Lastampa.it VALERIO MARIANI Niente cresce come l’e-commerce. Secondo i dati del Centre for Retail Research che ha realizzato una previsione per Kelkoo, a fronte di una crescita prevista dell’1,4% per tutte le vendite al dettaglio in Europa a Natale (319,1 miliardi di euro), i soli acquisti online cresceranno del 17,3% toccando quota 39,53 miliardi di euro (il 12,4% della spesa complessiva).

L’Italia, in particolare, si contiene registrando un +0,4% per il totale delle vendite natalizie (44,5 miliardi di euro) mentre la quota delle vendite online sulla spesa complessiva salirà al 4% del totale (1,76 miliardi di euro) con un tasso di crescita secondo solo a quello della Gran Bretagna.

Per contro, considerando le sole vendite natalizie offline, il centro di ricerca prevede un calo in Europa dello 0,5%, un decremento di 1,54 miliardi di euro (in Italia -0,6% pari a 240 milioni di euro in meno nelle tasche dei commercianti al dettaglio).

“In estrema sintesi si può affermare che le vendite online aiuteranno i consumi e l’economia italiana – afferma Pierpaolo Zollo, country manager di Kelkoo Italia, Spagna e nuovi territori –. Parlando dell’Italia, sono certo i dati di crescita siano merito anche dell’apertura dei negozi (virtuali) italiani di potenze riconosciute dell’e-commerce come Amazon e credo che anche i siti di private sales (Vente Privée) abbiano fornito il loro contributo. A conferma di ciò, si registra un buon incremento delle vendite di articoli per lo sport, di abbigliamento, di accessori e di scarpe”.

I consumatori, insomma, sembrano aver vinto le principali resistenze all’acquisto online (uso della carta di credito, impossibilità di provare o toccare l’articolo) grazie soprattutto al forte risparmio che si può spuntare. Ma, secondo Zollo, forse siamo già in una fase più matura dell’utenza, che va oltre lo sconto.

Il restyling di Kelkoo andato online in questi giorni anche in Italia è, infatti, la sintesi dei pareri raccolti in merito dall’azienda francese presso i suoi utenti. “Oltre il prezzo c’è di più – afferma Zollo – in particolare tre chiavi: social, content e trust”.

L'acquirente si fida sempre di più dei consigli della sua cerchia di amici di Facebook, per esempio, e vuole un essere umano dall’altra parte del sito e non un semplice spider. Qualcuno che possa consigliare un acquisto partendo da una richiesta (e una ricerca) anche su brand diversi e, infine, si vuole una certa garanzia rispetto alla disponibilità effettiva dei prodotti e all’affidabilità dei negozianti.

“Se l’e-commerce cresce, e in certi paesi europei matura, anche Kelkoo deve evolversi – prosegue Zollo -, al sito originario che forniva una pura price comparison, con il restyling abbiamo aggiunto delle funzionalità consulenziali che seguono le indicazioni dei nostri utenti”. In questo modo sarà più facile fare business oltre che con le pietre miliari del sito (elettronica di consumo e informatica) anche con altre categorie merceologiche come i viaggi e, appunto, anche la moda.