L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato il provvedimento che definisce le procedure per l’assegnazione delle vecchie frequenze televisive, lasciate libere dal passaggio alla piattaforma digitale terrestre, e delle altre frequenze disponibili per sistemi mobili a banda larga.

Il documento definisce le regole della più grande asta di settore mai effettuata in Italia (circa 300 Mhz di banda disponibili). Agcom ha stabilito un valore di partenza per la gara in linea con l’obiettivo d’incasso di 2,4 miliardi già indicato dalla Legge di stabilità. Il testo approvato conferma le norme di sistema a beneficio di tutto il settore delle comunicazioni elettroniche mobili e apporta alcuni miglioramenti.

Il provvedimento detta le linee guida per assegnare le frequenze nelle bande a 800, 1.800, 2.000 e 2.600 Mhz e per procedere al refarming della banda a 1.800 Mhz, oggi usata per il Gsm, verso tecnologie più moderne quali Lte e Wimax. Vengono inoltre prorogate le licenze esistenti a 900 e 2.100 MHz.
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