Si apre oggi la più importante rassegna italiana dedicata alle tecnologie. La stella sarà il cloud GIUSEPPE BOTTERO
Lastampa.it
Il presente è mobile, il futuro sulla nuvola. Il vecchio modo di concepire la Rete, seduti davanti al computer di casa, sta tramontando, e la quarantottesima edizione di Smau, a Fieramilanocity da oggi a venerdì 21 ottobre, si concentra sull'evoluzione delle tecnologie che, giorno dopo giorno, ci cambiano la vita.

Si parte con gli smartphone, i telefonini intelligenti, e si arriva ai social network di ultima generazione. In mezzo, conferenze e tavole rotonde. Con un occhio alle soluzioni di business che riusciranno a semplificare i lavori di imprese e Pubblica Amministrazione.

Sotto i riflettori ci sono soprattutto i device portatili, che nell'ultimo anno hanno superato i computer. «Nel 2011 - dice Raffaello Balocco della School of management del Politecnico di Milano - le stime di vendita parlano di oltre 19 milioni di smartphone, 7 milioni di connected-tv e circa 1,2 milioni di tablet». Gli italiani, aggiunge Balocco, si sono dimostrati particolarmente inclini all'uso dei social network (circa 7 ore al mese il tempo speso su Facebook, secondi solo agli australiani con 7,5 ore), ai video online (2 italiani su 3 guardano un filmato almeno 1 volta al mese), alla fruizione delle app (1 utente Apple italiano su 4 ne ha scaricato almeno una nell'ultimo mese). Tutti strumenti che, sostiene l'ad di Smau Pierantonio Macola, «possono cambiare il modo di lavorare delle imprese». È soprattutto a queste ultime, infatti, che si rivolgono le novità presentate nei padiglioni 3 e 4 di Fieramilanocity da oltre 600 marchi dell'Itc. «In tre giorni - spiega l'amministratore delegato Pierantonio Macola - il visitatore troverà riunito il mondo delle tecnologie digitali al completo.

L'evento quest'anno vede la presenza di alcune tra le maggiori multinazionali del settore come Canon, Cisco, Dell, Epson, Fujitsi, Ibm, Intel, IntesaSanpaolo, Fastweb, Microsoft, Olivetti, Oracle, Spa, Telecom Italia, Tiscali, Wind, Zucchetti». Accanto ai «village» - gli spazi espositivi dedicati alle novità -, spazio agli appuntamenti, con oltre 300 workshop, laboratori e interventi. In programma anche nove premi che, prosegue Macola, «accenderanno i riflettori sull'eccellenza e l'innovazione made in Italy».

Durante l'evento «Expocomm» invece si parlerà di servizi di comunicazione e collaborazione integrati, usufruibili attraverso device diversi. «Expocomm» è uno spazio focalizzato soprattutto sulle esigenze delle grandi aziende che, spiega Pierantonio Macola, «hanno l'esigenza di approfondire la loro conoscenze dei vantaggi che possono trarre dall'utilizzo di sistemi avanzati di telecomunicazione».

Non solo business, comunque. Grazie all'accordo con l'Anci verranno approfonditi i temi legati alle «smart city», le città hi-tech, e il progetto «Percorsi dell'innovazione» accenderà le luci su 100 start up, le baby-aziende che stanno muovendo i primi passi. «Una testimonianza di come in Italia lo spirito imprenditoriale nei giovani è forte e vivace, e soprattutto capace di produrre idee innovative in grado di creare vero valore economico» ragiona il curatore Emil Abirascid. Un valore che, dicono i numeri presentati dalla School of Management Politecnico di Milano, continua a resistere alla crisi. Nel 2011 i mercati digitali in Italia sono cresciuti dell'11 per cento rispetto al 2010 e sfiorano i 14 miliardi di euro.

La parte del leone, con 7,6 miliardi, la fa l'e-commerce (su pc e dispositivi portatili) ma cresce anche la pubblicità sul web nonostante le infrastrutture restino ancora troppo carenti: la banda larga raggiunge solo il 50 per cento della popolazione, il 20 per cento in meno rispetto agli altri Paesi Ue.