Pagina 11 di 20 PrimaPrima ... 910111213 ... UltimaUltima
Risultati da 101 a 110 di 193

Discussione: Sostegno

  1. #101
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Docenti specializzati: insegnanti di classe non possono occuparsi bene dei disabili


    Sono bastate poche battute di Davide Faraone sulla riforma del sostegno per infiammare gli animi.
    Faraone auspica infatti che in futuro tutti i docenti, anche quelli curricolari, siano in grado di occuparsi degli alunni disabili grazie ad un piano di formazione mirato e generalizzato.
    “E’ probabile – ha detto Faraone in una intervista rilasciata a Republbica – che in questo modo l’espansione incontrollata degli organici di sostegno, oggi a quota 124mila docenti, cesserà, perché ad alcuni alunni verrà assegnato soltanto uno o più assistenti e i docenti curricolari verranno formati anche sul sostegno.”
    La protesta degli insegnanti specializzati non si è fatta attendere. In un documento sottoscritto dai Partigiani della scuola pubblica, dall’Associazione Insegnanti di sostegno, dal Comitato nazionale “Per la scuola della Repubblica”, dall’associazione Illumin’Italia e da diversi altri gruppi sottolineano il decreto al quale il Governo sta lavorando “chiude le porte agli studenti disabili, delegando la loro formazione culturale al docente di classe”.
    E aggiungono: “Il docente di classe, che dovrà aggiornarsi sulle tematiche della disabilità, spesso alle prese con tante classi numerose, ovviamente non potrà mai seguire adeguatamente il percorso individualizzato dello studente con disabilità”.
    “Appare chiaro – sostengono ancora i firmatari del documento – come questa riforma consideri gli alunni disabili come soggetti aventi diritto esclusivamente a mera assistenza fisica quando invece hanno pieno diritto ad un insegnamento specializzato e consapevole dei loro particolari e personali processi di apprendimento”.
    In realtà il problema è molto complesso ed articolato perchè recenti ricerche (una molto importante è stata realizzata da Dario Ianes e Andrea Canevaro) hanno mostrato che in molti casi i docenti di classe tendono a “delegare” all’insegnante di sostegno la responsabilità dell’intervento educativo nei confronti dell’alunno disabile. Un maggior coinvolgimento dei docenti curricolari appare dunque indispensabile anche se i timori che l’operazione si trasformi in una progressiva riduzione degli organici di sostegno sono comprensibili e legittimi.
    I gruppi firmatari chiedono comunque ai segretari di Flc-Cgil, Cisl-scuola e Uil-scuola di “portare il dissenso dei genitori, di tutti gli insegnanti di classe e di sostegno, all’incontro con la ministra Giannini e il sottosegretario Faraone, previsto al MIUR per il 4 ottobre”.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  2. #102
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Le ore di sostegno non possono essere ridotte dal Dirigente Scolastico


    Interessante articolo su Superando.it sull’attribuzione delle ore di sostegno.
    Una recente sentenza dell Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia afferma che le ore di sostegno concordate nel PEI (Piano Educativo Individualizzato) di un alunno con disabilità non possono essere ridotte di numero dal Dirigente Scolastico per nessun motivo, tanto meno quello legato ai vincoli di bilancio.
    Cosa era avvenuto. Il Dirigente Scolastico aveva aveva originariamente assegnato a un alunno con grave disabilità le ore stabilite dall’Ufficio Scolastico Regionale, ma dopo l’arrivo ad anno scolastico in corso di altri due alunni con disabilità meno gravi, aveva tagliato sei ore al primo, per assegnarne una parte a ciascuno dei due nuovi studenti, anziché chiedere in aggiunta altre ore, come avrebbe dovuto fare, sempre all’Ufficio Scolastico Regionale.


    orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  3. #103
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Sostegno, i supplenti non arrivano e gli alunni rimangono soli: scarseggiano pure gli Aec


    Le lezioni del nuovo anno sono riprese quasi da un mese, ma per tanti alunni disabili devono probabilmente ancora iniziare.
    Lo avevamo denunciato tre settimane fa. E la situazione non è molto cambiata. Perché assegnazione provvisorie e utilizzazioni devono in larga parte ancora completarsi. E solo in pochi casi gli uffici scolastici territoriali hanno potuto avviare le convocazioni per assegnare le supplenze sino a fine anno. Si tratta di nomine sino al prossimo 30 giugno, perché sebbene si tratti di cattedre vacanti, rientrano nei cosiddetti posti “in deroga”.
    Solo che si deroga pure al buon senso. Perché la maggior parte dei dirigenti scolastici non hanno nominato fino all’avente diritto. Quasi sempre in buona fede, per tutelare gli alunni disabili. A cui non fa bene vedersi cambiare l’insegnante che l’affianca tre le due e le quattro volte in un solo mese (ci sono anche diversi docenti di ruolo che hanno fruito dell’assegnazione provvisoria e stanno cambiando scuola proprio in questi giorni).
    Una situazione del genere, con il ds che attende speranzoso le supplenze annuali, senza nominare nessuno, è accaduta all’istituto tecnico Salvemini di Casalecchio sul Reno, dove la mancata copertura di 30 posti ha portato il preside a chiedere alle famiglie se erano disponibili a far venire a scuola i figli a turno.
    Ma non è finita. Perché considerando che la tendenza è sempre più quella di assegnare 18 ore settimanali alla secondaria e 22 alla primaria solo in presenza di allievi con estrema gravità, si può stimare che sono almeno 60mila gli alunni (su un totale di oltre 240mila) che attendono il loro supplente annuale. Da una stima dell’Anief, si troverebbe in questa situazione anche una cattedra di sostegno si tre.
    Senza contare che molti dei docenti di sostegno subentrati (con l’assegnazione provvisoria) o che arriveranno (sui posti in deroga) sono pure privi di specializzazione sul sostegno.
    Su repubblica.it è stato pubblicato un articolo che denuncia la situazione nella capitale, dove gli alunni disabili che, un mese dopo l’inizio delle scuole, vivono ancora il dramma della drastica riduzione delle ore di assistenza educativi comunali (i cosiddetti Aec, fondamentali per l’integrazione, l’assistenza e il supporto a tutti i livelli) nonostante la variazione di bilancio della giunta Raggi abbia consentito, il 3 ottobre scorso, di stanziare 3 milioni per i bimbi portatori di handicap.
    “Di questi, 433.470 mila euro sono andati al III municipio, uno dei territori più difficili: sono 350 gli alunni non autosufficienti e il nuovo bando, pubblicato in ritardo a luglio, è stato oggetto di contestazioni. Per tutto ottobre, dunque, si andrà avanti così: a orario ridotto. Da novembre l’assistenza verrà potenziata ma non si riusciranno comunque a coprire giornate scolastiche intere come lo scorso anno”.
    Poi si passa alla situazione delle scuole. “Alla Montessori di viale Adriatico, ad esempio, gli studenti disabili devono lasciare la classe due ore prima perché senza Aec non possono essere garantite le condizioni minime per la loro presenza in aula. A Cristiano, un minore che ha bisogno del sostegno, è stato comunicato che non potrà restare a scuola oltre le 14.20.
    “Un fatto grave che lede il diritto di un bambino a vivere a pieno, come tutti i suoi compagni, la giornata scolastica. Così si costruisce una scuola dell’esclusione” si sfogano i genitori.
    Dopo l’indignazione, continua repubblica.it, l’avviso ha scatenato una grande iniziativa spontanea di solidarietà. “Se esce uno, usciamo tutti” recita lo slogan coniato da mamme e papà: martedì prossimo tutti gli alunni della Montessori lasceranno le classi in anticipo, assieme a Cristiano e alla sua famiglia.
    La protesta è diventata contagiosa e altre sei scuole del quartiere, tra elementari e medie, si sono accodate: Walt Disney, Bruno Munari, Angelo Mauri, Cecco Angiolieri, Piajet-Maiorana, Piva. In quest’ultima, racconta una mamma, “mio figlio ha cambiato già 5 Aec in un mese e può usufruire solo di 5 ore di assistenza. Tra 20 giorni diventeranno 10, ma l’anno scorso erano 13”.
    In effetti, l’elezione di qualche giorno fa, il 3 ottobre, dell’assessore al bilancio, permetterà l’integrazione delle ore di supporto degli assistenti educativi. Ma saranno, alla fine, meno dello scorso anno. E siccome anche per quelle di sostegno la tendenza è a ridurre, anche per i casi più gravi, c’è veramente poco da sorridere. Anche nella capitale d’Italia.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  4. #104
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Faraone: prof di sostegno insufficienti. Presto una legge per aumentare il numero


    Davide Faraone, nel corso dell’inaugurazione dell’anno scolastico alla scuola media “Enrico Mattei” di Gela, ha speso qualche parola sui docenti di sostegno.
    “Gli insegnanti di sostegno in servizio, dichiara il sottosegretario al Miur, a pieno titolo, nella scuola italiana sono insufficienti. E’ necessario aumentarne il numero e lo faremo una volta approvata in parlamento, la legge in discussione che prevede una nuova formazione per questa categoria di docenti”.
    In merito all’impegno del Governo per i soggetti autistici di Gela, Faraone ha detto che i fondi dell’Asp 2 di Caltanissetta, previsti dalla legge (0,1% delle risorse) sono stati effettivamente spesi, ma che “se è necessario, e a Gela c’è n’è un urgente bisogno, occorre mettere in campo altre azioni e altre misure”.
    Faraone ha assicurato in conclusione che “l’impegno c’è perché la legge di stabilità metterà risorse sia sulla non-autosufficienza sia sulla legge per l’autismo, per cui non ci sono più scuse



    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  5. #105
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    «Io, prof di sostegno finita in laboratorio all’istituto d’agraria»


    Nella: e con i disabili colleghi non specializzati

    Quando le hanno chiesto di fare una talea di gelsomini, si è guardata intorno imbarazzata. Nella Fronterré, 47 anni, insegnante, non ha nessuna idea di come si facciano le talee, anche se adesso è assistente tecnica di laboratorio agrario in tre istituti siciliani, a Pachino, Sortino e Avola. «Ci sono finita per caso. Sono un’insegnante di sostegno da 16 anni, e ancora conservo i messaggi dei miei ex alunni che mi chiedono di tornare. Spero di poter esaudire i loro desideri». In provincia di Siracusa, dove Nelly — come la chiamano — ha sempre avuto incarichi annuali come insegnante di sostegno, di posti vuoti ce ne sono. Ma non per lei che, immessa in ruolo con la fase B della Buona scuola, dal momento in cui ha accettato la domanda di assunzione è stata spostata in altra provincia e su altra classe di concorso.
    «Ma che ne sapevo io? Anche consigliata dai sindacati ho pensato che fosse giusto compilare la domanda di assunzione. Invece se fossi rimasta in graduatoria avrei continuato ad avere le mie supplenze annuali sul sostegno e senza neanche l’angoscia della destinazione. Tanto più che quelle cattedre, parte dell’organico di fatto, ora diventeranno organico di diritto, grazie alla legge di Bilancio: e io sarei stata assunta a tempo indeterminato senza questi disagi. Mentre io mi arrabatto nei laboratori di agraria, studiando il pomeriggio piante e innesti, ai ragazzi disabili che avrebbero bisogno di persone specializzate come me verranno assegnati insegnanti senza l’abilitazione al sostegno».
    Sono gli effetti perversi della riforma. Che ha deciso delle priorità nelle assunzioni: e quindi Nelly, che era della fase B, è stata «piazzata» per tappare il buco dei laboratori agrari, classe C050. «E pensare che quel diploma l’ho preso dopo la laurea in Scienze motorie, ma solo per avere tre punti in più in graduatoria».
    Nessun algoritmo informatico ha tenuto conto dei suoi 16 anni e delle sue specializzazioni sul sostegno. «E sono stata fortunata perché all’inizio la destinazione era Firenze. Ma il primo anno sono riuscita ad avere il differimento perché avevo già un incarico annuale ad Augusta, sempre sul sostegno. Quest’anno con la mobilità straordinaria mi hanno mandato prima a Caltanissetta e poi spostata tra tre Comuni: faccio 200 chilometri al giorno per muovermi tra una scuola e l’altra, per fare i laboratori. Ma non è la mia materia: devo studiare chimica, fisica, biologia e chiedere aiuto ai docenti titolari di cattedra. Sono tutti comprensivi e anche i ragazzi conoscono la situazione, ma per me è umiliante».
    Nelly supplisce alle sue carenze con l’esperienza: «Riesco a conquistarmi la fiducia dei ragazzi perché so come prenderli. Ma sto crollando. Sono andata al pronto soccorso perché sono svenuta. Vorrei solo che fosse fatta giustizia. L’assunzione è stata una beffa per me e per gli altri 8 mila della fase B, per questo siamo pronti a fare una class action ». Il motivo della denuncia collettiva? La discriminazione presunta rispetto ai docenti assunti con la fase C: «Il potenziamento doveva avvenire in base alle richieste delle scuole, e invece alla fine è stato realizzato in base alle immissioni in ruolo. E così quelli che avevano poche o nessuna supplenza, quindi pochi punti, sono stati avvantaggiati: sono andati su cattedre vicine a casa. E noi che davvero insegnavamo da anni, e avevamo punteggi alti, siamo stati spostati sia geograficamente che su altre cattedre. Una beffa».
    Chi ci rimette? «Noi, prima di tutto: se fossi stata interessata al ruolo sarei partita nel 2004, mi sarei presa il contratto e poi sarei rientrata con la prima tornata di trasferimenti. Non l’ho fatto perché ci tenevo alla continuità didattica e alla stabilità familiare. Ma ci rimette anche il sistema scolastico: cosa ne sarà della ragazza di 17 anni che l’anno scorso non voleva neanche entrare in classe? Con me aveva imparato a gestire le emozioni e stava sviluppando un programma didattico. Ora sarà affidata a un professore qualsiasi, senza alcuna abilitazione».



    Edscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  6. #106
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Saltano 5mila assunzioni su sostegno, immissioni in ruolo su spezzoni cattedra accorpati


    Nella Legge di Stabilità, non c’è traccia dell’assunzione di 5mila posti di sostegno, di cui si era parlato nei giorni scorsi nell’ambito di 25mila posti assorbiti dall’organico di fatto.
    Contrariamente alle aspettative, nel testo della Legge di fine anno, presentato alla Camera, negli articoli 52 e 53, a proposito di stabilizzazione di posti, si parla soltanto di accorpamento degli spezzoni di cattedra, prevedendo l’accorpamento degli spezzoni di orario aggregabili fino a formare una cattedra o un posto interi, anche costituiti tra più scuole (non è chiaro se necessariamente dello stesso ambito territoriale oppure, come più probabile, della medesima provincia).
    Quindi, il Governo si accinge a creare delle cattedre su più scuole, mentre non tocca i 32.500 posti in deroga, su 96.500 sono stabili, scrive Tuttoscuola, rimarranno intatti: 5mila assunzioni, certamente, non avrebbero cambiato la situazione ma almeno 9 mila alunni disabili e le loro famiglie avrebbero potuto contare su una certa continuità didattica.
    Con loro, altri 50mila ragazzi disabili, anche il prossimo anno verranno affidati a docenti precari che, per gli effetti delle graduatorie, non sono quasi mai sempre gli stessi.
    “Si tratta di una continuità negata che spesso compromette il diritto allo studio di quei ragazzi che, proprio a causa della loro disabilità, dovrebbero essere più tutelati”, ha commentato Tuttoscuola.
    Il Miur negli ultimi anni è riuscito a fronteggiare il crescente numero di ragazzi disabili inseriti – che quest’anno sfiora le 225 mila unità – istituendo un consistente numero di posti in deroga. Con la legge 107/15 ha anche istituito circa 6 mila nuovi posti stabili in organico potenziato. Ma tutto questo non basta per stabilizzare il sistema: fatto ancora oggi di 1 docente di sostegno ogni 4 precari.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  7. #107
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Docenti di sostegno a pettine nelle GaE: sì dai giudici



    Sul sostegno, dopo le pronunce rese in sede cautelare (tra le altre dal Tribunale di Taranto e dal Tribunale di Caltagirone), arrivano le prime sentenze.
    Quelle che dichiarano il diritto dei docenti che hanno conseguito il titolo di sostegno nel corso del triennio di validità delle graduatorie ad esaurimento, hanno dunque pieno diritto ad essere inseriti “a pettine” e non in coda negli elenchi aggiuntivi di sostegno.
    Lo ha stabilito nei giorni scorsi il Giudice del lavoro del Tribunale di Genova con sentenza del 16 novembre, accogliendo il ricorso proposto dall’avvocato Dino Caudullo per conto di un docente inserito in coda nelle GaE lo scorso anno scolastico, dopo aver dichiarato il conseguimento del titolo di sostegno nella finestra di aggiornamento annuale delle graduatorie, secondo le previsioni del DM 325/215.
    Il Tribunale di Genova ha rilevato che né il DM 235/2014, né il DM 325/2015 prevedono che i docenti che acquisiscono nel corso del triennio di validità delle Gae il titolo di sostegno debbano essere collocati in coda negli elenchi aggiuntivi di sostegno e, anche ove detta disposizione fosse stata prevista, sarebbe stata in ogni caso illegittima, alla luce dei chiari principi enunciati dalla Corte costituzionale con la nota sentenza n.41/2011, che ha ritenuto illegittime le code nelle graduatorie ad esaurimento.
    Nel caso deciso dal Tribunale di Genova, il docente lamentava che, a causa dell’illegittimo inserimento in coda negli elenchi di sostegno, era stato assunto nella fase B del piano straordinario di assunzioni di cui alla L.107/2015 finendo per essere assegnato in Liguria, mentre avrebbe avuto diritto ad essere assunto nella fase zero, rimanendo quindi nella medesima provincia in cui risultava inserito nelle GaE.
    Il Giudice del lavoro accogliendo il ricorso, ha dichiarato il diritto del docente all’inserimento a pettine negli elenchi aggiuntivi di sostegno e ad essere assunto a tempo indeterminato sin dalla fase zero.


    Tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  8. #108
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    Docenti di sostegno costretti ad insegnare al nord e alunni disabili affidati a non specializzati


    Signor Faraone, mi rivolgo a Lei non solo in qualità di Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, ma anche e soprattutto in qualità di Presidente della Fondazione Italiana per l’Autismo, in merito ad una vicenda inaccettabile di qualche giorno fa, che riguarda il Contratto Regionale Integrativo su Utilizzazioni ed Assegnazioni Provvisorie del Personale Docente, Educativo ed Ata per l’anno scolastico 2016/2017 nella Regione Sicilia;
    infatti con bozza trasmessa in data 25/08/20 16 si è offerta l’opportunità a docenti senza titolo, di essere utilizzati nella provincia di ricongiungimento, su posti di sostegno! Questo perchè su 4606 posti in deroga su sostegno per tutta la Regione, ben 1900 sono stati attribuiti su Palermo, 1100 su Catania, mentre i rimanenti sono stati ripartiti su tutte le restanti province.
    Ci tengo a precisare che precedentemente a tale fatto considerando che proprio su Palermo e Catania sarebbero rimasti scoperti parecchi posti, in quanto le richieste sarebbero state inferiori rispetto alle disponibilità, era stato più volte chiesto a chi di competenza di offrire la possibilità ai docenti specializzati di fare istanza di utilizzazione su più province oltre a quella di ricongiungimento (possibilità che tra tutte le altre cose è stata data ai colleghi di GM).
    Detto ciò, in attesa di un qualche riscontro in merito alla richiesta fatta dai docenti specializzati,è stata resa pubblica la suddetta bozza! La informo di tutto ciò chiedendole di intervenire a tutela di tutti quegli studenti disabili il cui diritto ad essere affiancati da un docente specializzato, è sancito dalla legge!
    I docenti specializzati in Sicilia ci sono e sono quasi tutti in partenza per il Nord, lasciando i nostri alunni disabili a colleghi senza alcuna competenza in merito! Essere docenti di sostegno non è un ripiego, ma una scelta consapevole dettata da una grande passione e da competenza, professionalità ed esperienza maturata negli anni! La ringrazio anticipatamente!

    Rosaria Alaimo (Docente specializzato)



    orizzontescuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  9. #109
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    TFA sostegno, nel bando per l’a.a. 2016/2017 le indicazioni su prove e candidati ammessi



    Vista la carenza diffusa di docenti specializzati per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, il Miur ritiene necessario avviare, nell’a.a. 2016/2017, i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione.
    Le indicazioni per l’attuazione dei percorsi sono contenute nel D.M. 948 del 1° dicembre 2016.
    L’ammissione alle prove di accesso e ai relativi percorsi è riservata ai candidati in possesso del titolo di abilitazione all’insegnamento per il grado di scuola per il quale si intende conseguire la specializzazione su sostegno.
    Per quanto concerne le prove, l’art. 4 del D.M. prevede che siano organizzate dagli Atenei, tenendo conto delle specifiche esigenze dei candidati con disabilità o DSA.
    I test preliminari e le prove scritte di accesso ai corsi sono predisposti garantendo l’anonimato.
    I test preliminari saranno calendarizzati in date uniche per ciascun indirizzo di specializzazione, secondo quanto disposto dal MIUR con apposito decreto.
    Il calendario delle prove scritte o pratiche sarà pubblicato dalle commissioni entro 10 giorni dalla pubblicazione dei risultati del test preliminare, mentre le prove orali non inizieranno prima dei sette giorni successivi alla data in cui il calendario è pubblicato.
    Saranno ammessi in soprannumero, prioritariamente presso il medesimo Ateneo, i candidati risultati vincitori nelle selezioni dei precedenti corsi di specializzazione.
    Inoltre, coloro che per qualsiasi ragione abbiano sospeso di frequentare i percorsi attivati negli anni passati potranno, a domanda, riprendere la frequenza nei corsi che saranno attivati quest’anno, col riconoscimento dei crediti eventualmente già acquisiti.


    tecnica della scuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



  10. #110
    Data Registrazione
    Feb 2010
    Messaggi
    37,533
    Post Thanks / Like
    Downloads
    48
    Uploads
    0

    Predefinito

    TFA per il sostegno: via ai bandi per organizzare i corsi



    Via ai bandi per organizzare i corsi di TFA per il sostegno, il Ministero corre ai ripari per colmare i preoccupanti vuoti di organico dei posti di sostegno registrati in tutti gli ordini di scuola. Con il decreto n. 948 del 1° dicembre si prevede che gli Atenei provvedano in merito in modo da concludere le attività di specializzazione entro il termine dell’anno accademico 2016-17.
    TFA per il sostegno: le prove – L’ammissione ai corsi prevede prove di selezione secondo test preliminari e prove scritte calendarizzati in date uniche per ciascun indirizzo di specializzazione. Requisito richiesto per partecipare a questi corsi TFA di specializzazione è il possesso dell’abilitazione per il tipo di scuola di cui si vuole conseguire la specializzazione.
    TFA per il sostegno: la copertura dei posti vacanti – Sulla base delle ricognizioni del fabbisogno rilevato dagli USR nelle rispettive regioni, il ministro disporrà con proprio decreto la quantità e la correlata distribuzione dei posti di sostegno per i quali attivare i corsi di specializzazione. Si può stimare che soltanto nel 2017-18 i docenti che con il TFA conseguiranno la specializzazione di sostegno potranno essere inseriti nelle graduatorie da utilizzare per la copertura dei posti di sostegno vacanti.
    TFA per il sostegno: la preoccupazione del Miur – Il vuoto di organico per il sostegno che preoccupa il Miur è effettivamente notevole, come dimostrano anche i dati rilevati da Tuttoscuola sui posti che risulteranno certamente vacanti con l’attuale concorso. Ad oggi i posti di sostegno vacanti per numero insufficiente di candidati sono già 1.280, il 41% dei posti finora oggetto delle prove concorsuali concluse, facendo temere che dei 6.101 posti complessivamente messi a concorso potrebbero alla fine risultare vacanti circa 2.300-2.400 posti. Attualmente nel concorso risultano già vacanti 589 posti di sostegno nella secondaria di I grado, 318 in quella di II grado, 362 nella scuola primaria e 31 nella scuola dell’infanzia.


    Tuttoscuola
    "L'esperienza è maestra di vita"



Pagina 11 di 20 PrimaPrima ... 910111213 ... UltimaUltima

Informazioni Discussione

Utenti che Stanno Visualizzando Questa Discussione

Ci sono attualmente 1 utenti che stanno visualizzando questa discussione. (0 utenti e 1 ospiti)

Tag per Questa Discussione

Segnalibri

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •