Risultati da 1 a 2 di 2

Discussione: Governo Monti, niente sottosegretario al digitale

Visualizzazione Ibrida

  1. #1
    Data Registrazione
    Feb 2009
    Messaggi
    13,487
    Post Thanks / Like
    Downloads
    1
    Uploads
    0

    Predefinito Governo Monti, niente sottosegretario al digitale


    martedì 29 novembre 2011
    di Claudio Tamburrino

    Governo Monti, niente sottosegretario al digitale
    Se Monti non va all'Agenda Digitale, l'agenda digitale andrà da Monti. Commenti e critiche sulle nomine dei sottosegretari in quota a ICT, Rete e digitale



    Roma - Il Governo Berlusconi è tramontato senza aver fatto ingranare l'Agenda Digitale né i vari progetti per la banda larga e il digital divide, e anche su questi argomenti il nuovo Governo Monti è atteso al varco. Twitter ha ospitato così i primi commenti di osservatori e diretti interessati scatenati dalla nomina dei sottosegretari con competenze nel settore.

    Tramontata l'ipotesi di vedere un segretario ad hoc all'agenda digitale, la materia è stata affidata insieme alle Comunicazioni a Paolo Peluffo, giornalista
    di formazione classica (filosofia ed economica). Proprio questo suo curriculum tradizionale non sembra renderlo il candidato perfetto ad occuparsi di ICT, almeno secondo l'ex Ministro Paolo Gentiloni e altri.

    Salvo Mizzi, responsabile dei servizi digitali per Telecom Italia, lo ha invece definito "bravo e intelligente", lamentando solo l'assenza di una delega specifica al digitale.




    Per quanto riguarda invece ICT e Rete, possibili candidati ad occuparsene sono rispettivamente il docente di Economia Pubblica Claudio De Vincenti e il 74enne magistrato della Corte dei conti Massimo Vari, nominati entrambi Sottosegretari al Ministero dello Sviluppo Economico.

    Obiezioni maggiori ha sollevato soprattutto la nomina di Carlo Malinconico, presidente Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), come sottosegretario all'Editoria. La similitudine più critica l'ha presentata Massimo Mantellini, che sul suo blog scrive: "Nominare Carlo Malinconico sottosegretario all'Editoria è un po' come eleggere Marchionne tesoriere della Fiom".

    Malinconico, con il suo ruolo in Fieg, rappresentava la carta stampata e in passato ha parlato della necessità di tutelare i contenuti editoriali online con "salvaguardie che l'attuale disciplina sul diritto d'autore non prevede", ma anche di promozione "dell'accesso ai contenuti editoriali di qualità" e di un obolo su Internet ad appannaggio dell'editoria.



  2. #2
    Data Registrazione
    Nov 2011
    Messaggi
    29
    Post Thanks / Like
    Downloads
    0
    Uploads
    0

    Predefinito

    del resto il nostro Parlamento è abbastanza pieno di "vecchiarelli", chissà dove andremo a finire...e il bello è che le innovazioni tecnologiche vanno a una velocità tale che è difficile già per un giovane stare al passo, se non segue cn assiduità tutti gli sviluppi, figurarsi spiegare a un ottuagenario le problematiche del data profiling / mining di Facebook, o le licenze software open source o ancora il rapporto fra cloud computing e il diritto d'autore! E su tutte queste materie lo stato DEVE LEGIFERARE!!!

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 utenti e 1 ospiti)

Tag per Questa Discussione

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •