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Discussione: La campanella è suonata, si ritorna in classe

  1. #1
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    Predefinito La campanella è suonata, si ritorna in classe

    Oggi in dodici regioni italiane e nella provicnia autonoma di Bolzano gli studenti di ogni ordine e grado di scuola riprendono le loro attività didattiche interrotte dal periodo estivo. Domani apriranno le scuole d'Abruzzo e dopodomani quelle di Campania e Toscana. Per il personale scolastico si presenta un anno pieno di difficoltà per via dei tagli apportati dal ministro Gelmini.
    I cancelli delle scuole italiane a turno si stanno aprendo. Scolari e studenti si apprestano ad affrontare un nuovo anno scolastico.
    Il 15 settembre sarà la volta delle scuole di Puglia Sicilia e Sardegna e infine quelle di Basilicata ed Emilia-Romagna il 19 settembre.
    Secondo alcuni dati del Miur, per l’anno scolastico 2011/2012 gli studenti iscritti sono complessivamente quasi 8milioni.
    Le iscrizioni tendono a diminuire nel Nord-est, nel Sud e nelle Isole; aumentano nel Nord-ovest e nel Centro. Il numero di studenti per classe rientra nella media Ocse.
    Tutti i nuovi Licei introdotti dalla Riforma registrano una crescita delle iscrizioni. Aumentano gli iscritti agli Istituti tecnici, mentre diminuiscono quelle ai professionali.
    Con l’inizio dell’anno scolastico cominciano anche le proteste.
    Dal Sud al Nord classi pollaio, edilizia scolastica, caro libri, diritto allo studio sono solo alcuni dei problemi che gli studenti vivono nelle scuole.
    Unione degli Studenti: “Abbiamo deciso di mobilitarci con flash-mob, proteste colorate ed iniziative rumorose in tutto il paese da domani. Con lo slogan "Suoniamogliele, perché la musica deve cambiare" assedieremo sonoramente in tutto il Paese in circa 30 città armati di pentole, trombette e strumenti musicali i consigli regionali, provinciali e comunali, le prefetture, i provveditorati, gli uffici scolastici provinciali e regionale per lanciare le nostre rivendicazioni locali e nazionali”.


    Tecnica della scuola
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  2. #2
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    Ritorno a scuola per 8 milioni di studenti


    Proteste per i tagli ma anche borse di studio e nuovi istituti post-diploma
    Da oggi inizia il grande ritorno a scuola di 7 milioni 830 mila alunni divisi in circa 9.500 istituti, un avvio «regolare», «con tutti i docenti in cattedra» e con «un aumento del tempo pieno» promette il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Molte le novità che quest’anno porterà a gran parte di loro.
    Scuola cancellate Soprattutto chi frequenta le elementari al sud, potrebbe trovare il proprio istituto accorpato: infatti 900 delle attuali 10.500 istituzioni scolastiche verranno unite a sedi scolastiche con almeno 500 alunni. Secondo i calcoli di «Tutto Scuola» sarà eliminato il 30% dell'organico di dirigente scolastico. Salterà anche l'11% dei posti di direttore amministrativo (1.130 posti) e verranno tagliati 1.100 posti di assistente amministrativo.

    Istituti tecnici Da quest’anno sono operativi gli Istituti tecnici superiori (Its): sono 59 in tutt’Italia, e si tratta di corsi biennali di livello postsecondario, quindi da svolgere dopo il diploma.

    Stranieri
    Confermato il no deciso alle classi ghetto: la percentuale massima di alunni stranieri per classe potrà essere del 30%. Una disposizione, però, che non potrà essere applicata in tutti i casi: nei poli industriali e nelle città con un'alta densità di famiglie di origini non italiane la presenza di alunni stranieri sarà inevitabilmente alta. Secondo la fondazione Migrantes almeno in 2 mila casi il loro numero supererà il tetto del 30%.

    Caro-libri
    Il Codacons ha calcolato un aumento medio di spesa per famiglia di circa l’8 per cento rispetto al 2010. Più contenuto l’aumento per l’osservatorio di Federconsumatori secondo cui l’aumento dei libri di testo si fermerebbe al 3 per cento, con una spesa di 481 euro (era di 468 nel 2010). Il Ministero ha inoltre ritoccato al rialzo i tetti di spesa in percentuale variabile tra l’1,4 e il 3,8% a seconda della scuola. L’aumento non può non avere effetti. Per quest’anno uno studente su due comprerà testi, scolastici o universitari, usati come appare da una ricerca condotta nella prima settimana di settembre, da Krls Network of Business Ethics per «Contribuenti.it».

    Libri digitali

    Per la prima volta, obbligatoriamente per legge, i libri che saranno adottati quest’anno per il prossimo anno scolastico dovranno essere testi anche in formato elettronico. Oltre alla comodità, la misura adottata dal governo dovrebbe garantire un consistente risparmio alle famiglie.

    Zaini e accessori Unica nota positiva per le tasche degli italiani è l’aumento più contenuto, in linea con l’inflazione, del corredo scolastico: +2 per cento rispetto allo scorso anno. Il Consiglio superiore di Sanità però raccomanda un limite di peso dello zaino del 10-15% del peso corporeo.

    Borse di studio
    Il Miur ha bandito borse di studio da 10mila euro, per un totale di 30milioni. La partecipazione alle prove sarà volontaria, ma potranno essere sostenute solo dagli studenti che conseguiranno alla maturità un punteggio di almeno 80/100. I test saranno elaborati dall’Invalsi e non valuteranno la preparazione strettamente scolastica degli studenti ma le competenze di base, dalla comprensione del testo alla logica.
    Maturità con test Con il prossimo anno scolastico partirà la sperimentazione dei test Invalsi all’Esame di Stato. I test si svolgeranno in alcune scuole campione, su base volontaria. L’Invalsi inoltre rivedrà, a campione, anche i temi d’italiano della esame di Stato.


    Eduscuola
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  3. #3
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    Disabili abbandonati e classi smembrate. Tanti genitori in lotta

    Classi con troppi alunni, bambini che restano senza insegnante di sostegno. Sulla carta, non dovrebbero esistere. Basta scorrere quello dicono le circolari emanate dallo stesso ministero. I criteri fissati per formare le classi sono peggiorati, ma non cosi tanto. E pero poi gli organici che gli uffici scolastici regionali assegnano alle scuole sono insufficienti per dare gli insegnanti di sostegno ai bambini che ne hanno bisogno, per formare tutte le classi che servono, per garantire ai bambini il tempo pieno. Perche? Cosa sta succedendo nella scuola italiana? La risposta e molto semplice e insieme molto grave, ci spiega Cristina Maltese, che con la questione ci si e scontrata come madre e come avvocato. ≪Il livello di spesa attribuito al ministero none sufficiente a garantire il numero di docenti a cui studenti e famiglie avrebbero diritto secondo gli stessi criteri fissati da viale Trastevere e il ministro invece di impugnare le cifre del bilancio in consiglio dei ministro sta costringendo di fatto gli uffici scolastici regionali ad assegnare degli organici illegittimi ≫. Stando cosi le cose, ai genitori resta perouna alternativa: impugnare gli organici per ottenere da un giudice quello che dovrebbe essere riconosciuto di diritto in tutte le scuole d’Italia. E quello che ha fatto Cristina, mamma di un bambino che quest’anno frequenta la terza elementare, nel 139˚ circolo didattico di Roma. E il Tar le ha dato ragione. Nel passaggio dalla seconda alla terza elementare, la classe di suo figlio, era stata cancellata. Invece di 4 classi ne sarebbero state formate 3, molto numerose. Almeno 2 illegittime visto perche formate rispettivamente da 27 e 28 alunni nonostante la presenza di bambini disabili, che dovrebbe far scendere a 20 il numero massimo di alunni per classe. Una scelta sofferta ma drammaticamente obbligata per il dirigente che si e visto riconoscere dall’ufficio scolastico regionale un organico di diritto ridotto da 61 a 55 docenti: sei insegnanti in meno, nemmeno un insegnante di inglese (a fronte dei 2 richiesti), appena 11 insegnanti di sostegno per 37 alunni disabili. Considerando che 8, gravi, avrebbero avuto diritto a un insegnante tutto per se (rapporto uno a uno), gli altri tre insegnanti si sarebbero dovuti dividere per 29 alunni. E a quel punto che i genitori del139mocircolo, che riunisce due scuole, la Lola Di Stefano e la Carlo Forlanini, hanno deciso di impugnare l’organico di diritto, ottenendo dal Tar una sentenza sospensiva. Primo passo in avanti. L’ufficio scolastico regionale e stato costretto ad aggiustare il tiro aggiungendo tre insegnanti di sostegno nell’organico di fatto. La classe che era stata soppressa e stata reintegrata. Ma senza tempo pieno. I genitori non si sono accontentati e ora, impugnato anche l’organico di fatto, aspettano la nuova decisione del Tar . E non si tratta di un caso isolato. Insieme alla collega Simona Censi, l’avvocato Maltese ha gia impugnato l’organico di un’altra scuola romana, la Manzoni Giardinieri. Nuovo ricorso, nuovo stop dal Tar. Eora anche altre scuole, di Cremona, Milano e Cosenza, l’hanno contatta per capire che fare. All’orizzonte si intravede una class action per assicurare, scuola per scuola, il numero dovuto di insegnanti. Resta il fatto che ≪non e giusto dover ricorrere al tribunale per ottenere da un giudice cio che dovrebbe essere riconosciuto di diritto a tutti≫, osserva l’avvocato. Oltretutto, molti, soprattutto genitori di alunni disabili, la strada legale l’hanno gia percorsa. Il giudice ha dato loro ragione. Ma di fronte ai tagli, neppure quello basta. ≪Il governo affronti subito il problema degli alunni disabili, a cui e negato il sostegno in classe e, con esso, il diritto costituzionale all’istruzione e all’uguaglianza≫, chiedono genitori e volontari dell’associazione Tutti a scuola, ieri in sit-in davanti alla Camera. ≪Mancano all’appello 65mila insegnanti di sostegno, 6800 solo in Campania, dove per 21mila alunni disabili ci sono appena 4mila insegnanti di sostegno≫, scandisce in una interrogazione parlamentare Luisa Bossa, componente della commissione Affari sociali, che ieri insieme al segretario del Pd Bersani ha raccolto l’allarme lanciato dai manifestanti.


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