Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 11 a 12 di 12

Discussione: Il professor Francesco Profumo è il nuovo ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

  1. #11
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Le sette richieste al Governo da parte dell’ANDIS

    L’ANDIS (Associazione Nazionale Dirigenti scolastici) ha presentato in sette punti le richieste al governo Monti e al ministro Profumo per la scuola:

    a) Occorre puntare alla qualità attraverso il rilancio dell’autonomia scolastica come scelta di fondo di politica educativa, riprendendo con forza la tematica dell’assegnazione di risorse certe alle scuole in termini di personale (organico funzionale), di finanziamenti e, di converso, della valutazione del servizio e degli operatori.

    b) Ciò comporta certamente la realizzazione in tempi certi e realistici del dimensionamento ottimale, secondo le proposte già formulate dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, ma contestualmente anche la valorizzazione piena della risorsa dirigenziale scolastica, che va riconosciuta a pieno titolo come tale e quindi equiparata sotto tutti gli aspetti a quella degli altri comparti dello Stato

    c) Elemento essenziale di tale scelta prioritaria è l’urgente adozione di strumenti di valutazione del servizio, dei dirigenti e di tutti gli operatori scolastici, storica rivendicazione dell’ANDIS. Autonomia e dirigenza non esistono senza una valutazione del servizio, del personale e degli apprendimenti.

    d) La valutazione dei docenti non deve, quindi, essere finalizzata a riconoscimenti economici “una tantum” ma alla costruzione di una vera e propria carriera che abbia come risultato l’affidamento di compiti e funzioni di coordinamento didattico ed organizzativo non sulla base di a meccanismi elettivi ma del riconoscimento di compiti e servizi effettuati e positivamente valutati. Snodo essenziale della professionalità docente va considerata la formazione in servizio, obbligatoria e condotta con criteri di sostegno alla progettazione e, prima ancora, il decentramento al livello più vicino possibile alle scuole dei meccanismi di assunzione.

    e) Per quanto riguarda le questioni di ordinamento, è urgentissimo il rilancio di una riflessione sulla scuola di base, anche tenendo conto delle riflessioni condotte dalla Fondazione Agnelli sulla scuola secondaria di primo grado, a partire dai concreti problemi che sta provocando l’applicazione delle norme Gelmini nel primo ciclo e l’evidente contrasto tra le diverse indicazioni nazionali. Ciò appare tanto più urgente, quanto più si voglia concepire la generalizzazione degli istituti comprensivi del primo ciclo come risorsa per la costruzione del curricolo continuo.

    f) E’ sotto gli occhi di tutti la fase di stallo in cui versa il riordino del secondo ciclo, sia a causa delle resistenze culturali e professionali alla costruzione di curricoli per competenze, sia per la mancanza di azioni di accompagnamento strutturate e capillari, sia per la mancanza di indicazioni chiare sulle modalità di accertamento e certificazione delle competenze, che costituisce la chiave di volta anche per la costruzione di un sistema credibile di formazione permanente. Occorre perciò che la valenza positiva delle indicazioni metodologiche contenute nelle Linee-guida del riordino degli istituti tecnici e professionali, l’introduzione delle opzioni e delle innovazioni organizzative, a partire dai Dipartimenti, vengano rese credibili con le necessarie misure di supporto. Su questo punto, come per le problematiche afferenti il primo ciclo, è essenziale un ascolto attento delle problematiche segnalate dai Dirigenti Scolastici.

    g) Non va infine dimenticato che il processo di decentramento delle competenze gestionali dal Ministero alle Regioni deve trovare un’effettiva accelerazione, con la definizione precisa dei criteri di assegnazione delle risorse e delle modalità di verifica a livello centrale e , di converso, con la costruzione di momenti di partecipazione sostanziale delle scuole autonome alla formazione delle decisioni relative alla programmazione dell’offerta formativa sul territorio e al suo raccordo con le grandi scelte di sviluppo culturale, scientifico, economico e tecnologico. Il processo di decentramento deve perciò avere come suo asse quello della sussidiarietà effettiva, intesa come protagonismo reale delle comunità scolastiche.


    Tuttoscuola

    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #12
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,534
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    La sfida di Profumo: una scuola al passo dei tempi

    Il ministro dell’istruzione, università e ricerca Francesco Profumo ha, tra l’altro, sottolineato l’importanza che la “scuola entri a pieno titolo nell’innovazione del sistema Paese, adeguandosi alle esigenze educative delle nuove generazioni di studenti che ci chiedono competenze digitali, linguistiche, organizzative e logiche all’insegna della massima flessibilità cognitiva. Una sfida che questo Governo ha intenzione di intraprendere”. In poche parole Profumo vuole una scuola al passo dei tempi anche per prevenire i sintomi di una crescente disaffezione che le famiglie e i giovani cominciano a nutrire nei suoi confronti.
    L’obiettivo è chiaro: proporre agli studenti le condizioni e gli ambienti adatti perché possano costruirsi il proprio futuro, mettendo in moto il loro desiderio di sapere e muovendosi lungo una pista di ricerca e di scoperta.
    Il punto centrale è riuscire ad affiancare al necessario impegno della scuola, dei docenti, dei dirigenti, l’indispensabile mobilitazione dell’opinione pubblica. La scuola ha bisogno di tutti e le scelte decisive per il futuro dei giovani dovranno essere le più partecipate. Potrebbe diventare utile ma anche conveniente promuovere una collaborazione con le categorie commerciali, come positivamente realizzato dalla prima scuola digitale 2.0 della Regione Marche.
    Il circolo didattico “Regina Elena” di Civitanova Marche, con l’allestimento di 26 aule con lavagna interattiva, una piattaforma e-learning, un sistema di audio-video conferenza per collegamenti in remoto tra scuole lontane, ha trasformato, mettendo in dubbio pratiche consolidate che spesso cadono nella routine, l’ambiente di apprendimento della scuola secondo una concezione diversa dello spazio, del tempo e dell’organizzazione dello studio.


    Tuttoscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 utenti e 1 ospiti)

Tag per Questa Discussione

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •