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Discussione: MATURITA' 2011/ Esami di Stato, le indiscrezioni: Ungaretti, 11 settembre 2011, don Bosco, le energi

  1. #1
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    Predefinito MATURITA' 2011/ Esami di Stato, le indiscrezioni: Ungaretti, 11 settembre 2011, don Bosco, le energi

    MATURITA' 2011 LE TRACCE DI ITALIANO - Esami di Stato 2011, gli studenti, circa mezzo milione, sono nei banchi dalle 8 e 30 di stamattina. E immediatamente sulla Rete sono cominciate a circolare le prime indiscrezioni sui contenuti. Smentita quasi immediata,ente quella relativa ala traccia sull'esame di un testo di Giovanni Pascoli, era probabilmente uno scherzo relativo al fatto che il ministro Gelmini è diventata mamma da poco e infatti il testo da analizzare avrebbe dovuto essere "Il fanciullino". Pochissimi minuti dopo le 8 e 30 invece hanno cominciato a circolare temi più attendibili, peraltro abbastanza in linea con quanto circolava come tototema nei gironi scorsi. Il sito Studenti.it attraverso un apposito forum segnala in tempo diretto gli sms che arrivano dalle aule scolastiche con le indiscrezioni sui contenuti delle tracce, e li riportiamo di seguito. La sorpresa più grande al momento, perché non citato nelle scorse settimane, se confermato, sarebbe la traccia sull'esame di un testo del poeta Ungaretti, esattamente la poco nota "Ecco Lucca". Altre tracce che stanno circolando sono al momento: I giovani e la solidarietà, con materiale del libro di Don Bosco e riferimento art. 3 della Costituzione., (Ambito socio-economico). A seguire segnaliamo la traccia: Il crollo dei regimi editoriali con materiale anche tratto dal libro “La Rivoluzione dei gelsomini - Tahar Ben Jelloun” (storico-politico);
    MATURITA' 2011 LE TRACCE DI ITALIANO - Le energie che cambiano il mondo, di ambito scientifico-tecnologico; L'America nel 2011, 10 anni dal disastro del World Trade Center, la morte di bin Laden. Mentre scriviamo si aggiungono nuove indiscrezioni: una delle tracce riguarderebbe i social network come Facebook, un'altra Andy Warhol. Nuovi aggiornamenti appena li riceviamo.
    Le energie che cambiano il mondo, di ambito scientifico-tecnologico; L'America nel 2011, 10 anni dal disastro del World Trade Center, la morte di bin Laden. Mentre scriviamo si aggiungono nuove indiscrezioni: una delle tracce riguarderebbe i social network come Facebook, un0'altra Andy Warhol. Nuovi aggiornamenti appena li riceviamo.


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    MATURITA' 2011/ Esami di Stato, prime indiscrezioni, traccia italiano: Pascoli


    MATURITA' 2011 TRACCIA ITALIANO GIOVANNI PASCOLI - Esame di Stato, l'ansia per la grande attesa della prima prova si sta sciogliendo mentre il mezzo milione di studenti impegnato nella maturità 2011 è già seduto tra i banchi per cominciare la prima prova, quella relativa alla traccia di italiano. Nei gironi scorsi si sono sprecate le indiscrezioni e soprattutto il tototema, o tototraccia, per cercare di individuare quali potessero essere i temi da trattare. Tra i tanti, si è pensato che uno di essi potesse essere la traccia dedicata ai 150 anni dell'unità d'Italia. Altro tema di attualità, lo tsunami giapponese e l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima. E ancora: l'uccisione di bin Laden. Il sito specializzato su Internet Wired ha invece pensato interessanti tracce relative ai social network, l'importanza della Rete nell'orientare il voto politico alle elezioni amministrative e ai referendum, l'importanza ancora della Rete e dei social network nelle rivoluzioni arabe, il problema della banda larga e altro ancora. La prima indiscrezione relativa agli esami di Stato, la maturità 2011, sta già circolando in Rete. Ill sito Scuolazoo lancia la prima ipotesi di traccia: si tratta di un tema su Giovanni Pascoli.
    MATURITA' 2011 TRACCIA ITALIANO GIOVANNI PASCOLI - Attenzione, stiamo scrivendo da quando le prove non sono ancora cominciate, per cui si tratta di indiscrezioni assolutamente da verificare a posteriori e la cui attendibilità è bassissima. C'è da dire che qualche sito già una decina di gironi fa aveva suggerito proprio la traccia di analisi del testo di Pascoli, in particolare il poema "Il fanciullino" collegandolo alla recente maternità del ministro Gelmini. Un'altra indiscrezione che sta girando in questi minuti vuole che la traccia di italiano di analisi di un testo sia invece il poeta Ungaretti. A breve per nuovi aggiornamenti in base alle informazioni che verranno diffuse provenienti dagli istituti tecnici. Oggi è il grande giorno, il giorno dopo la notte prima degli esami.


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    Maturità: solo il 10% ha copiato


    Da una ricerca realizzata dal sito Skuola.net alla quale hanno partecipato circa 745 maturandi risulta che le tracce di quest’anno sono piaciute nel complesso al 74% dei candidati mentre solo il 26% le ha bocciate in blocco.
    Interessante comunque è il fatto che solo uno studente su sei si sia dichiarato in difficoltà nello svolgere la prova. E’ questa la ragione per cui, stando sempre ai dati della ricerca, il 90% dei maturandi non avrebbe copiato (ma il 4% avrebbe copiato usando internet).
    Secondo i responsabili del sito “alcune tracce erano interessanti ed effettivamente alla portata degli studenti, in quanto inerenti ad argomenti molto vicini alle loro sfere di interesse, altre invece erano molto complesse quasi a rasentare l’impossibile: il tema storico, ad esempio, è stato scelto solo dall’1% dei nostri intervistati mentre il saggio breve su Fermi solo dal 4%. La prima giudicata dai nostri esperti troppo distante dal programma che normalmente si riesce a svolgere nelle classi (aveva per oggetto gli anni ’70 dello scorso secolo, ndr), mentre la seconda aveva una documentazione non adeguata a sostenere la traccia”.



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  4. #4
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    I progetti della Gelmini: un nuovo ‘quizzone’ e salvare le parificate


    Alla vigilia della terza prova della maturità, il Ministro annuncia ancora una volta l’intenzione di introdurre, dal prossimo anno, una serie di domande a risposta multipla di tipo anglosassone la cui formulazione verrebbe affidata all’Invalsi. Nel 2010 i tagli alla spesa pubblica non hanno toccato le parificate.
    L’espressione massima dei diversi gradi di difficoltà cui i maturandi italiani vengono sottoposti per portare a casa il diploma di Stato è rappresentato dalla terza prova scritta, i cui contenuti vengono scelti e predisposti – attraverso test a risposta multipla, frasi da completare ed una parte minima di domande a risposta aperta – in modo del tutto autonomo da ogni commissione d’esame. I primi ad essere consapevoli di tutto questo sono i responsabili del Miur. Ad iniziare dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, che non a caso alla vigilia del cosiddetto ‘quizzone’ (in programma lunedì 27 giugno) ha confermato la volontà di cambiarne l’impianto generale: l’intenzione espressa dal Ministro è di introdurre, a partire dal prossimo anno, una serie di domande a risposta multipla di tipo anglosassone, simili a quelle utilizzate da alcuni anni dall’Invalsi per i candidati a conseguire la licenza media. "L’obiettivo – ha detto Gelmini – è realizzare un sistema di valutazione omogeneo per tutto il Paese".
    Sulla volontà di viale Trastevere di mettere mano alla terza prova non abbiamo dubbi. Che invece si pongono sulla effettiva possibilità che vengano rispettati i tempi: qualche problema, organizzativo o più semplicemente relativo ai finanziamenti per progettare le prove, deve effettivamente esservi. Se non altro perché sono almeno un paio d’anno che dal Miur continuano ad arrivare proclami di cambiamenti imminenti. Non confermati nei fatti.
    Il ministro Gelmini ha, intanto, avuto la possibilità di tornare sull’argomento dei finanziamenti alle scuole parificate: "un sistema autenticamente pluralista – non può prescindere dall’apporto delle scuole paritarie. Siamo, infatti, ben consapevoli dell’importanza del servizio e della funzione pubblica che esse svolgono nell’ambito del sistema nazionale di istruzione". Gelmini ha poi detto che occorre assolutamente insistere nei principi contenuti nella riforma sull’autonomia della legge n. 62 del 2000, che considera pubbliche sia le scuole statali sia quelle paritarie: Gelmini sostiene che ormai "convivono in sintonia con i principi costituzionali scuole statali e scuole paritarie private". Il Ministro ha poi tranquillizzato Garagnani, che faceva riferimento ad un’ingiusta riduzione dei finanziamenti per le paritarie: Gelmini ha spiegato che nel 2010 non ci sono state minori erogazioni a causa dei tagli alla spesa pubblica. In tutto la somma per le scuole paritarie pagata dallo Stato, sostiene il Ministro, sfiorerebbe i 522 milioni di euro.


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    Maturità, lunedì riprende il 'tour de force'


    Dopo il tour de force di due giorni consecutivi dedicati alla verifica scritta di italiano e alla prova d'indirizzo, ecco che arrivano tre giorni di pausa ristoratrice per i 495.771 candidati alla maturità: venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 giugno.
    Subito dopo avrà luogo il terzo scritto e per finire il colloquio orale. Per questo, è verosimile che, anche complice l'ansia, gli studenti non staranno comunque a riposo: lunedì mattina saranno chiamati a rispondere al cosiddetto 'quizzone'.
    Si tratta di batterie di quesiti che vengono preparati in questi giorni da ognuna delle 12.373 commissioni d'esame. I contenuti delle varie tipologie di domande - in genere a risposta multipla, aperta e a completamento - verteranno su cinque delle materie non affrontate nelle prime due prove.



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    Maturità, Gelmini ridimensiona il fenomeno delle copiature

    Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, in un intervista rilasciata ad Affaritaliani.it, ha preferito non drammatizzare il fatto che le tracce d'esame della seconda prova scritta della maturità fossero in rete pochi minuti dopo l'apertura delle buste. Si tratta di un evento “normale nell'epoca della tecnologia”: “Non vedo problemi. Il problema è se escono il giorno prima. Questo non è successo”.
    Quanto al fatto che un ragazzo su 4 ha ammesso di aver copiato interamente il compito, il ministro lo ha definito “un fenomeno marginale”. “A tutti i ragazzi - ha concluso – mi sento di fare un in bocca al lupo per la continuazione degli studi”.



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    Caro Ministro ti scrivo. Per gli studenti siamo alla scuola-disastro


    In corrispondenza della maturità, la Rete degli studenti invia una dura lettera alla Gelmini. Due le accuse principali: la scarsa sicurezza degli edifici e la decantata meritocrazia, non applicata nei fatti. Contestate le bocciature per chi ha sforato il 25% di assenze: in arrivo i ricorsi.
    L’ira degli studenti non si placa nemmeno con il finire dell’anno scolastico. In corrispondenza dello svolgimento della maturità, una delle rappresentanza più importanti degli iscritti alle superiori, la Rete degli studenti, ha inviato una lunga lettera al ministro Gelmini per “denunciare, in un momento di cosi forte attenzione mediatica – scrivono -, la situazione disastrosa della scuola pubblica italiana”.
    Gli studenti spiegano di aver “deciso di scrivere una lettera al Ministro, che parla continuamente della scuola del rigore, del merito e della qualità” e “che in questo ultimo anno ha consultato le associazioni studentesche soltanto una volta a riforma già fatta”. I motivi sono racchiusi in alcune domande.
    Si va dalla scarsa sicurezza negli istituti, contrassegnata dall’eterna incompletezza dell’anagrafe dell’edilizia scolastica (“Perché non viene pubblicata?”), alla decantata scuola “meritocratica”, dove però ad oggi “nella scuola italiana chi rimane in dietro è abbandonato a se stesso”, tanto è vero che “le scuole non possono svolgere i corsi di recupero perché non ci sono i soldi, i costi a carico di studenti e famiglie aumentano continuamente (libri, contributi “volontari”, corsi di recupero, attività extracurriculari ecc…)”.
    Tra i punti contestati ci sono anche le bocciature, introdotte quest’anno anche alle superiori, per la mancata frequenza di almeno i tre quarti delle lezioni (eccetto per chi rientra nelle deroghe poste ad inizio anno dal Collegio dei docenti). A tal proposito alcuni sindacati studenteschi hanno anche organizzato dei ricorsi per tutti gli studenti nei cui confronti il Consiglio di Classe ha adottato la nuova normativa, confermata in toto dalla Circolare ministeriale n. 20 emanata solo nel mese di marzo.
    “Siamo di fronte – sostiene Sofia Sabatini, coordinatrice della Rete degli Studenti - all’ennesimo provvedimento fatto con lo scopo di mandare avanti la campagna mediatica sul rigore e sul finto merito, unico cavallo di battaglia del ministro Gelmini per distogliere l’attenzione dai tagli che hanno distrutto le nostre scuole e che pesa moltissimo sulle spalle degli studenti e delle famiglie”.
    A rincarare la dose anche lo studio Censis, secondo cui un giovane su due avrebbe perso la fiducia nella scuola, ed il Rapporto di Save the Children, in base al quale in Italia 800 000 giovani tra i 18 e i 26 hanno abbandonato la scuola senza concluderla.
    Secondo l’Unione degli studenti sono sempre più “preoccupanti le cifre dell'evasione scolastica italiana. Un peso sconvolgente che ci porta alla coda dell'Europa e che rappresenta un problema economico ma soprattutto sociale enorme l'Italia”. Se il ministro Gelmini pensa che problemi del genere si risolvano con la scuola del ‘rigore’, come quella del libro Cuore si sbaglia di grosso. Abbattere gli investimenti, la partecipazione e il protagonismo studentesco – conclude l’Uds - significa allontanare ancora di più i soggetti a rischio”.



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  8. #8
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    Archiviato il «quizzone». Ora via agli orali


    La statistica: negli ultimi anni maturi tra il 97 e il 98 dei candidati

    L'ultimo ostacolo: il faccia a faccia con i sette professori-commissari. E il prossimo anno la terza prova cambia
    Saranno maturi e diplomati. Se proprio non tutti i 495.771 candidati all’esame 2011, sicuramente il 97 virgola qualcosa, come nella tradizione di questi ultimi anni. Dopo il tour de force dei tre giorni dedicati alle prove scritte e al «quizzone» (che poi quizzone non è, perché molte scuole preferiscono verificare competenze e conoscenze con le domande a risposta aperta, da cinque a quindici righe), ai maturandi non rimane che l’ultimo scatto, passare sotto le forche caudine della commissione, e sedersi faccia a faccia con i sette professori-commissari.
    IL VOTO - La votazione finale scaturirà dalla somma delle tre prove scritte (al massimo 15 punti ciascuna), dal colloquio finale (fino a 30 punti), dal credito scolastico relativo agli ultimi tre anni (massimo 25 punti) e, eventualmente, dal bonus a disposizione della commissione, fino a 5 punti (a patto che un credito scolastico di almeno 15 punti e il risultato complessivo nella prova d’esame pari ad almeno 70 punti, tra scritti e orale). Per gli studenti brillanti che puntano alla lode (negli anni passati furono quasi tremila) sarà necessario aver accumulato il massimo dei crediti a partire dal terzo anno, non avere una materia al di sotto dell’otto in quarta e quinta ed anche aver ricevuto il massimo della valutazione nelle tre prove scritte e negli orali.
    I RISULTATI - Nel 2010 si era diplomato il 97,6 per cento degli studenti esaminati. Nel 2009 era il 98,3 (ma ci furono più studenti non ammessi); nel 2008 si diplomò il 98,2, nel 2007 era stato 97,9 per cento). Nei licei classici, la promozione sfiora il 99 per cento, allo scientifico il 98,6 per cento, nei tecnici il 96,4 per cento. Il ministero dell’Istruzione, lo scorso anno, ha reso noto i dati del quinquennio 2004-2009, e si limita ad offrire dati finali provvisori e su un campione limitato di scuole «a caldo», cioè subito dopo la conclusione degli esami.
    LA PROMESSA - Intanto, la ministra Mariastella Gelmini ha lanciato la consueta promessa di inizio maturità: alla prossima edizione, «per evitare differenti gradi di difficoltà dei quesiti della terza prova», ci sarà una serie di domane a risposta multipla, simili a quelle utilizzate dall’Invalsi per i ragazzini della licenza media. «L’obiettivo – ha detto la ministra – è realizzare un sistema di valutazione omogeneo per tutto il Paese». Ma ha tralasciato un dettaglio: sarà una quarta prova o sostituirà il «quizzone» fatto in casa dalla commissione? La logica, vista la complessità della macchina ministeriale, spinge per la prima ipotesi, ma c’è davanti un intero anno. Si vedrà.



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    Maturità, cosa fare e non fare durante gli orali


    Iniziano il 30 giugno gli orali, la prova più temuta dai maturandiIniziano giovedì gli orali per i 495.771 studenti italiani impegnati nell'esame di maturità e Studenti.it stila un decalogo con le 5 cose da fare e le 5 da non fare per far fronte con successo alla prova piu' temuta dai maturandi e conquistare cosi' i commissari esterni.


    Il portale consiglia di:
    1. Scegliere un look adeguato. Non sapete come la pensano i commissari esterni e, anche se vi siete fatti un'idea, è opportuno scegliere un abbigliamento sobrio, che non dia troppo nell'occhio e che non metta in mostra posizioni politiche. State per dire ''ma io voglio stare comodo e ho il diritto di manifestare sempre il mio pensiero''? Mettete da parte per un giorno kefiah, borchie, pantaloni corti e quant'altro: avete tutta la vita davanti per esprimere la vostra personalità.

    2. Rilassatevi prima dell'interrogazione. L'ansia può fare brutti scherzi e compromettere l'esito delle prove. Prima di entrare chiudete i libri e respirate profondamente: inspirate più che potete ed espirate in 6 tempi: dopo 3-4 volte sarete più rilassati e ossigenati.

    3. Curate la posizione sulla sedia. Evitare le gambe incrociate sotto la sedia o le gambe unite vicine con le mani sul grembo perché denotano scarso interesse o timore reverenziale verso chi si ha davanti.

    4. Guardate i vostri interlocutori negli occhi. Quando il commissario parla guardatelo sempre negli occhi e mostrate interesse per quello che dice. Accertatevi di aver capito bene la domanda prima di rispondere.

    5. Mostratevi educati e maturi. L'esame misura la maturità anche del vostro comportamento: salutate la commissione quando arrivate e quando andate via, alla fine date la mano ai commissari ed esponete i vostri argomenti con fare sicuro e con un tono di voce adeguato.

    Ed ecco invece le 5 cose da non fare durante il colloquio:
    1. Evitate atteggiamenti di ''chiusura''. Non tenete le braccia conserte. Questa posizione trasmette chiusura nei confronti dei vostri interlocutori. Cercate invece di essere rilassati (senza esagerare).

    2. Non vi appoggiate al tavolo della commissione. Appoggiarsi o, peggio, sbracarsi sul tavolo del vostro interlocutore denota un atteggiamento invadente che potrebbe non piacere. Nel corso del colloquio e' importante anche controllare la postura.

    3.Non sapete una domanda? Non vi arrampicate sugli specchi. Se non siete ferrati su un argomento dite chiaramente che non lo sapete o tirate in ballo un lapsus causato dall'emozione.

    4. Non sovrapponetevi ai commissari. Quando uno o più commissari vi parlano non sovrapponetevi a loro. Anche se avete capito la domanda fateli finire.

    5. Alla fine non chiedete come è andata. Nonostante la curiosità, legittima, non mostratevi impazienti.


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    Gelmini vicina ai maturandi, ma confonde Fogazzaro coi Crepuscolari


    In una lettera, il Ministro ricorda la sua maturità accostando il poeta vicentino autore di “Piccolo mondo antico” e il futurista Palazzeschi ad una corrente letteraria con cui non avevano nulla in comune. La gaffe non sfugge al popolo del web.
    “Ho scelto un tema su Fogazzaro, Palazzeschi, i Crepuscolari come prima prova scritta. Sono argomenti di letteratura su poeti e su scrittori che conoscevo bene. Proprio per questo motivo non ho avuto grandi difficoltà, non mi sono trovata spaesata nel ragionare sulla traccia e a scrivere i miei pensieri”. Così, con una breve lettera pubblicata sul quotidiano “Il Giorno”, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha voluto ricordare la sua maturità, svolta nel 1992, con il preciso intento di sentirci vicina ai tanti candidati all’Esame conclusivo del quinto superiore, quasi mezzo milione, che in questi giorni sono alle prese con le loro prove.
    Il tentativo di fare un parallelo coi sentimenti provati dal Ministro quasi quattro lustri prima è risultato, tuttavia, non del tutto felice. Agli esperti di letteratura, e non solo, non è sfuggito che gli autori citati nella prova scritta della Gelmini erano inesatti: Antonio Fogazzaro, poeta vicentino di fine Ottocento, autore del capolavoro “Piccolo mondo antico”, e Aldo Palazzeschi, padre della “neoavanguardia” e poi tra i più fervidi Futuristi, non sono, infatti, degli autori Crepuscolari.
    “Perché, obiettivamente – è uno dei commenti più sarcastici sulla gaffe della Gelmini presenti nel web, scritto dal blogger "Lo Scorfano" - l’unico ricordo concreto citato dalla ministra in questa miscela zuccherosissima di ricerche del suo tempo perduto (parecchio perduto) è un ricordo sbagliato”.


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