Con la spada di Damocle delle agitazioni, sono al via gli esami di riparazione per quasi mezzo milione di studenti delle scuole superiori. Da ieri mattina, le oltre 3 mila e 100 scuole superiori sparse per l'Italia sono alle prese con gli esami che consentiranno ai consigli di classe di emettere un giudizio definitivo per l'anno scolastico 2010/2011: promosso o bocciato. Secondo la formula inaugurata dall'ex ministro Fioroni nel 2008, per i ragazzi che non raggiungono la sufficienza a giugno in una o più materie il Consiglio di classe "sospende il giudizio" che riprende prima dell'avvio dell'anno scolastico successivo. Da tre anni a questa parte, alcune scuole organizzano gli esami di riparazione a fine agosto, mentre la maggior parte preferisce riparlarne a settembre, quando i docenti ritornano dalle ferie.
Quest'anno sono 475 mila i ragazzi "sospesi" che in questi giorni devono convincere i prof a staccare loro il lasciapassare per l'anno che sta per aprirsi. Quattro studenti su 10 alle prese con gli esami di riparazione dovranno riparare in una sola disciplina. Per loro non dovrebbe essere difficile centrare la promozione. Più complessa si presenta la situazione per quel 35 per cento di sospesi che dovranno sostenere scritti e orali di due discipline e per quel 25 per cento di studenti alle prese con tre materie. Resta la Matematica la bestia nera quasi metà degli studenti sospesi, seguita dalle lingue straniere per il 30 per cento di ragazzi. Ma le discipline da affrontare
in questo scorcio d'estate variano da indirizzo ad indirizzo.
Al classico la maggior parte dei rimandati - il 40 per cento - è alle prese con Greco, Latino e Matematica. Allo scientifico è la Matematica a mietere più vittime, seguita dal Latino. Come avviene negli istituti tecnici e professionali, che sostituiscono il Latino con le materie professionalizzanti. In genere i bocciati agli esami di riparazione, che si aggiungono a quelli di giugno, non superano il 5 per cento dei sospesi. Ma i primi dati provenienti dalle scuole che hanno terminato per prime destano più di qualche preoccupazione. In diversi istituti di Savona la percentuale di bocciato a settembre ha superato il 10 per cento.


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