GLI UOMINI NON SANNO AMARE
di
Christina Dodd
Wynter ha vissuto gran parte della sua vita nel deserto tra i beduini (e si vede ve l'assicuro) ma quando torna a Londra con i suoi due figli, l'attende un mondo di cui non intende accettare una sola regola (a volte mi sono chiesta se invece non le capiva queste regole, perché il ragazzo è proprio duro di comprendonio). Sua madre Adorna, pensa bene di assumere un'istitutrice per educare i piccoli selvaggi e magari per dare una raddrizzata anche a Wynter che porta l'orecchino, i capelli lunghi, parla a sproposito, cammina scalzo, ma per dirla chiaramente è proprio uno zoticone maleducato e ignorante.
Come la povera Lady Charlotte, istitutrice oltre che fondatrice della Scuola per Governanti, si innamori di lui, per me è un mistero ancora più grande di quello del Santo Graal.
Lei è educata, raffinata e colta (ma anche un po' lagna), un vero esempio da seguire, e si fa soggiogare da un uomo la cui migliore dichiarazione d'amore è "Una donna ama il suo uomo. La sua vita ruota attorno al sole che è il suo uomo. Ma un uomo, come il sole, non ama una donna. Splende sulla propria donna, riscalda la propria donna, protegge la propria donna, ma il sole non ama come ama una donna."
E quando alla domanda sarcastica di lei "Così, per essere scaldata e protetta dovrei sposarvi?" lui contentissimo risponde "Adesso capite!" mi è sorto un dubbio amletico: ma ci fa o ci è?!
Anche il chiamarla continuamente Lady Miss Charlotte, se all'inizio può sembrare un errore innocente dopo 250 pagine assume un suono molto vicino al gesso sulla lavagna.
A completare il quadretto ci sono poi i due figli di Wynter, Robbie e Leila, decisamente più educati del padre, nonostante nel deserto ci siano addirittura nati. Il loro modo di parlare non ha filtri e vanno arginati per l'eccessiva vivacità, ma hanno una proprietà di linguaggio da far invidia alla prole dei reali inglesi, veramente eccessiva, anche per i dieci anni del maggiore. Devo dire che questa sforzata e innaturale maturità è molto ricorrente quando nel romance ci sono dei bambini, ma se si pensa che questi non hanno neppure avuto un'educazione, cavolo, sono dei geni!
Leggete un po':
- Gli uomini non amano le donne Leila arricciò il naso.
- Questo è stupido. Chi te l'ha detto?
- Barakah, il mio padre del deserto.
Appoggiandosi alla sua spalla Leila dichiarò: - Si sbagliava. Guarda quel Lord Bucknell. Ama la nonna.
Robbie li raggiunse, appoggiandosi all'altra spalla di Wynter. - Papà, sai che è così. La guarda trasognato.
- E poi se è vero che gli uomini non si innamorano - Leila incrociò le braccia sul petto - non mi innamorerò mai.
Attirandola sul suo ginocchio, Wynter spiegò: - Una donna deve innamorarsi per essere felice.
Leila puntò il dito verso il suo petto. - Io non mi scioglierò per un uomo che crede di essere il sole, o altro, e vuole che cosparga di petali di rose il suo cammino.
- Non ho mai preteso petali di rose - ribatté Wynter
- No, vuoi semplicemente che la mamma… - Leila si interruppe, alzando il mento - la mia nuova mamma, ti adori mentre tu non ti senti in dovere di prestarle troppa attenzione.
- Mi piace questo! - disse Robbie - Sono contento di essere un uomo.
Wynter guardò male suo figlio, poi si rivolse a Leila - Questo non è vero.
- Ti piacerebbe papà - disse. - Potresti essere pigro. Dovrebbe fare lei tutta la fatica, e se il vostro matrimonio non funzionasse biasimeresti lei.
- Sei una bambina. Non Capisci.
E qui mi fermo, aggiungendo: possibile che una bambina (la più piccola dei due fratelli tra l'altro!) abbia più sale in zucca di quel maschilista del padre?
L'unico personaggio quasi normale, mi sembrava Adorna, invece… il figlio doveva pur aver preso da qualcuno! La sua aurea di calma e saggezza si è sgretolata proprio nelle ultime pagine (evito di svelarvi questo colpo di scena memorabile), ma ha iniziato a vacillare con il rifiuto di sposare il suo corteggiatore pretendendo di diventarne l'amante (perché poi?).
La scena finale in cui Lord Bucknell travestito da Diabolik, con la sola aggiunta del mantello rigorosamente nero, scende dalla carrozza e la rapisce, poteva essere anche ironica, ma dopo essere andata avanti a zoppo galletto per tutto il romanzo, mi è parsa quasi patetica.
Concludo. Se leggete un romance per calarvi anima e cuore nella storia e vivere l'amore romantico che viene narrato, scarterei questo titolo a priori. Invece se solitamente i personaggi sopra le righe vi fanno fare due risate e questo vi basta, potete provare. Ma non dite che non siete stati avvertiti ^_*
*A cura di Silvia
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