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Discussione: Italianshare finisce sotto sequestro, file sharing azzoppato

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    Predefinito Italianshare finisce sotto sequestro, file sharing azzoppato

    Pirateria, le fiamme gialle sequestrano il network Italianshare.net: un arresto




    11/11/2011, ore 10:17 -
    I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Dott. Renato Martuscelli, hanno eseguito una perquisizione nei confronti di P.G., 49 anni, originario di Napoli e residente ad Agropoli (SA), conosciuto sulla rete con il nickname di “Tex Willer”, sottoponendo a sequestro 5 siti web, tutti appartenenti al medesimo network illegale “ITALIANSHARE”, vero e proprio supermarket della pirateria tra i più diffusi in Italia, con oltre 136 mila utenti iscritti e 31.360 opere coperte da copyright illecitamente in condivisione.

    Il network era composto dai siti web:
    Codice PHP:
    www.ITALIANSHARE.net;
    MUSICSHARE.ITALIANNETWORK.net
    FILMSHARE.ITALIANNETWORK.net
    UWP.ITALIANNETWORK.net;
    www.ITALIANSEXY.net
    che offrivano ai propri utenti la possibilità di usufruire di links dai quali poter effettuare il download (ovvero scaricare files sul proprio computer) di un numero molto vasto di prodotti cinematografici, libri e riviste, serie TV, cartoni animati, videogiochi, software, musica e porno.

    I siti appartenenti al network “ITALIANSHARE” si presentavano come forum finalizzati alla raccolta, indicizzazione e diffusione di materiale tutelato, mediante diverse modalità che andavano dal download classico (link ai c.d. “cyberlockers”) alla fruizione in streaming di palinsesti e/o contenuti cinematografici/musicali, fino alla condivisione di collegamenti utili alle note piattaforme di p2p come “Torrent” (c.d. file .torrent) e “eMule” (c.d. link ED2K).

    Pertanto, come riportato anche nel messaggio di benvenuto, ITALIANSHARE risultava essere una piattaforma P2P multiprotocollo, la prima sottoposta a sequestro in Italia.

    Le indagini eseguite dalle Fiamme Gialle hanno permesso di stimare la disponibilità di oltre 30.000 prodotti appartenenti a cataloghi di repertorio tutelato, resi disponibili ad un numero indeterminato di utenti e di individuare le fonti di approvvigionamento a conferma del fine di lucro sotteso alle attività illecite, collegate:
    1. alla raccolta pubblicitaria, mediante pubblicazione di banner sulle pagine che compongono i siti del network; la raccolta veniva gestita per conto del network da numerose società italiane ed estere, alle quali “Tex Willer” fatturava mensilmente le provvigioni incassate;
    2. alla richiesta di donazioni agli utenti iscritti, incassate attraverso carte Poste Pay e conti accesi sul circuito estero Pay Pal, intestati ad ignari presta-nome;
    3. al download/streaming dalle piattaforme di cyberlocking.

    Ai siti di ITALIANSHARE accedevano centinaia di migliaia di utenti interessati a condividere e scaricare illecitamente enormi quantità di files multimediali, tra opere musicali in formato MP3 della discografia italiana ed internazionale, film attualmente in visione nelle sale cinematografiche e costosi programmi informatici.

    L’analisi del contenuto dei siti eseguita il giorno prima del sequestro ha permesso di constatare che tra le opere illecitamente messe in condivisione c’erano addirittura i c.d. “pre-release”, tra cui videogiochi non ancora posti in commercio e le tracce di un cd inedito di una famosa cantante italiana - artista di livello internazionale - pubblicato solo in questi giorni.

    I dati statistici on line evidenziavano un trend di accessi consistenti nell’ultimo anno: in media circa 550.000 accessi ogni mese, da parte di utenti quasi esclusivamente italiani (circa il 97 %).

    Il servizio, svolto con l’ausilio tecnico di F.P.M. (Federazione contro la Pirateria Musicale), A.E.S.V.I. (Associazione Editori Software Videoludici Italiani) e F.A.P.A.V. (Federazione antipirateria audiovisiva) di Milano, oltre alla chiusura dei siti web pirata, ha portato complessivamente alla denuncia di tre responsabili ed al sequestro del materiale informatico utilizzato per la gestione degli stessi.

    Le indagini hanno permesso di identificare la mente e gestore del network, superando i numerosi ostacoli frapposti per impedire alle Forze di Polizia la sua individuazione. In questo caso, non si è trattato, infatti, di un adolescente esperto di informatica con la passione per la pirateria, ma di un adulto, dotato di spiccate conoscenze tecniche e di una significativa organizzazione finanziaria, che ha utilizzato l’identità fasulla di una cittadina extra-comunitaria per ottenere da una società di “hosting” e “housing” di Las Vegas (U.S.A.) gli spazi sui server su cui archiviare i database dei siti web appartenenti al network.

    La mente di ITALIANSHARE si era garantita l’anonimato nascondendosi dietro il nickname Tex Willer, superato grazie al tracciamento delle movimentazioni finanziarie derivanti dall’incasso delle provvigioni connesse alla pubblicazione dei banner sui siti del network, nonché delle donazioni effettuate dagli utenti per consentire agli amministratori del network il suo sviluppo.

    Le indagini, ancora in corso, sono adesso rivolte alla quantificazione dei proventi illeciti derivanti dalla gestione di ITALIANSHARE, ovviamente sottratti a tassazione, nonché all’identificazione di tutti i soggetti che hanno partecipato alla gestione del network illegale, passibili di severe sanzioni di carattere penale. Le perizie tecniche sul materiale in sequestro forniranno inoltre precisi elementi in relazione alle responsabilità di coloro che hanno messo illecitamente in condivisione sul web le decine di migliaia di opere tutelate dal diritto d’autore.

    L’operazione si inquadra nel più ampio contesto di prevenzione e repressione del fenomeno della diffusione illegale di materiale coperto da copyright, illecito che costituisce una gravissima turbativa del mercato legale e genera mancati introiti di milioni di euro ogni anno per gli aventi diritto e per l’Erario.
    ex tomtom
    ex comics





  2. #2
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    Predefinito Italianshare, sigilli tricolori



    venerdì 11 novembre 2011
    di Mauro Vecchio

    Italianshare, sigilli tricolori
    Sequestrati 5 siti appartenenti al newtork multipiattaforma. Nei guai il misterioso Tex Willer, 49enne di Agropoli (SA). Scovate 31mila opere illecite condivise a mezzo link. Sono al vaglio anche le donazioni degli utenti



    Roma - A condurre le operazioni sono stati gli ufficiali della Guardia di Finanza di Agropoli, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno). Sequestrato un gruppo di cinque siti web, tutti appartenenti al network Italianshare.net.

    Già descritta
    come un "vero e proprio supermercato della pirateria", Italianshare era composta da vari spazi online - ad esempio musicshare, filmshare e italiansexy: con queste il network offriva ai suoi utenti diverse tipologie di visione illecita dei contenuti.

    I siti appartenenti alla rete si presentavano infatti come forum per l'indicizzazione di materiale tutelato dal copyright, offrendo la possibilità di scaricare film e musica. Ma anche di guardare contenuti audiovisivi in streaming e di accedere tramite link a tracker BitTorrent e servizi P2P gestiti a mezzo eMule.




    A tenere le redini del tutto sarebbe stato il misterioso Tex Willer, identificato dalla Guardia di Finanza come P.G., 49 anni, di Agropoli (SA). Stando ai dati forniti dalle autorità, Italianshare avrebbe guadagnato nel tempo più di 130mila utenti, con 31mila opere linkate in barba alle attuali leggi sulla tutela del diritto d'autore.

    Lo stesso cowboy di Italianshare avrebbe ottenuto guadagni dalla presenza di spazi pubblicitari sui vari siti del network, coinvolgendo nella raccolta numerose società italiane ed estere. Rastrellate anche le libere donazioni degli utenti, attraverso account PayPal intestati a soggetti prestanome.

    Utenti al 97 per cento provenienti dall'Italia, per un flusso d'accesso quantificato in 550mila visite mensili. Il misterioso Tex Willer avrebbe sfruttato l'identità fasulla di una cittadina extra-comunitaria per acquisire gli spazi su server di una società di hosting con base a Las Vegas.

    L'uomo rischia ora sanzioni penali, così come tutti coloro che hanno contribuito alla condivisione illecita delle opere. Sono tuttora in corso perizie tecniche sul materiale sottoposto a sequestro. Al vaglio anche i processi di donazione da parte degli utenti.

    "Non siamo pirati! - aveva spiegato all'ANSA Tex Willer - Darebbe del pirata a quelli di Google? Italianshare è al pari di Google un motore di ricerca, infatti si limita a rintracciare i file audio e video che sono già presenti nel web. Anche le foto sono immagini provenienti da altri siti che riportiamo come link".

    "Nel nostro server americano non c'è traccia di nessun file in violazione del diritto d'autore - dichiarava P.G. nell'ottobre scorso - Il nostro server è pulito. Così come è vuoto il server di Google. Noi ci limitiamo a linkare i file perché non li possediamo fisicamente".



  3. #3
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    Predefinito

    italianshare.net, parola a Tex Willer

    La versione dell'admin del network sequestrato. La visita delle Fiamme Gialle, la consegna delle password di accesso al server, la collaborazione con le autorità. Pensieri sparsi su indicizzazione, condivisione, libertà

    Roma - Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Tex Willer di Italianshare, il network che nei giorni scorsi è stato sottoposto a sequestro dalle Fiamme Gialle di Agropoli. Il suo racconto del confronto con le autorità, i suoi pensieri sulla condivisione mediata dalla rete.

    Su alcuni siti web dove volevo esporre le mie idee mi hanno negato la libertà di parola invece PUNTO INFORMATICO che è sempre dalla parte della libera espressione si è reso disponibile ed eccomi qui ad esporre la mia versione dei fatti.
    Ho letto e visto articoli che descrivevano ITALIANSHARE come il supermarket della pirateria e io come chissà quale lestofante. Ho letto di arresti, di 3 denunciati, cose assolutamente non vere, nessuno è stato arrestato e solo io denunciato. Ho avuto due perquisizioni a distanza di 4 mesi, nemmeno fossi il più affermato degli spacciatori. Nella prima mi sono stati sequestrati 3 pc, uno di mio genero, uno di mia moglie e uno di mio figlio che usavo anche io per navigare. Sui pc non c'era nessuna mole enorme di file in condivisione, ma solo su quello di mio figlio vi erano alcuni cartoni animati e alcuni film panettone proprio per il suo divertimento, sugli altri nemmeno un mp3. Avevo chiesto durante la prima perquisizione, di sequestrare solo gli HD, ma non mi è stato concesso, anzi il tecnico informatico che si occupò dei pc, promise a mio figlio che l'indomani avrebbe fatto una copia degli HD e restituito i pc, sono trascorsi 4 mesi e i pc sono ancora sotto sequestro, fare una promessa ad un bimbo e non mantenerla è come rubare delle caramelle. La seconda volta invece si è presentato proprio il comandante della compagnia di Agropoli con due auto e 8 suoi collaboratori, inizialmente l'aria era molto tesa, mio figlio che prese possesso del suo pc urlando che da casa non si muoveva, mia moglie forte della scottatura passata diceva la stessa cosa, e anche io sinceramente dissi che avrei chiamato l'avvocato e fatto fare l'inventario dei file presenti sui pc, sarebbero trascorse settimane, ma alla fine il capitano compresa la situazione, fece calmare tutti e fece ispezionare dai due tecnici i pc con esito negativo, quindi i pc di mio figlio e mia moglie non sono stati sequestrati, solo dal mio è stato asportato l'HD perché vi erano 10 film e 30 mp3.

    Alla richiesta delle password di accesso al server in America ho risposto di non averle pura e sacrosanta verità, la farmserver americana forte dei danni che io avevo provocato tecnicamente, aveva preferito tenerle difatti il server è in affitto non comprato. In ogni caso sia per dimostrare la mia buona volontà, sia per dare una smossa alle leggi italiane e sia per evitare ulteriori disagi alla mia famiglia anche se si era nettamente schierata dalla mia parte, sono riuscito ad ottenerle con un giro di email. Ho prontamente dato le password ai due tecnici e illustrato loro quel poco che conoscevo sull'utilizzo del server logicamente mi hanno ringraziato tantissimo per aver accorciato di molto, ma molto sul serio i tempi del loro lavoro. Così hanno provveduto a fare copia dei link presenti sul server circa 31mila, pensate che in rete ce n'è sono milioni e milioni. Durante questa attività, nell'attesa lunga e faticosa, si chiacchiera insieme, si mangia insieme, si ride e si scherza, due militari giocano a pallone con mio figlio che intanto è ritornato da scuola. Inizio allora a fare delle domande per capire meglio come è questa benedetta legge sul copyright.
    Domanda: perché italianshare è considerata illegale?
    Risposta: perché indicizza file
    Domanda: anche google, yahoo, virgilio e altri motori di ricerca indicizzano file perché loro sono legali?
    Risposta: perché loro non indicizzano accuratamente, ma genericamente, italianshare invece fornisce delle informazioni precise
    Domanda: quindi google indicizza genericamente, e cioè se tizio fa una ricerca di un file ed2k con google, lo stesso rilascia un link anzi svariati che a loro volta rimandano su un sito dove è presente il file richiesto, ma questo sito a differenza di google dà informazioni più dettagliate sul file cercato, quindi google che ha indirizzato al sito specifico è legale, il sito specifico non lo è (molto strana questa cosa).
    Poi c'è la questione dello scopo di lucro, ricavare soldi dai banner non è lecito, ops, ma se non vado errato google e yahoo e tutti gli altri, hanno decine di banner con la differenza che gli utenti sono milioni e non poche centinaia di migliaia, vabbè ma google indicizza genericamente quindi è tutto lecito. Se italianshare incassa 300/400 euro, ma anche 1000 euro al mese dai banner si fanno processi, se google incassa milioni di euro è lecito perché indicizza genericamente. Oh! Che bella la vita!
    Domanda: ma allora di legale per i comuni mortali di gente che ha la passione del p2p che cosa c'è?
    Risposta: siti come megaupload o come fileserve. I miei occhi vanno fuori dall'orbita: "COME COME COME COME????????" Se io prendo soldi per uploadare un file o per scaricare un file su un sito aperto a tutti di facile accesso a tutti SONO NELLA LEGALITÀ???? E sì purtroppo è vero, basta non avere un motore di ricerca interno e se viene fatta una richiesta di cancellazione di un file da parte della autorità questo deve essere cancellato, ma quel tipo di sito è legale, italianshare e siti simili quindi DDU e tutti gli altri non sono legali, banner o non banner.

    Ricapitolando per chiarire le idee:
    Siti come google sono legali perché indicizzano genericamente.
    Siti come ITALIANSHARE, DDU e tanti altri non sono legali perché danno informazioni dettagliate quindi permettono di non incappare in schifezze presenti in rete (quante volte vi è capitato che vostro figlio scarichi un cartone animato e si è trovato un bel porno?) con i siti come google questo capita spesso, con i siti come ITALIANSHARE MAI! Sì ma i siti come italianshare sono illegali i siti come google sono legali.
    Gli euro derivati dai banner (che non ti fanno pagare nemmeno il server) sono LUCRO e quindi c'è scopo di LUCRO, le decine di migliaia di euro dei siti come google non è lucro, ma un guadagno lecito anche se indicizzano file e2k, a si vero scusate dimenticavo, ma quelli indicizzano genericamente.
    Se uno apre un sito come megaupload e si fa pagare per caricare un file o si fa pagare per prendere un file è legale basta non avere un motore di ricerca interno e di cancellare il file se richiesto, però si fa pagare e come se si fa pagare, 9 euro per un account di un mese si ma è legale.
    Siti come ITALIANSHARE che non si fanno pagare non sono legali, oh che bello, ricordiamoci che i siti come italianshare NON hanno file fisici sul server e sono permessi in America dove le leggi sono molto aspre, perché in Italia non sono permessi? Perché anche in America l'indicizzazione dei link non è reato.

    Quindi se io faccio pagare o indicizzo spazzatura sono legale.
    Se invece non faccio pagare e indicizzo materiale sicuro non sono legale.

    Alla fine penso "Tex, ma ti rendi conto del tempo e dei soldi che hai buttato al vento? Se avessi fatto pagare dall'inizio ora saresti ricchissimo e nella piena legalità e magari essendo legale, ti potevi anche presentare alle elezioni. Invece hai preferito dare tutto gratis ai tuoi utenti, anzi tantissime volte hai levato soldi dal bilancio familiare per pagare il server litigando con la tua famiglia".
    Oh! Bella Italia!

    Parliamoci chiaro indicizzare genericamente o dettagliatamente è sempre indicizzare, non mi si può venire a dire che siti come google non violano la legge sul copyright, in ogni caso ti permettono di trovare il file che cerchi sia esso ed2k sia esso http, anzi per lo più delle volte vengono usati proprio motori di ricerca come google perché gli utenti non vogliono iscriversi ai siti come Italianshare, quindi spiegatemi bene dove è la differenza tra siti come google e come italianshare, si indicizza sempre con informazioni e o senza, ma si indicizza. Ma forse credo di aver capito la differenza: uno si chiama GOOGLE, l'altro si chiama ITALIANSHARE non c'è nulla da fare i soldi fanno la differenza.

    Che ne dite non sarebbe ora di avere una bella legge chiara, ma non fatta dai signori dei piani alti, ma interagendo anche con i giovani e meno giovani che hanno il p2p nel sangue, tanto oramai il p2p è come un fiume in piena, morta Italianshare ne usciranno altre 10 e con accorgimenti di sicurezza sempre più adeguati, insomma noi vogliamo il nostro angolino e non diamo fastidio a nessuno non siamo certi noi che non facciamo guadagnare gli artisti, domandate ad uno di loro come viene suddiviso il suo compenso, ma questo magari è un argomento che tratteremo nei prossimi giorni...

    Scusate vorrei dare un'ultima informazione: basta leggere quello che ha fatto la Spagna, quindi come in America anche in Spagna indicizzare non è reato.

    Permettetemi di ringraziare tutti i finanzieri con in testa il comandante della compagnia di Agropoli che hanno svolto in maniera eccelsa il loro lavoro, ma soprattutto, resosi conto che non avevano a che fare con un delinquente, si sono comportati veramente come amici.

    Poi volevo precisare che siccome il database di italianshare è stato sempre semi pubblico, cioè in possesso di più persone in tutto il mondo, mi è stato reso noto che nei prossimi giorni nascerà una nuova board alla quale io di certo mi iscriverò.
    ...grazie a tutti per l'attenzione e viva sempre la libertà di espressione.
    ex tomtom
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