Ecco proposte e consigli per limitare rischi e potenziare opportunità

Nove consigli per navigare in sicurezza e sei proposte per potenziare l’uso e le opportunità offerte da Internet, come rendere la banda larga disponibile ovunque o non dare informazioni personali via email: le hanno presentate oggi i pediatri della Società italiana di pediatria (Sip) agli stati generali della pediatria che si sono svolti con convegni contemporanei in tutte le Regioni italiane.
«Internet è sempre più un problema pediatrico - ha commentato in un video messaggio il presidente Sip, Alberto Ugazio dal convegno a Roma - visto che in Europa che ci sono bambini che iniziano a navigare in rete a 7 anni. Ma i pediatri non possono affrontare da soli tutte le sfide che riguardano i bambini, devono dare il loro contributo anche gli altri attori del mondo dell’infanzia».
Da qui l’idea di un Manifesto per massimizzare le opportunità e minimizzare i rischi.
Sei le proposte concrete, come rendere ovunque disponibile la banda larga, il cui tasso di penetrazione in Italia è del 21,3%, dotare ogni classe scolastica di una lavagna interattiva multimediale (ora disponibile in media una per ogni scuola), integrare i materiali didattici con gli e-book, far utilizzare il computer e il web sin dalla prima elementare, con la mediazione degli adulti, promuovere la formazione degli insegnanti e la trasmissione di conoscenze informatiche dai ragazzi ai loro genitori, videoregistrare le lezioni e mettere sul web ’lezioni modello' da usare come compito a casa.
Nove invece le regole per navigare in sicurezza, elaborate dalla Sip con la Polizia di Stato e un gigante dell’informatica:

1) proteggere il pc e scaricare gli aggiornamenti automatici;

2) controllare che sulla pagina dove si inseriscono dati personali ci sia la scritta https e il segno del lucchetto;

3) usare password di almeno 8 caratteri e cambiarle spesso;

4) quando si riceve un allegato controllare il mittente;

5) non dare mai informazioni personali in risposta a un’email o chat;

6) diffidare di offerte imperdibili, richieste disperate d’aiuto o segnalazioni di virus;

7) prudenza sui social network; non pubblicare foto di cui ci si potrebbe pentire;

8) rispettare la ’netiquette', la ’buona educazione sul web’:

9) niente violazione della privacy e niente informazioni offensive.


La Stampa