Pirls. I ragazzi di Danimarca, Stati Uniti, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Norvegia, Israele e Svezia ottengono risultati migliori nella lettura online-ePirls, mentre quelli di Portogallo, Georgia, Slovenia e Taipei Cinese hanno risultati migliori nelle prove Pirls. Anche gli studenti italiani mostrano migliori performance nelle prove su “carta” (punteggio medio 5496) rispetto a quelle sul web (punteggio medio 532) .



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    Invalsi, le prove Computer Based per la II secondaria di II grado


    Così come ha fatto per la primaria e la secondaria di I grado, l’Invalsi ha pubblicato un documento che fornisce alcune informazioni pratico-organizzative sulle prove d’Italiano e Matematica computer based (CBT), previste per le classi II della scuola secondaria di II grado.

    Lo scorso anno la somministrazione CBT ha riguardato solo il questionario studente, mentre da quest’anno essa riguarderà tutte le prove, completando così il passaggio al CBT.

    Da quest’anno scolastico le domande che erano previste all’interno del questionario studente confluiscono direttamente nella parte finale della prova d’Italiano e di Matematica, riducendo quindi a due gli strumenti somministrati a ciascun allievo.



    L’organizzazione della somministrazione delle prove INVALSI è di competenza del Dirigente scolastico che deve pertanto adottare tutte le misure necessarie per garantire il loro sereno e ordinato svolgimento.



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    Invalsi, procedure di selezione per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo


    ’Invalsi ha avviato due procedure di selezione:
    la prima (SEL 10/2017) è finalizzata al conferimento di un incarico di lavoro autonomo della durata di ventiquattro mesi ad un esperto senior, con almeno cinque anni di esperienza nel campo dell’Informatica, della progettazione e dell’implementazione delle applicazioni, per il tramite della Banca Dati Esperti e Professionisti;
    la seconda (SEL 9/2017) è finalizzata al conferimento di due incarichi di lavoro autonomo della durata di un mese ad esperti senior, con almeno cinque anni di esperienza nel campo della ricerca didattica ed educativa, per il tramite della Banca Dati Esperti e Professionisti.
    Le candidature per entrambe le selezioni devono pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 2 gennaio 2018.
    La pagina con tutte le indicazioni


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



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