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Discussione: Archos torna in Italia con il primo tablet "a chiavetta"

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    Predefinito Archos torna in Italia con il primo tablet "a chiavetta"

    Prezzi bassi e un'innovativa soluzione per la connettività. La società francese prova a inserirsi nel mercato scosso dal Kindle Fire di Amazon
    Lastampa.it CLAUDIO LEONARDI A un giorno di distanza dalla presentazione del tablet Kindle Fire di Amazon, la società francese Archos, che aveva abbandonato l'Italia per qualche anno, annuncia di attraversare nuovamente le Alpi con una proposta per questo mercato, e almeno un paio di buone idee.

    Il mercato, d'altra parte, è tra i pochi che crescono a doppia cifra. Si stima che nel 2011 saranno venduti complessivamente 62 milioni di tablet nel mondo, e in Italia, nel primo trimestre di quest'anno, ne sono stati consegnati già 310 mila. Tutto questo nella bufera di una crisi economica che riduce le capacità di spesa delle famiglie, ma evidentemente non ne deprime definitivamente il desiderio di novità.

    Due sono i modelli di tablet presentati ieri a Milano, entrambi con sistema Android 3.2: il G9 80 da 8 pollici e il G9 101 da 10.1 pollici, disponibili con memoria Flash fino a 32 GB, ma anche in una versione con hard disk da 250 GB. Il problema dei produttori di hardware, in questo momento, è riuscire a competere con colossi quali Apple e Samsung distinguendosi da una concorrenza agguerrita, ma finora non troppo fantasiosa. Archos, apparentemente, potrebbe riuscirci con un'innovativa soluzione hardware per la connessione a Internet e un prezzo che attualmente è il più competitivo a parità di caratteristiche, in attesa che sbarchi in Europa il Kindle Fire.

    Dal punto di vista hardware, l'azienda francese ha scelto di non porre l'utente di fronte a una scelta drastica tra un modello che si colleghi alla Rete solo via Wi-Fi o che preveda anche la connessione 3G tramite operatore telefonico. Gli ingegneri hanno previsto una chiavetta USB per il collegamento disegnata in modo da integrarsi perfettamente nel design del tablet, conservandone dunque ergonomia e armonia, ma che possa essere riutilizzata anche sul proprio pc portatile. Il costo aggiuntivo per questo accessorio, fornito già di scheda SIM ricaricabile, è di 49 euro. L'azienda, su questo fronte, sta ancora lavorando ad accordi con i principali operatori telefonici nazionali per offrire piani tariffari dedicati. La chiavetta, in ogni caso, è compatibile con qualunque scheda e viene riconosciuta in automatico sia da pc con sistema Windows sia da Macintosh. L'idea potrebbe piacere soprattutto a quanti non hanno rinunciato a un pc portatile a favore del tablet, né potranno farlo in futuro.

    Per quanto riguarda il prezzo del prodotto, Archos propone il modello da 8 pollici, dotato di memoria Flash da 8 GB e processore a 1 GHz, a 299 euro, mentre il modello da 10 pollici, con analoghe caratteristiche, sarà venduto a circa 300 euro. Nel mese di ottobre si dovrebbero vedere nei negozi gli stessi tablet con un processore più veloce (1,5 Ghz), rispettivamente al prezzo, per i modelli da 8 pollici, di 279 euro con 16 GB di memoria e 299 euro con 250 GB di memoria, che salgono a 349 e 399 per i modelli da 10 pollici.

    Finora, la concorrenza tra i marchi non aveva spostato di molto i prezzi, almeno sul mercato occidentale. I concorrenti di Apple hanno risposto soprattutto concentrandosi sulle caratteristiche hardware, in particolare dotando i propri tablet di diverse e più numerose porte di connessione, e con qualche variazione sulle dimensioni del display. La stessa Archos propone un'uscita HDMI sui propri modelli, per potersi interfacciare con la televisione e trasmettere video in alta definizione. Ma forse i tempi sono maturi per produrre un rapido e netto calo dei prezzi. Apple, naturalmente, gode ancora di una posizione di dominio tale da non far supporre grandi scosse da questo punto di vista e, d'altra parte, l'azienda di Cupertino non ha per tradizione mai fatto leva sui bassi costi dei propri prodotti. Amazon, però, ha dato la prima spallata, e se anche i produttori più piccoli riescono a muoversi in questa direzione, per i consumatori e i loro portafogli piangenti si annunciano buone notizie.

  2. #2
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    E che ci azzecca co Apple? Sposto in sezione telefonia generica

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